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Autore: AkumaEnpitsu    14/07/2015    3 recensioni
Spero che soppravviverete a questo obrobrio,non so se lo continuero'.
Quando le nostre TMNT erano cuccioli,Mikey cade nelle fogne e al suo risveglio si prende per qualcun altro.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dentro le fogne di New York, quattro cuccioli di tartaruga mutante stavano giocando.

Donatello, il terzogenito di sette anni, aveva costruito un'aeroplanino di carta e lo aveva prestato ai suoi fratelli affinché potessero giocarci uno alla volta, al momento, era il secondogenito di otto anni, Raffaello a divertirsi con il fragile gioco e Michelangelo, il più piccolo di sei anni, stava litigando con lui per il turno:

- Andiamo Raph, dovevo giocare io con l'aeroplano almeno venti volte ormai! -

Il fratello dalla benda rossa teneva in mano il giocattolo di carta e aveva il braccio bene alzato per essere sicuro che il suo fratellino non potesse raggiungere l'oggetto bramato.

- Se proprio vuoi giocarci, prima devi prenderlo! -

Disse la giovane tartaruga dalla pelle verde smeraldo tenendosi sulla punta dei piedi per aumentare la propria statura.

Fu allora che la tartaruga minorenne saltò facendo perdere l'equilibrio ad entrambi, nella caduta, Raffaello lasciò andare l'aeroplanino che si posò su un mucchio di rifiuti diretti nelle profondità delle fognature grazie all'acqua che li trasportava.

Donatello rimase a bocca aperta prima di scoppiare di rabbia:

- Bravo Raffaello, una bella mossa! -

L'interessato si rialzò furente e replicò a sua discolpa:

- Guarda che non è stata colpa mia, è sato Michelangelo a saltarmi addosso! -

- Ma se tu gli avessi dato l'aeroplanino questo non sarebbe successo! -

Urlò il cadetto dalla benda viola.

Dal canto suo, il giovane mutante dalla benda arancione guardava il balocco cartaceo mentre continuava il suo percorso e, con uno sguardo risoluto si mise a rincorrerlo.

Il rumore dei passi di corsa del minorenne porse fine alla disputa dei maggiorenni che urlarono al fratello di giovane età di fermarsi mentre cominciarono a inseguirlo, ma a Mikey non importava, doveva recuperare l'aeroplanino, non voleva che Donatello lo odiasse.

Nella sua corsa folle, il piccolo non si accorse di essere troppo vicino al bordo sdrucciolevole e cadde quindi nell'acqua del canale sotterraneo sbattendo la testa e perdendo conoscenza.

 

 

Quando si svegliò, Michelangelo aveva un leggero bernoccolo, una parrucca rossa e leggermente rovinata in testa, acquisizione del suo viaggio nelle acque dello scolo, lo sguardo preoccupato di Donatello su di lui e soprattutto, le urla dei suoi due fratelli più grandi che echeggiava nelle sue orecchie.

La prima domanda a fare capolino dalla bocca del piccolo ninja dalla benda arancione fu diretta verso l'ultimo dei suoi fratelli maggiori:

- Harry, cosa è successo? -

- Harry?! -

Esclamò il piccolo ninja terzogenito perplesso e stranito allo stesso tempo.

Purtroppo le attenzioni della tartaruga dalla pelle verde oliva dovettero rivolgersi verso i due maggiorenni, cui il litigio era diventato più cruento.

Leo, il fratello più vecchio di nove anni, era fradicio e tremava fortemente, poiché si era buttato lui nelle acque gelide delle fogne per recuperare il membro più giovane della famiglia Hamato.

Il ninja dalla benda blu gridò:

- Se la smettessi di annoiarlo, Michelangelo non si farebbe male ogni volta! -

- E se tu la smettessi di fare l'eroe, non ti ritroveresti in questo genere di situazioni! -

Contrattaccò il secondogenito.

- Donatello...- Proseguì Raffaello, senza aspettare la risposta del fratellone dalla benda blu – Come sta Mikey? -

L'interrogato emise un sospiro insicuro, mentre girava la testa imbarazzato, fu allora che, il focoso fratello notò il toupet sulla testa del fratellino più giovane.

Una risata canzonatoria uscì dalle labbra del ninja dalla benda rossa mentre si avvicinava al minorenne, prendeva una ciocca dei finti capelli della parrucca e cominciava a tirarli esclamando:

- Mikey, ma come ti sei conciato? Aspetta, ti tolgo questo schifo dalla testa! -

Michelangelo schiaffeggiò la mano del maggiore e ammonì:

- Smettila Edward, non sei divertente! -

-Edward? -

Dissero con enfasi i tre fratelli più grandi.

Leo e Donnie si guardarono con fare preoccupato, mentre Raph scoppiò:

- Hey testa vuota, guarda che se ti si è annacquato il cervello, ci penso io ad asciugartelo con una bella sberla chiaro?! -

- Sei un'antipatico! -

Rinfacciò il piccolo ninja prima di alzarsi e andarsene sbattendo i piedi a terra, segno evidente del suo sdegno.

- Aspetta, Mikey dove vai? -

Chiese Leo.

- Ma che domande, a casa, I lavori non si sbrigano da soli! -

Rispose il ninja cadetto – E poi io mi chiamo Anna! Anna Shirley! -

Terminò il piccolo Mikey prima di voltare l'angolo, dirigendosi verso la tana dove vivevano le quattro tartarughine col loro padre.

I tre ninja maggiori si guardarono l'un l'altro prima di sospirare e seguire Michelangelo.

Almeno, l'ultimo nato della famiglia Hamato sembrava ricordarsi della strada di casa.

   
 
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