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Autore: Valentinabudeanu    20/07/2015    0 recensioni
Una giovane ragazza è intenta a scoprire cos'è l'amore, ma si rivolgerà alla persona giusta?
E sopratutto riuscirà a dare un significato a questa parola?
Sentimento senza amore è questo che vuole Gate ma si dice che cuore e cervello siano collegati...perciò?
Iniziate a leggere la storia e lo scoprirete.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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"insegnami cos'è l'amore" dissi a voce alta "ehh?" mi domandò parecchio stranito "devo capire cos'è e tu sei la persona giusta, ti sarai innamorato almeno una decina di volte no?" "tu sei completamente fusa, mi stai chiedendo di essere il tuo ragazzo? Per caso ti piaccio?" "no affatto, io voglio solo sapere cosa si prova, devi solo fare delle missioni per me!" ero convinta di tutto ciò che dicevo, sapevo che lui era la persona giusta per farmelo capire, non avevo intenzione di innamorarmi di lui, anche perché era impossibile, volevo solo provare le emozioni che prova una persona innamorata e lui sapeva benissimo queste cose. "haha stai delirando" Ryan invece non l'aveva presa per niente sul serio poiché ridendo iniziò ad andarsene, dovevo fargli capire che ero più che convinta. "farò tutto ciò che vuoi in cambio" questa frase lo fermò e dopo qualche secondo si girò "tutto quello che voglio?" "si". La campanella suonò ciò significava che dovevamo rientrare in classe "questo pomeriggio al parco davanti a casa mia" dissi, non era una domanda era un ordine. La scuola finì e io ritornai a casa dove per prima cosa pranzai e poi aspettai Ryan al parco. Avevo letto qualche cosa su internet e avevo trovato un sacco di informazioni per questo ero convinta di cosa fare nella prima missione. Lui arrivò e iniziò subito a criticarmi "non ti pare che il nostro look sia praticamente uguale?" mi domandò sottintendendo che ero vestita come un ragazzo "non sono affari tuoi!" iniziai ad arrabbiarmi, lui mi faceva sempre quest'effetto, ogni volta che diceva qualcosa non era mai carina almeno non nei miei confronti "missione numero uno! Tienimi per mano!" non volevo passare troppo tempo con lui perciò decisi di velocizzare il tutto "sei seria?" non dissi nulla aspettai solo che lui capisse "ok ok, dammi la mano" e così feci, la aprii e lentamente la avvicinai alla sua. Io ero molto tranquilla e curiosa, il contrario di Ryan che era diventato tutto rosso, era imbarazzato dalla situazione, ok che è abbastanza strano tutto ciò ma poteva prendersela anche con comoda, non volevo mica che si agitasse. Sentii le nostre dita toccarsi, poi il palmo della mano finché non si intrecciarono una nell'altra. Sentivo il suo calore avvolgermi, una sensazione di pace e protezione mi invase completamente, la sua grande mano prendeva tutta la mia. Continuavo a guardarle e non mi ero accorta che anche i nostri corpi erano vicini, appena alzai la testa mi trovai il suo volto vicinissimo, il mio cuore perse un battito e io mi staccai subito così anche le mani. "tutto ok?" mi chiese lui con un tono che non avevo mai sentito, era dolce e delicato. "si si per oggi abbiamo finito!" dissi rendendomi conto che ero io quella agitata e forse anche rossa in viso "come vuoi". Passammo qualche minuto in silenzio, nel frattempo io mi ero calmata ed ero tornata alla normalità capendo che comunque quello che avevo davanti era Ryan il ragazzo più insopportabile e arrogante di sempre. "sei cambiata sai" disse con un sorriso, lui però non era ritornato normale, aveva ancora la sua delicatezza nella voce e nello sguardo "ho dovuto" aveva contagiato anche me "un giorno i miei genitori sono venuti nella mia stanza dicendomi che i tuoi avevano avuto un incidente e che erano morti" "allora lo sapevi!!" dissi fermandolo "si, i miei mi consigliarono anche di andare da te per consolarti ma io non ho voluto saperne, dopotutto dovevo uscire con i miei nuovi amici" "ora che lo so ti odio ancora di più sai!" dissi ironicamente quasi ridendo "sono io quello che ti odia e solo tu sai il motivo" "si lo so ma non pensavo saresti diventato così" "ti odio" concluse alzandosi e andandosene "ti odio di più io e solo tu sai il motivo" gli urlai cadendo a terra. Una lacrima dopo l'altra iniziò a scendermi dagli occhi.
   
 
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