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Autore: Road_sama    22/07/2015    1 recensioni
DAL TERZO CAPITOLO:
"Possibile che un Vampiro e un Umano potessero provare tali cose l’uno nei confronti dell’altro? Che genere di Destino crudele poteva giocare con le loro vite e i loro sentimenti in quel modo? Si divertiva forse a vedere nascere due metà della stessa sostanza in due fazioni nemiche e costringerli ad incontrarsi?"
//Mini-long/MikaYuu-YuuMika/Medieval!AU//
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Mikaela Hyakuya, Un po' tutti, Yūichirō Hyakuya
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Amori
 

Yuuichiro camminò con una lentezza esasperante. Mise un piede di fronte all’altro all’infinito, sembrava quasi non avesse una meta. Effettivamente, lui non capiva perché avesse cominciato a camminare. Passeggiava e basta, per il puro gusto di farlo, si diceva, ma erano tutte menzogne. Lui sapeva esattamente dove stava andando. Era cresciuto di molto dall’ultima volta anche se, di fatto, erano passati soltanto due anni. Si può dire che fosse cresciuto di colpo, che all’improvviso avesse aperto gli occhi.
Ci aveva pensato tanto, in quei due anni. Aveva fatto così tanti incubi che ormai aveva perso il conto. E poi, dopo essere entrato nell’Accademia per sterminare i Vampiri, aveva capito. Aveva compreso quale sarebbe stato il suo posto nel mondo e ciò che avrebbe voluto fare nella sua vita. Lui avrebbe combattuto fino alla morte. In fondo, nessuno lo avrebbe pianto, o almeno così credeva. Certo, c’era suo fratello Guren, ma anche lui era un soldato e non si sarebbe fatto troppi scrupoli ad abbandonarlo sul campo di battaglia. Era necessario fare qualche sacrificio per riuscire a vincere e se la sua vita fosse stato uno di questi, almeno, non sarebbe morto invano. Questo era quello che gli insegnavano  all’Accademia. Non c’era da molto tempo quell’istituzione, l’avevano creata i nobili del suo Villaggio dopo l’ennesimo omicidio dei Vampiri. Avevano detto che gli Umani dovevano sapersi difendere e che in questo modo, un giorno, avrebbero creato un loro esercito e si sarebbero guadagnati la loro legittima libertà. Continuavano a blaterare che era il genere Umano a cui spettava vivere in quella terra mentre i Vampiri no. Non c’era posto per entrambi, altrimenti, sarebbero continuati le perdite da ambe due le parti.
I lineamenti di Yuu si stirarono in una smorfia mentre quell’amara consapevolezza ritornava a fargli visita. I Nobili stavano organizzando un genocidio e chissà che altro avrebbero potuto fare dopo aver catturato dei Vampiri. Avrebbero potuto fare degli esperimenti su di loro o torturarli. Lui non condivideva le loro ambizioni. Lui si era arruolato solamente perché voleva diventare ancora più forte, voleva saper difendere se stesso e gli altri. Ci aveva pensato molto in quegli anni ed era giunto alla conclusione che si era arruolato per Mika. Era entrato nell’Accademia perché non aveva avuto la forza di strappare il suo amico dai Vampiri. Quelli erano arrivati e gli avevano portato via la persona più importante per lui. No, non era arrabbiato con Mika, o, almeno, non più. Nei primi tempi il suo ricordo non gli provocava altro se non una stretta al cuore. Si sentiva ferito e tradito dall’unica persona che avesse mai abbattuto le sue barriere. Gli aveva permesso di entrare nella sua vita in modo indelebile, gli aveva permesso di conoscerlo e di amarlo. Mika era riuscito a comprenderlo come nessun altro aveva mai fatto. Poi, però, aveva capito tutto. Il suo amico non voleva prendersi gioco di lui proprio perché Mika era come lui. In quei quattro anni lo aveva compreso. Mika non aveva affetti nel suo villaggio, era legato ad una famiglia perché doveva ma non perché lo desiderasse. Lui lo avrebbe salvato e se per farlo sarebbe stato necessario prendere una vita o perderla, lo avrebbe fatto.
