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Autore: anna_styleser    23/07/2015    0 recensioni
Tra nuove amicizie, feste da pazzi, amici, amanti e un passato da dimenticare (ma non troppo), ce la farà Anna ad innamorarsi di Harry Styles?
|Dal primo capitolo|
“Un fulmine non colpisce mai 2 punti nello stesso momento, dicono. Falso. O meglio sì, c’è chi lo dice, ma chi lo dice sbaglia. Una ricerca finanziata dalla Nasa ha affermato che, Roy Clevevland Sullivan: guardia forestale della Virginia, è stato colpito da 7 fulmini in 7 momenti diversi. Così l’amore: non colpisce mai una sola volta una persona, ma potrebbe succedere infinite volte fino all’ultimo respiro della suddetta”.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo n°2

 
Camminavo verso la biblioteca non pensando a nulla che non fosse la canzone che rimbombava nelle mie orecchie. Ormai “How To Save A Life” era finita ed era partita “ I’m Gone” di Eminem. Cominciai a tenere il ritmo con la mano battendola sulla coscia. Quando stava per cominciare il ritornello mi accorsi di aver superato di qualche isolato la biblioteca e che erano le 9:43. Cambiai direzione e, senza prestare molta attenzione alla musica che ancora suonava nei miei auricolari, presi la strada per la biblioteca. Ormai la magia era stata interrotta e non avrei potuto più perdermi nelle note delle mie canzoni preferite, almeno, non adesso.
Arrivai al grande edificio bianco, che tempo addietro aveva svolto la funzione di edificio di amministrazione di Oxford, e che ora recava una targa dorata su un pannello in travertino con su scritto “Biblioteca” . Insieme al parco situato a sud-est del campus, la biblioteca era il luogo che più preferivo di tutta Oxford. Scaffali su scaffali di libri. Testi antichi, moderni e contemporanei, scarabocchiati, sottolineati ed evidenziati da generazioni e generazioni di studenti che non potevano neanche immaginare chi aveva o avrebbe sfogliato le pagine del libro che ora avevano sotto gli occhi.
Ma questo, era uno dei miei ‘passatempi’ preferiti. Adoravo capire chi avesse avuto sotto mano quel libro, per quale motivo e cosa avesse spinto quella persona a sottolineare quella e questa frase. Non erano semplici libri di testo, erano vere e proprie carte d’identità di milioni di studenti ignari che, un giorno, qualcuno avrebbe potuto svelare il segreto delle loro frasi sottolineate e dei loro appunti leggermente fuorvianti e criptici, ma pur sempre parte di loro e della loro anima.
Ecco, io la vedevo così. A molti potevano sembrare solo appunti presi a caso e sottolineature inerenti al tema che avevano dovuto svolgere, e sarei potuta sembrare una sciocca che dava senso a cose che di senso non ne avevano, ma a me piaceva. Mi piaceva anche immaginare chi avrebbe preso,magari tra anni, il libro che adesso stavo leggendo e mi chiedevo se avrebbe dato importanza agli appunti e agli scarabocchi come piaceva fare a me. “ I libri rispecchiano l’ anima del lettore ”, ed era vero, ma non solo l’anima. Dal modo in cui una persona trattava un libro ero capace di capire il suo carattere e se fosse giusto o meno averci a che fare. Chi lo teneva spalancato e mentre leggeva era svaccato sulla sedia o su una delle poltroncine che si trovavano lungo il perimetro della biblioteca, di certo non aveva SCELTO di leggere e, magari, era stato obbligato a fare una recensione di un libro che detestava. Invece, chi lo teneva semichiuso, quasi come se stesse leggendo un segreto che non voleva che nessuno sapesse o che ne venisse a conoscenza, e stava dritto sulla sedia per facilitare la lettura veloce di quel libro che lo stava conquistando e che avrebbe conservato nel suo cuore, era un LETTORE. Per lettore intendo un amante della lettura, una persona che vorrebbe che i libri diventassero realtà, così da poter prendere parte alle mille avventure dei suoi personaggi, ecco cosa mi spingeva a parlare con le persone che chiudevano, nei libri, parte di loro stessi e donavano questo regalo inestimabile ai lettori successivi.
