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Autore: 50shadesofLOTS_Always    21/07/2015    1 recensioni
La vita può cambiare in un attimo. In una sola notte. Per sempre. Come ritrovare allora la gioia di vivere e quella sensazione di amare e sentirsi amati? Alle volte,basta una tavolozza di colori,una paio di punte da ballo ed un ragazzo dagli occhi nocciola...
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore piú forte del Destino'
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Una settimana dopo...

É strano riaverlo vicino dopo tutto quello che é successo nell'ultimo periodo. Non riesco a togliermi dalla mente quel bacio,la sera del compleanno di Tiberio. Non riesco a togliermi dalla bocca il sapore delle sue labbra,che ora so per certo che sono morbide come credevo fin dall'inizio. Senza contare il fatto che sono costantemente vicina a lui. Siamo seduti nell'aula di disegno e stiamo utilizzando la tecnica dell'acquerello per un progetto scolastico a cui nemmeno il prof da' molto peso,ma visto che é costretto noi dobbiamo seguirlo. Adoro questo professore ed amo la sua materia. Ho sempre amato disegnare a mano libera,fin da quando ero solo una bambina. Inoltre,lui é un uomo di tutto rispetto. Divertente e severo nelle giuste dosi. Inoltre dice che ho talento e la cosa,non per vantarmi,ma fa' salire la mia autostima alle stelle. Lo guardo mentre spiega ad Irene l'angolazione che deve avere il pennello. I capelli brizzolati,la statura alta ed una figura piuttosto importante per via delle spalle grandi. Dev'essere stato un bel ragazzo,come ora é decisamente un bell'uomo. La moglie é deciaamente fortunata. Ma la mia attenzione é rivolta a qualcuno piú coetaneo per me. Marco é seduto accanto a me,stende il colore impugnando elegantemente il pennello. Osservo i movimenti della sua mano,che lascia dietro di sé una scia verde intenso su foglio ruvido. Noto la sua espressione accigliata,segno che é profondamente concentrato sul suo lavoro. Come me,se non fosse per la sfumatura vermiglia che ha assunto l'acqua nel mio bicchiere. Cosí chiedo al prof di poter andare al bagno per cambiarla e mi allontano,passando vicino a dei cavalletti ed esco dall'aula. Cammino lungo il corridoio vuoto,giungendo alla porta del bagno delle ragazze. Di solito,c'é sempre qualche studente alle macchinette. Afferro la maniglia della porta del bagno con un lieve sospiro. Faccio per aprire,ma sento qualcuno prendermi per i fianchi e trascinarmi nel bagno dei professori. Sto' per urlare quando mi rendo conto che é Marco. Lo fulmino con lo sguardo mentre chiude la porta alle sue spalle << Ti é dato di volta il cervello?! Che diciamo quando un prof vorrà pisciare? >>. Lui mi guarda coi suoi occhi nocciola e posando il proprio bicchiere d'acqua sul lavandino << Gli diremo di aspettare fino a che tu non mi darai una risposta >> risponde infervorato. Dannazione,é testardo! << Risposta a cosa? >> chiedo fingendo di non sapere,ma in realtà,so cosa intende. Noto uno strano nervosismo nel suo modo di fare,decisamebte inconsueto << Una risposta a ieri. Mi baci dal nulla e poi dici di non farmi strane idee.. >> sbotta sollevando le mani con malcelata  frustrazione << Non hai pensato che forse non ho la risposta?! >> dico facendogli assumere un'espressione di muto sconcerto. Solleva gli occhi verso il soffitto e si passa le mani fra i capelli ansioso. Il movimento delle braccia verso la sua testa fa' sollevare l'orlo della sua maglietta,scoprendo il bordo dei boxer con su scritto Emporio Armani << Smettila di passarti le mani fra i capelli >> lo riprendo con stizza. Lui mi osserva << Perché? >> domanda perplesso << Mi metti in soggezione >> rispondo facendo un gesto vago con la mano. Si ferma con le mani sui fianchi e mi fissa. Il suo sguardo si assottiglia e gli occhi si chiudono leggermente a fessura,prima di tornare a guardarmi con intensità. Il colore nocciola subisce un veloce mutamento e diventano caramello,assumendo un'aria languida e melliflua come la sua voce abbassata di due toni,rendendolo sensuale << Ti metto in soggezione eh? >> domanda quasi a sé stesso con fare cospiratorio. Fa' un passo nella mia direzione, ma non indietreggio. Lui si passa di nuovo una mano fra i capelli,provocandomi. Improvvisamente,sento la gola e la bocca inaridirsi. Il mio sguardo truce vacilla come la mia sicurezza e stavolta,però non é paura. Sto' cedendo al suo fascino e la cosa mi fa' sentire una cretina. Con spavalda arroganza quanto finta,arriva a due centimetri da me e mi cattura col suo sguardo predatore. Data la vicinanza,le sue pupille si dilatano << Non dici niente? >> sussurra facendomi sciogliere << Ma tu sai solo parlare?! >> lo rimprovero giocosamente prima di circondargli il collo con le braccia ed attirarlo verso di me. Prima che possa sfiorare le sue labbra con le mia,lui interpone un dito al nostro bacio << Prima la risposta,poi il bacio... >> sussurra in finto rimprovero,come se stesse rimproverando una bambina capricciosa << Davvero ti interessa di piú la risposta?! >> domando inarcando un sopracciglio. Lui mi fissa rimproverandomi e sospiro. O la va,o la spacca << Va bene... - abbasso lo sguardo,incapace di incontrare quei pozzi aurei - La realtà é che non ho mai dovuto ammettere i miei sentimenti per qualcuno,ma... Sei diventato l'eccezione e devo confessarti che mi piaci sul serio... >> << Non noto del sarcasmo,signorina... >> mormora stupito e palesemente divertito mentre mi sfiora la guancia con la punta delle dita. Un brivido mi attraversa la spina dorsale. Stop! 'Riprenditi!',grida la mia vocina interiore. Sorrido come un ebete << Meglio tornare in classe... >> dico staccandomi da lui e cambiando in fretta l'acqua nel bicchiere,per poi uscire in silenzio senza voltarmi. Sono consapevole dei suoi occhi su di me.