Sotto la suola dei suoi lunghi stivali neri si spezzò un ramoscello, causando un rumore stridulo. La Grande Foresta sembrava più cupa rispetto a quello che si ricordava. Nessun raggio di quel timido sole primaverile penetrava nella coltre di rami sopra la sua testa. Le cortecce degli alberi erano ricoperte di un fitto strato di muschio verde scuro. Non c’erano animali nei pareggi, se non qualche uccello appollaiato pigramente sui rami. Quando era più piccolo non si era mai soffermato a guardare quel luogo, probabilmente perché andava sempre di corsa o probabilmente perché sapeva che ad aspettarlo c’era qualcosa, qualcuno di assolutamente migliore. Appoggiò la mano guantata sul tronco dell’ultimo albero di quella foresta e rimase così immobile a guardare di fronte a sé. Da quel punto si aveva un’ampia visuale della radura ad eccezione del piccolo fiume che la attraversava. Non sapeva perché proprio dopo due anni stesse tornando in quel luogo. Era fuori discussione che avrebbe trovato Mika seduto sull’altra sponda come sei anni fa. Non si aspettava di trovarlo, in realtà, non si aspettava proprio niente. Si diede dello stupido un paio di volte per aver camminato fino al confine del villaggio degli Uomini a caso. Aveva camminato per niente e rischiava anche di trovare qualche Vampiro. Si morse un labbro perché il suo corpo era incapace di retrocedere, poi un’insolita costatazione si fece largo nella sua mente.

Ormai sei qui, tanto vale provare.

Mosse qualche passo incerto in avanti e non appena i suoi piedi si appoggiarono sull’erba verde una sensazione di nostalgia gli attanagliò il cuore. Saggiò con lo sguardo ogni centimetro di quel luogo mentre le sue labbra si piegavano in un mezzo sorriso. Cominciò a camminare di nuovo, questa volta con più convinzione. Rivedere quel luogo non gli avrebbe fatto male, in più, non poteva sentirsi in colpa per riesumare vecchie memorie. Si guardò intorno mentre nella sua testa i profili offuscati dei suoi ricordi riemersero. Ogni dettaglio gli rievocava un’immagine o una situazione che credeva di aver dimenticato da quanto in fondo erano seppelliti nella sua mente. Quando poi, finalmente, riuscì a vedere il piccolo fiume si accorse di essere arrivato molto vicino al corso d’acqua.
Il suo cuore perse un battito. Oltre quell’acqua cristallina c’era un ragazzo. Yuu si arrestò bruscamente e trattenne il respiro mentre una muta domanda si faceva largo dentro di lui.

Mika?

Non fece nemmeno in tempo a formularla ad alta voce che il ragazzo alzò di scatto la testa come se avesse sentito la presenza di qualcun altro. Incrociò quelle inconfondibili iridi azzurre e un senso di calore si raccolse nel suo petto. Il tempo parve fermarsi in quell’istante. Yuuichiro sgranò gli occhi mentre le labbra chiare del ragazzo dall’altra parte mimavano il suo nome senza che ne uscisse alcun suono.
Yuu, stavano dicendo.
-Mika?- ebbe il coraggio di dire mentre il pizzicore delle lacrime cominciò ad invadergli il retro degli occhi. Ritornò ancora la stessa sensazione di nostalgia che aveva provato guardando la radura pochi minuti prima. I loro sguardi erano fusi insieme incapaci di distoglierlo l’uno dagli occhi dell’altro. Il ragazzo davanti a lui si alzò in piedi fino ad arrivare alla sua altezza. Non poteva sbagliarsi, quello che aveva davanti era proprio Mikaela. Il suo amico, la sua famiglia e la parte del suo cuore che aveva lasciato seppellita in questa radura due anni fa.
