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Autore: AkumaEnpitsu    15/07/2015    1 recensioni
Spero che soppravviverete a questo obrobrio,non so se lo continuero'.
Quando le nostre TMNT erano cuccioli,Mikey cade nelle fogne e al suo risveglio si prende per qualcun altro.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Splinter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, i tre fratelli decisero che era meglio evitare di giocare nei cunicoli delle fogne, se Michelangelo si fosse ferito di nuovo, non se lo sarebbero mai perdonato, optarono quindi per un gioco di società tutti insieme.

Scelsero il solo gioco disponibile: Uno.

Sfortunatamente, il giovane ninja dalla benda arancione non volle unirsi ai suoi fratelli, occupato com'era nelle faccende domestiche.

- Ragazzi, qualcuno mi sa dire da quando a Mikey piace fare i lavori di casa? -

Chiese Donatello.

- Da quando si prende per Anna dai capelli rossi, nel cartone animato serviva da domestica alla signora Thomas -

Rispose Raffaello, mentre metteva una carta verde sul mazzo di gioco.

- Beh, se questo ci permette di non mettere in ordine, è meglio che non torna come prima vero

Leo? -

Chiese il terzogenito al suo fratellone.

L'interessato guardava il cadetto della famiglia pulire per terra e rispose:

- Io credo che dobbiamo dargli una mano ragazzi -

- Fai come ti pare, ma io non mi muoverò da dove sono adesso -

Lo informò il secondogenito dalla benda rossa.

Leo fece una smorfia e si alzò faticosamente, non tremava più, ma era molto pallido e ogni tanto tossiva tenendosi la gola.

Il maggiorenne si avvicino al più piccolo dei suoi fratelli, ancora occupato a pulire il suolo e lo interrogò:

- Vuoi una mano Mikey, cioé Anna? -

Senza distogliere lo sguardo dal suo compito l'interpellato rispose:

- No grazie Horace, preferisco cavarmela da sola -

Deluso il ninja dalla benda blu chiese:

- Posso almeno tenerti compagnia? -

Michelangelo accettò a patto che il maggiorenne non combinasse guai o non lo infastidisca.

Restarono a parlare per un pò, finchè Leonardo non divenne improvvisamente silenzioso e caddé al suolo, il cadetto dalla benda arancione gli corse subito vicino preoccupato.

- Horace, Horace! - Gridò prima di toccargli la fronte – Ma tu scotti! Presto signora Thomas,ragazzi, Horace sta male! -

Avvertì il piccolo ninja attirando così l'attenzione di tutta la famiglia.

 

 

Leonardo era sdraiato sul divano, una coperta su di lui, respirava faticosamente e si sentiva come se stesse cuocendo in un forno a causa del calore dovuto alla febbre.

I suoi fratelli lo guardavano turbati e suo padre sedeva accanto a lui una zampa sulla testa del giovane ninja malato per misurarne la temperatura.

- Credo che abbia la difterite -

Disse infine Splinter.

Fu allora che Leo confermò i dubbi del padre cominciando a soffocare.

- Svelto Raph, vai a prendere del ghiaccio, e tu Donatello, fa bollire dell'acqua calda, aiuterà tuo fratello a respirare -

Ordinò il topo mutante ai suoi due figli più grandi che si eseguirono subito.

Nel frattempo, Michelangelo era preoccupato per il suo fratellone, non sapeva come aiutare, tutto quello che poteva fare era asciugare il viso sudato del maggiorenne che diventava sempre più caldo.

Ad un tratto, la tartarughina dalla pelle verde mare ebbe un lampo, si alzò dal capezzale del fratello e corse in bagno senza dire nulla.

Splinter, non aveva la possibilità di offrire del cibo di qualità ai suoi rampolli, ma era riuscito a procurarsi qualche medicina e di ché curare i propri figli, nel caso in cui stessero male.

Il minorenne prese una boccetta marrone dalla cassetta del pronto soccorso.

Si avvicinò al fratello dalla pelle verde mela con un cucchiaio su cui aveva versato una parte del contenuto della fiala e glielo fece bere.

Splinter socchiuse gli occhi prima di chiedere:

- Michelangelo, ma cosa stai facendo? -

- La pecaquana aiutera Horace a guarire -

Si limitò a rispondere il piccolo ninja prima di proseguire:

- E mi chiamo Anna, Anna con la A finale signora Thomas, me lo ha detto lei si ricorda? -

Passarono diverse ore, tutta la famiglia Hamato faceva il necessario per assistere il fratello malato.

La boccetta di pecaquana stava per finire.

Fu allora che Donatello arrivò con una notizia:

- Ragazzi, sul computer ho letto che dobbiamo iniettare una dose di antitossina per via endovenosa se vogliamo curare Leo! -

Raffaello andò quindi con il padre a prendere di nascosto l'antitossina in una farmacia mentre l'ultimo membro della famiglia Hamato continuava a far ingerire il liquido nella boccetta al fratello primogenito.

L'ultima dose di pecaquana fu causa di paura nell'animo di Michelangelo, ma anche di sollievo quando il suo fratellone fu preso da un forte attacco di tosse prima di respirare meglio.

- Ce l'hai fatta Horace! -

Esclamò il giovane ninja esausto, la stanchezza e la frase che aveva appena pronunciato, riportarono alla luce dei ricordi nella mente della piccola tartaruga mutante.

Leonardo, leggeva sempre delle storie a Michelangelo quando stava male, il mutante dalla pelle verde mare si rememorò il giorno in cui aveva preso il raffreddore e il fratello maggiore si sedette ai piedi del divano per leggergli il suo libro preferito, facendogli passare così il tempo.

- Ce l'hai fatta Leo! -

Disse nuovamente Mikey prima di addormantarsi vicino al fratello.

Pochi istanti dopo, Splinter e Raffaello tornarono con l'antitossina e a Donatello spettò il duro compito di fargli l'iniezione.

Il piccolo genio della famiglia, non aveva una grande esperienza in fatto di iniezioni, anche se aveva letto qualcosa sull'argomento tramite Internet, grazie al quale riuscì ad iniettare la cura al fratello, non senza qualche difficoltà.

 

 

Al suo risveglio Leo era circondato dai suoi familiari addormentati e schiacciato dal peso del fratello più giovane che aprì gli occhi qualche istante dopo.

Vedendo il sorriso sul volto di Leonardo, il piccolo ninja dalla benda arancione urlò dalla gioia:

- Leo sei guarito! -

Svegliando e facendo cadere dalle sedie, con un grido di sorpresa, gli altri membri della famiglia Hamato.

Qualche ora dopo, il fratello maggiorenne stava mangiando insieme alla famiglia per recuperare le forze.

Ogni piatto era vuoto, notando questo fatto, Mikey chiese:

- Ne volete ancora? -

- No grazie Anna Shirley -

Rispose scherzosamente Raffaello facendo ridacchiare anche il resto della famiglia.

La piccola tartaruga dalla pelle verde mare gonfiò le guance seccato.

Non appena i suoi famigliari gli avevano spiegato le ragioni della parrucca sulla sua testa, il ninja cadetto diventò più rosso di un pomodoro e gettò la capigliatura posticcia nel patume prima di mettersi a preparare il pranzo.

Non sapeva per quanto tempo i suoi fratelli lo avrebbero preso in giro con quella storia, ma sapeva che Leo non sarebbe mai sopravvissuto senza l'aiuto di Anna Shirley.

   
 
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