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Autore: _Giuls17_    18/07/2015    1 recensioni
[the dark world, the same enemy but that's another story]
Hermione aveva provato sulla sua pelle il dolore vero e da quel momento aveva preso la decisione più importante della sua vita, una decisione che aveva richiesto un sacrifico che lei aveva eseguito senza indugio; ma in un mondo in cui Lord Voldemort ha preso il potere e Harry Potter cerca ancora di contrastarlo, non tutto andrà per il verso giusto.
C6: -Vorrei tanto che non fossi una stronza Serpeverde con zero capacità di amare.-
C7: “Cercavamo un amore travolgente, e l’abbiamo sempre avuto davanti, è sempre stata lei ad attirare la tua attenzione"
C8: -L’amore ci rende fragili ed io vivo in una famiglia in cui non posso permettermi questo genere di debolezza.-
C13: Ti prego non lo dire, se non lo dici non è vero e se tu non lo dici posso dimenticare, posso dimenticarti.
C19: -Io ti ho aspettato per tutta la vita.-
C23: Abbiamo deciso di distruggerci.
C44: A prescindere dal fatto che li amasse entrambi.
C48: Posso mettere la parola fine a tutto questo dolore.
C49: Hermione è una persona fatta di amore di rimpianti...
Genere: Dark, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dark World'
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Yule Ball
 
Hermione si lasciò cadere sui divani della Sala Comune dei Serpeverde e chiuse gli occhi sperando di riuscire a far passare l’emicrania che le era venuta già dopo la prima ora ma non ci riuscì.
Tutto di Hogwarts in quel momento la rendeva nervosa, cominciando dalle sue compagne di Casa, ai Grifondoro e per finire ai visitatori delle altre scuole, che avevano, decisamente, fatto impazzire metà popolazione femminile.
Tranne lei.
 
Non sto dicendo che sono tutti da buttare, semplicemente adesso sto pensando a lui.
“Quel lui di cui non hai nemmeno pronunciato il nome ad alta voce?”
Già.
 
Non sapeva neanche lei com’era iniziata quella cosa, non riuscendo a trovare il coraggio di chiamarla in modo diverso, ma un giorno del suo terzo anno lo aveva guardato ed improvvisamente seppe che lui era Fred e non George, seppe che era lui a fare le battute al fratello e non il contrario, aveva avuto l’impressione di conoscerlo da subito.
Hermione si era convinta che fosse uscita pazza, che l’avesse colta la febbre e che tutto il mondo avesse deciso di andarle contro, se aveva deciso di prendersi una cotta per Fred Weasley, ma poi il tempo era passato e la situazione non era cambiata, era anche peggiorata.
Poiché lui, anche se non volontariamente, l’aveva fatta ridere.
Per lei quell’aspetto della sua persona era ancora un tratto sconosciuto, la risata non faceva parte della famiglia Granger, troppo ligia alle regole e alle leggi per lasciarsi andare, così quando era successo era corsa in bagno, non aveva dato a nessuno la possibilità di vederla in quel modo.
Di vederla debole per colpa di qualcuno.
Ed era stato in quel momento che aveva iniziato ad osservarlo veramente, a guardare Fred come un ragazzo attraente e poco più grande di lei, ma allo stesso tempo aveva fatto di tutto per nasconderlo, continuando ad uscire con qualche compagno di Casa e ad essere la regina di ghiaccio che tutti credevano.
Aveva mascherato le apparenze, poiché sapeva che lui non l’avrebbe mai guardata in quel modo, che lui sicuramente odiava i Serpeverde come tutta la scuola e che la sua cotta sarebbe stata solo una pretesa per prenderla in giro, davanti a tutti; così aveva fatto finta di niente, così era andata avanti e durante l’estate prima del quarto anno si era convinta di averlo dimenticato, credeva di avercela fatta, ma quando lo aveva visto il primo giorno, allo Smistamento dei primini, il cuore aveva battuto più velocemente di quanto facesse giornalmente e in quel momento si era sentita fregata.
 
Allungò le gambe per rilassare i muscoli e sbuffò, si sentiva ancora fregata, perché niente e nessuno avrebbe mai potuto sistemare quella situazione.
 
“Forse potresti farlo tu, confessandogli quello che provi.”
Mi stai scambiando per un Grifone, io non sono coraggiosa. Non sono quel genere di persona.
“Potresti provare ad essere di più.”
Scordatelo.
 