-Sei proprio Mika…- disse più per convincere se stesso che domandarlo all’altro. Non riusciva a crede a ciò che stava vedendo. Come poteva averlo rincontrato proprio in quel luogo dopo due lunghi anni? Come poteva essere veramente davanti a lui? Avanzò di qualche passo per scrutarlo meglio fino a che non arrivò al limite della riva. Negli occhi del biondo vi lesse un dolore e una tristezza che non aveva mai visto in lui prima. Le sue iridi che uguagliavano la luminosità del cielo, in quel momento erano opache e svuotate come se Mika avesse sofferto molto in quei due anni.
-Yuu…- la voce dell’altro era ridotta ad un sussurro, ma era sicuramente più profonda di quanto si ricordava. Mika non mosse un passo e abbasso lo sguardo. Negli ultimi tempi aveva ricominciato a venire alla radura, forse sperava che anche Yuu ci sarebbe ritornato, ma non immaginava che sarebbe successo per davvero. Non aveva mai pensato a cosa si sarebbero detti, proprio perché non sperava più di ritrovare quell’amico che aveva perso a causa della sua debolezza. Cosa pensava Yuu di lui? Aveva passato due anni a chiederselo e la sua risposta era sempre la stessa. Lui mi odia. Era logico che Yuu lo odiasse, gli aveva mentito, gli aveva nascosto per quattro anni che lui fosse un Vampiro ed era altrettanto logico che ora non volesse più vederlo. Aveva perso quello che aveva faticato così tanto a trovare e Yuu non sarebbe di certo tornato da lui. Negli ultimi tempi aveva anche cominciato a pensare che in un mondo come il loro non potessero esistere delle “famiglie” come quella che avevano creato loro due.
Con sua sorpresa, vide il ragazzo di fronte a lui sedersi a terra e immergere le mani nell’acqua ghiacciata. Mika spostò lo sguardo sulla figura accovacciata di Yuuichiro e si perse ad osservare i lineamenti più marcati del suo volto. Era cresciuto così tanto. Indossava una divisa scura, come quella di un soldato, che prima non gli aveva mai visto indosso e al fianco destro portava una spada inguainata.
-Ciao.- lo sentì mormorare. Il biondo non rispose. Cosa cercava di fare?
-Io sono Yuuichiro, tu?- Mika rimase interdetto. Perché diceva quelle cose? Lui sapeva chi era, loro sapeva chi erano. Perché non alzava lo sguardo? Perché si comportava così come se non fosse successo nulla?
-Mikaela.- rispose secco. Tra di loro cadde il silenzio mentre i ricordi del loro primo incontro affioravano nella loro mente come se fosse successo tutto il giorno prima.
-Perché dici così?- chiese Mika stringendo i pugni sui fianchi. Yuu stette zitto per alcuni istanti mentre faceva ondeggiare la sua mano nell’acqua del piccolo fiume. Poi, all’improvviso alzò i suo sguardo e lo intrecciò con quello di Mika.
-Ricominciamo.- disse semplicemente. Il biondo sentì una stretta attanagliargli il petto. Questo significava che l’aveva perdonato? O che voleva far finta di nulla? Aveva per caso eliminato tutto?
-Io sono un Umano, vengo dal Villaggio oltre la Grande Foresta e sono entrato all’Accademia di Sterminio Vampiri.- disse tutto d’un fiato non interrompendo mai il contatto visivo. Mikaela sussultò. Quelle parole gli fecero male. Gli sembrò di essere trafitto da parte a parte da una lama ma non sanguinava da quella ferita, no, non era quella a fargli male. C’erano dei piccoli tagli sulla sua pelle ed erano quelli a pungere, erano quelli ad uccidere. Accademia di Sterminio Vampiri? Yuu voleva ucciderlo? Lo odiava così tanto da essersi iscritto nell’esercito degli Umani per uccidere lui e la sua gente…? Rimasero a guardarsi per un tempo infinito, poi Mika decise di assecondarlo.
-Sono un Vampiro, vivo nel Villaggio oltre la Foresta e da due anni sono diventato un Vampiro a tutti gli effetti.- questa volta fu Yuu a sussultare. Sgranò gli occhi come se sentirlo dire da Mika lo avesse scosso nel profondo. Lui era proprio un Vampiro ora. Lui gli aveva mentito davvero.
