Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: orny81    15/07/2015    6 recensioni
Ancora ricordo le sue parole così piene d'amore per me, non avevo mai capito cosa provasse ma il suo occhio verde mi guardava in un modo diverso dal solito.... BRILLAVA di una luce strana ... era tra l'ardore ed il dolore....mi fece un pò paura...era diverso......... è la mia prima fanfiction spero possa piacervi, io intanto ci provo, buona lettura!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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36° capitolo
Verità
 
I giorni passano in fretta e vedo tanti cambiamenti nella mia bambina, le faccio il bagnetto con cura, è già bella grande, le bagno i capelli le braccia ed il nasino mentre  mi guarda e sorride... i suoi occhi così belli e grandi mi osservano non lasciando mai il mio viso.
Mentre la tiro fuori dall'acqua sento dei movimenti dietro di me.
 
- Buongiorno Madame, vedo che state bene
 
Mi giro verso la persona che mi sta parlando in questo momento è Meg che si avvicina a me e alla bambina.
 
- Vostra figlia è bellissima complimenti  ma da quello che vedo assomiglia al vostro splendido marito.
- Grazie Meg si assomiglia a MIO marito  e vorrei farvi notare che ancora lo è quindi se non vi dispiace potreste uscire da questa camera?
- Mph... certo ... una sola cosa, gli uomini sono stupidi, vostro marito cadrà tra le mie mani
- Come potete dire una cosa come questa? lui mi ama non farebbe mai una cosa come questa.
-  Aprite gli occhi non ci vuole niente a far cadere un uomo, quindi ... vi auguro una buona giornata.
 
Resto impassibile  questa donna è insopportabile e cattiva, non vedo l'ora che la casa sia finita per non poterla vedere più.
 
Appoggio la bambina sul letto quando entra Andrè.
 
- Oscar buongiorno - bacio sulla tempia- come sta la piccolina? cosa'hai ti vedo strana cosa è successo?
- Andrè tu mi lasceresti mai per Meg? lo so... lo so che è un argomento chiuso ma voglio sapere
- Oscar ne abbiamo già parlato io amo te lei non conta, cosa è successo di nuovo?
- E' venuta qui dicendo che tu sarai suo e ...
- Oddio basta... basta, non vedo l'ora di andarmene via da qua è una persecuzione- si butta sul letto mettendosi le mani sul viso- la trovo ovunque ... in cucina alle stalle, non mi lascia un attimo.
- Quindi la vedi spesso?
- Si la vedo ma non faccio niente te lo giuro, anzi ogni volta cerco qualcuno così da non restare solo con lei, è pericolosa.
- Lo so ma ora basta, quando è pronta la casa? ... 
- Pochi giorni ed andremo via da qui  te lo prometto.
 
Mi fa sedere accanto a lui mentre appoggio la mia testa sulla sua spalla, sono arrabbiata moltissimo e lui è l'unico che riesce a calmare la mia ira.
Passano i giorni un pomeriggio mi allontano con madame Sophie per comprare le ultime cose che servono per la casa nuova, porto la bambina con me che sorride divertita della nuova situazione.
Tornando a casa mi avvio verso la mia camera ma sento dei rumori... delle persone che parlano, apro la porta e trovo davanti a me una scena che non avrei mai voluto vedere.

 
 Andrè
 
Sono stanco ed affamato oggi è stata una giornata pesante, molto lavoro da svolgere per ultimare la casa sotto il sole cocente e soprattutto ciò che mi irrita è la vicinanza assidua di Meg, non si rende conto che sta innescando la furia di Oscar e lo vedo che ormai è al limite e lei non sa chi si trova davanti.
Quando ad Oscar le vengono toccate le persone a lei più care s'innesca in lei qualcosa esce la sua anima da soldato e non so se riuscirei stavolta a fermarla.
Prendo i secchi per farmi un bel bagno caldo, riscaldo l'acqua ed appena è pronta la butto nella tinozza mi denudo e mi infilo immergendomi.
Si sente il fuoco nel camino scoppiettare ed il rumore dell'acqua ad un tratto un rumore di passi desta la mia attenzione.
 