-Ho già troppi problemi così.- sussurrò a sé stessa.
-Con chi stai parlando?-
Aprì gli occhi e vide il viso dolce di Blaise Zabini avvicinarsi al suo, per scrutarla, soffiò su di lui e si mise dritta per lasciarlo sedere.
-Cosa ti succede mia dolce Herm? Non hai spezzato abbastanza cuori oggi?-
Sorrise non riuscendo ad evitarlo ma mantenne sempre la sua calma inquietante.
-Purtroppo per te mi sono anche divertita troppo oggi.-
-Ma qualcosa ti affligge.- le fece notare, posando un braccio lungo lo schienale del divano e di proposito vicino alla sua spalla.
Hermione non si ritrasse, Blaise era il suo migliore amico da prima di Hogwarts e sapeva benissimo di non piacergli in quel senso, non ci avrebbe mai provato, anche se molti dei suoi atteggiamenti avrebbe potuto essere fraintesi.
Lo guardò cercando di immaginarsi mentre gli diceva la verità, provò ad immaginare la sua bocca pronunciare il suo nome, provò e scacciò subito quel pensiero.
Blaise forse non l’avrebbe derisa ma non sarebbe rimasto indifferente alla sua dichiarazione e certamente le avrebbe impedito anche solo di guardarlo.
 
-Pensavo al mio vestito per domani.- ammise, cambiando argomento.
-E quale sarebbe il problema? Sai perfettamente che quel vestito ti starà benissimo.-
-E lo dici perché?-
-Perché ti conosco, non saresti così tranquilla sennò, avresti già chiamato tua madre per far venire la sarta o avresti chiesto un permesso a Silente per andare a Hogsmeade.-
-Blaise devo chiederti una cosa.- disse, piegandosi in avanti ed appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
-Cosa?-
-Però è una cosa seria.-
-Mi spaventi, Hermione.-
-Credi che io sia solo bellezza? Che in me non ci sia altro da apprezzare?-
La ragazza rimase in silenzio e alzò gli occhi per osservarlo, il suo sguardo non tradì una traccia di umorismo, ma rimase serio a scrutarla.
-Credo che in te ci sia molto di più della bellezza, sei la mia più cara amica, e non dovresti farti influenzare dalle voci che girano, nessuno sa com’è essere un Serpeverde, nessuno sa le pressioni a cui siamo sottoposti e il nostro tipo di vita.
Anche perché sei una dei più brillanti del nostro corso, non sei solo bellezza.-
-Grazie.-
 
Hermione sorrise, gli sfiorò la mano brevemente e si alzò, non sarebbe andata oltre con le dimostrazioni di affetto verso il suo amico, Blaise non si offese e la lasciò andare.
 
***
 
Draco si guardò allo specchio e sistemò la cravatta, eseguendo il nodo che aveva visto fare al padre alla perfezione, e nonostante qualche problema iniziale si osservò perfettamente vestito per il Ballo del Ceppo.
-Malfoy se continui a guardarti finirai peggio della Granger.- gli urlò Harry, entrando nella stanza, anche lui col completo.
-Bè vorrei essere presentabile.-
-Che cosa non si fa per le donne?- Harry gli sorrise e gli assestò una leggera pacca sulla spalla, -Ti piace molto Luna?-
-Credo che sia interessante.- rispose guardando l’amico attraverso lo specchio.
 
Il biondo ricordò il primo giorno che si erano veramente parlati, poco dopo l’inizio del primo anno e da quel momento non si erano più separati.
Harry aveva perso i genitori nel modo più tremendo e crudele che potesse esistere e lui e Ron erano stati la sua ancora di salvezza in quel periodo buio, ed adesso capì che senza quel ragazzo non sarebbe riuscito sopravvivere neanche lui.
Gli doveva tutto.
-Sarebbe bello vederti felice.- disse semplicemente, lasciando cadere la mano.
-Ed allora perché tu non hai trovato una ragazza per stasera?-
-Perché non credo di essere molto interessante, almeno non così tanto da conquistare l’attenzione di una ragazza.-
-Non devi mica uscire con la Granger, potevi sceglierne una qualunque.-
-E se non me ne piacesse una qualunque?- domandò Harry, abbassando lo sguardo.
 