-Perché non me l’hai detto?- domandò subito il ragazzo seduto trattenendo il respiro. Era come se temesse che respirando Mika sarebbe scomparso o, peggio, avrebbe potuto dirgli che voleva prendersi gioco di lui. Mikaela strinse i pugni fino ad affondare le unghie nella pelle del palmo prima di parlare a denti stretti.
-Non volevo che tu mi odiassi. Volevo capire cosa si provava ad avere un amico indipendentemente dal fatto che tu fossi Umano e io Vampiro.- Yuuichiro mollò il fiato in un sospiro di sollievo. Sembrava quasi che le parole di Mika gli avessero tolto un peso dallo stomaco e lo avessero liberato da mille dubbi e incertezze. Curvò le labbra in un sorriso ma fu questione di un istante perché Mika gli rivolse un’altra domanda.
-Perché sei entrato all’Accademia di Sterminio Vampiri?- il suo tono era serio e sulla difensiva. Era chiaro che fosse turbato dalla frase che poco prima gli aveva rivolto l’altro. Yuu si grattò la nuca imbarazzato. Non lo aveva mai veramente ammesso a se stesso e ammetterlo davanti alla causa di tutto era ancora più difficile.
-Volevo diventare più forte per portarti via dai Vampiri visto che loro ti hanno portato via da me.- si arrestò un momento prima di abbassare lo sguardo e ridurre il volume della sua voce.
-E poi perché io ho sempre odiato loro, non te.- concluse puntando gli occhi su qualche filo d’erba che veniva smosso da una leggera brezza. Poteva sentire chiaramente lo sguardo di Mika su di lui e gli piaceva. Tutto quello che stavano facendo e dicendo gli ricordava il primo giorno che si erano incontrati e quella sensazione di completezza che conoscerlo gli aveva portato. Alzò di scatto gli occhi quando sentì un tuffo nell’acqua, ma non riuscì ad individuare Mika perché subito due braccia umidicce gli circondarono il collo. Il pizzicore delle lacrime si era fatto così intenso che le trattenne a stento. Affondò il volto nella spalla di Mika mentre i suoi capelli biondi gli solleticavano piacevolmente il viso. Gli era mancato così tanto che si chiedeva come aveva fatto a stare per due anni senza quello. Yuu non lo odiava, non ci era mai riuscito, nemmeno all’inizio quando si sentiva ferito. Non lo aveva mai odiato perché aveva capito che colui a cui voleva bene era Mika, tutto Mika e sapere che lui fosse un Vampiro non cambiava il fatto che lui fosse il suo Mika. Lui rimaneva sempre lui anche con due canini e le orecchie a punta.
-Mi dispiace, Yuu.- disse con un filo di voce. Yuuichiro gli strinse le braccia intorno alla vita, non curandosi del fatto che in questo modo si sarebbe bagnato anche lui. Gli posò le mani sulla schiena godendosi ogni istante di quel calore circoscritto.
-Anche a me.- ribatté in un sussurro. Stettero così a lungo, l’uno tra le braccia dell’altro, assaporando quella strana sensazione che aveva pensato, per tutto quel tempo, di aver dimenticato. Entrambi temevano che nel momento in cui si sarebbero lasciati andare, l’altro sarebbe scomparso o gli sarebbe stato portato via per altri anni.
Dopo un tempo indecifrabile, Yuu sciolse l’abbraccio di poco e puntò il suo sguardo smeraldino in quello blu dell’altro. I loro visi erano a poco più di un palmo di distanza. Yuuichiro alzò un mano e la poggiò sul volto dell’amico. Con il pollice accarezzò la pelle bianca appena sotto l’occhio. Percorse lentamente una linea immaginaria con una delicatezza che fece sussultare Mika. Scrutò le iridi del vampiro e non poté fare a meno di pensare che quegli occhi affilati non stonassero per nulla nel suo viso. Con altrettanta lentezza spostò la mano al lato del suo viso e con le dita spostò i ciuffi biondi dell’altro fino a scoprire l’orecchio. Percorse il profilo di quel pezzo di pelle soffermandosi sulla punta. Mika fremette sotto il suo tocco, ma rimase fermo e lo lasciò fare. Si fece cullare dalle sue mani calde e più di una volta si trattenne dal chiudere gli occhi e abbandonarsi completamente.