- Oscar sei tornata? vieni qui l'acqua è calda.
- Non sono quell'essere insignificante...
 
Apro gli occhi, non posso crederci anche nella mia camera, mi giro e la guardo furioso.
 
- Cosa ci fai tu qui vattene, non puoi stare in questa stanza.
- E perchè? questa è casa di mio nonno posso stare dove e più mi piace.. e poi siete bellissimo perchè mi dovete togliere questo piacere.
 
Prendo il telo ed esco dall'acqua mentre la vedo avvicinarsi a me.
 
- Vattene  lo dico per il tuo bene.
- Perchè se no cosa accadrebbe? ... vostra moglie non può fare nulla... non sa nemmeno fare un thè.
 
La guardo in viso e sono terribilmente arrabbiato quando all'improvviso.
 
- Di questo vi sbagliate Meg... so fare tante cose e di certo non so cucinare o fare un thè...
 
Si avvicina dietro di lei si trova madame Sophie , molto adirata in viso, che tiene la bambina in braccio mentre Oscare cammina piano, la guardo negli occhi e vedo il fuoco della battaglia.
 
- Di cosa sareste capace.
- Lo sai Meg che la curiosità uccide il gatto? ... io fossi in te me ne andrei da qui...
- Meg ti prego esci da qui- madame Sophie- non ti conviene esci subito.
 
Mentre si gira verso sua nonna l'occhio cade su Oscar che fa un movimento particolare del corpo girandosi verso di lei.
 
- Nonna perchè mai dovrei andarmene, io non ho paura di lei  è un essere insignificante io sono meglio di lei..
- tu credi?
 
Meg si gira di scatto trovando davanti al suo viso il pugnale di famiglia di mia moglie.
 
- Forse non sai molto sulla mia vita e cosa facevo prima anche perchè dovevo stare nell'anonimato, ma penso sia giunto il momento di farti sapere chi sono io
 
Vedo il viso di Meg cambiare colore e sudare mentre guarda il pugnale, vedo la sua paura negli occhi ed è comprensibile.
 
- Mi presento sono Oscar François de Jarjayes, sesta figlia del generale Jarjayes comandante delle Guardie Reali di sua maestà... vuoi ancora altre notizie o speri di avere qualche opportunità con mio marito... io ti dico solo che sono molto calma in questo momento e ti consiglio vivamente di andare via lontano dalla mia vista prima che faccio qualcosa che non dovrei fare.
- si...si vado via non vi darò più disturbo, scusatemi.
 
Va via dalla stanza piangendo, vediamo madame avvicinarsi a noi mentre nella stanza entrano madame Marguerite e la nonna.
 
- Madame perdonate mia nipote purtroppo è una donna un pò complicata, mi dispiace immensamente per il danno arrecatovi ritornerà in Inghilterra dai suoi genitori qui ha creato molti problemi, ora se volete scusarmi vado da lei sarà turbata.
-Oscar non sei stata un pò troppo dura con lei? 
 
Si gira fulminandomi con gli occhi
 
- Andrè se non facevo così non avrebbe capito nulla, ora madre ridatemi Rose deve mangiare.
- Va bene Oscar domani ritorniamo alla nostra casa finalmente, non vedo l'ora
 
Si avvicina a me con la bambina che cerca di tirare i miei capelli ancora bagnati, mi da un bacio e guardandomi negli occhi..
 
- Non vedo l'ora anch'io Andrè così finalmente possiamo riprendere la nostra vita da dove l'abbiamo lasciata.
 
La guardo e finalmente la vedo serena mentre dà da mangiare alla bambina, ora tutto dovrebbe andare per il verso giusto.
   
 
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