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Autore: Chrystal_93    23/07/2015    4 recensioni
Avrei potuto anche intitolarlo "Le avventure da genitori di Belle e Rumple tra pannolini, urla e sorrisi", tanto per rendere meglio l'idea sul contento di questa raccolta.
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#12 cap: “Hai visto quanto muschio, Rose?” chiese Belle. [...] “E pensa che ogni albero col muschio può essere la dimora di un tipo molto speciale di fate.” Rose girò di scatto la testa per guardare il padre.[...] "Quando passano gli umani, si nascondono. Vengono fuori soltanto se una bella e buona fanciulla, in particolar modo amante degli animali, sta vagando per la foresta. Se il suo cuore è puro, la proteggeranno da ogni male. [...] Si dice che tessano sul fuso e sull'arcolaio. E inoltre hanno il potere di trasformare le foglie in oro.” “In oro?!” esclamò la figlia.” “Sì. È per questo che, in autunno, le chiome di alcuni alberi risplendono nelle ore del tramonto.”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vita da genitori

 
"Il sole mi è entrato nelle vene e ha trasformato tutto in oro."
Elizabeth von Arnim


 
Crema solare
 

“Aspetta! Dove corri?” disse Belle, acciuffando la figlia prima che potesse correre via. “Non pensarci nemmeno. Prima la crema.” disse, tenendola con una mano, mentre con l'altra prendeva il tubetto di crema solare.

“Ma mamma, vado solo a giocare là, all'ombra. E poi se anche non sono all'ombra, il sole mica mi prende se corro!” protestò la figlia muovendo avanti e indietro i piedini nella sabbia.

“Rosie, la mamma ha ragione. Anche io me la metto guarda.” disse Gold che prese un po' di crema e se la mise sul naso, senza spalmarla, lasciandoselo bianco vivo.

La cosa funzionò e la piccola Rose rise tutto il tempo, cosicché Belle riuscì a mettere su tutto il corpo della figlia la crema.

“E ora la faccia.” disse Belle, facendo girare verso di sé la bambina.

Lei lasciò fare. “Ora posso andare a giocare?”

Belle annuì sorridendo. Rose si girò e fece per correre via quando si fermò. Si avvicinò al padre, si alzò sulle punte appoggiandosi sulle ginocchia di lui e con l'indice prese un po' della crema dal naso di Gold. Se la mise sul suo ottenendo lo stesso effetto biancore. Poi, ridendo, fuggì via, con il suo costumino rosso.

Belle sorrise scuotendo la testa e passando a spalmarsi su di lei la crema.

“Tu non te la metti?” disse porgendola al marito che, similmente a ciò che prima aveva fatto la figlia, sbuffò.

Lei si sedette sul suo lettino prendisole e iniziò a spalmargliela. “Anche se sei il Signore Oscuro, questo non vuol dire che non finirai per bruciarti.”

Gold sorrise senza farsi vedere. Se la sarebbe messa benissimo da solo, ma, facendo così, aveva ottenuto ciò che voleva. Per i cinque minuti successivi si beò delle carezze della moglie.

Quando lei finì, per poco non volle correre in acqua per togliersela, così da farsela rimettere.

Lei gli porse il tubetto. “Me la metti sulla schiena per favore?”

Si girò e lasciò che le mani del marito esplorassero la sua schiena.

Gold armeggiava per non sporcarle il pezzo sopra del bikini con la crema solare e, per un attimo, fantasticò di toglierglielo.

Belle si spostò in avanti i capelli, vedendo la difficoltà che il marito già dimostrava con il costume.

Non era altrettanto presa come lui, dal momento che era impegnata a osservare la figlia che correva su e giù per la spiaggia, quando non era impegnata a saltare la schiuma bianca delle onde.

“Non pensi che dovrei avvicinarmi di più, tanto per tenerla d'occhio?” Gold ormai aveva finito e non poteva passare una terza volta con le mani vicino alla parte finale della schiena.

Belle si alzò per vedere meglio la figlia e si coprì gli occhi con una mano per ripararsi dal sole.

“Io quasi quasi mi avvicino...” fece la donna.