-Come sei diventato un Vampiro?- chiese all’improvviso Yuu staccando la mano dal suo viso. Mikaela si riscosse piano come se si fosse appena svegliato da un lungo sonno.
-Dopo il Rito di Iniziazione. Dura circa tre settimane, in cui i Nobili ti testano, se sei pronto, puoi smettere di bere il sangue dei tuoi genitori e cominciare con delle vittime umane.- Yuu si irrigidì di fronte a lui.
-E tu?- chiese con un tono quasi arrabbiato. Mika scrollò la testa di lato cominciando a fissare un punto impreciso del terreno. Non gli andava di parlare del suo Rito anche se era Yuu a chiederglielo e anche perché sapeva quanto lui odiasse i Vampiri. In fondo, proprio uno della sua gente aveva distrutto la sua famiglia.
All’improvviso Yuuichiro gli afferrò la testa tra le mani e lo costrinse a guardarlo. C’era rabbia nel suo sguardo, c’era risentimento e curiosità. Una curiosità malata come se volesse sapere ogni cosa sul mondo dei Vampiri.
-Non ha importanza.- disse Mika sovrapponendo le sue mani a quelle di Yuu. Cercò di farsele scivolare via ma l’altro non cedette, anzi aumentò la presa su di lui.
-Per me ce l’ha.- disse secco con una determinazione nuova ad illuminargli gli occhi verdi. Mika annuì debolmente. Se voleva proprio sentire quelle cose allora lo avrebbe accontentato.
-Non ero pronto all’inizio. E’ durato quasi un anno…questo perché non volevo bere sangue Umano. Mi costrinsero con la forza, sfruttando la mia sete sfrenata, ma io non volevo. E poi…- si interruppe di colpo come se parlarne gli facesse del male, ma riprese subito dopo.
-E poi mi hanno fatto qualcosa, un veleno, mi hanno paralizzato e mi hanno costretto a bere da una bambina. Ora, oltre ad essere un assassino, sono anche immortale.- concluse serrando così  tanto le labbra da farle sbiancare. Yuu mantenne la sua espressione rabbiosa per tutto il tempo.
-Quei bastardi…gliela farò pagare.- sputò tra i denti corrugando le sopracciglia.
-Sono troppo forti.- disse freddamente Mika. Non poteva farcela a batterli. Lui stesso, che era un Vampiro, riconosceva la loro potenza.
-Lo sono diventato anche io.- ribatté il moro sfoggiando uno dei suoi sorrisi colmi di determinazione e speranze. Già, era diventato forte come lo erano diventati dopo essersi allenati insieme per quattro anni. Ma non sarebbe bastato e, in fondo,  lo sapevano entrambi.
-Non abbastanza.- gli soffiò addosso Mika. Yuuichiro parve offendersi, quindi balzò in piedi e sguainò la spada.
-Vuoi vedere? Questa volta con armi vere, però.- gli rivolse un sorrisetto di sfida che Mika non poté non assecondare. Si alzò in piedi e estrasse la sua spada.
Combatterono. Combatterono per davvero. Yuu con il suo modo aggressivo e immediato, Mika in modo strategico e veloce. Combatterono a lungo e nessuno dei due finì ferito o a terra. Il sole all’orizzonte illuminava la radura con raggi vermigli. Il tramonto li colse quasi di sorpresa. Si interruppero mentre i rumori della natura che si preparava alla notte li avvolgeva. Avevano il fiatone ed erano imperlati di sudore, ma un sorriso a trentadue denti campeggiava sui loro visi. Erano felici e stanchi. Incredibilmente felici e stanchi.
