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Autore: orny81    20/07/2015    12 recensioni
Ancora ricordo le sue parole così piene d'amore per me, non avevo mai capito cosa provasse ma il suo occhio verde mi guardava in un modo diverso dal solito.... BRILLAVA di una luce strana ... era tra l'ardore ed il dolore....mi fece un pò paura...era diverso......... è la mia prima fanfiction spero possa piacervi, io intanto ci provo, buona lettura!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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XXXVII° capitolo
 
La mia storia giunge al termine, è brutto terminare qualcosa a cui tieni tanto ma dovevo concludere, ringrazio vivamente chi mi ha seguito in quest'impresa Sabrina Sala per avermi istigato a scrivere insieme a Maddy Grandier, ringrazio  chi mi ha messo tra i preferiti ed i seguiti, ringrazio Tetide e Pamina per le belle parole e tutte le altre che hanno recensito i miei capitoli, un abbraccio a tutte ed ora mi parte la lacrimessa assassina come dico sempre io.
Orny
 
EPILOGO
 
La  vita è bella
 
Finalmente è giunta l'ora di trasferirsi nella nuova casa, Andrè e monsieur Annaud hanno fatto uno splendido lavoro e la casa sembra rivivere forse più bella di quello che era prima.
Le finestre ... le tende e la cucina sono bellissime, con le lacrime agli occhi mi dirigo ,insieme a Rose ed alla nonna, su per le scale verso le camere da letto entro piano aprendo la porta ed una luce mi acceca è  il sole che illumina tutta la stanza.
Mi avvicino al letto e con le mani tocco le coperte e la testata finemente intagliata, mi giro lo sguardo e vedo, accanto alla finestra, una sedia a dondolo molto simile a quella andata perduta nell'incendio, mi siedo tenendo tra le braccia la mia bambina ormai addormentata, accanto a noi una culla, finemente lavorata, non l'avevo mai vista una cosa così bella.
Sento un leggero vociare dietro di me ed una mano toccare la mia spalla.
 
- Questo è il nostro regalo per Rose tesoro mio, tuo padre ed io volevamo farti un dono per la nostra piccola, spero vivamente che tu accetterai anche perchè poi chi lo sente tuo padre.
 
Mia madre che grande donna, vorrei assomigliare a lei almeno un pò, mi guarda con fare amorevole mentre mi accarezza dolcemente la testa.
 
- Non dovevate madre, il fatto stesso che siete qua per me è un grande regalo e...
- non dire nulla Oscar è un regalo che dovevamo farti, tuo padre verrà un giorno o l'altro e ha voglia di conoscere la bambina, come ben sai ormai la vita dei nobili in questo momento è pericolosa e deve spostarsi poco, mi ha chiesto espressamente di restare qua con voi per non correre troppi pericoli.
- Oh madre... è veramente così terribile la situazione a Parigi, cosa accadrà?
- I tempi sono tristi per noi e per le loro Maestà, andremo avanti Oscar anche se dovesse accadere qualcosa di brutto non dimenticarti mai chi sei e di chi sei figlia, noi ti vogliamo bene e amiamo la bambinae Andrè, spero tanto che non accada nulla.
- Lo spero tanto anch'io
 
Ci abbracciamo mentre la bambina, ormai sveglia, tenta di tirare i mie capelli per giocare un pò.
 
- Oscar...- è la nonna che parla- c'è qui sotto Meg che vorrebbe parlarti.
 
Mi alzo dalla sedia e lascio la bambina a mia madre, cosa vorrà ancora da me e dalla mia famiglia, cerco di calmare la mia rabbia e scendo le scale con calma e tranquillità.
Lei è nel salottino vicino alla finestra che guarda fuori, sentendomi arrivare si gira iniziando a guardarmi, vedo nel suo viso qualcosa di diverso.
 
- Buonasera Meg, cosa vi porta qui spero che il discorso dell'altro giorno sia stato chiaro?
- Buonasera Madame, no non vi preoccupate ho capito perfettamente cosa mi avete detto sono qui per chiedervi scusa, sono stata una stupida ero come accecata da quello che reputavo amore per vostro marito, ho visto nei vostri occhi l'amore che provate per lui e lo stesso vale per lui, anni fa dovevo andare in sposa ad un uomo abbastanza facoltoso ma mi lasciò per una donna nobile e neanche tanto bella, il dolore che ho provato è stato tale che per non sentirlo più cercavo l'affetto in uomini già impegnati e...
- No vi prego non raccontate...
- no madame lasciatemi raccontare vi prego... cercavo amore in questi uomini e volevo far rivivere il dolore che ho provato io alle loro donne, quando ho visto Andrè per la prima volta, così dolce e gentile, qualcosa in me è scattato e lo volevo a tutti i costi... madame scusatemi vi prego, ho capito che siete delle brave persone e guardando gli occhi di vostra figlia mi sono sentita un verme - si accascia a terra in preda ai singhiozzi- vi prego chiedo umilmente perdono.
 