Draco decise di voltarsi ed affrontare l’amico.
-Serpeverde?- chiese, capendo immediatamente a quale Casa si riferisse.
-La sorella di Ron, Ginny.-
-Me è… Come la Granger!- esclamò, rendendosi conto che la ragazza sarebbe stata un ottimo metodo di paragone con chiunque.
-No, non è in quel modo. Io e lei… Si non siamo amici ma l’altro giorno l’ho osservata in biblioteca, si era nascosta per non so quale motivo ed era indifesa, era solo una ragazza.-
-Quelle tre non hanno un cuore amico mio, loro sono spietate, si sentono imbattibili e…-
-Lei ha un cuore, quel giorno mi sono avvicinato a lei e non mi ha respinto, abbiamo parlato di tutto e lei non è stata sgarbata. Lei non è Hermione, lei è diversa, credo che però si sia abituata ad essere in quel modo e che non riesca più a trovare se stessa.-
-Bè ti sei trovato una bella gatta da pelare, ma adesso ci conviene scendere, o la mia dama mi chiederà che fine ho fatto.-
-Non se ne accorgerà.- borbottò Harry, chiudendo la porta della stanza alle sue spalle.
 
*
 
Draco si avvicinò piano e le sfiorò una spalla, vide il sorriso di Luna e sentì una breve stretta allo stomaco, non troppo intensa, non sentì nessuna vertigine o capogiro, semplicemente vide una sua amica sorridere.
-Ciao Draco, bel vestito.-
-Anche il tuo è molto bello.- disse il ragazzo, ricambiando il sorriso.
-Oh grazie, i Nargilli avevano provato a prenderlo, ma sono riuscito a salvarlo.-
-Nargilli? Oh sì, certo. Vieni, cerchiamo Harry e Ron.-
 
La incoraggiò ad entrare dentro la Sala Grande in attesa che i tre Campioni entrassero per iniziare le danze e cercò i suoi amici con lo sguardo, quando la vide.
Inizialmente non la riconobbe, non immaginò neanche che tanta cattiveria e perfidia potessero trasformarsi in quel modo, che potessero essere altrettanto affascinanti e incantevoli.
Notò prima di tutto il vestito del colore della Casa, o meglio di un leggero verde smeraldo ricaderle dolcemente lungo i fianchi fino a terra, per coprirle sicuramente le scarpe alte, lentamente alzò la testa e notò il corpetto fasciarle il seno in maniera delicata e quasi principesca e infine osservò il suo viso; privo quasi del tutto di trucco tranne che sugli occhi per risaltare il suo colore.
Non aveva mai visto la perfida regina di ghiaccio dei Serpeverde tanto bella quanto letale, distolse momentaneamente lo sguardo per indicare a Luna Harry ma poi si voltò nuovamente per guardarla: i capelli le ricadevano lunghi sulla schiena e la fronte era incorniciata da una sottile coroncina che inizialmente non aveva neanche notato.
Hermione non lo stava guardando o meglio non stava guardando nessuno nella sala, Blaise le si avvicinò per posarle una mano dietro la schiena e parlarle all’orecchio ma non lesse nei suoi occhi il solito interesse.
Non vi lesse la voglia di tramare contro gli altri o la possibilità di rovinare qualche vita ignara, non vi lesse niente, trovò solo il vuoto e per un momento ne fu sorpreso.
Abbassò lo sguardo per osservarsi le scarpe, percependo un leggero brivido lungo la schiena dovuto alla sua visione ma lo represse, lei non doveva fargli quell’effetto, lei non era niente.
 
-Adesso iniziano le danze.- disse Harry, indicandogli l’ingresso della Sala Grande.
Lui si voltò ma con la coda dell’occhio continuò a guardarla e si rese conto che l’indecisione, il vuoto erano spariti dalle sue pupille, adesso i suoi occhi erano di nuovo pieni di quella cattiveria che aveva conosciuto in quei quattro anni.
 
Io però l’ho visto, l’ho visto veramente.
“Cosa?”
Il nulla, ho visto cosa cela dietro la maschera ed è la solitudine.
“Una come lei non faticherebbe così tanto per mantenere delle apparenze.”
Ed invece lo farebbe.
Lo farebbe per sentirsi intoccabile, inavvicinabile.
Una come lei farebbe di tutto per non farsi amare e per non dare amore.
 
***
 
Hermione uscì dalla Sala Grande quando l’orologio scoccò le due e la musica iniziò a scemare.
Aveva apprezzato le danze di aperture dei tre Campioni, e il rinfresco organizzato da alcuni di Tassorosso non era stato per niente male e si era concessa anche qualche ballo scatenato con Blaise e le sue amiche ma per il resto aveva passato la serata al tavolo, come se una parte si sé si fosse staccata.
Come se quella parte mancante le avesse impedito di divertirsi e di gioire per tutta la notte.
Aveva lasciato anche andare Blaise con una di Beauxbatons pur di non rovinare la serata anche a lui e solo adesso aveva deciso che sarebbe stato meglio rientrare nella propria dimora.
Alzò una mano e tolse la coroncina dalla testa per lasciare andare il ciuffo e scompigliarsi brevemente i capelli biondi, decise di uscire fuori per assaporare l’aria del mattino prima di rintanarsi nei sotterranei, bui e silenziosi.
Uscì dal portone grande e alzò lo sguardo per bearsi della volta celeste, un brivido di freddo le percorse la schiena e si passò le mani sulle braccia per riscaldarsi, quando sentì la sua voce.
 
