Serie TV > Altro
Segui la storia  |       
Autore: soldierofmymind    26/07/2015    0 recensioni
[altro]
[altro]Kyle, un ragazzo vittima dei bulli con una quantità impressionante di braccialetti ai polsi. I capelli castani e gli occhi color nocciola.
Johnnie, che ha perso il padre, è il classico ragazzo bello e intelligente. I capelli neri e lunghi, con un ciuffo che gli copre l'occhio sinistro, il piercing al labbro inferiore e magnetici occhi azzurri.
Due cuori destinati a stare insieme.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
# After one month Si erano persi di vista, lui e il ragazzo dei braccialetti, e stava male per questo. Quel dolore sordo era peggio delle botte di David e delle sue scimmie urlanti. Sì,  David aveva preso di mira anche Johnnie. - Johnnie, giusto? - Johnnie stava guardando fuori dalla finestra,  seguendo un'immaginaria melodia che avrebbe poi eseguito sulla chitarra, quando gli apparve quel ragazzo. Lui deglutì, l'altro arrossì. - Sì, - rispose stancamente Johnnie,  staccandosi dal muro - sono io. E tu sei Kyle. - era un'affermazione e non una domanda. Johnnie si guardò attorno: ancora lo stesso corridoio del loro primo incontro,  lo stesso sole lattiginoso, i loro stessi sorrisi timidi. Questa situazione sta diventando imbarazzante, si ritrovò a pensare,  e a me non piacciono i ragazzi. Kyle gli diede un pugno scherzoso sul braccio, aveva ancora quei braccialetti. Troppi per i suoi gusti. Si passò la lingua sul piercing al labbro, assaporando il sapore metallico che di solito lo tranquillizzava. - Ti va di andare in classe? - - Perché? - riprese Johnnie - non abbiamo gli stessi corsi... - lasciò volutamente uno spazio di tensione, come a far capire che non voleva amici. - Non è esatto,  Watson. - Kyle si esibì in un sorriso divertito,  facendo spallucce. - Questa, - puntualizzò l'altro - non è una citazione di Sherlock Holmes. - Kyle rise e, a Johnnie, sembrò naturale ricambiare, anche se la sua fu una risata leggera. - Mi sono iscritto al tuo corso di storia. - - Ah. - Sul serio? Johnnie Guilbert, che aveva sempre una parola in più quando veniva interpellato, sapeva dire solo un semplice e insignificante "Ah." Bah. Fu tutto quello che pensò,  Questo ragazzo mi sta facendo impazzire. E così,  col suo nuovo compagno,  Johnnie si diresse in classe. La mano di Kyle sfiorò la sua, gli innumerevoli braccialetti gli sfiorarono i polsi... Il respiro senza rendersene conto accelerò, le sue guance divennero di un tenero colore rosato. Johnnie si sveltì, andando in classe per primo. Non si accorse che lui, che Kyle, lo stava guardando in modo strano, con un sorriso dolce sulle labbra. *** Cercate di capirlo, la lezione di storia era notevolmente noiosa, e senza accorgersene, Johnnie poggiò la fronte sul banco mentre cadeva nelle braccia di Morfeo. *** Respiri agitati, carezze rubate... Il cuore di Johnnie faceva le capriole nel suo petto e, talmente era veloce, gli faceva molto male. Sentì le mani di lui sui suoi fianchi,  che accarezzava dolcemente,  come se volesse farlo rilassare. La mano di Johnnie si mosse fino a togliergli il cappello dal capo, a togliere quegli innumerevoli braccialetti... le mani di lui corsero a togliergli la maglietta. Johnnie si allontanò col volto,  il respiro ancora affannato, e lo vide. Era Kyle. Poi, lui parlò: - Svegliati Johnnie, devi andare a casa...- Svegliati... Svegliati... Svegliati... *** - Svegliati Johnnie, devi andare a casa... ehi! - Qualcuno gli scrollò la spalla,  gentilmente,  ma la stessa mano dolce si fermò poi a scostargli i capelli dal volto. - Mhmh... - Kyle ridacchiò silenziosamente,  tra sé e sè, accarezzandogli il volto. - Dannato te Kyle...