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Autore: Blue Eich    19/07/2015    1 recensioni
Siamo alla fine del Grand Festival di Johto. Drew chiede a Vera di accompagnarlo in un viaggio a Sinnoh: perciò i due eterni antagonisti si troveranno fianco a fianco in una regione a loro sconosciuta.
Riusciranno a cavarsela? Capiranno finalmente i sentimenti che provano l'uno per l'altra? In che modo si evolverà il loro complicato rapporto? E, – ultima domanda ma non meno importante – stavolta, chi diventerà Super Coordinatore, realizzando il suo grande sogno?
Inoltre verranno a galla rivelazioni sul nostro protagonista tanto misterioso, gelosie, indecisioni e verso la fine mille intrecci di shipping. Come se non bastasse aggiungiamo persone che ovunque vanno li scambiano per fidanzati, imprevisti di ogni tipo, vecchi amici ritrovati, starter viziati, rivali ficcanaso e scenette imbarazzanti…
[La storia è stata corretta e modificata dall'inizio: invito chiunque l'avesse letta in passato a ridarci un'occhiata, potreste rimanere sorpresi.]
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Un po' tutti, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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♥ Desire to be together ♥

~ Capitolo 50: Negli occhi tuoi si specchiano i miei ~

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Era arrivato il giorno fatidico. Il giorno più importante di tutti, il giorno del giudizio, il giorno che avrebbe determinato il futuro di uno dei due. Di chi sto parlando? Ma di Vera e Drew, naturalmente.

A destra del campo c'erano Vera, Blaziken e Beautifly. A sinistra del campo Drew, Roserade e Masquerain. Non sarebbe stata un'ardua sfida solo per i due Coordinatori, ma anche per i loro Pokémon, che durante quel viaggio avevano imparato a convivere e collaborare.

Blaziken e Roserade, ah, che bella amicizia c'era tra loro! Quanti momenti avevano condiviso, quanto avevano faticato per aiutare i loro padroni. Prima di entrare in campo si erano scambiati una solenne stretta di mano, seri in volto come mai erano stati prima d'allora.

«Ken.» (Traduzione: Buona fortuna.)

«Ros.» (Traduzione: Anche a te.)

Così, per segnare che qualunque fosse stato il risultato, tra di loro non sarebbe cambiato nulla. In realtà non vedevano l'ora di scatenarsi di nuovo sul campo, stavolta da veri rivali, senza alcuna pietà, al meglio delle loro energie, la vera prova che avrebbe dimostrato cos'avevano davvero imparato in tutti quei duri anni. Che adesso erano davvero degni di essere chiamati professionisti. Perché loro erano gli starter.

Quanto alle due farfalle, anche loro provavano gli stessi sentimenti. Però erano meno agguerrite, perché si volevano un gran bene ed avevano paura di ferirsi a vicenda.

Ormai non c'era più tempo per indugiare. Anche Vera e Drew si lanciarono uno sguardo solenne. Lo sapevano bene. Sul campo non contavano i sentimenti, sul campo dovevi pensare a te stesso e basta. Ma dovevano vederla come un gioco, un: “Chissà stavolta chi tra me e te la spunta! Fammi vedere cosa sai fare!”

«Eeeee… Che l'incontro abbia inizio, signore e signori!»

Iniziarono subito con mosse potenti e combinate. Masquerain, sotto ordine svelto di Drew, aveva creato un elegante Ventargenteo che Roserade aveva poi cosparso di polvere Paralizzante. Un tornado bello da vedere ma assai pericoloso.

Vera si corrucciò un istante, prima di contrattaccare determinata: «Beautifly, coraggio, spazzalo via!»

La farfalla si fece avanti ed iniziò a sbattere le ali più veloce che poteva e con tutta la forza che aveva, per creare un muro di vento. Dall'altra parte, però, il tornado che brillava d'arancio spingeva con altrettanta determinazione. Proprio quando il muro iniziò a vacillare Blaziken gli si parò davanti, lanciando un attacco Lanciafiamme, che riuscì sia ad eludere il tornado sia a colpire gli avversari.

«Niente male, Vera, complimenti» il tono di Drew era quasi malizioso, fin troppo tranquillo. Approfittando della cortina di fumo che era esplosa sul campo dopo la collisione, Masquerain, senza alcun cenno di preavviso, iniziò a muoversi a zigzag e a lanciare fuori scie di Geloraggio che squarciarono la nuvola ancora non dissolta. I due avversari, un po' in difficoltà, le evitavano scansandosi goffamente da una parte all'altra.

«Rosè!» D'improvviso, al Geloraggio s'aggiunse un'ondata di Fogliamagica che andò a colpire come frecce i due Pokémon, danneggiando leggermente sia loro sia il loro punteggio.

Alche Vera decise che era ora di smetterla con gli attacchi a distanza ed affrontarsi faccia a faccia. «Vai a prenderli, Blaziken! Usa tutto il tuo repertorio!»

