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Autore: ladymia    26/07/2015    1 recensioni
Qualcosa si sta rompendo, tutto ciò che si era stabilizzato sta per essere sgretolato.
Manca una persona, Calum Hood, ma c’è pure un bambino di troppo, com’è possibile?
Dana e Luke erano ritornati ad essere i soliti Bad Blood, per quanto tempo però?
A Dana, Allie, non convince, è troppo innocente per essere una testimone, a Luke, invece, incuriosisce.
Aggiungendo il fatto che tra Dana e Michael sta succedendo qualcosa e non so se resteranno in piedi, la morte di qualcuno è difficile da superare. Ed anche il tradimento, poi, Michael è paranoico,
Ashton non riesce a capire, cosa c’entra lui in tutto questo gioco malsano?
Di certo, vivi o morti, tutti loro sanno che il lieto fine non esiste.
Non c’è più tempo.
Il tempo sta per scadere.
Il momento arriva.
***
Michael sapeva con certezza che Calum era ancora vivo, una mocciosa come Misha Kallen, pazza o meno, non avrebbe mai potuto farlo fuori, ma allora dov’era Calum Hood? Perché non tornava da Michael? In che guaio si era cacciato?
Dana guardò bene il corpo, completamente carbonizzato, evidentemente chi voleva eliminarlo doveva bruciare qualcosa assieme a lui e rendere alla polizia l’identificazione ardua.
M.C||Mini-long||Sequel
Genere: Comico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Clifford, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Tu che forse un po’ hai scelto di già
di non amarmi più.
E come quadri appesi leve senza pesi
che non vivono.
Come quando c’era una vita intera
due che si amano.
E salgo ancora in alto perché
è lì che c’eri tu.
Ma ora serve il coraggio per me
di guardare giù.
E non c’è niente che resiste
al mio cuore quando insiste
perché so che tu non passerai mai

 