Yuu rinfoderò la spada e cadde a terra supino affondando nell’erba verde di quel pezzo di radura. Cominciò ad osservare il cielo un po’ blu e un po’ giallo che si riempiva lentamente di stelle. Mika camminò nella sua direzione ma prima di sdraiarsi accanto a lui si arrestò di colpo. La spada gli cadde di mano e andò a conficcarsi nel terriccio umido. Si portò una mano alla bocca ma non si mosse di un millimetro. Yuu parve accorgersi del suo turbamento, infatti, si puntellò sui gomiti per guardarlo meglio.
-Cos’hai?- chiese sorpreso per la sua reazione. Era già successo in passato che combattessero per molto tempo, ma nessuno dei due si era mai sentito “male” come sembrava stare in quel momento Mikaela. Il biondo indietreggiò di qualche passo e gli rispose a denti stretti.
-Ho sete.- per qualche secondo Yuu pensò che avesse solo “sete”, ma quando capì che con “sete” non intendeva di acqua, balzò in piedi allarmato.
-Da quanto non bevi?- gli chiese avvicinandosi a lui. Mika indietreggiò come se avesse paura dell’altro.
-Tanto.- rispose soltanto. Ed era vero, dal suo Rito di Iniziazione aveva bevuto solo un’altra volta. Meno beveva sangue umano e meglio era, visto i sensi di colpa che lo sommergevano. Yuuichiro parve riflettere di fronte a lui, poi alzò di colpo lo sguardo sull’altro e lo guardò come se sapesse esattamente cosa fare.
-Bevi da me.- disse e Mika sperò che non lo avesse detto. Sperò di aver sentito male. Lui semplicemente non poteva bere da lui.
-No.-
-Perché?- Mika indietreggiò quando Yuu fece un altro passo verso di lui.
-Non mi fermerei. Ti ucciderei.- disse con tono tremante. Sembrava un animale in gabbia, sembrava disperato.
-Ti fermerai, invece.- affermò con convinzione l’altro muovendosi ancora verso di lui. Mikaela andò all’indietro ma si inerpicò sulle sue stesse gambe e cadde a terra.
-No.- si sollevò sui gomiti per vedere a che punto fosse Yuuichiro, ma quando alzò lo sguardo si accorse che era troppo vicino. Aveva una tremenda voglia di bere. Aveva una voglia tremenda di bere da lui. Yuu si abbassò in modo da sedersi sul suo ventre. Le narici di Mika vennero invase dall’odore di carne e sangue che sovrastava quello muschiato e intenso di Yuu. No, non andava per niente bene. Tentò di toglierselo di dosso, ma l’altro non voleva muoversi. Yuu si sbottonò i primi quattro bottoni della divisa e della camicia sottostante e si scoprì una spalla. Mikaela sussultò sia perché il desiderio di bere dalla sua spalla si faceva sempre più impellente sia perché Yuu non si era mai “scoperto” così tanto con lui.
-Smettila…- mormorò debolmente mentre si portava entrambe le mani alla bocca. Come poteva provocarlo così tanto? Come poteva fargli questo? Yuu puntò le iridi verde acceso su quelli blu intenso di Mika. Lo osservò a lungo, forse per vedere com’erano i Vampiri un attimo prima di gettarsi sulla propria vittima o forse per studiare ciò di cui era capace il ragazzo di fronte a lui. Appoggiò entrambe le mani di fianco al viso di Mika e piegò i gomiti in modo da abbassarsi alla sua altezza. I loro visi erano ritornati ad essere a poco più di un palmo di distanza.
-Bevi.- ordinò, quasi, il moro.

Perché mi fa questo? Perché mi fai questo?

-Potrei ucciderti. Non so controllarmi quando ho sete. Non voglio ucciderti, vattene via, lasciami tornare al mio Villaggio.- disse con una disperazione così profonda che Yuu si sentì quasi ferito al suo posto. Poi, fece qualcosa che Mika non si aspettava: gli diede un leggero pugno sulla testa mentre un sorriso furbo si faceva largo sulle sue labbra.