All'ordine, lo starter scattò veloce come un ninja verso la nuvola avversaria, che ormai si stava lievemente dissolvendo. Una volta là, iniziò a sferrare calci a non finire, calci di fuoco, calci potenti, calci lunghi, calci, calci, calci, in ogni direzione, alla cieca, captando i suoni e i movimenti nemici. I due padroni non potevano vedere cosa stava succedendo all'interno sfocato della nuvola, sentivano soltanto una serie di colpi che andavano a segno l'uno contro l'altro.

«Non mi piacciono gli appuntamenti al buio… Ventargenteo!»

Masquerain in un attimo spazzò del tutto via la nuvola, facendo chiarore sulla situazione. Roserade, un po' ammaccato, si teneva una rosa sulla pancia, mentre Blaziken, più in là, era inginocchiato a riprendere fiato. Il più danneggiato era Roserade, che aveva ricevuto dei Calciardenti in pieno ventre, ma in compenso Blaziken era fermo per colpa delle spore paralizzanti che gli erano finite addosso e si sentiva pervaso da una scossa se provava a muovere troppo i muscoli.

«Forza, bambina mia, non mollareeee!» gridava Norman, cercando quasi di scavalcare le tribune per stare più vicino a lei.

«Sì, coraggio sorellona!»

Il cuore di Vera, che fino ad allora non aveva smesso di battere all'impazzata, venne scaldato da quegli incoraggiamenti delle persone che le volevano bene. Le sentiva vicine, doveva vincere anche per loro, soprattutto per Lucinda, ma ancora di più per se stessa.

Drew non aveva bisogno di controllare tra il pubblico: sapeva che Violetta lo stava osservando a braccia incrociate e lo sosteneva. Drew era sempre stato indipendente, si era sempre rialzato da solo da ogni caduta e stavolta non avrebbe fatto eccezione.

Lo scontro proseguì acceso poco dopo, ma i bersagli s'invertirono: Blaziken cercava di colpire Masquerain con Stramontante, il quale si difendeva a suon di bolle, mentre Roserade lanciava una foglia stregata dopo l'altra mirando a Beautifly, che creava nell'aria piccoli giochi di Millebave per difendersi. La situazione cambiò quando Drew, annoiato da quell'inutile confronto, schioccò le dita. Alche, il suo team si tirò indietro.

«Smettiamola di giocare, Vera, altrimenti non andremo da nessuna parte» fu il suo schietto commento.

La rivale, con i pugni stretti, stette pronta a una qualsiasi manovra a tradimento da parte sua. Poi i suoi muscoli si rilassarono per un attimo: aveva capito cosa intendeva con quella frase. Voleva che sfoderassero entrambi le mosse più forti che possedevano, e l'ultimo rimasto in piedi avrebbe vinto. Beh, perché no?

«Attenzione signori, sembra ci sia un cambio di scena!» esclamò Marian, un po' stranita. «Che cosa avranno in mente i nostri due finalisti?»

Si misero in posizione, in modo da risultare uno perfettamente davanti all'altro, seri ed impassibili. Poi, i volti dei due sembrarono diventare uno la metà dell'altro, mentre battaglieri ordinavano il comando finale.

Ventargenteo contro Ventargenteo, quella mossa tanto speciale che spesso le due farfalle avevano combinato in simbolo della loro unione. Accanto, però, veniva sprigionata una potenza ben più micidiale, che tagliava l'aria come burro e se qualcuno si fosse avvicinato troppo avrebbe potuto risucchiarlo. Sto parlando di una potentissima ed altissima Vampata a cui, non si sa come, teneva testa un determinato Solarraggio. Tutta questa potenza diede vita a un'esplosione, la più grande esplosione che ci sia mai stata in quell'arena che dava in aperto cielo, un'esplosione che accecò telespettatori, tifosi e persino i due sfidanti stessi, che si coprirono il viso col braccio, in trepidante attesa, venendo spazzati di poco via dalla loro posizione originale.

I secondi scorrevano lenti, mentre si cercava di capire cosa fosse successo, e soprattutto quali erano stati i danni. Quando il fumo si dissolse, la prima cosa che saltava all'occhio erano le due farfalle. Entrambe allo stremo delle loro forze, giacevano di schiena, con i disegni variopinti delle loro ali in vista.

Mentre loro… Loro sembravano knoch-out, ma non lo erano. Avevano gli occhi ancora leggermente socchiusi, e cercavano di usare le loro ultime energie per riportarsi in piedi. Perché lo sapevano. La regola era che l'ultimo rimasto in piedi sarebbe stato il vincitore.

«Coraggio, Blaziken!» gridò Vera, con il cuore in gola e gli occhi che luccicavano come due zaffiri, preoccupati. «Io lo so che puoi farcela!»

«Pikachu pìììì!» gridò Pikachu in testa al cappello di Ash.

«Puoi farcela Blaziken, non ti arrendere!» anche Max volle dargli il proprio sostegno, come tutti gli altri, che insieme gridavano ognuno una cosa diversa.

