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Autore: xla    22/01/2009    3 recensioni
E se Duddley fosse geloso di Harry? E se Harry fosse fidanzato e la persona che ama lo venisse a trovare a casa? Chi è il biondino, ma, sopratutto; che ci fa un furetto in casa Dursley?!... CAP 31 OVVERO: LA MARCIA NUZIALE E' INIZIATA O LO SPOSO è SVENUTO! -ULTIMO CAPITOLO- [ non tiene conto del 5-6-7 libro ] buona lettura, lasciate un segnetto baci xla
Genere: Commedia, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Famiglia Dursley | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Dray: Domani vieni?-

Xla: Certo –

Dray: Finalmente! Non ce la facevo più! … -

Xla si commuove.

Dray: Così ho di nuovo qualcuno da stuzzicare, da rompere e scassare le palle come si deve! –

Xla: … ed io che stavo per dire; Oh, che dolce. –

Dray: EHI! Sai che certa gente potrebbe avere dei sentimenti? –

Insieme: x°°°D -

 

I Kiss You [iky]

{ Lo @mi?

~ ventottesimo capitolo

 

 

Da quando il mondo aveva iniziato ad andare il contrario?

E perché lei non è stata avvisata di tutto ciò? Eppure gli uccellini cantavano, il sole splendeva alto nel cielo, stranamente sereno… cosa c’era che non andava? Bhe… forse suo figlio e un furetto che trafficavano in cucina.

Ora: non era tanto il fatto che il figlio parlava con un furetto e che questo si moveva tranquillamente per le dispense e gli scaffali come se capisse tutto, quanto il fatto che suo figlio stava cucinando.

Si.

C-U-C-I-N-A-N-D-O.

Le aveva persino preparato una tazza di tè. Insapore. Annacquata. E con troppo zucchero. Ma… cucinava: dick*!

O almeno se quello si poteva dire cucinare: aveva un libro di ricette di torte aperto davanti a se, che aveva un po’ sporcato di farina. Meno male che Princess era già bianca… bianco… biancum – neutro - di suo, no, perché Dud pareva un fantasma.

Oh, ma quanto era grazioso suo figlio, con quel grembiulino bianco e blu indosso?

Da quello che aveva capito, o da quello che borbottava a mezza bocca, a monosillabi e a grugniti cavernicoli Dud, la sua schiacciatina stava facendo una torta, perché era il compleanno di qualcuno.

Sorrise sorniona mentre avvicinava la tazza alle labbra. Storse il naso dal sapore insolito da quello a cui era abituata.

Il suo patatino non glielo voleva dire, ma lei sapeva , ohhh se sapeva… E ci credo: e che lei ha una vita sua? Ma no, lei vive in quella del figlio – ricordate? -.

Comunque, a parer suo, tra un poco era il compleanno di Barry Motter; la deliziosa ragazza in fondo alla strada, con dei lunghi capelli mossi e neri, la carnagione bronzea, gli occhi verdi e gli occhi. Ecco, si. Lei.

Il suo pasticcino stava facendo una sorpresa alla Motter… non che fosse una cattiva ragazza, ed era fiera del figlio; così gentile, ma dentro di lei stava facendo s botte col suo istinto materno: Lasciare che suo figlio scopra le meraviglie del sesso o no?

Qualunque cosa avrebbe scelto, sarebbe stato molto meglio se prima avesse detto al figlio che non si dice salute ad un animale quando starnutisce perché lo ha inondato di cacao in polvere e che non si mettono i suddetti animaletti in forno per vedere se è caldo. Eh.

… U SIGNUR!

 

~*~

 

Quando Draco varcò la soglia della camera del suo ragazzo, aveva ancora i capelli bagnati e un piccolo asciugamano in testa. Prese la bacchetta e con un piccolo incantesimo se li asciugò.

-Dove sei stato Draco? –

- A sperimentare – e si buttò sul letto.

- Sperimentare… cosa? – domandò Harry, seduto sulla sedia della scrivania, ove troneggiava una piramide di lettere.

- I limiti della stupidità umana, del biancore e… e… ECCIU’! – tirò sul col naso – Delle allergie –

- … Che ci facevi nel sottoscala? –

Draco fissò in un punto impreciso della stanza – Mi divertivo –

Harry corrugò la fronte, come se stesse riflettendo, ma su di lui, quell’espressione,rasentava il ridicolo.