-Io mi fido di te.- sussurrò ad un soffio dal suo viso. La reazione di Mika fu immediata: lo prese per le spalle e capovolse le posizioni in modo da essergli sopra. Lo guardò negli occhi solo per un istante, poi affondò il viso nell’incavo della sua spalla. Aspirò a pieni polmoni il suo odore che in quel punto era così intenso, poi con un gesto fulmineo affondò i suoi canini sulla spalla dell’altro. Yuu emise un piccolo gemito, probabilmente gli aveva fatto male, ma non se ne curò più di tanto. Succhiò quel sangue prelibato mentre parte di quel liquido vermiglio gli umettava le labbra. Tutto sapeva di lui, la sua bocca era piena di lui, il suo naso era invaso dal suo odore. Stava per impazzire, il suo sangue lo faceva impazzire, era come un frutto proibito ma provocante, era come infrangere una regola rischiando di finire in prigione. Era eccitante e caldo.
Le dita di Yuu che si stringevano debolmente sul suo polso lo riportarono alla realtà. Per un breve istante le ignorò, poi però sbarrò gli occhi che non si era reso conto di aver chiuso. Si staccò di colpo, temendo di avergli fatto male, di averlo ucciso. Yuu teneva gli occhi serrati, ma non appena l’altro si staccò, li aprì e gli rivolse un sorriso trionfante.
-Te l’avevo detto…che ti saresti fermato.- sussurrò come se fosse in fin di vita. Solo in quel momento Mika notò il suo pallore. Chissà quanto sangue gli aveva portato senza che se ne accorgesse. Quello che aveva sotto di lui non era il solito Yuu, sembrava affaticato e stravolto, esattamente come il giorno in Ferid lo aveva morso.
-Oddio, cos’ho fatto…- si disse ad alta voce mentre sfiorava i due forellini che aveva lasciato sulla sua spalla. Colava ancora un po’ di sangue e quella vista lo spinse a rigettarsi su di lui, ma si trattenne. Era terrorizzato dalla sua mostruosità, per poco non aveva ammazzato Yuu. Se non si fosse fermato non se lo sarebbe mai perdonato.
-Ehi, stupido, non muoio così facilmente.- affermò con tono seccato. Quasi come se la preoccupazione di Mika lo facesse arrabbiare. Già, lui non era debole, per niente. Yuu si sollevò sui gomiti per guardarlo meglio in faccia anche se gli costò un grosso sforzo. Strinse i denti.
-Te l’avevo detto. Me ne vado.- disse secco il biondo cercando di alzarsi. Era in collera con se stesso. Un’altra volta, il fatto di essere un Vampiro, per poco, non gli aveva portato via Yuu. Come avrebbe potuto stargli vicino con questa sete che lo corrodeva dentro? Fece leva sulle ginocchia per alzarsi, ma Yuu lo trattenne per il bavero. Mika riprese il contatto visivo con l’altro ragazzo che all’improvviso lo attirò a sé con forza.
