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Autore: Julia Weasley    20/01/2009    8 recensioni
Un bel giorno, Teddy Lupin trova in soffitta il vecchio diario di sua nonna Andromeda e, incuriosito, comincia a leggerlo. Scoprirà la storia di Andromeda Black nel periodo di cui la Rowling non parla, dal primo anno a Hogwarts alla scelta che le cambierà per sempre la vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Andromeda Black, Famiglia Black, Sorelle Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Lasciarsi andare

16 dicembre 1968

Caro diario,
non so proprio cosa raccontarti. Non so se essere felice o triste. Sarai stufo di sentirmi scrivere in maniera così tragica ma non posso permettermi di essere contenta per quello che è successo, anche se dentro di me toccherei il cielo con un dito.
Non ho la più pallida idea di cosa mi sia successo ma credo di essere sul punto di diventare pazza. Non mi è mai capitato di perdere il controllo come stasera.

Oggi, come saprai, c’è stata la famosa festa di Natale di Lumacorno. Prima di andare, mi sono vestita con particolare cura, cosa che, se fossi stata in me, avrei evitato come la peste. Sta di fatto che ero più elegante degli altri studenti e di certo più appariscente di quanto avessi voluto.

“Stai una favola” mi ha detto Rabastan.
“Grazie” ho risposto io, gelida, e mi sono affrettata ad allontanarmi dalle sue grinfie.

L’ufficio di Lumacorno era decorato con festoni e luci come mai prima d’ora. Aveva scelto proprio questa sera per rendere l’atmosfera molto più sognante del solito, accidenti a lui!
Quando sono entrata, Ted era già arrivato. Per un momento ho rischiato anch’io d’inciampare, poiché non mi ero mai messa dei tacchi così alti, ma sono riuscita a non cadere per terra. Sarebbe stato davvero imbarazzante. In quel momento mi sono chiesta come può sentirsi lui ogni volta che cade, ma poi ho accantonato il ragionamento, perché mi ha salutata e ho dovuto rispondere senza farlo notare a Bellatrix, che mi scrutava con l’aria di un mastino.
Per mia fortuna – o sfortuna, non so come definirla - Rodolphus me l’ha portata via. Narcissa stava chiacchierando insieme a Lucius con aria sognante, e Molly stava ascoltando Arthur Weasley che spiegava al professor Lumacorno il funzionamento di qualche strano marchingegno babbano.
Sono rimasta parecchio tempo a guardare mia sorella e la mia amica con una certa invidia: come vorrei poter manifestare quello che provo senza dovermi nascondere.
Stavo bevendo della Burrobirra al buffet quando, più tardi di quanto mi fossi aspettata, Ted mi si è avvicinato.

“Come va?” mi ha chiesto, chiaramente fingendo di cercare qualcosa da mangiare.
“Bene. Tu?”
“Bene…”

Silenzio imbarazzante. Odio questi momenti. Non trovo mai niente da dire e qualunque cosa mi venga in mente mi sembra sempre troppo stupida.

“Forse te l’avranno già detto” ha continuato lui, “ma stai benissimo vestita così”.
“Grazie…” ho risposto, non riuscendo a nascondere un sorriso.
“Bè, stavolta cercherò di non versarti qualcosa addosso, come alla prima festa del Lumaclub, ti ricordi?”

Sono scoppiata a ridere.

“Certo che me lo ricordo. Avrei voluto ucciderti…!”
“Lo so. Non sei la prima e non sarai neanche l’ultima, temo…”

In quel momento l’orchestra ha cominciato a suonare e alcune coppie hanno occupato la pista da ballo. Aiuto.

“È inutile invitarti a ballare, immagino” ha detto Ted.
“Sì, è perfettamente inutile. Però apprezzo lo stesso il pensiero”.

Non ci siamo parlati molto nei minuti successivi. Più che altro ci siamo limitati a guardare gli studenti che ballavano, lanciandoci ogni tanto vicendevoli occhiate fugaci.
Invece ad un certo punto Ted ha parlato di nuovo, con un’aria molto più nervosa di prima.

“Senti, dovrei dirti una cosa. Ti dispiace se usciamo?”

Io l’ho guardato negli occhi. Avevo una strana sensazione, ma ero così desiderosa di stare con lui che ho accettato senza neanche pensarci. Forse già in quel momento sapevo cosa sarebbe successo, e il fatto che non mi sia tirata indietro è indicativo di quanto sia diventata matta.
Senza farci vedere, siamo usciti dall’ufficio di Lumacorno. Credevo che fermarci nel corridoio sarebbe bastato, e invece mi ha fatto entrare in un’aula lì vicino.
Dopo essersi chiuso la porta alle spalle, si è fissato i piedi per qualche istante, finché non gli ho chiesto che cosa volesse dirmi.