Mi abbasso e le tolgo le mani dal viso.
 
- Alzatevi Meg siete perdonata ma vi prego smettetela di piangere, siete una bella donna molti uomini cadrebbero ai vostri piedi, su ora alzatevi e andiamo a bere una tazza di thè.
- Vi ringrazio madame, ma devo rifiutare tra un ora parto per l'Inghilterra e  ritorno a casa,  sono  figlia unica ed  i miei genitori sono morti  mi sono rimasti solo i nonni, ma voglio ritornare lì e prendere in mano la mia vita e chissà potrei trovare anche l'uomo giusto ed avere una famiglia.
- Allora fate buon viaggio e state molto attenta, soprattutto agli uomini sposati.
- Certo non farò lo stesso sbaglio, arrivederci madame 
 
Durante la sera, Andrè ritorna a casa felice finalmente di avere la propria riservatezza e la sua famiglia con sè.
 
- Oscar sono tornato ... ohhh le mie donne come siete belle stasera, si festeggia qualcosa in particolare?
 
Avvicina il viso al mio e mi bacia, subito dopo prende la piccola e la riempie di baci facendola ridere, li guardo insieme e sono così felice che mi metto a piangere.
 
- Oscar perchè piangi? 
- sono felice Andrè, felice di amarti e di avere Rose siete le persone più importanti della mia vita.
 
Ci abbracciamo, il mio viso appoggiato alla sua spalla mentre Rose mi accarezza il viso.
 
 Luglio 1790
 
Sono passati quattro anni d'allora e molti cambiamenti sono avvenuti in Francia ed anche nella nostra vita, la nonna ormai non c'è più lasciando un dolore profondo nelle nostre vite, Monsieur Annaud  mori pure lui poco prima della Rivoluzione ma la cosa sorprendente fu il testamento, chiedendo esplicitamente che Andrè fosse presente alla sua apertura in caso di morte.
Monsieur lasciò tutto ciò che aveva ad Andrè dietro suggerimento di sua nipote Meg, la ragazza aveva chiesto al nonno di non avere nulla della sua rendita, visto anche il suo matrimonio con un uomo abbastanza facoltoso, lui amando profondamente la nipote e come ringraziamento per il lavoro svolto da Andrè, lasciò tutto a mio marito case terreni e cavalli e non essendo nobile niente gli fu tolto, madame Sophie andò a vivere in Inghilterra dalla nipote lasciando la casa nelle nostre mani
.
 Viviamo sempre nella stessa casa perchè l'amiamo intensamente lasciando quella degli Annaud ai miei genitori, visto che il terrore tolse tutto ai nobili, lasciandoli senza un posto dove vivere.
Seduta davanti al portico di casa mi sento chiamare... anzi urlare
 
- Mammaaaaaaaaaaaa.... mammaaaaaaa... guadda cosa ho ttovato?
- Rose non correre ti farai male...
- No mamma guadda è piccola piccola...
 
Apre le sue piccole manine e noto una farfalla con tanti colori .
 
- Papà mi ha detto che è una fraffalla..
-AHAHAH farfalla piccola mia - è Andrè che tutto ansimante e sudato viene verso di noi- Oscar tua figlia è peggio di te quando eri piccola, forza piccola peste lasciala libera 
- noooo io... io non voglio.
.
Le prendo il viso tra le mani e guardo i suoi begli occhi verdi pieni di lacrime pronti ad esplodere in un pianto.
 
- Tesoro mio la farfalla deve vivere libera non puoi incatenarla a te, su da brava
- Ti mamma, bacetto - avvicina le sue piccole labbra alle mie 
- Bacetto pure a papà...
- no tu no la mamma è mia... solo mia.
- Rose sono tua e di papà e sarò pure per il tuo fratellino o sorellina
 
Alzo lo sguardo verso mio marito e lo trovo sorpreso.
 
- Andrè non fare quella faccia, dopo tutti i baci che ti ho dato era logico tutto ciò non credi?
 
Ancora sconvolto avvicina il suo viso al mio baciandomi
 
- Ti amo Oscar e sono felice, terribilmente felice.
- Ti amo anch'io 
- siiiiiiiii un fratellinooooo siiiii.... o sorellina siiiiii ...mammina
 
La vedo correre spensierata per il cortile, il sole illumina il suo bel viso e guardando mio marito posso affermare che dopo tutto il dolore affrontato ... la vita è bella.
   
 
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