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Autore: Parsy    18/07/2015    3 recensioni
Come nasce un angelo? Un demone? Uno shinigami? Che legami posso esistere tra loro? E soprattutto... perchè un'angelo sogna il proprio funerale?
[Avvertenze: la storia è stata incominciata quando del manga era appena uscito il capitolo 105, quindi ha una trama diversa da quella in corso della storia originale]
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Undertaker
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“U-Undertaker dici?”
“Si. Hi hi. E qual è il tuo nome?”
“Perché dovrei dirtelo?”
“Io ti ho detto il mio. E poi ti ho salvata da morte. Hi hi”
“Perché ridi sempre?!” disse la giovane fanciulla spaventata.
“Bhè il mondo sarebbe più triste se la risata scomparisse per sempre, giusto?”
“Non hai tutti i torti”
“Ora vuoi dirmi il tuo nome?” questa volta il tono del becchino era caldo, intenso e serio, come se per un istante volesse smentire l’affermazione detta precedentemente.
“Sophia. Mi chiamo Sophia” la voce della ragazza era sicura, anche se ancora non sapeva se fidarsi ancora dell’uomo che l’aveva salvata.
“Sophia? Bel nome! Significa “conoscenza”, giusto?”
“Si, lo so. Non per niente io sono…. O meglio ero…. No, niente! Grazie per avermi salvata”
“Di niente mia cara” questa volta Undertaker non rise, ma sorrise senza mostrare i denti, come se volesse dare conforto alla povera fanciulla davanti a lui.
Sophia arrossì appena a quel sorriso e il suo istinto le suggeriva che in fondo poteva fidarsi dell’uomo davanti a lei, anche se sentiva che c’era qualcosa di strano in lui.
“Hai due belle cicatrici sulla schiena, come se ti avessero tagliato qualcosa” il becchino ruppe quel breve silenzio.
“Le cicatrici sono recenti, hanno usato un coltello per ferirmi” Sophia non poteva dirgli la verità, però mentire non era da lei. “Considerando che non so mentire la cosa migliore sarà omettere alcune verità, tipo quella delle ali” pensó.
“E chi sarebbe quel mostro che ha osato oltraggiare questa dolce fanciulla?”
“Una persona gelosa di me. Sai da dove vengo ero molto corteggiata… Bhe grazie per tutto quello che hai fatto per me e non voglio approfittare ancora della sua gentilezza. Credo proprio di togliere il disturbo”.
Sophia, che era rimasta ancora nella bara, tentò di alzarsi e di mettersi in piedi, ma era ancora debole e barcollava e Underteker agì d’istinto afferrandola per le braccia e mettendola a sedere sulla bara chiusa più vicina.
“Non sei ancora guarita del tutto, sei debole e considerando le condizioni nelle quali ti ho trovata sono più che sicuro che non hai un posto dove andare” il becchino le fece un sorriso di conforto “Che ne dici di restare qui ancora un po’? Guarisci e se poi vorrai andartene ti aiuterò a cercare un alloggio”.
“Grazie, ma perché fai questo? Per te sono una sconosciuta trovata per strada, ma appena mi hai visto mi hai medicato e preso con te”.
“Bhe… Diciamo che mi ricordi una persona che ho conosciuto molte lune fa e poiché qui sono tutto solo, mi farebbe comodo un’assistente. Ora che ne dici di mangiare qualcosa? Sembri affamata e poco fa ho sfornato dei biscotti. Andiamo?”
“Si grazie, volentieri!”
I due si diressero verso il retro del negozio; Undertaker teneva sotto braccio Sophia che si aggrappava a lui con l’altra mano tentando di reggersi in piedi. In fondo ella sapeva che si poteva fidare di lui perché anche lei aveva la strana sensazione di averlo già visto.
I due mangiarono biscotti e bevvero thè, ma due visitatori sarebbero presto giunti a far loro visita.
 


“Signorino, è arrivata una lettera dalla Regina” Sebastian reggeva un piccolo vassoio d’argento dove sopra aveva posato la lettera ancora chiusa con la ceralacca con sopra raffigurante lo stemma reale
“Leggila e fammi un riassunto!” Ciel ripose con un tono seccato in quanto si innervosiva ogni volta che qualcuno faceva irruzione mentre giocava a carte.
“La Regina vi informa di una serie di omicidi avvenuti al porto: molti marinai sono stati ritrovati fatti a pezzi da una strana lama sicuramente non appartenente al nostro paese. Scotland Yard ha già fatto alcune ricerche sull’arma del delitto e sul colpevole senza ottenere risultati. Pertanto affida a voi il caso”.
“Yard è inutile, ma in fondo sono felice che abbia fallito anche questa volta… Mi stavo annoiando” Ciel questa volta sorrise, guardando fuori dalla finestra “Sebastian è ora di recarsi a Londra! Prepara la carrozza!”
“Certamente! Ci dirigiamo al porto?”
“È inutile, non troveremo niente. Per prima cosa dobbiamo trovare informazioni sull’arma del delitto. Se ci informeremo di più sull’arma, sicuramente troveremo qualche indizio sull’etnia dell’assassino. Ciò che mi interessa in questo momento è ottenere maggiori informazioni sui cadaveri. La nostra destinazione è il negozio di Undertaker!”
“Yes, my Lord!”
 
 
 
Angolo dell’autrice: ecco qua il secondo capitolo! La mia intenzione è di farvene avere uno a settimana come minimo, ma spero anche di più (considerate che uscirà in contemporaneo un’altra storia e quindi avrò molto da lavorare). Detto ciò: Buona lettura e al prossimo capitolo!
   
 
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