- bofonchiò l'altro, appena sveglio. - Ero nel bel mezzo di un sogno e... - all'improvviso arrossì e scosse la testa. - Cosa stava sognando, Johnnie? - Kyle si sedette sul banco di lui, incominciando a mettere a posto le sue cose, mentre l'altro si stiracchiava. - Stavo per fare l'amore. - - Ah. - la risposta gli uscì volontaria, immaginando Johnnie con la sua ragazza fare cose sconce. Non che gli importasse molto, ovviamente, ma c'era qualcosa che,  nel suo tono, non lasciava a pensare all'indifferenza. Bensì la gelosia. - Chi è la fortunata? - Johnnie arrossì ancora di più. - Certo, come non detto!  - disse l'altro, alzando le mani e ridacchiando. Aveva un dolorino sordo al petto,  un po' a sinistra... Ah, ma lì c'è il suo cuore. Brutta cosa la gelosia. - Senti, devi andare a casa? - - No, in realtà pensavo di cazzeggiare, perché?  - la domanda uscì volontaria dalla bocca di Kyle. - Avrei bisogno degli appunti di storia, non sia mai che quella domani mi interroghi! - La labbra di Johnnie si curvarono in un sorriso meraviglioso, seguito a ruota dalla risata di Kyle. - Dai andiamo!  - Kyle e Johnnie presero le loro cose e uscirono dall'aula. Le loro mani si sfiorarono nuovamente. Johnnie, immancabilmente,  arrossì. Insieme,  raggiunsero casa Hall La casa di Kyle non era poi così male, pensò. I genitori di lui non c'erano. Johnnie,  grande lettore di fan fiction,  pensò che, quando una lei immaginaria andava a studiare da un lui immaginario,  ci sarebbe stata una particolare effusione di carezze. E Johnnie vorrebbe rimanere vergine ancora per un po'. Per lui questa è una cosa delicata,  vorrebbe farlo con qualcuno di cui fosse innamorato e fino ad ora nessuno aveva avuto il privilegio di avere il suo cuore. Nessuno, tranne quel ragazzo che lo stava facendo impazzire. - Ecco qua. - Kyle scese le scale: indossava gli stessi jeans neri, una canottiera ed era senza capello;  tra le mani aveva un plico di fogli. Johnnie alzò lo sguardo e gli sorrise. Forse non ci sarebbe stata la scopata... si ritrovò suo malgrado a sorridere pensando ad aver paragonato la loro amicizia a quella delle fan fiction. Era stato un completo idiota. Kyle gli si avvicinò,  passandogli i fogli. - Sono delle fotocopie. - - Studiamo assieme? - - Perché no? - - Andata! - Kyle sorrise: finalmente poteva studiare col ragazzo dei suoi sogni. Mentre Johnnie si dirigeva in camera, Kyle prendeva un tubo di Pringols e, con la delicatezza di un'elefantessa in calore, lo svuotava in un recipiente. Repiente in mano e patatina in bocca, salì le scale. Trovò Johnnie seduto sul letto che si toglieva le scarpe e le calze. Aggrottò un sopracciglio. - Lo faccio sempre,  - disse Johnnie - quando sono a casa cammino a piedi scalzi. - Kyle sorrise e gli porse il recipiente. Alla fine studiarono, ridacchiarono per qualche battuta idiota e mangiarono patatine. *** Era tardi, molto tardi, forse le 23.45 e Kyle ancora non riusciva a dormire: ripensava a Johnnie, a tutte le volte che avrebbe potuto baciarlo e, invece,  si era limitato a sfiorarlo. BIIIP! - Dannato telefono! - prese il telefono e guardò la notifica: un nuovo messaggio. " Attento al tuo amichetto XD - David Anderson " Kyle deglutì sonoramente. Cosa avrebbe fatto a Johnnie? Aveva paura. Tanta paura. Inutile dire che Kyle non chiuse gli occhi per tutta la notte, fino al mattino dopo, quando alle sette si trovò il volto sorridende di Johnnie.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Altro / Vai alla pagina dell'autore: soldierofmymind