Lo baciò. Le loro labbra si scontrarono quasi facendosi male. Non era un bacio, sembrava quasi una testata, era un contatto improvvisato e urgente. Qualche strana sensazione si mosse nello stomaco del vampiro, quasi come se si stesse sciogliendo qualcosa che si portava dentro da una vita. Yuu si staccò quasi subito e lo guardò incredulo come se non credesse a quello che aveva appena fatto. Mika ringraziò mentalmente, per la prima e probabilmente l’ultima volta, la sua avventatezza perché aveva cominciato qualcosa che desiderava da tempo. Sembrava che cercasse proprio quel contatto da una vita. Il ragazzo si leccò le labbra e il sapore di Yuu riecheggiò in lui così tanto da sospingerlo di nuovo a baciarlo. Questa volta fu una collisione più dolce e lenta, le loro labbra si cercavano come se volessero trovare il giusto incastro mentre nei loro petti i loro cuori battevano a mille. Yuuichiro si distese definitivamente sull’erba e Mikaela lo seguì senza pensarci due volte. Approfondì il bacio senza nemmeno accorgersene tanto che il ragazzo sotto di lui rilasciò un gridolino di stupore. Le loro lingue entrarono in contatto quasi subito esplorandosi a vicenda in un groviglio di salive e respiri umidi. Yuu gettò le braccia al collo di Mika per permettergli di affondare ancora di più nella sua bocca. Intrecciò le dita tra i suoi capelli biondi e morbidi mentre l’altro gli percorreva la linea del mento con il pollice. Yuu si fermò qualche istante a percorrere il profilo dei canini dell’altro con la lingua che in quel momento gli sembrarono più taglienti e penetranti, per poi riprendere a baciarlo con foga e desiderio crescente. Nessuno dei due avrebbe mai potuto credere che esistesse un piacere così avvolgente e caldo come quello. Nessuno dei due avrebbe mai potuto credere di trovare il sollievo tanto agognato nel baciare l’altro e in maniera così inaspettata. Possibile che un Vampiro e un Umano potessero provare tali cose l’uno nei confronti dell’altro? Che genere di Destino crudele poteva giocare con le loro vite e i loro sentimenti in quel modo? Si divertiva forse a vedere nascere due metà della stessa sostanza in due fazioni nemiche e costringerli ad incontrarsi?
Mika si staccò dopo lungo tempo da quel bacio inebriante per poi puntare i suoi occhi azzurri su quelli dell’altro. Yuu aprì gli occhi a fatica come se tutte quelle sensazioni lo avesse stancato. La sera li avvolgeva mentre il freddo cominciava a farsi pungente.
-Forse dovremo andare…- disse debolmente Mika mentre abbandonava il posto caldo tra le braccia di Yuu. Lui parve infastidito da quel gesto ma convenne che il ragazzo in piedi avesse ragione. Si alzò a sua volta ma le sue gambe erano troppo deboli per sostenere il suo peso e cedettero sotto di lui. Mika lo prese al volo avvolgendogli le braccia attorno alle spalle e alla vita.
-Sei troppo debole per camminare.- disse serio verso di lui.
-No, ce la faccio lasciami.- disse con una rabbia improvvisa il moro. Spinse Mika lontano da lui e si rimise in piedi. Barcollò qualche passo dando le spalle al biondo e per poco non cadde di nuovo, ma Mika lo anticipò prendendolo in braccio. Si passò un braccio dell’altro dietro al collo e cominciò a dirigersi verso la Grande Foresta.
-Mika, che fai? Dove vai? Tu abiti dall’altra parte!- protestò debolmente Yuu tra le sue braccia. Il biondo sorrise serafico prima di rubargli un altro bacio. Yuuichiro arrossì vistosamente.
-Ti accompagno a casa.- mormorò tranquillamente. Il ragazzo sussultò.
-E poi? Se ti scoprissero mentre torni al tuo Villaggio?- cercò di nuovo una scusa per non lasciarsi accompagnare a casa.
-Magari dormo da te.- disse con la stessa tranquillità di prima. Yuu incassò il colpo e deglutì.
Ma questa volta non protestò.



 

Note dell'autriciah:

Buon pomeirggio gente!
In occasione dell'uscita del 35esimo capitolo del manga, eccomi con un nuovo capitolo!
Non sapete quanto ho sperato (e sto sperando ancora) che Mika beva il sangue di Yuu. E' dal primo episodio dell'anime che ci spero.
Coooomunque, questa volta il capitolo è venuto bello lunghetto e ancora una volta ci sono un sacco di riferimenti all'anime, soprattutto quando parla Mika. In ogni caso, godetevi quest'idillio perché la storia è agli sgoccioli. Non so ancora quanto lunga farla ma mal che vada questo che avete appena letto sarà il penultimo capitolo e il prossimo l'ultimo quindi... regolatevi.
Detto questo, vi ringrazio per esservi fermate a leggere e spero di aver soddisfatto almeno un po' i feels MikaYuu.
A presto!
Road_sama

  
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