- Sai, hai una strana faccia quando… ehm… come posso dirlo –

- … penso? –

- Oh Harry… - fece commosso.

- Cosa? –

- Niente, sentivo che ci stava bene un Oh Harry**-

- Oh Draco… – sorrise.

- Cosa? Pensavi che ci stesse bene un Oh Draco ? – ghignò.

- … Pensi ancora di essere simpatico? – sbatté le ciglia innocentemente, con scritto in faccia: ti sto prendendo per culo.

Il ghignò si trasformò in uno schiocco di labbra.

- Tzè –

- Ah, Draco… -

- Che c’è? – fece irritato.

- Ti puoi togliere da sopra le mie lettere? –

- Uhm? – Draco aprì un occhio, e andando a tentoni sotto di se, trovò la ruvida carta da lettera contro le sue dita. – Ecco cosa mi stava pizzicando il sedere –

- Oh Draco… -

- Sisi, lo so! Non sono simpatico! –disse lamentoso.

- No, - sorrise Harry scuotendo la testa – sentivo che ci stava bene un Oh Draco

Draco lo fissò per qualche secondo:

-Da quando sei diventato così sveglio Harry? –

Il moro rise e si grattò la cicatrice – Deve essere la stanchezza. –

- Stanchezza? – Draco si alzò dal letto e si avvicinò al Grifondoro ce si stava massaggiando le tempie. Prese una lettera in mano e la squadrò – Chi te li manda? –

- Delle persone presumo –

- L’intera comunità magica presumo – arricciò il naso.

- L’intera dannata, comunità magica –

- Anche –

Ma per quanto si fosse trattenuto, quel anche lasciata trasparire tutta la sua irritazione. Specie quando usava quel tono di voce strascicato che Harry non aveva ancora deciso se classificare come sexy o fastidiosa. Ma di una cosa Harry era certo; quella situazione, quel dividerlo col resto del mondo, non gli è mai andato giù. Più volte l’aveva dovuto rassicurare che lo amava più di qualunque altra cosa al mondo, che era l’unica cosa positiva nel negativo che lo circondava.

Il paradiso nel suo inferno.

Tuttavia, più che rassicurarglielo e dimostrarglielo, non sapeva che altro fare… così tornò a quelle pile, quasi infinite, di lettere.

A Draco non era sfuggito quel sospiro pesante del compagno e lasciò andare la lettera che aveva tra le dita come se fosse cacca di troll.

-Draco, la vuoi smettere? –

-Di fare che?-

-Di lanciare incendio con gli occhi –

-Oh, vero – lo prese in giro – Sia mai che Harry Potter non risponda ai suoi fan –

-Draco! –

-Sia mai! Guai! –

-DRACO!- si alzò in piedi di scatto dalla sedia, -Smettila! Quante volte ti devo ripetere che per me queste – mise una maso sulla pila di lettere – Non significano nulla? – e con un gesto secco le fece cadere dalla scrivania.

Nessuno dei due aveva voglia di alzare al voce o altro. Bhe; forse Draco si sarebbe dovuto sbollire una volta per tutte, però era meglio aspettare che quel mostruoso mal di testa facesse le valigie e se ne andasse dal cranio di Harry, Altrimenti qui le cose si sarebbero dovute risolvere con le bacchette.

Questa volta però, la litigata avrebbe preso una piega svantaggiosa per Draco.

-Draco… - la voce di Harry era minacciosa e quasi un sussurro, ma ciò che fece fare un passo indietro da Draco fu che era anche controllata. Si, ma a malapena. – Non voglio tornare su vecchi discorsi perché, francamente, ne ho fin sotto le palle – assottigliò gli occhi lucenti – Ti consiglio di stroncare questa conversazione sul nascere o non mi prendo responsabilità delle mie azioni –

 

Vorrei ricordarti,

Tra i drammi più brutti:

Che il sole, esiste per tutti.

[Il sole esiste per tutti – Tiziano Ferro]

 

~*~

 

Dud per poco non si prese un mezzo colpo quando entrò in bagno. Chiuse la porta, non senza prima aver dato una piccola occhiata nel corridoio per vedere se c’era qualcuno. Una volta fatto, si rivolse alla sua – da quell’estate – maledizione platinata:

-Tu ed Harry avete una cosa in comune –

-Uhm? –

-Adorate farmi prendere i colpi – chiuse a chiave e alzò gli occhi al cielo – Ma quando riuscirò di nuovo a stare in bagno tranquillamente? – mormorò.