****

Lo guardo,sbuffando. Sono stanchissima. Ormai sono quasi due ore che siamo chiusi in questa sala,a provare e riprovare la coreografia. E manca solo una settimana al concorso << Avanti,non é possibile che non ti abbiano mai fatto questo gioco! >> dice guardandomi mentre se ne sta' disteso sul pavimento ligneo,con le ginocchia piegate << Non amo molto gettarmi sulla gente sai?! >> sbotto irritata. Sospiro poi mi faccio coraggio e mi abbasso su di lui,facrndo congiungere le nostre mani << Ehy,guardami... - dice lui distogliendomi dal guardare in basso - Non devi pensare a niente. Guarda solo i miei occhi al resto penso io... Non ti farò cadere >>. Obbedisco e mi concentro sui suoi occhi mentre le nostre dita si intrecciano in una presa ferrea ed al contempo,appoggia la pianta dei suoi piedi sulle mie anche. Mi do' una lieve spinta,in modo che possa sollevarmi mentre compio una sforbiciata. Resto sospesa sopra di lui,che mi tiene per le mani e senza un apparente motivo,iniziamo a ridere. Riproviamo "il gioco dell'areoplano" ancora un paio di volte fino a che non diventa un unico movimento fluido e privo di rigidità. Poi mettiamo la musica e continuiamo a provare, ripartendo d'accapo e proseguendo coi passi. Si china abbastanza perché possa poggiare un piede sulla sua coscia e sedermi sulle sue spalle mentre gira piano su sé stesso << Spero di non cadere... >> borbotto sentendomi come su una giostra impazzita << Ora devi scendere... - i nostri sguardi si incontrano sullo specchio - Pronta? >>. Annuisco vigorosamente e faccio passare una gamba sopra la sua testa,scivolando verso il basso. Trattengo un braccio attorno alla sue spalle mentre un suo braccio mi trattiene all'altezza del costato,come in un casqué inverso. Guardo verso il basso mentre la sua mano libera trattiene le mie gambe piegate che lentamente,porto davanti al petto,rannicchiandomi su me stessa e mi abbraccia prima di farmi scendere con calma. Ci raddrizziamo lentamente ed i nostri sguardi tornano sullo specchio. Ora viene la parte piú difficile per me. I suoi occhi nocciola non abbandonano i miei sul riflesso vitreo e credo che sappia cosa sto' pensando << Fa' un bel respiro e dimmi quando sei pronta... >> dice con voce calma,bassa. Avverto il suo petto alzarsi ed abbassarsi sfiorando le mie scapole. Sul suo viso vedo la spossatezza. Sollevarmi non dev'essere una passeggiata. Peso pur sempre 48 chili. Con un cenno della testa,gli faccio capire che sono pronta. Solleva la mano destra e la appoggia sulla mia spalla e la spingo via gentilmente. Ripeto il gesto spingendo via la sua mano,che alla terza volta sfiora il mio addome,aumentando gradualmente l'aggressività e andando a tempo coi battiti della musica. Uno,due,tre. Poi le sue braccia mi avvolgono in un abbraccio stretto. Troppo stretto << Marco,aspetta... >>. Sto' per liberarmi,ma lui non cede e nonostante la musica prosegua incurante,proviamo la coreografua senza seguirla. Piano,scioglie il suo abbraccio afferrandomi i polsi. Compiendo uno sforzo psicologico,scaccio via le sue mani che mollano la presa. Mi giro verso di lui,allargando le braccia e sollevandomi sulle punte dei piedi. Mi lascio cadere in avanti,verso le sue braccia che presto mi avvolgono in un abbraccio piú lento e dolce. Poso la