Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lucy Farinelli    20/01/2009    1 recensioni
Dopo "Tutto in una notte", ecco la long-fic che vi avevo preannunciato. Harry, Ron e Hermione hanno lottato contro Lord Voldemort e lo hanno sconfitto. Tuttavia, le sfide non sono finite: un matrimonio si profila infatti all'orizzonte. Tra ritorni dal passato e vecchie abitudini dure a morire, fic in rosa che non tiene conto degli avvenimenti del 7° libro.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 9
Preparando l’insalata

Hermione si risvegliò mezz’ora dopo.
Si voltò su un fianco e allungò una mano per cercare Ron, ma trovò solo il vuoto accanto a sè.
Portandosi il lenzuolo sul seno, si mise a sedere e vide che la camera da letto era vuota.
Si rivestì e scese di sotto a piedi scalzi senza far rumore.
Ron era in cucina in maglietta e calzoncini, seduto al tavolo, intento a pulire diverse verdure per preparare un’insalata.
In quel momento, la sua attenzione era catturata da un grosso cetriolo bitorzoluto.
Hermione rimase a fissarlo, ammaliata dai raggi di sole pomeridiano che giocavano con i suoi capelli, mandando bagliori dorati.
Non riusciva a credere di stare veramente con lui.
Cioè, si stava parlando di Ron Weasley.
Mr Sensibilità in persona, colui che non era stato in grado di mollare quella piovra di Lavanda Brown solo perchè aveva troppa paura delle conseguenze.
Ma la guerra l’aveva cambiato.
Aveva cambiato tutti loro, ma Ron in particolare ne era uscito stravolto.
Forse perchè, in qualche modo, era rimasto ancora un po’ bambino rispetto a Harry e Hermione, già abituati a sbrigarsela da soli, senza nessuno che facesse loro ombra.
Ron, invece, con tutti quei fratelli...
Mai un abito nuovo, o un libro o una bacchetta o un calderone o una scopa...
Tutto sempre e solo di seconda mano.
E l’essere considerato di conseguenza di seconda mano.
O perlomeno, una seconda scelta.
Ma Ron era anche un amico leale, fedele e affidabile, come si era dimostrato a Hogwarts e durante la guerra.
Aveva ucciso più di una volta per salvare Harry o Hermione.
Come era capitato anche a loro, certo, anche se lei aveva trovato il suo ragazzo molto cambiato al ritorno.
Era cresciuto.
Il bambino era diventato uomo.
Ed era un uomo quello che Hermione si trovava davanti in quel momento.
Un bellissimo uomo dai capelli rossi alle prese con un cetriolo particolarmente insidioso.
All’improvviso, Hermione si sentì fortunata e fiera di avere una persona così al proprio fianco.
‘Perchè sei sceso?’
Hermione manifestò la propria presenza andando a sedersi accanto a lui.
Un paio di iridi blu intenso si posarono scintillando su di lei.
‘Non volevo svegliarti e mamma mi aveva detto che, visto che rimanevo qui, potevo iniziare a preparare qualcosa per cena.’
‘Ma se è uscita a comprarla, la cena.’
‘Sì, ma lei dice che un po’ di insalata non guasta mai. Se tu vuoi contraddirla, accomodati pure. Io non ci penso neanche.’
‘Mmm...trascurata per un’insalata. Devo preoccuparmi?’
Ron ridacchiò.
‘Perchè non usi la magia?’
Il ragazzo scrollò le spalle.
‘Non avevo niente da fare e ho deciso di usare il buon vecchio metodo babbano.’
‘Sei rimasto indietro: oggi i Babbani usano l’affettaverdure.’
‘L’affettache?’
‘Affettaverdure. E’ una macchina che serve a sminuzzare, tagliare, fare a fettine, a rondelle e come ti pare quasi tutti i cibi.’
‘Ok. Io continuo ad usare il coltello, va bene?’
Stavolta fu Hermione a scoppiare a ridere.
‘Appena la situazione si sarà sistemata, tu vieni con me nella Londra babbana. Un’ intera settimana senza magia, voglio vedere cosa combini!’
‘Ci sto. Forse riuscirò finalmente a capire come funziona un feletono,’ disse Ron, sbagliando il sostantivo con intenzione.
‘Perchè non sei andato a Diagon Alley con gli altri?’, chiese Hermione dopo un po’.
Un’ombra attraversò il viso di Ron, sparendo un attimo dopo, quando si allungò per baciarla e dirle con tono di finto rimprovero, ‘Sta facendo un po’ troppe domande per i miei gusti, signorina Granger.’