-Guarda che ti ho sentito-

Dud alzò le spalle – Bhe, ti potevi tappare le orecchie –

Draco sbuffò e tornò a vagare con la mente. Fu’ il turno di Dud di sbuffare.

-Fammi indovinare: Hai ri-ri-ri-riligato con Harry –

-Ehi!- si offese - … Toglici almeno un ri

-No, impossibile, ne ho già tolti tre – e lo sottolineò con tre dita alzati. – E se vuoi un consiglio, leggi tra le righe* - allargò per bene le dita tra di loto. Indice, medio ed anulare. – Leggi tra le riiighe!*** -

-E con questo che vorresti dire? – si scaldò il Serpeverde.

-Che sei uno stronzo-

Draco alzò gli occhi al cielo – Tzè, sai che novità –

-No! – lo bloccò prima che potesse dire altro, indicò lo specchio sul lavandino – Guardati –

-Ed ora che minchiata tiri fuori? –

-Guardati! – il tono fermo spronò Draco a girarsi.

Stettero per qualche secondo fermi.

-Lo ami? –

Per Draco fu come una secchiata di acqua gelida mentre dormiva placido nel suo letto caldo. Abbassò gli occhi.

-Non sono un tipo che esterna così i propri sentimenti… specie se non ho davanti a me il diretto interessato –

-Minchiate! – sputò ferreo Dud.

Draco si morse il labbro – Io… - ispirò:

-Credevo che una volta finita la guerra, tutto sarebbe tornato come prima – sorrise amaro – Anche se noi non abbiamo un come prima

-E cosa avete? –

-Io… io… non lo so. Lui ha me ed io… non penso di averlo più da tempo –

 

Chi odia più fingere,

Solo per vederti piangere.

[La paura non esiste – Tiziano Ferro]

 

Dud scosse la testa.

-Non ti ho chiesto di auto-commiserarti. Ti ho detto guardarti. –

Draco per un primo momento lo guardò storto, ma poi si accorse che tutto quello non aveva senso – Tu cosa vedi? –

-… Devo proprio rispondere? –

Il biondo pensò di schiantarlo, ma per un fottuto errore, il suo occhi cadde di nuovo sulla sua immagine riflessa nello specchio: vedeva un giovane ragazzo, bello, intelligente. Ma forse non bastava.

Improvvisamente sbatté le ciglia, come se avesse finalmente capito – E’… così evidente? –

Dud ispirò, stava per dare fiato alla bocca, ma preferì tenersela per se, quell’aria.

-Bhe… dopotutto –continuò la serpe – Se se ne è accorto uno come te –

-Grazie – rispose solo: ormai era si era abituato.

- Sono davvero uno stronzo. Dick! –

 

 

 

* dick = Ho usato il termine inglese.

** - Niente, sentivo che ci stava bene un Oh Harry - = Da una puntata dei mitici Will&Grace. Uno scambio di battute tra Karen e Grace.

*** leggi tra le righe - allargò per bene le dita tra di loto. Indice, medio ed anulare. – Leggi tra le riiighe! - = Battuta di The School Of Rock con Jack Black.

 

~ Piccole note a fine capitolo [PnafC]:_

No, per la millesima volta, non è un miraggio … e per fortuna non lo era neanche il cornetto che la Sciore mi ha portato a casa stamani. E’ solo l’ennesima dimostrazione che la volontà è più forte del sonno – contando che poco fa mi sono addormita sul divano con i piedi sullo schienale -.

La storia doveva avere 30 capitoli, ma visto che c’è un particolare che mi sta molto a cuore e che mettere tutto in questo capitolo sarebbe troppo lungo, ho deciso di seguire la trama, ma non la mappa.

 

Grazie a chi legge e chi commenta.

Grazie a chi legge.

Grazie a chi ha messo Iky tra i preferiti.

 

Perdonate il ritardo, e il cambio di stile di scrittura. Tranquilli, non è nulla di che, solo che voglio tornare alle origini: capitoli più corti, sintetici, chiari. Che ne pensate?

Commentino? *flapflapdiciglia*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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