Lasciarsi andare
16 dicembre 1968
Caro diario,
non so proprio cosa raccontarti. Non so se essere felice o triste.
Sarai stufo di sentirmi scrivere in maniera così tragica ma
non posso permettermi di essere contenta per quello che è
successo, anche se dentro di me toccherei il cielo con un dito.
Non ho la più pallida idea di cosa mi sia successo ma credo
di essere sul punto di diventare pazza. Non mi è mai
capitato di perdere il controllo come stasera.
Oggi, come saprai, c’è stata la famosa festa di Natale di Lumacorno. Prima di andare, mi sono vestita con particolare cura, cosa che, se fossi stata in me, avrei evitato come la peste. Sta di fatto che ero più elegante degli altri studenti e di certo più appariscente di quanto avessi voluto.
“Stai
una favola” mi ha detto Rabastan.
“Grazie” ho risposto io, gelida, e mi sono
affrettata ad allontanarmi dalle sue grinfie.
L’ufficio
di Lumacorno era decorato con festoni e luci come mai prima
d’ora. Aveva scelto proprio questa sera per rendere
l’atmosfera molto più sognante del solito,
accidenti a lui!
Quando sono entrata, Ted era già arrivato. Per un momento ho
rischiato anch’io d’inciampare, poiché
non mi ero mai messa dei tacchi così alti, ma sono riuscita
a non cadere per terra. Sarebbe stato davvero imbarazzante. In quel
momento mi sono chiesta come può sentirsi lui ogni volta che
cade, ma poi ho accantonato il ragionamento, perché mi ha
salutata e ho dovuto rispondere senza farlo notare a Bellatrix, che mi
scrutava con l’aria di un mastino.
Per mia fortuna – o sfortuna, non so come definirla -
Rodolphus me l’ha portata via. Narcissa stava chiacchierando
insieme a Lucius con aria sognante, e Molly stava ascoltando Arthur
Weasley che spiegava al professor Lumacorno il funzionamento di qualche
strano marchingegno babbano.
Sono rimasta parecchio tempo a guardare mia sorella e la mia amica con
una certa invidia: come vorrei poter manifestare quello che provo senza
dovermi nascondere.
Stavo bevendo della Burrobirra al buffet quando, più tardi
di quanto mi fossi aspettata, Ted mi si è avvicinato.
“Come
va?” mi ha chiesto, chiaramente fingendo di cercare qualcosa
da mangiare.
“Bene. Tu?”
“Bene…”
Silenzio imbarazzante. Odio questi momenti. Non trovo mai niente da dire e qualunque cosa mi venga in mente mi sembra sempre troppo stupida.
“Forse
te l’avranno già detto” ha continuato
lui, “ma stai benissimo vestita così”.
“Grazie…” ho risposto, non riuscendo a
nascondere un sorriso.
“Bè, stavolta cercherò di non versarti
qualcosa addosso, come alla prima festa del Lumaclub, ti
ricordi?”
Sono scoppiata a ridere.
“Certo
che me lo ricordo. Avrei voluto ucciderti…!”
“Lo so. Non sei la prima e non sarai neanche
l’ultima, temo…”
In quel momento l’orchestra ha cominciato a suonare e alcune coppie hanno occupato la pista da ballo. Aiuto.
“È
inutile invitarti a ballare, immagino” ha detto Ted.
“Sì, è perfettamente inutile.
Però apprezzo lo stesso il pensiero”.
Non ci siamo
parlati molto nei minuti successivi. Più che altro ci siamo
limitati a guardare gli studenti che ballavano, lanciandoci ogni tanto
vicendevoli occhiate fugaci.
Invece ad un certo punto Ted ha parlato di nuovo, con un’aria
molto più nervosa di prima.
“Senti, dovrei dirti una cosa. Ti dispiace se usciamo?”
Io
l’ho guardato negli occhi. Avevo una strana sensazione, ma
ero così desiderosa di stare con lui che ho accettato senza
neanche pensarci. Forse già in quel momento sapevo cosa
sarebbe successo, e il fatto che non mi sia tirata indietro
è indicativo di quanto sia diventata matta.
Senza farci vedere, siamo usciti dall’ufficio di Lumacorno.
Credevo che fermarci nel corridoio sarebbe bastato, e invece mi ha
fatto entrare in un’aula lì vicino.
Dopo essersi chiuso la porta alle spalle, si è fissato i
piedi per qualche istante, finché non gli ho chiesto che
cosa volesse dirmi.
“Ecco,
mi ero preparato un discorso, ma me lo sono
dimenticato…” ha ammesso, paonazzo.
“Allora improvvisa…” ho detto io, in
preda all’emozione. In quel momento avevo dimenticato che
solo una parete mi separava dalle mie sorelle. Volevo soltanto sentire
quello che aveva da dire.
