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Autore: R3ira92    21/01/2009    2 recensioni
«Io ti amo!» sentii chiaramente l’urlo disperato di Sakura e nonostante già sapessi quello che lei provava nei suoi confronti il cuore mi mancò di un battito. storia su Naruto! qui si parla di Kazumi... amica dei nostri protagonisti e "custode" del demone a otto code... leggete e commentate!!!!
Genere: Romantico, Malinconico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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huhuhu

7- LOTTA

Sono due giorni che corriamo e non ci fermiamo, non mangiamo o dormiamo e neanche parliamo. Io mi sento maledettamente male, all’inizio, quando avevo visto il dolore sul volto di Sasuke mi ero sentita appagata, contenta che anche lui stesse soffrendo, ma ora… ora mi sento uno straccio, lui sta male per colpa mia, ma il punto è proprio questo: lui sta male. E se sta male mi trascina nel suo dolore anche se combatto con le unghie per non lasciarmi trascinare. Itachi non parla, non mi guarda, prosegue come se non esistessi e questo mi fa stare ancora più male. Non riesco a non pensare di avere combinato un guaio comportandomi in quel modo, ma non sapevo cos’altro fare.

Improvvisamente un dolore lacerante al petto mi costringe a fermarmi: non riesco a respirare. Cerco di fare entrare aria nei polmoni, ma ogni esalazione è come una coltellata in pieno petto, poi tutto diventa scuro, sempre più scuro e l’ultima cosa che vedo sono un paio di occhi neri.

Apro gli occhi e mi ritrovo distesa tra le radici di un albero, mi metto a sedere e mi guardo in torno: non c’è nessuno «Itachi?» chiamo debolmente «Finalmente ti sei svegliata!» scende da un ramo di un albero «Cosa è successo?» gli chiedo «Sei svenuta, non hai mangiato né dormito per due giorni, deve essere stato quello»

«No non è stato quello» sussurro portandomi una mano al petto «Tieni ti ho preso qualcosa da mangiare» mi offre una porzione di ramen «Come hai fatto a prenderlo?»

«Mi sono trasformato in te»

«Ah! grazie» la prendo e comincio a mangiare «Come stai?» mi chiede guardandomi un po’ preoccupato «Sto bene»

«Non intendevo fisicamente»

«Ah… io… non lo so» abbasso lo sguardo «Sto uno straccio» sorride debolmente «Lo immaginavo»

«Tu? Come stai?» gli chiedo guardandolo negli occhi «Sto bene. Sul serio!» esclama quando vede il mio sguardo scettico «Me lo aspettavo, ho solo avuto bisogno di un po’ di tempo per riprendermi»

«Ok… allora? Adesso che si fa? Aspetta. Quanto sono stata svenuta?»

«Un giorno intero. Comunque adesso aspettiamo, Sasuke verrà da noi da solo»

«Cosa? Sei sicuro?»

«Credo che abbia intenzione di uccidere Orochimaru! Sempre se non l’ha già fatto…»

«Capito, quindi ci possiamo riposare un po’ giusto?»

«Giusto» poso la ciotola di ramen e mi avvicino a lui accucciandomi tra le sue gambe, lui non protesta mi stringe e mi lascia appoggiare la testa sul suo petto «Tranquilla andrà tutto bene»

«Lo spero proprio» sospiro e mi addormento.

Dopo tre giorni ancora niente, non è che mi aspettassi di vederlo spuntare dietro un albero però un po’ ci speravo. Il rapporto tra me e Itachi è diventato molto amichevole, forse un po’ più di semplicemente amichevole… «Itachi vado a farmi una nuotata! Ok?»

«Ok!» mi dirigo verso il fiume e mi ci butto solo in intimo, dopo qualche minuto sento qualcosa solleticarmi la gamba, ma non ci faccio caso, fino a quando non esco e la controllo: ho una ferita non indifferente lungo il polpaccio «Ma che diavolo?!»  

«E successo qualcosa?» Itachi spunta da dietro gli alberi e appena mi vede in intimo fa un’espressione un po’ strana e si blocca «Ho la gamba squarciata!» esclamo contraria «Mi fai vedere?» si avvicina «Tranquillo la posso curare in un secondo»

«Hai anche poteri curativi?»