«Dai, Roserade, rialzati» disse Drew, a denti stretti e con una leggera smorfia.

In contemporanea, i due Pokémon cominciarono a muoversi, lentamente e faticosamente. Entrambi coperti di ferite, respiravano con affanno, e non sentivano quasi più i muscoli da quanto facevano male. Ma ce la stavano mettendo tutta, per i loro Allenatori, per ciò per cui avevano tanto faticato.

Io so già chi vinse, ma fate uno sforzo, non è difficile capirlo.

Per chi stava combattendo, Roserade? Per Drew, perché quello era stato fin dall'inizio il suo scopo, era sempre dovuto essere il migliore e correggere ogni più piccolo errore. Ma loro erano da soli. Non c'era nessuno a fare il tifo per lui, a sostenerlo veramente, quello sprono che avrebbe dovuto dargli la forza che gli mancava. D'improvviso gli si mozzò il respiro, e si lasciò andare, cadendo lentamente a terra, con un tonfo, che sembrò più pesante di quel che era.

Blaziken, tremante, fece l'ultimo sforzo, e ci riuscì. Riuscì a rimettersi in piedi, spinto dall'amore che provava nei confronti della sua Allenatrice, da tutti i loro sacrifici, tutte le persone che contavano su di lui. Ce l'aveva fatta.

«E la vincitrice del Grand Festival di quest'anno è… VERA DI PETALIPOLI!»

La ragazza si portò le mani al viso, mentre una cascata di lacrime incontrollate di felicità le rigava le guance. Corse subito da Blaziken, che ricadde in ginocchio dallo sforzo e si lasciò abbracciare forte dalla sua Allenatrice, che non riusciva a smettere di piangere, tant'era commossa. Lui sorrideva fiacco, sentendosi finalmente in pace con se stesso… Francamente non gli importava del successo, gli importava solo che la sua Vera fosse felice. Ella raccolse in braccio Beautifly, e si godette quegli istanti, in cui il pubblico ed i suoi amici l'acclamavano.

Dall'altra parte del campo, Drew si stava avvicinando a Roserade. Roserade si aspettava un sorriso finto, o un silenzio tombale che avrebbe seguito la sua rimessa nella sfera insieme ad un'ondata d'umiliazione. Eh no. Se fosse successo così, questo viaggio e questa storia sarebbero stati inutili.

Drew si chinò e mise una mano sulla spalla di Roserade, che al contatto sussultò. «Ehi, come mai quel muso lungo? Faremo meglio la prossima volta, compagno.» Lo starter rimase in un primo frangente sorpreso, poi tornò il sorriso anche a lui, che mise le rose al collo del suo padrone, per abbracciarlo di slancio, felice.

Vera rimase colpita da quella scena: era la prima volta che vedeva Drew così sereno, e si perse un'istante a fissarlo. Fu proprio quell'istante che i due starter avevano progettato per un anno intero e colsero al volo, scambiandosi un veloce sguardo d'intesa: Roserade spinse energicamente Drew, Blaziken spinse energicamente Vera, finché essi, imbarazzati, si trovarono vicini. Come al loro primo bacio.

Drew, stranamente, non si sentiva afflitto o arrabbiato. Anzi, sorrideva. Sorrideva, perché Vera alla fine era riuscita a superarlo. In un attimo di follia e di coraggio, s'inginocchiò proprio come un principe e le prese la mano. «Allora signorina Super Coordinatrice… Che ne direbbe di diventare la ragazza del sottoscritto?»

Stava sfidando la morte: si era dimenticato di Norman tra il pubblico, che in quel momento aveva la bocca spalancata dallo shock. Non solo lui: quella dichiarazione aveva sconvolto tutto il pubblico, e ancor più Vera, a cui luccicavano gli occhi dall'emozione. Non avrebbe mai pensato che Drew avrebbe compiuto un gesto così carino, ignorando tutti i presenti. Questo significava che era davvero innamorato di lei e non aveva voluto annunciarlo solo a lei, ma anche al resto del mondo.

Gli rispose con un bacio impulsivo, gettandosi tra le sue braccia, in quello che era il giorno più bello della sua vita, tra fischi maliziosi del pubblico, i sorrisi contenti dei loro amici in tribuna e quelli fieri dei loro starter che assistevano alla scena a braccia incrociate.

 

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Angolo Autrice
Calma Alex. Respira. Hai soltanto FINITO UNA STORIA DI 50 CAP CHE ANDAVA AVANTI DA QUASI TRE ANNI
NULLA DI CHE INSOMMA
Ah
Fermi qui voi lettori, dove pensate di andare :3 c'è ancora l'epilogo, obv-
Cercherò di pubblicarlo DOMANI, perciò tenete d'occhio la storia.
È davvero un traguardo fantastico per me e ringrazio come sempre chi ancora mi supporta e mi sostiene dopo tutto questo tempo.
-H.H.-
   
 
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