Gold la bloccò per il polso “E vuoi privarmi di una così bella vista?” disse lui sorridendo e squadrando da capo a piedi la moglie in costume. Aveva un bikini blu che non faceva altro che farle risaltare l'azzurro degli occhi. Belle si girò, con uno sguardo di rimprovero e un pizzico di divertimento celato.

“Dai, Belle” disse facendola sedere sulle sue gambe. “Stai tranquilla. E poi c'è anche Henry che gioca là vicino. Non perderebbe mai di vista la zia e, soprattutto, non la farebbe finire nei guai. Senza contare che solo battendo le mani potrebbe provocare un baby tsunami se lo volesse.”

“Un baby tsunami?” disse Belle, passandogli le braccia attorno al collo.

Gold alzò il mento, con fare fiero, annuendo. “Ha preso da me.” disse soltanto, prima di avvicinarsi alle labbra della moglie.

Lei tirò indietro la testa, sorridendo. “Da te ha sicuramente preso la cocciutaggine.” disse, poggiando il naso su quello del marito.

Gold sorrise vedendo che ora anche il naso della moglie era bianco per la crema da sole, e lei non se n'era minimamente accorta.

“Penso che quella l'abbia presa da te.” Belle aprì la bocca fingendo di essere offesa.

Proprio in quel momento passò di là Regina, con una borsa di vimini pesantissima che la costringeva ad arrancarre con fare zoppicante.

Forse a causa degli occhiali scuri non si accorse che una bambina le era sfrecciata davanti. Per poco non finì con le gambe all'aria. “Ehi tu! Guarda dove cammini!” ringhiò alla bambina che, girandosi con fare innocente, le chiese scusa. “Non ti avevo vista, signora.” Regina abbassò gli occhiali sulla punta del naso osservando meglio la bambina.

“Perché hai tutta quella crema sul naso?”

La piccola rispose prontamente. “Ho letto su una rivista della mamma che così la pelle non diventa vecchia.” Poi, sempre guardandola, si impiastricciò un dito con della crema e glielo porse. “Ne vuoi un po'?”

Regina quasi gonfiò il petto. “Piccola insolente, stai forse dicendo che sono vecchia?”

La bambina, di tutta risposta, corse via ridendo. Regina sbuffò, riprese da terra la borsa e continuò ad arrancare per raggiungere il suo ombrellone.

Pochi metri più avanti per poco non inciampò di nuovo nei piedi di qualcuno. Belle scese dalle gambe di suo marito e si chinò per aiutare Regina a rialzarsi, mentre Gold guardava la scena divertito.

“Vuoi una mano con la borsa, Regina?” le chiese, aiutandola a rimettersi in piedi.

Lei alzò lo sguardo e vide Gold e consorte con il naso bianco di crema solare. L'effetto fu simile all'esposizione del colore rosso agli occhi di un toro. Sbarrò gli occhi e assottigliò le labbra.

“Allora è proprio un vizio di famiglia!” esclamò e, sbuffando, se ne andò più in fretta possibile.

Belle rimase in piedi, perplessa, di fronte a Gold che non si era nemmeno alzato, ma stava seduto divertito. “Che cosa intendeva dire?”

Gold riattirò a sé la moglie e, osservando divertito che ancora non si era accorta del suo naso, disse in fretta “Niente amore mio, vieni qua” e, avvolgendola con le braccia, la baciò.





Note dell'Autrice
Aggiorno con un po' di ritardo, ma spero che questo fluff estivo (forse troppo fluff?) mi faccia perdonare. 
Questa volta è Belle l'apprensiva, a quanto pare nella mia testa devo sempre trovare un equilibrio tra i due. Anche se sono sicura che Gold si sia assicurato che la figlia non potesse correre alcun rischio, così da poter trascorrere un po' di tempo con la moglie. E, ovviamente, le interruzioni per questi due ci sono sempre, ma almeno questa volta è divertente (non tanto per Regina, me ne rendo conto).
Ringrazio moltissimo Euridice100 e katrine18 per aver recensito il capitolo precedente, spero che questo non vi deluda. E un grazie va anche a tutti coloro che mi seguono/ricordano/preferiscono/leggono e sopportano
Alla prossima!
  
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