«Sono allieva di Tsunade»

«Ah! Capito…»

«Però dammi una mano, io da dietro non riesco a vedere bene la ferita, devi dirmi dove è precisamente»

«Ok» si avvicina e con le mani un po’ incerte mi prende la gamba «Ok, cominciamo» gli dico «Ok… allora un po’ a destra, no più a sinistra! Ok lì vai» comincio a curare la gamba, per usare questa tecnica ci vuole un bel po’ di chacra e quando finisco gli cado a dosso «Scusa» dico imbarazzata «Tranquilla» si alza con me tra le braccia, i nostri volti sono pericolosamente vicini, annulla la distanza tra le nostre labbra e mi bacia, io ricambio e il bacio dura per qualche secondo fino a quando non ci stacchiamo per prendere aria: non è stato un bacio proprio casto. «Scusa» mi dice abbassando lo sguardo, gli alzo il mento per guardarlo negli occhi «Non ti devi scusare di niente. Ok?»

«Ok» mi mette giù «Meglio che ti rivesti… prima che mi viene un infarto» aggiunge sussurrando, ma io lo sento lo stesso.

«Itachi sono passate due settimane! Sto cominciando ad innervosirmi!» Sono passati dieci giorni dalla sera in cui ci siamo baciati, è sera e come al solito mi lamento del fatto che non succede niente «Lo so! Ma te l’ho detto verrà lui da noi. Sta calma!»

«La fai facile tu!» sorride. Nei giorni successivi al bacio ci siamo comportati come se non fosse successo niente per evitare imbarazzi, anche se ogni tanto mi ritrovo a pensarci. «È meglio dormire un po’» dice «Ok» mi metto tra le sue gambe, come facciamo ormai ogni sera, e ci addormentiamo.

L’ indomani mattina mi sveglio che lui ancora dorme, guardo il suo volto e sorrido leggermente «Che bel quadretto!» esclama un voce irritata, alzo lo sguardo e… Porca miseria! Due settimane che l’aspettiamo e lui si presenta proprio ora! Itachi si sveglia e si alza di scatto portandomi con se. «Sasuke…» sussurra. Sasuke è circondato da altre due persone: una ragazza con i capelli rossi e un paio di sottilissimi occhiali e un ragazzo con lunghi capelli grigi. Sono entrambi molto belli, ma accanto a lui perdono tutta la loro bellezza. «Hai ucciso Orochimaru?» gli chiedo senza un tono di voce preciso, lui sorride «Ti interessa qualcosa?»

«L’hai ucciso!» sussurro in tono un po’ sconvolto «Sasuke che dobbiamo fare della ragazza?» gli chiede il ragazzo che gli sta accanto «Tenetela lontano e non lasciatela scappare, quando finisco con lui sarà il suo turno»

«Smettila!» gli urlo «Non sai pensare ad altro che alla vendetta?! Cazzo Sasuke vivi e lascia stare gli altri!!» il sorriso gli scompare dal volto «Lo farò, ma prima devo togliere degli ostacoli. Hikaru, Ayako allontanatela» i due ragazzi mi si avvicinano, ma Itachi mi si para davanti «Lei non c’entra lasciala andare» gli dice, Sasuke sorride «Lei non va da nessuna parte»

«La volete finire di parlare come se non ci fossi?! E tu, Itachi ti vuoi decide a dirgli la verità?! Altrimenti lo faccio io!!»

«Non credo che mi lascerà spiegare» mi sussurra «Ma Itachi, tu devi dirglielo, altrimenti commetterebbe l’errore più grande della sua vita»

«Lo so!» sussurra sfiorandomi la guancia «Almeno dobbiamo provarci» lo supplico «Lo so» ripete «Piccioncini avete finito?!» esclama la ragazza, Ayako, ci giriamo e vedo le mani di Sasuke strette a pugno lungo i fianchi, mica ha capito chissà cosa…? «Sasuke devi ascoltarci» gli dico «Io non devo ascoltare proprio nessuno! Togliti Kazumi! Lasciamelo uccidere!»

«No! Tu non sai la verità! Lascialo parlare prima!»

«Smettila» sibila «E togliti di mezzo»

«No!» ringhio, adesso sono tra Itachi e Sasuke «Kazumi» dice Itachi «Togliti» mi scanso e lo guardo supplichevole «Itachi ti prego!»

