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Autore: Mercy Amell    15/07/2015    2 recensioni
Veronica, diciottenne annoiata ed un po' sfigata, decide di scrivere un blog intitolato "Diario di un'amante di uomini", in cui narra dell'abbondanza delle sue cotte durante la vita. Veronica è infatti una grande amante dell'altro sesso, sebbene non abbia mai avuto una storia. Voleva essere un gioco divertente, qualcosa di simpatico, finché viene colta alla sprovvista da una "cotta malsana" che, usando il suo blog come principale confidente, racconterà giorno per giorno, recando al blog un successo inaspettato.
"Nella mia breve ed insignificante vita ho avuto cotte per ogni tipo di ragazzo: biondo con occhi azzurri, moro con occhi scuri, moro con occhi verdi, biondo con occhi castani, rosso con occhi verdi e persino con i capelli tinti (che schifo). Tante tipologie diverse di "uomo", tutte a me molto gradite. Devo esser sincera, ho un debole per i bei ragazzi, che siano bianchi o neri, gialli o verdi. [...] Tuttavia, nessuna di queste cotte ha mai comportato un vero e proprio "casino" per me, tutte, a parte quest'ultima.
Ciao, miei cari lettori, mi chiamo Veronica e, nonostante abbia diciotto anni, mi sono presa una cotta grande e grossa per un uomo di trentadue."
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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09  07 2015