fronte nell'incavo del suo collo mentre indietreggia,trascinadomi con tutto il mio peso addosso da sostenere. Le punte dei miei piedi scivolano sul pavimento con lieve attrito e compiuti i suoi tre passi,si ferma restando silenzioso. Mi appoggio alle sue spalle per rimettermi in piedi mentre lancia uno sguardo all'orologio << É tardi. - esordisce spostandomi una ciocca di capelli,sfuggita alla coda,dietro l'orecchio - Sei a piedi? >> chiede premuroso. Resto ancora sorpresa dal mio autocontrollo e dalla sua pazienza nei miei confronti ed in quelli della mia mente,un pò malata dai ricordi << Sí... >> mormoro confusa e col fiato corto. Mi sento accaldata ed avrei voglia di farmi una doccia. Lui si china per prendere la mia bottiglietta d'acqua,che avevo lasciato vicino al battiscopa,che corre lungo tutto il perimetro dell'enorme stanza. Me la porge con un lieve sorriso << Per oggi basta cosí - annuncia con sguardo premuroso - Va' a cambiarti,cosí poi ti accompagno a casa >>. Si allontana asciugandosi il viso con l'asciugamano di spugna che si era portato dietro. Mi concedo qualche secondo per osservare la sua figura atletica prima che sparisca dietro la porta degli spogliatoi maschili. Mentre riprendo fiato,mi sento osservata. Guardo sullo specchio,notando Rossella alle mie spalle che esce dallo spogliatoio,invece femminile,entrando direttamente nella sala << Non farci l'abitudine... - mormora con espressione impassibile - Faceva cosí anche con me >> dice con un'arrogante insinuazione. Osservo il modo con cui incrocia le braccia sul petto ed narco un sopracciglio per poi socchiudere gli occhi a fessura,rivolti verso i sua di cerbiatta,accentuati da una spessa linea nera di eyeliner. Mi scorrono in mente diversi aggettivi a dir poco raffinati da affibbiarle,ma me li risparmio << Chiudi quella bocca... >> sibilo lasciandola interdetta. Scuoto la testa uscendo dalla sala << Ma chi ti credi di essere?! >> sbotta stringendo i pugni,appena un istante prima che compia un passo. Cerco di trattenermi perché se c'é una cosa che Tiberio mi ha insegnato,é non rispondere al fuoco con la benzina. Eppure spesso lui ha infranto questa regola,perciò... Perché non posso farlo anch'io? << Senti,Rossella... Io non voglio problemi,ma lasciati dire una cosa: questo non é il tuo regno. Potrai anche essere la prima ballerina di questa scuola,ma a me non interessa proprio un bel niente... Un consiglio? Deponi la coroncina,cosí forse avrai delle vere amiche >>. La guardo facendo un passo indietro prima di voltarmi,raggiungendo la porta. Poso una mano sulla maniglia fredda << Ah e un'altra cosa... - dico ad alta voce,sicura che mi sta' fisssando - Sta' lontana da Marco o la prossima volta,passerai una brutta lezione sulle punte... >>. Esco,sicura che abbia recepito il messaggio fra le righe. É una minaccia vuota,ma servirà a metterla al suo posto. O almeno spero. Per lo meno,smetterà di infastidirmi. Non sono un tipo che si fa' mettere i piedi in testa.

Angolo Autrice: Salve Lettori! Perdonate il mio ritardo,ma mi sono dovuta dedicare ad altre ff che non aggiornavo da un pò. Scusate se il capitolo é un pò piú corto,ma prometto di rimediare col prossimo. A presto! 😘

50shadesofLOTS_Always

   
 
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