Vedere una delle persone che più ami, se non l’unica, soffrire, è una esperienza che Luke non augurava a nessuno. Osservare Dana, sola, con gli occhi gonfi e spenti, le labbra screpolate e i capelli arruffati, non poteva accettarlo, non poteva osservarla mentre cadeva pezzo dopo pezzo ed odiava non poter far niente per alleviare il suo dolore.
Amare?
Luke doveva ancora imparare a farlo, doveva capire come si facesse. Michael e Dana gli aveva fatto venire la voglia di aver una persona seria al suo fianco, perché erano così belli loro due, così forti, così innamorati, ma adesso che avevano rotto, a Luke era tornata la paura di amare. Tutto l’amore che aveva dentro poteva solo donarlo a sua sorella, sperando che con il suo amore le sue ferite sarebbero guarite.
Ashton aveva preso tre biglietti, dovevano andare via, dovevano scappare.
Perché scappare, al momento, era la giusta soluzione, dai ricordi non si scappa, questo Ash ne era consapevole ed pure consapevole che Dana avrebbe continuato ad amare Michael fino a morire, ma era pure convinto che dagli stronzi si potesse scappare. Che senso avrebbe avuto, poi, restare a Sydney con il rischio di rivedere quello stronzo di Michael? Tanto lui quel bambino non lo avrebbe voluto mai, restare in quella città, sarebbe stato inutile.
Tornare ad Adelaide però non se ne parlava, nessuno dei tre ci voleva tornare, quella città era peggio del demonio. Ci erano nati e cresciuti, ma erano anche scappati da quel clima così agonizzante e non avevano intenzione di ritornarci. Così ad Ash era venuto in mente di prendere una casa a Perth, era di un suo amico in realtà, per passare un po’ di tempo lontano da tutti e vicino al mare, il mare di Perth era splendido.
Dana guardò l’oblò e le venne voglia di spaccarlo e gettarsi dall’aereo, voleva solo volare da Michael, ma stava andando nella direzione opposta, voleva solo essere amata da lui, ma lui, invece, la detestava.
Passerà, si promise, tutto passa.
Ma cosa le sarebbe passato? Forse il dolore non averlo accanto, forse si sarebbe abituata a vivere senza di lui, ma non avrebbe mai smesso di amarlo, neanche se ci avesse provato, neanche se glielo sarebbe stato imposto con le torture.
Si toccò la pancia e sorrise, sperò di essere una buona mamma, sperò di essere in grado di crescere un figlio da sola, sperò di avere abbastanza amore da fargli sia da madre che da padre.
E sperò anche che assomigliasse al padre, almeno, lo avrebbe rivisto in lei o in lui.
Era passata una settimana ormai da quando avevano Sydney.
***
Dana e Luke erano al mare, lei si era un po’ ripresa ,perché lei doveva essere forte per il suo bambino e mano a mano si stava convincendo che lei non aveva colpa se Michael era andato via, lei non era quella sbagliata, aveva capito che lo stronzo era lui. Lei gli aveva mentito, se ne assumeva la colpa, aveva chiesto scusa, ma il bambino non c’entrava, non doveva pagare per le loro colpe.
Ashton corse verso di loro, era rimasto a casa per fare la donna di casa, pensò che corresse per avvisarli che il pranzo ma aveva il cellulare tra lei mani e sembrava sconvolto.
Dana si preoccupò subito, se fosse Mike? Se gli fosse successo qualcosa? No, non poteva essere.
«Mi hanno chiamato dal RIS, il sangue e il dna del cadavere, non sono compatibili. Ragazzi Calum potrebbe essere ancora vivo»
Per un attimo le venne voglia di urlargli che non le interessava più né di Michael né di Calum né del loro mondo del cazzo, poi però, pensò che era il suo lavoro scoprire la verità.
«Il sangue, comunque, è abbastanza da farlo sembrare comunque morto»
Guariscono in fretta sussurrò Dana.
«Come?» sgranò gli occhi Luke.
«Il sangue è sicuramente di Calum, questo non vuol dire che sia morto. Hanno la capacità di guarire anche se gli fai una ferita profonda» spiegò Dana.
«Secondo la scientifica Calum è stato ferito a morte e qualcuno l’ha trascinato» spiegò Ash.
«Forse doveva esserci lui al posto del cadavere o con il cadavere» improvvisò Luke.
Dana annuì «Molto probabilmente il cadavere era stato ucciso in un modo diverso da non lasciare sangue, mentre Calum no. Deve essere stato colpito a morte fuori, deve essere stata una cosa improvvisata, perché del cadavere non abbiamo un cazzo di niente, segno che era stato tutto progettato, di Calum, abbiamo troppi elementi»
«Il sangue pulito male, il sangue ben visibile nel retro ed una collana. Non trovi sia strano sis? Sembra quasi che fosse fatto apposta»
Ashton ci pensò su «Come a volerci dire far credere che quel cadavere sia Calum»
«Magari Calum è morto davvero ma il suo cadavere ce l’ha ancora l’assassino e vuol far credere che quello bruciato in realtà è Calum!» provò Luke.
«O magari è Calum stesso che vuole farci credere che sia morto e nel frattempo ha preso tempo per scappare» disse Dana.
Ashton e Luke la guardarono; quella ragazza era un fottuto genio.
***