Dopo la mia confessione scandalosa dell'altro giorno, pensavo di non azzardarmi a scrivere mai più nulla in questo blog evitato persino da Dio. Invece, per la vostra gioia (anche se non so precisamente quanti siate e soprattutto se ci sia veramente qualcuno), sebbene dopo tre giorni, sono tornata, anche perché ormai ho cominciato a raccontare e non posso permettermi di fermare il tutto sul più bello. L'altro ieri, sei luglio duemila quindici, ho rivisto il famigerato, tamarro e bellissimo Mauro, dopo più di un anno. Infatti, nel caso non lo aveste capito, dopo quell'incontro così "ardente" e "passionale", non l'ho visto nemmeno su facebook. Ok, ammetto di avergli spiato il profilo più e più volte, nonostante non sia nemmeno tra i miei amici, ma non c'era niente di così eclatante. Così è passato un anno, ed in un anno nella mia vita sono cambiate tante di quelle cose (sono diventata più stupida, ad esempio). Pensavo infatti che, dopo tutto questo tempo, non fossi poi più così "affascinata" da quel bell'uomo che ho visto ad un matrimonio. Ovviamente, mi sbagliavo. 
Lunedì sera, dopo una giornata calda fuori misura ed uno stress non indifferente, mia zia, considerando la nostra età così ravvicinata, ha deciso di portarmi a dare un'occhiata ai luoghi più giovanili del piccolo paese, dopo una cena salutare da McDonald's. Mia zia è una ragazza simpatica, un po' lunatica ed emotiva, ma piacevole. Tuttavia, quando mi ha detto "luoghi giovanili", pensavo si riferisse a qualche pub con serate a tema, bar frequentati da adolescenti impazziti o qualche locale in cui ballare per tutta la notte. Mai avrei potuto pensare ad una piscina. 
Al nostro arrivo in questa "piscina giovanile", siamo state accolte da una musica talmente tanto forte e talmente tanto metallica da far frantumare i miei poveri timpani in mille pezzi come un fragile bicchiere di vetro. Non era della semplice musica, era heavy metal sparato a tutto volume come se non ci fosse un domani. Ed io, ahimè, non ho mai avuto un buon rapporto con l'heavy metal. Musica a parte, comunque, il posto non mi è sembrato così malvagio. Un giardinetto grande e ben curato era occupato da sedie e tavolini di vimini, e sopra ogni tavolino si trovava un vasetto con un ciclamino. A delimitare il confine del giardinetto, c'era un'aiuola, anch'essa ben curata, e con due fessure da dove uscivano delle passerelle di mattoncini. Seguendo quelle, abbiamo raggiunto la piscina, molto carina sebbene non così grande e anch'essa circondata da tavolini di vimini. 
"Ci sediamo?" mi ha chiesto mia zia, indicando un tavolino in fondo, un po' isolato, accanto a due lettini di plastica e con la visuale dell'intero territorio della piscina. Ho acconsentito, e ci siamo accomodate. Subito dopo ci ha raggiunte un ragazzo che sembrava appena uscito da Peter Pan, con un paio di buffi calzoncini pieni di disegni strani ed una collanina di... sassi. Tranquilli, era solo il cameriere venuto a prendere le nostre ordinazioni: due birre, semplice ed essenziale. Dovete sapere mia zia è una persona molto, molto curiosa. Ed infatti, per rispettare la sua tremenda curiosità, ha cominciato a farmi l'interrogatorio sulla mia "vita amorosa" che, come ben sapete, è praticamente inesistente. Però le ho raccontato della mia "passione nascosta", cioè l'amore incredibile per il sesso opposto, descrivendole dettagliatamente i miei prototipi preferiti: 1. biondo ed occhi azzurri, 2. moro con occhi chiari, fine. E mentre stavo parlando dei miei bellissimi  gusti facendo ridere mia zia istericamente, l'ho visto: Mauro, che sembrava essersi appena svegliato, si aggirava furtivamente tra i tavoli, e per com'era vestito, non sembrava nemmeno un trentaduenne. 
E poi, probabilmente sentendosi osservato, si è voltato verso di noi e ci ha viste. Bene, a questo punto devo assolutamente rivelarvi un particolare escabroso della mia vita: sono una persona molto, molto, molto ansiosa. E non riesco a gestire l'ansia. Pertanto, nel momento in cui mi sono resa conto di esser stata riconosciuta, l'ansia ha toccato livelli che un uomo nella media non riuscirebbe minimamente ad immaginare. 
Così ha cominciato ad avvicinarsi, con passo dondolante (sembrava si fosse fumato un sacco d'erba da come camminava), un sorrisetto sghembo ma tremendamente sexy stampato sulle labbra e gli occhi resi simili a due piccole fessure. Ciliegina sulla torta: la barba. Perché la barba, su un uomo che è già sexy di suo, amplifica il tutto. Mia zia si è alzata e l'ha salutato come si saluta un caro amico, con spensieratezza. Io, invece, dalla mia sedia non mi sono mossa, come una imbecille. Lo ammetto, speravo che non mi salutasse. Ed ammetto anche che, se mi fossi alzata, probabilmente le gambe non mi avrebbero retto e sarei finita seduta stante in piscina. Meglio evitare. Tuttavia nulla gli ha impedito di fare il giro del tavolino, chinarsi su di me e stamparmi due baci sulle guance, recandomi un piacevole fastidio a causa della barba. Non ho detto una parola, né un ciao, né un "oh che bello vederti!", mentre lui, con voce suadente, bassa e calda ha detto: "sono sempre stato sul cazzo a Veronica". Non penso che io possa riuscire a trascrivere i brividini che mi hanno attraversato la schiena in quel momento, so solo che erano veramente esagerati. E lui esageratamente sexy. 
Si è seduto con noi, ha ordinato un drink strano ed esotico ed ha cominciato a parlottare con mia zia, mentre io ho puntato totalmente l'attenzione sulle sue labbra carnose che si muovevano sensualmente ed ogni sua parola, in quel momento, mi è sembrato un gentile invito a saltargli sopra. Ciao, mi chiamo Veronica ("ciao Veronica"), ho diciotto anni, un grande amore per gli uomini ma non ci parlo nemmeno per un milione di euro. Sono qui per cercare di cambiare.
Poi purtroppo, non riuscendo a stare fermo, si è alzato ed ha cominciato a trotterellare per la piscina con quel suo passo dondolante, schiamazzando e bevendo di tanto in tanto. Io, ovviamente, sempre con gli occhi appresso a lui. Sfiderei chiunque a non guardarlo! Oh, per la miseria, è così... sexy! L'ho già detto? 
Quando mi sono resa conto che fissarlo non era la mossa più adatta, ho deciso di scrivere un messaggio nervoso ad mia amica nervosa. Non si può esattamente definire Elisa una persona "nervosa", ma quando ci si mette, sa il fatto suo. 
E così, in preda ad una crisi isterica le ho scritto: "Elisa, oh mio Dio, penso di essermi presa una cotta". Niente di anormale in tutto ciò, ed infatti lei ha risposto: "Cosa ci sarebbe di strano?", bella domanda amica mia. Ho preso un bel respiro, mi sono guardata intorno dubbiosa ed ho risposto: "Ha trentadue anni". Quindi, l'altro giorno ho confessato questo anche a qualcun'altro, oltre alle cinque persone che leggono il mio stupidissimo blog. Mai l'avessi fatti. Elisa, dopo qualche minuto ha risposto: "ah". Quella sua risposta mi ha fatto decisamente preoccupare ed ho cominciato a respirare in modo affannato ed irregolare, attirando l'attenzione di quella poveraccia di mia zia che mi guardava sconvolta e, oltretutto, sto scrivendo ciò come se stessi parlando senza prendere fiato, da LOGORROICA. Mi sono data una manata in fronte, poi quella stessa mano sudaticcia l'ho passata sul petto, cercando di darmi una calmata e, soprattutto, un senso alle mie azioni prive di senso. Dunque, solo in quel momento mi sono resa conto della mia situazione attuale: ho una cotta per un trentaduenne. Non importa quanto sia sexy, se lo sapesse mia madre non esiterebbe a spedirmi in collegio (e la capirei). E poi, proprio quando pensavo di essermi calmata, Mauro il dondolante mi si è avvicinato nuovamente ed ha detto: "suvvia, smettila di parlare con il tuo fidanzato!". Addio autocontrollo. L'ho guardato con un'espressione dubbiosa ed ho detto: "io non ho un fidanzato" (ma tu andresti benissimo!), così lui mi ha sorriso maliziosamente ed io ho sbarrato gli occhi in preda ad un attacco d'ansia. So che anche scrivendo sembro una pazza. Un po' lo sono. 
"Sono nella merda", ho scritto ad Elisa. "Sì, lo sei", ha risposto lei.
Grazie del sostegno, amica mia. E grazie anche a te, blog dei miei stivali, ti racconto la mia vita folle e non ti prendi nemmeno la premura di rispondermi! 
Con tanto poco affetto, 

Un'Amante degli Uomini fuori di sé

Mercy Amell's wall
Salve! Sono tornata con questo secondo capitolo, e vorrei innanzi tutto specificare che questi primi capitoli saranno dei capitoli introduttivi, perciò mi scuso per la mancanza di "emozioni forti" (lo prometto, arriveranno presto!). Poi, per secondo punto vorrei ringraziare chiunque ha letto il primo capitolo, con la speranza che legga anche il secondo. Io scrivo principalmente per passione, ma vorrei sapere se a qualcuno piace ciò che faccio. Grazie comunque! Terzo punto, vi avviso: tenete d'occhio il personaggio di Elisa, che nel corso della storia sarà mooolto importante. Quarto ed ultimo punto, come vedete per ora i nostri due personaggi principali, Veronica e Mauro? Fatemi sapere! 
Un abbraccio, 
Mercy


 
   
 
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