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Autore: fedeicageg    15/07/2015    2 recensioni
Essere immortali forse non è del tutto un bene. Proviamo a vedere un vampiro non come qualcuno privo di sentimenti ma come qualcuno che ne ne ha troppi e non sa come gestirli.
Cosa sarebbe accaduto se Klaus l'ibrido di fosse innamorato proprio di lei, La ragazza che lo supporta e lo perdona da secoli?
Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Klaus, Rebekah Mikaelson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bekah's diary 17-03-1007 d.C

Questa mattina mia madre sembra particolarmente turbata.
Avendo discusso con Mikael, nostro padre, io ed i miei fratelli abbiamo preferito restare fuori a bivaccare senza immischiarci in faccende troppo grandi per noi.
Sono l'unica ragazza di cinque figli, spetta a me in fin dei conti badare a loro. Poggiati ad un ramo di quercia bianca, un arbusto molto comune nel nostro villaggio dell'Europa del nord, io e mio fratello Kol restiamo nell'ombra ad osservare Elijah e Niklaus combattere amichevolmente con le spade.
Nik con un salto in avanti riesce a disarmare Elijah e con un sorriso beffardo gli da una pacca sulla spalla. < Cosa diamine vi ha preso? Mi sembra ovvio che mentre nel nostro villaggio tutti si spaccano la schiena per portare un po' di cibo in tavola voi siete tutti presi da cose futili come il combattimento. > Raccoglie l'arma di Elijah da terra e disarma Niklaus senza pensarci due volte. < Perdonateci padre. > dice Elijah con la mano destra poggiata sul cuore in segno di pentimento.

È sempre stato così freddo con noi Mikael. Non lo si potrebbe definire padre se non perché ci ha messo sulla terra.
Questa mattina l'aria sembra particolarmente calda, sento il sole abbracciarmi come non mai e rivolgendogli uno sguardo ne resto abbagliata. Adoro passeggiare nei boschi e sentirmi inondata dall'odore di muschio e felce. Noto delle incisioni sulla corteccia del mio albero preferito, quello sul quale sin da bambina ho sempre desiderato costruire una casa per me e i miei fratelli.
In città molti dicevano di barricarsi in casa nelle notti di luna piena poiché un branco di lupi mannari si aggirava nei pressi del nostro villaggio, ma fino a questo momento ci ho creduto ben poco.
Passo le mie dita in quelle cavità e percepisco ancora la corteccia bagnata di rugiada, sento Nik che grida il mio nome e decido di tornare sulla via di casa. Erano tutti in mia attesa, pronti per banchettare come siamo soliti fare di domenica in domenica. Decido di condividere con loro ciò che ho sentito dire in città riguardo ai lupi mannari e noto diversi sguardi taglienti tra i miei genitori. < Cosa vuoi che siano dei lupi mannari se tua madre è una strega? Saremo più al sicuro di quanto credi sorellina.> risponde Finn con un sorriso sghembo. Ricambio il sorriso persa nei miei pensieri. Siamo davvero al sicuro? Cattivi presagi invadono la mia mente mentre cerco di non dare a vedere questa preoccupazione.
                                                                     * * *
< Cosa diavolo ti ha spinto a non dirmelo? Credevi fosse meglio nascondermi che Niklaus non è mio figlio? >
< Abbassa il tono Mikael, potrebbero sentirci. E sai come sono i ragazzi, sempre pronti a schierarsi per difendere la famiglia proprio come gli abbiamo insegnato.>
< Smettila Esther. Credi di poter parlare di famiglia vero? Quando tuo figlio non sa neppure chi sia il suo vero padre. Avrei dovuto capirlo. Sin da quando in fasce ha tirato il primo sospiro mi sono reso conto che non rispondeva alle mie azioni, crescendo non mi teme come fanno tutt'ora gli altri. Risparmiami la parte in cui confessi con chi hai passato una notte di passione per poi dar vita a quel bastardo. >
< Mikael devi credermi, non posso dirtelo, non questa sera. La luna è piena nel cielo, faremmo meglio a chiamare i ragazzi per restare insieme e non farci attaccare da un branco di lupi.> concluse Esther lasciando la stanza silenziosamente.

Sull'uscio di casa chiamò i sui figli ma due dei quali non si presentarono. Niklaus ed Henrik non erano li. Entrò in casa e aprì il suo Grimorio per iniziare un incantesimo localizzatore.

< Madre, mantenete la calma. Vi ho portato l'arma con cui combatte solitamente Niklaus nella speranza che possa aiutarvi nell'incantesimo. > disse il nobile Elijah.

< Madre, Padre, aiutatemi. Un lupo ha attaccato Henrik! > si sentì la voce di Niklaus echeggiare nel vento.

Il suo respiro affannato ed il sudore sul suo viso celavano alla perfezione quel pianto. Aveva tra le braccia il corpo senza vita del fratello, squarciato da morsi e graffi di lupo mannaro. Quel villaggio non era sicuro, non più.
 
 
spazio autrice :
salve a tutti questo è il primo capitolo effettivo della mia prima fan fiction, bene bene.
spero che il mio modo di scrivere non sia noioso e spero che vi piaccia. purtroppo la storia tra i due fratelli non inizierà subito, ci sono oltre mille anni per farli conoscere meglio e farli innamorare... <3
so che la storia potrebbe sembrare un incesto ma avrò modo di dimostrarvi che non è effettivamente così
fatemi sapere cosa ne pensate :)
-fedeicageg
   
 
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