Luke era davvero, davvero, davvero terrorizzato.
Dana lo aveva mandato a prendere un test di gravidanza e lui non sapeva nemmeno com’era fatto.
Come se bastasse era quasi certo che qualcuno lo stesse seguendo, ma ci avrebbe pensato dopo, prima, aveva un test da comprare.
Entrò in farmacia, il suo scopo era prendere il test il più velocemente possibile e tornare alla caffetteria dove si era dato appuntamento con gli altri due.
Cercò tra gli scaffali, non vedendo quello che cercava, decise di chiedere aiuto.
«Mi scusi, dove si trovano quelle cose che ti fanno capire se sei incinta?» chiese diventando rosso.
La dottoressa scoppiò a ridere «Non c’è niente di male a chiamarli test di gravidanza, comunque, seguimi»
Luke la seguì notando che qualcuno con addosso un nostro cappottino ed un capello lo fissavano dall’altro reparto, ma chi si vestiva così in piena estate?
«Ecco a te» la dottoressa gli porse questa scatola, lui la guardò un po’ prima di prenderla.
Sua sorella era incinta.
Incinta.
La sua piccola Dana portava con sé un bambino.
Luke era sicuro che se mai avesse rivisto Michael l’avrebbe picchiato, aveva fatto bene ad odiarlo per un anno intero, Michael se lo meritava tutto quell’odio.
Avrebbe fatto lui da padre a quel bambino anche al costo di essere visto come un pazzo incestuoso, quel bambino avrebbe chiamato lui papà, lui e nessun altro.
Uscì dalla farmacia, aspettando dietro l’angolo che l’incappucciato passasse. Vedendo un ombra, con un agile scatto buttò l’uomo o donna che sia, a terra.
«Cazzo» urlò una voce femminile, il cappello cadde e davanti a Luke si presentò Allie, la bella testimone.
 «Perchè cazzo mi seguivi?»
«Posso spiegare»
***
La situazione in quella caffetteria era tesa, molto tesa.
Dana fissava Luke che, invece, fissava Allie, la ragazza, terrorizzata dallo sguardo di tutti, guardava i suoi piedi. Ashton, che non sapeva mai qual era il suo vero posto in tutta quella situazione, si limitò a mangiare la sua ciambella.
«Perché cazzo è qui?» ringhiò Dana contro suo fratello.
Luke si impaurì, Dana stava ringhiando davvero.
«Posso spiegare» ripeté la ragazza per l’ennesima volta.
«Allora muoviti,cazzo, ho un test di gravidanza da fare» sbottò Dana.
Ashton e Luke era davvero preoccupati, se era isterica già adesso, figuriamoci quando sarebbero iniziate le nausee e le voglie.
«Io credo di sapere già il sesso» sussurrò Allie.
Cosa? Dissero contemporaneamente i tre.
«Sento il suo odore»
Ashton posò il suo caffelatte, leggermente sconvolto.
Dana abbassò lo sguardo e Luke si chiese perché.
«Cosa sta succedendo qui?» chiese il ragazzo, irritato.
«E’ un’informe anche lei, hanno il potere di sentirsi a vicenda. Il mio bambino porta con sé del sangue di informe» spiegò Dana mantenendo lo sguardo verso i piedi del tavolo.
 
Ashton prese parola, visto che Luke sembrava essere entrato in uno stato di trance «Quindi non eri ai capannoni per caso, vero? Avevi fiutato l’odore di Calum o meglio dire, del suo sangue»
Allie annuì «Noi riusciamo a sentire l’odore di un informe solo ad una determinata distanza. Io sono di Brisbane ma ero in viaggio per Sydney, per un saggio di danza, quando ho sentito l’odore di Cal»
«Cal? Lo conoscevi?»
«E’ mio fratello, ma è scomparso qualche mese fa. L’unico motivo che mi ha fatto rimare in quel capannone è stato il desiderio di incontrare Dana»
Dana finalmente alzò gli occhi, sorridendole.
«Mike mi parlava così bene di te, di voi, anche io volevo una famiglia» continuò lei.
«Perché ci hai seguito?» chiese Luke.
«Voglio solo che mi aiutate a trovare Cal» confessò, alzandosi successivamente «Vado a prendermi un caffè»
Dana la osservò e le sorrise, appena fu abbastanza lontana disse.
«Mente» sibilò «Non ci posso mai essere due informe nella stessa famiglia. Gli informi sono condannati a non capire mai la loro vera natura ed a rimare soli dopo i vent’anni»
Luke ed Ashton la guardarono sconvolti «Non so cosa sia esattamente» continuò «Ma non è un’informe, non c’è più tempo, dobbiamo scappare. »
«Adesso»

(Che sei bella)

Ma buonaseraaa :)
Quindi la nostra Allie mente? Mi sembrava una ragazza così innocente.
Dove scappano adesso?
Sicuramente nessun posto è sicuro.
Anyway, nel prossimo capitolo, vedrete Michael, quasi quasi vi lascio un spoiler.


Non ci posso credere Ashton, mi fidavo di te.

 
  
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