-Cosa ci fai qui?-
Hermione si volto e trovò gli occhi verdi di Fred a scrutarla da vicino, non lo aveva neanche sentito avvicinarsi e decise di ricambiare lo sguardo.
-Non credevo di dover chiedere il permesso.-
-Non intendevo questo, volevo sapere cosa ci facessi qui tutta sola dopo un ballo del genere.-
-I balli sono sopravvalutati.- rispose, dandogli di nuovo le spalle.
-Sarebbe questa la tua scusa per averlo passato seduta su una sedia?-
 
Fred le si avvicinò, lentamente si tolse la giacca e la lasciò ricadere sulle sue spalle.
Hermione lo guardò, le pupille leggermente dilatate per via del gesto, non riuscì a trovare le parole giuste, poiché l’emozione di averlo lì, lì davanti a lei era stata troppa e neanche il suo spirito Serpeverde l’aveva aiutata.
-Sei molto bella stasera, ma credo che il tuo accompagnatore te lo abbia già detto.-
-Blaise e io siamo solo amici, ci siamo fatti una cortesia a vicenda venendo assieme.- si giustificò, non riuscendo neanche a capire il perché.
-Oh bè tanto meglio.-
-Perché mi stai parlando Fred? Nonostante tutto non sto molto simpatica alla maggioranza.-
-Come fai a sapere che sono Fred?- domandò il ragazzo voltandosi, colto dalla sorpresa.
-Io…- Hermione abbassò lo sguardo, non avrebbe parlato della sua cotta, non avrebbe parlato del tempo che aveva passato ad osservarlo o di come la sua vita si era incasinata, così decise di mentire ancora.
-Fred? George? C’è poi così tanta differenza?- lo guardò, cercando di nascondere tutto, cercando di evitare che lui le leggesse dentro.
-Certo che sei un bel tipo Granger, non immaginavo, e sono impressionato dal tuo carattere, potresti anche piacermi.-
-E chi ti dice che tu potresti piacermi?- domandò, alzando un sopracciglio.
 
In fondo però non potette negare a sé stessa che il suo cuore stesse battendo forte per lui, non poté negare che quelle parole, se fosse stata una normale ragazza, l’avrebbero fatta arrossire; ma poiché era stata obbligata a reprimerle non se ne preoccupò, cercò anzi di dimenticarle.
-Possiamo sempre scoprirlo.- disse, scrollando le spalle.
Fred le sorrise e tornò dentro la scuola senza riprendersi la giacca, Hermione rimase altri minuti al freddo della sera, cercò così di calmare i suoi nervi, di cancellare quella sensazione dal petto e di tornare quella di sempre.
Quando ci riuscì rientrò dentro la scuola per dirigersi direttamente ai dormitori.
 




∞Angolo dell'autrice: Buona sera a tutti e chiedo perdono per non aver stabilito un giorno fisso per l'aggiornamento, ma ho finito da poco gli esami e mi sono appena trasferita alla casa a mare e il mio tempo è stato molto limitato >.<
Ma veniamo a noi, vi prometto due aggiornamenti, oddio spero di riuscirci almeno uno ad inizio settimana e l'altro alla fine ^^
In queso capitolo iniziamo un pò a conoscere i nostri personaggi e un pò i loro punti deboli e quelli di forza: Harry ha avuto una vita felice finchè Voldemort non è salito al potere ma non intendo svelare nulla di più, arriveremo ad approfondirlo tra qualche capitolo; Ginny è la perfetta Serpeverde ma nonostante ciò il suo animo non è oscuro come quello dell'amica, in lei la luce non è del tutto sparita... Mentre Hermione... forse con calma vi accorgerete che il suo comportamento non è solo apparenza, che dietro a quel muro c'è molto di più... Un pò come sta facendo Draco!
Adesso vi lascio allo Spoier ma sappiate che ci tengo a questa storia e i vostri consigli possono solo aiutarmi a migliorarmi, <3 :

 
“Se tu lo volessi, veramente, non ti faresti problemi a volerlo rendere pubblico!”
Non credo che dipenda solo da questo, credo che la questione sia più difficile e più complicata, anche perché non credo di essere pronta ad ammettere di provare qualcosa né a volerlo pubblicizzare ai quattro venti.
“Allora staremo a vedere.”


 
   
 
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