“D’accordo… Però non te ne
andare…”
“Perché dovrei?” In realtà un
pochino lo sapevo.
“Perché potrebbe non farti piacere… Ti
assicuro che se non fosse una cosa importante non te lo direi, ma non
ce la faccio più a fingere di voler essere solo tuo amico,
Andromeda…”
Ero nei guai fino al collo, e il peggio era che mi c’ero messa io.
“Ted, non so se…”
Le parole mi sono morte in gola. Ted si è avvicinato e, dopo due o tre momenti di esitazione, mi ha preso entrambe le mani.
“Ti amo”.
Quelle due
semplici paroline sussurrate al mio orecchio hanno avuto il potere di
scuotermi dai brividi. Il mio viso è diventato
incandescente, tanto che per un attimo ho temuto di avere gli occhi
gonfi di lacrime imprigionate dal mio orgoglio.
Ho alzato lo sguardo per specchiarmi nei suoi occhi azzurri. Era quasi
terrorizzato, ma anche euforico per essere riuscito a parlare chiaro.
Ora toccava a me. In quel momento ho scordato tutto: la mia famiglia,
il mio cognome, tutte le cose che mi avevano insegnato, tutti gli
avvertimenti che mi avevano dato, e che, un secondo dopo, si sarebbero
rivelati completamente inutili.
Mi sono semplicemente lasciata andare…
Quando l’ho baciato, è stato come rinascere una seconda volta, come se per tutta la vita avessi aspettato solo questo momento. Non mi trovavo più in quella vecchia aula di Hogwarts, ma molto più in alto, dove nessuno avrebbe potuto dividerci… Non c’era niente di complicato, niente pregiudizi, niente problemi: soltanto io e lui…
Ci siamo separati dopo un’eternità, che tuttavia mi è sembrata poco meno di qualche secondo.
“Ti amo anch’io, Ted Tonks” ho detto, con tutta l’aria di volerlo gridare al mondo.
E, in effetti,
è proprio quello che vorrei fare in questo preciso istante,
se non mi trovassi nel mio dormitorio, circondata da ragazze ignare che
dormono della grossa.
Insomma, che problemi mi creo? Non posso rovinarmi la serata
più bella della mia vita per colpa di quattro stupidi
pregiudizi! Non amerò nessun altro dopo di lui,
né voglio lasciarlo andare. Perché dovrei? Non
facciamo niente di male.
Per oggi non voglio pensare alle conseguenze delle mie azioni. Per una
volta desidero dedicarmi solo al presente, che adesso è
molto meglio dei sogni di un prossimo futuro felice.
*Angolo autrice*
Quanto mi
è piaciuto scrivere questo capitolo! L'ho riletto
così tante di quelle volte che ormai lo so quasi a memoria!
Allora, vi è piaciuta la dichiarazione di Ted? Spero proprio
di sì! Ma non rilassatevi troppo, perchè dal
prossimo capitolo di comincerà a parlare di una certa
persona di nostra conoscenza...Non anticipo altro!
Grazie per le
recensioni! SkAnNeRiZzAtA (certo che continuo presto,
questa storia mi sta proprio prendendo!), ashleys (sono contenta di aver
azzeccato il carattere di Andromeda...mi piace immergermi completamente
nei personaggi di cui parlo prima di scrivere!), _bambolina_ (come hai potuto vedere,
Ted se l'è data veramente una svegliata!), CharmedAlis (mi fai ammazzare dalle
risate! però non vorrei che ti beccassi il debito in
filosofia per stare dietro alla mia ff! non credo che il tuo prof
sarebbe felice se gli raccontassi la mia storia al posto della
maieutica ahahah! sì, ho già finito le superiori,
e filosofia è una delle poche materie che NON mi mancano,
insieme a storia, fisica e trigonometria aiuto!!!), ShArY90 (hai proprio ragione,
magari esistessero ragazzi come Ted...nella realtà se
esistono sono inguardabili, vero? XD comunque, sono commossa dai tuoi
complimenti, mi ha fatto davvero piacere sentirmi dire che sono brava,
perchè il mio desiderio è diventare proprio
scrittrice, ma visto che non ho molta fiducia in me stessa mi scoraggio
facilmente!), BexVampire (spero che questo chap ti
sia piaciuto!) e infine sissy88 (lo so, in questo periodo
non sto facendo nulla perchè le lezioni mi ricominciano
lunedì quindi aggiorno spesso! anche io adoro lucius e
narcissa insieme, però al momento non mi viene nulla in
mente da scrivere su di loro...diciamo che mi ispirano di
più le storie tormentate, e la loro procede troppo liscia
come l'olio!!! anche andromeda sa di essere crudele, ma come hai visto
non rimarrà tanto tempo così distaccata ahahah!)
Un bacio a tutti e
grazie alla 26 persone che hanno aggiunto la storia tra i preferiti!