‘E lei sta eludendo la mia, signor Weasley.’
Ron sorrise, quel sorriso che faceva chiudere lo stomaco a Hermione, tanto era affascinante.
Sapeva che lo dedicava solo a lei.
‘Sono rimasto qui ad aspettare te,’ le rispose a voce bassa.
‘Tu non sapevi che sarei arrivata oggi!’
‘Me lo ha detto il mio Occhio Interiore. La Cooman ha fatto miracoli, evidentemente.’
‘Sì, come no. Davvero, Ron, non è da te restare chiuso in casa da solo, un intero pomeriggio per giunta.’
Hermione divenne seria.
Ron afferrò una carota e la tenne sollevata a mezz’aria.
‘Faceva caldo per uscire,’ buttò là.
‘Ron, se non vuoi dirmelo, ok, ma non mentirmi, ti prego. Ce ne siamo già dette abbastanza di bugie.’
Hermione sospirò e abbassò lo sguardo a terra.
Ron mollò carota e coltello e, sempre seduto, le si portò davanti e le appoggiò le mani sulle cosce.
‘Mione, scusa. Volevo solo scherzare.’
Le sollevò il mento con un dito e le accarezzò una guancia; Hermione fece un mezzo sorriso e l’ombra sul viso di Ron tornò.
‘Ron, cosa c’è?’
‘Penserai che sono il solito stupido immaturo di una volta.’
‘Mettimi alla prova,’ lo canzonò.
Ron sbuffò.
‘Non...non mi andava di stare con Harry e Ginny. Non oggi.’
‘Sei geloso di loro?’
‘No, non è questo, credo...cioè, un po’ sì, ma non con cattiveria, sono un po’ invidioso di quello che hanno...sono contento che io e Harry diventeremo cognati, non ci sarà mai nessuno meglio di Harry per Ginny, ma lei rimane pur sempre la mia sorellina e...e...sono cambiate troppe cose, troppo in fretta.’
Ron riprese coltello e carota, continuando ad affettarla nella ciotola.
Hermione rimase zitta per qualche secondo, tentando di decifrare quel discorso ingarbugliato; poi gli fece nuovamente abbassare le mani e gli si sedette sulle ginocchia, appoggiando la testa sulla sua spalla e cingendogli la vita con le braccia.
‘Ascoltami bene: hai ragione, molte cose sono cambiate e anche con velocità, ma noi no. Ginny rimarrà per sempre la tua sorellina, Harry e io rimarremo per sempre i tuoi migliori amici. Non ci perderai.’
A Ron scappò un sorrisetto.
‘Tu non sei mia “amica”. Sei la mia ragazza,’ le mormorò tra i capelli.
‘Per quanto io adori sentirtelo dire, Ronald, devo correggerti: prima di tutto sono la tua migliore amica.’
Hermione gli passò un dito sul collo.
‘Ahh...allora è per questo che mi sento così quando sto con te?’, chiese con finto stupore.
La mora lo scrutò.
‘Come ti fa sentire stare con me?’
‘Unico.’
Hermione rimase a bocca aperta e Ron ne approfittò per baciarla.
Quando si staccarono, lei gli si mise a cavalcioni sopra per vedere meglio quegli occhi di zaffiro.
Avendo capito che il problema di Ron era lo stesso del quarto anno a Hogwarts quando aveva litigato con Harry, gli disse serissima, ‘Tu sei il mio unico Weasley e sarai sempre il primo per me. Per sempre. Chiaro?’
Ron annuì e le scostò un boccolo dal viso.
‘Ti amo,’ le disse.
‘Anche io.’
Si scambiarono un lungo bacio; poi Hermione gli domandò, ‘Posso aiutarti a preparare l’insalata?’
Ron finse di essere preoccupato.
‘Solo se prometti di non dare fuoco a tutto. Sai, mamma potrebbe notarlo.’
La ragazza si alzò in piedi.
‘Ma se il fuoco non serve!’
‘Non si sa mai!’, esclamò Ron guardandola con apprensione e guadagnandosi uno scappellotto da parte della dolce fanciulla.
Hermione si procurò un coltello ed entrambi si misero al lavoro.



   
Per TINAX86: Cara la mia Cooman XD, la qui presente Lucy la dichiara promossa! Ahaha... Però questa previsone era un po' facilotta: il prossimo esame per passare i M.A.G.O. di quest'anno è leggere i fondi di insalata! Ok, e con questo, la mia reputazione va a farsi benedire... Un bacio, alla prossima!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lucy Farinelli