“Ecco, mi ero preparato un discorso, ma me lo sono dimenticato…” ha ammesso, paonazzo.
“Allora improvvisa…” ho detto io, in preda all’emozione. In quel momento avevo dimenticato che solo una parete mi separava dalle mie sorelle. Volevo soltanto sentire quello che aveva da dire.
“D’accordo… Però non te ne andare…”
“Perché dovrei?” In realtà un pochino lo sapevo.
“Perché potrebbe non farti piacere… Ti assicuro che se non fosse una cosa importante non te lo direi, ma non ce la faccio più a fingere di voler essere solo tuo amico, Andromeda…”

Ero nei guai fino al collo, e il peggio era che mi c’ero messa io.

“Ted, non so se…”

Le parole mi sono morte in gola. Ted si è avvicinato e, dopo due o tre momenti di esitazione, mi ha preso entrambe le mani.

“Ti amo”.

Quelle due semplici paroline sussurrate al mio orecchio hanno avuto il potere di scuotermi dai brividi. Il mio viso è diventato incandescente, tanto che per un attimo ho temuto di avere gli occhi gonfi di lacrime imprigionate dal mio orgoglio.
Ho alzato lo sguardo per specchiarmi nei suoi occhi azzurri. Era quasi terrorizzato, ma anche euforico per essere riuscito a parlare chiaro. Ora toccava a me. In quel momento ho scordato tutto: la mia famiglia, il mio cognome, tutte le cose che mi avevano insegnato, tutti gli avvertimenti che mi avevano dato, e che, un secondo dopo, si sarebbero rivelati completamente inutili.
Mi sono semplicemente lasciata andare…

Quando l’ho baciato, è stato come rinascere una seconda volta, come se per tutta la vita avessi aspettato solo questo momento. Non mi trovavo più in quella vecchia aula di Hogwarts, ma molto più in alto, dove nessuno avrebbe potuto dividerci… Non c’era niente di complicato, niente pregiudizi, niente problemi: soltanto io e lui…

Ci siamo separati dopo un’eternità, che tuttavia mi è sembrata poco meno di qualche secondo.

“Ti amo anch’io, Ted Tonks” ho detto, con tutta l’aria di volerlo gridare al mondo.

E, in effetti, è proprio quello che vorrei fare in questo preciso istante, se non mi trovassi nel mio dormitorio, circondata da ragazze ignare che dormono della grossa.
Insomma, che problemi mi creo? Non posso rovinarmi la serata più bella della mia vita per colpa di quattro stupidi pregiudizi! Non amerò nessun altro dopo di lui, né voglio lasciarlo andare. Perché dovrei? Non facciamo niente di male.
Per oggi non voglio pensare alle conseguenze delle mie azioni. Per una volta desidero dedicarmi solo al presente, che adesso è molto meglio dei sogni di un prossimo futuro felice.

 

 *Angolo autrice*
Quanto mi è piaciuto scrivere questo capitolo! L'ho riletto così tante di quelle volte che ormai lo so quasi a memoria! Allora, vi è piaciuta la dichiarazione di Ted? Spero proprio di sì! Ma non rilassatevi troppo, perchè dal prossimo capitolo di comincerà a parlare di una certa persona di nostra conoscenza...Non anticipo altro!
Grazie per le recensioni! SkAnNeRiZzAtA (certo che continuo presto, questa storia mi sta proprio prendendo!), ashleys (sono contenta di aver azzeccato il carattere di Andromeda...mi piace immergermi completamente nei personaggi di cui parlo prima di scrivere!), _bambolina_ (come hai potuto vedere, Ted se l'è data veramente una svegliata!), CharmedAlis (mi fai ammazzare dalle risate! però non vorrei che ti beccassi il debito in filosofia per stare dietro alla mia ff! non credo che il tuo prof sarebbe felice se gli raccontassi la mia storia al posto della maieutica ahahah! sì, ho già finito le superiori, e filosofia è una delle poche materie che NON mi mancano, insieme a storia, fisica e trigonometria aiuto!!!), ShArY90 (hai proprio ragione, magari esistessero ragazzi come Ted...nella realtà se esistono sono inguardabili, vero? XD comunque, sono commossa dai tuoi complimenti, mi ha fatto davvero piacere sentirmi dire che sono brava, perchè il mio desiderio è diventare proprio scrittrice, ma visto che non ho molta fiducia in me stessa mi scoraggio facilmente!), BexVampire (spero che questo chap ti sia piaciuto!) e infine sissy88 (lo so, in questo periodo non sto facendo nulla perchè le lezioni mi ricominciano lunedì quindi aggiorno spesso! anche io adoro lucius e narcissa insieme, però al momento non mi viene nulla in mente da scrivere su di loro...diciamo che mi ispirano di più le storie tormentate, e la loro procede troppo liscia come l'olio!!! anche andromeda sa di essere crudele, ma come hai visto non rimarrà tanto tempo così distaccata ahahah!)
Un bacio a tutti e grazie alla 26 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti!

  
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