«Non credo che ci siano speranze». Ayako si avvicina a Sasuke e lo bacia, lui ricambia e quando lei si toglie gli sussurra «Buona fortuna» Sasuke mi guarda maligno. Se voleva uccidermi ci sta riuscendo perfettamente, comincio a non respirare sento i polmoni chiudersi e non riesco più a far entrare l’aria, cado in ginocchio stringendomi il petto «Itachi…» sussurro «Itachi ti prego…»

«Kazumi!» esclama Itachi e si inginocchia accanto a me «Respira» ordina «No-Non  riesco…»

«Kazumi rischi di svenire! E non credo sia il momento giusto! Respira!» qualcun altro mi si inginocchia accanto: è Sasuke. Alza la mano e me la preme contro il petto, grido di dolore, poi l’aria ricomincia ad entrare nei polmoni e riprendo a respirare «Non morirai così» dice Sasuke maligno «Prima lo devi vedere morire!» si alza e torna tra i due ragazzi. Mi rialzo appoggiandomi a Itachi «Stai bene?» mi chiede «Si, ma ti prego non combattere con lui»

«Devo farlo Kazumi, mi spiace tu resta qui»

«Itachi, no…» mi bacia sulla fronte e si avvicina a Sasuke pronto a combattere.

Lo scontro dura più di due ore, ma io ne riesco a vedere solo qualche particolare: sono troppo veloci. Quando finisce Itachi cade a terra, ancora vivo, ma vicino alla morte, Sasuke è ancora in piedi, ma è mal ridotto «Itachi!» urlo e mi inginocchio accanto a lui «Itachi ti prego!» comincio a curarlo occupandomi delle ferite più gravi, non ci riesco! Non respira! Ma lo devo salvare a tutti i costi! Sasuke e la sua squadra guardano senza fare niente, passano i minuti a Itachi riprende a respirare, alla fine riesco a curargli tutte le ferite tranne qualche piccolo taglietto da niente. Si alza e gli cado tra le braccia sfinita, è stata un’operazione d’avvero difficile. «Mi hai salvato la vita! Se non ci fossi stata tu sarei già morto! Grazie…» mi dice, io respirando irregolarmente gli sorrido «È st-stato un piacere» poi alzo lo sguardo verso Sasuke «Forse adesso ti ascolterà!»  

«Non sei morto perché lei ti ha salvato! Vergognati ti sei fatto salvare…»

«Non le ho chiesto di farlo, ma le sono molto grato di averlo fatto. Adesso mi vuoi ascoltare? Posso stenderti con un dito, ridotto come sei»

«Noi lo difenderemo!» esclama Ayako, Itachi sorride «Lasciate perdere» le dice Sasuke «Non resistereste molto contro di lui» Ayako sembra un po’ irritata, ma non protesta «Adesso hai intenzione di ascoltarmi?» Sasuke non risponde, io mi alzo e mi avvicino a lui, Ayako e Hikaru mi si parano davanti, ma gli passo in mezzo come se non ci fossero, mi inginocchio davanti Sasuke e gli alzo il viso, lo esamino «Non hai niente di grave, a parte questa» indico una ferita sulla coscia molto profonda «Ha reciso l’arteria se non si guarisce morirai dissanguato tra circa diciassette minuti. Mi lasci guarirla?»

«Tu mi vuoi guarire?» mi chiede sconvolto «Il fatto che tu sia diventato un grandissimo bastardo non vuol dire che ti voglio morto. Allora? Ti posso curare?»

«Si»

«Bene» comincio a curare tutte le fibre dalle vene, ai muscoli al resto della pelle «Finito» dico dopo qualche minuto «Sono sfinita» sospiro «Io ti ho curato, ma adesso tu devi ascoltare cosa abbiamo da dire… ah! E a proposito grazie!» dico ironica «bene se avete da dire qualcosa parlate, prima che mi riprende per potervi fare fuori»  

«Ok… Itachi a te l’onore!»

 

 

Salve a tutti!!!! Chiedo umilmente scusa per la mancanza della descrizione della battaglia, ma non riesco a descriverla come vorrei quindi preferiscono non farlo! Masychan grazie ancora per tuoi complimenti d’avvero!! Allora che te ne pare del capitolo? Spero ti piaccia!! Baci…

                                                                                                                                       R3ira

  
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