Persa nei miei pensieri e nei miei ragionamenti non mi accorsi di una mano che batteva ritmicamente sulla mia spalla.
Mi girai e incontrai le bellissime pozze di cielo Londinese che erano gli occhi di Charlotte.
<< Anna svegliati, è da 10 minuti buoni che hai lo sguardo fisso su quel povero ragazzo. Ha cambiato posto 4 volte perché lo mettevi in soggezione >>.
<< Scusa Charlotte, è solo che stavo pensando e non me ne sono accorta>>.
<< Ho capito, eri nella piccola bolla di Anna, eh? >> mi chiese alzando quel sopracciglio perfetto che si ritrovava.
<< Sì, capita spesso nell’ultimo periodo... >> accennai un sorriso triste e cominciai ad incamminarmi verso l’unico tavolo libero della biblioteca. Si trovava tra gli scaffali dei romanzi storici e tra quelli dei classici. Personalmente preferivo i classici ai romanzi storici; la mia autrice preferita o, almeno, una delle mie preferite era Jane Austen. Si vedeva che metteva tutta sé stessa nei suoi romanzi, dandogli quel tocco in più che rendeva ogni parola speciale e ricca di significato: come piaceva a me.
Mi sedetti sulla sedia centrale, lato sinistro del tavolo, con le spalle verso lo scaffale dei romanzi storici e lo sguardo rivolto ai miei amati classici.
<< Grazie al cielo ci sei tu, non mi piace questo libro, per ora, spero diventi più interessante se letto con un’amica >>
<< Ma ti pare? Comunque a me piace. Spero che Sarah e Richard si mettano insieme >>.
<< Chi? >> chiese con un cipiglio confuso.
<< Stiamo messi bene >> sussurrai tra me e me.
Un’ora dopo eravamo ancora ferme a pagina 76.
<< Charlotte credo che tu debba chiedere al professore un altro libro, si vede che questo non fa per te >> dissi guardandola amorevolmente.
<< Lo credo anche io … solo che non voglio sembrare una privilegiata perché mio padre è il mio professore di lettere contemporanee >> disse guardandosi nervosamente la mano destra mentre si mangiava le unghie della sinistra. Era una delle abitudini che odiavo nelle persone. Mi dava fastidio il pensiero di mettersi in bocca mani che avevano toccato chissà che cosa.
<< Non sembrerai una privilegiata lo fanno tu- >> ma non potei finire la frase senza notare un ragazzo con lo sguardo smarrito mentre scorreva l’elenco dei classici.
<< Senti Anna io vado da papà a chiedere un nuovo libro, ci vediamo! >>
Non salutai neanche Charlotte; avevo lo sguardo concentrato sul ragazzo che cercava un classico.
Come un automa mi alzai e lo raggiunsi. Feci finta di star cercando un classico anche io, ma in realtà mi ero avvicinata perché quel ragazzo mi affascinava. Aveva un non so che di particolare e, a giudicare dal genere di libro da lui scelto, doveva essere un tipetto interessante.
Finalmente si decise a voltarsi nella mia direzione e ciò che mi colpì non fu il naso perfetto, le labbra sottili e l’insieme di quel bellissimo mosaico che era il suo volto, ma gli occhi : aveva gli stessi occhi di Adam. Erano azzurro cielo con delle pagliuzze più scure: quasi invisibili, ma io le vedevo, le vedevo e come; avevo imparato ogni minimo particolare di quegli occhi in 6 anni e mi sembrava strano rivederli, esattamente uguali, in un completo estraneo.

#AngoloAutrice
Ehi, ecco il capitolo 2, spero vi piaccia e che vi spinga a continuare a leggere questa Fan Fiction. Inizialmente era tutt’uno con il 3°, ma ho preferito staccarlo per lasciare più suspense e perché altrimenti sarebbe stato difficile e pesante da leggere.
Baci e al prossimo capitolo.
All the love H.Xx
Ps. Se volete dirmi qualcosa di voi vi farò una domanda ad ogni capitolo; quella di questo capitolo è : Come vi chiamate? Io Anna, LOL.
   
 
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