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Autore: OcchidiNiall    27/07/2015    7 recensioni
"Vorrei aiutarti a smetterla, tutto questo non ti porterà a nulla di buono" disse lui, avvicinandosi a lei con fare protettivo.
Lexy vide nei suoi occhi paura e pura preoccupazione, non ne era ancora convinta ma forse, per la prima volta, qualcuno si stava interessando a lei.
"Nessuno mi ha mai aiutata..." constatò, "e per la cronaca, non voglio essere aiutata da te, poi..." disse puntigliosa, facendo ricredere il ragazzo sul suo conto.
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Coppia: Het
Entrate, non ve ne pentirete! :)
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Chapter thirty'



It's not a epilogue!




<< Devo parlarti, Lexy >> inviò in fretta Ashton, intento a correre verso casa sua. Aveva sbagliato, se ne era reso conto e forse era proprio questo ciò che lo faceva odiare più di tutto. Si faceva schifo, si sentiva una merda per aver solo pensato che Lexy fosse una ragazza come tutte, dandole anche della troia. No, lei non era questo. Lei era una ragazza stupenda sia all'esterno che all'interno. Mentre correva verso casa sua, gli venne in mente come l'aveva trattata nei giorni precedenti, dicendole per fino di stargli lontano. Con quale razza di coraggio lo aveva fatto? Quello non era il vero Ashton, era solo una persona accecata dalla gelosia. Appena arrivò davanti casa di Lexy gli cominciarono a tremare le gambe proprio come due gelatine, mentre le sue mani cominciarono a sudare. Non sapeva perchè si sentisse così nervoso, forse perchè aveva paura di qualche reazione esagerata da parte di Lexy. Dopo ciò che gli aveva rivelato Michael, non sapeva neanche da dove iniziare per parlarle e farle capire che ciò che faceva era dannatamente sbagliato. Tornò con lo sguardo sopra il campanello, autoconvincendosi di suonare e di dialogare con la ragazza che amava, solo che... invece di pigiare sul campanello, prese dai suoi pantaloni un pacchetto di Marlboro per estrarne una sigaretta e per mettersela tra le labbra e accendersela. Proprio mentre aspirava, la porta si aprì, costringendo Ashton a guardarla finalmente negli occhi. I capelli - come al solito - le ricadevano morbidi sulle spalle, mentre i suoi occhi erano pieni di tristezza e colmi di nervosismo. Forse anche lei stava male per questa situazione, pensò Ashton. Aveva un pantalone nero che le fasciava le gambe snelle e una felpa molto più grande dei The Misfits. Appena elaborò il tutto, Lexy si decise a salutarlo, "ciao..."
"Io... mi dispiace" sputò fuori, senza neanche salutarla. Si fiondò subito tra le sue braccia, baciandole il capo e stringendola forte al suo petto quasi da non farla respirare più. Ashton respirò il profumo carnale che emanava la ragazza, ricordando il momento in cui le loro labbra erano entrate in contatto.
"Ash..." mugugnò, "ehi..." tentò ancora.
Buttò il mozzicone della sigaretta a terra e la calpestò, portando gli occhi di nuovo sulla ragazza.
"Devo parlarti" disse, maledettamente serio.










"Mike... che diamine ti è successo?" domandò il biondo, preoccupandosi per il suo migliore amico.
"Nulla, un piccolo battibecco" aggiunse, "niente di grave"
Luke aggrottò le sopracciglia, cercando di capire qualcosa in più "con chi hai litigato?" domandò, deglutendo e sedendosi accanto all'amico. Forse aveva già realizzato tutto ciò che era successo. Ashton e Michael si erano scontrati, provocando quello.
"Hai litigato con Ash, vero?" chiese ancora, visto che Mike lo stava maledettamente ignorando.
"E tu che ne sai?"
"Io... lo so... - sospirò - ecco... vedi... è stato Calum che ha messo legna sul fuoco"
"Luke, non parlare con i proverbi che non ti capisco!" esclamò, scuotendo il capo.
Sospirò ancora, "Calum ha visto te e Lexy mentre vi abbracciavate l'altro giorno e... ha pensato di dire ad Ashton che tu e lei... insomma... stavate insieme. Certo, ha sbagliato... ma ti prego, ora non prendertela con lui, non è cattivo, voleva solo impedire questo"
A Michael venne da ridere, considerando che ciò che voleva evitare Calum era proprio ciò che si era venuto a creare.
 "Luke... io non andrò a picchiare Calum, non sono così stronzo" smise di ridere e di ironizzare sulla vicenda "potevate parlarne però, non dovevat... - si corresse - non doveva agire senza pensare. Cazzo, qui sono io quello impulsivo, non lui!"
"Mikey..." sussurrò, "è tutto apposto tra te e Ashton, ora?"
"Sì" puntualizzò, "io e Lexy non siamo ciò che voi credete. Siamo fratelli... lo abbiamo scoperto da poco e... volevo confessarvelo con lei affianco, solo che non me ne avete dato l'occasione..."
"Mi scuso da parte di tutti noi, non volevamo... e tu lo sai" e per la prima volta, Luke sembrò davvero il più maturo tra i tre. Lui che era il più piccolo, era anche il più saggio. Con quel suo fare così responsabile e deciso riuscì a chiarire per fino con Michael che in quel momento, sembrava tutto fuorché tranquillo. O almeno, forse all'esterno poteva sembrarlo, ma all'interno non era così, anzi...
"Lo so, Luke. E anche io voglio scusarmi per non avervelo detto prima" sospirò, abbracciando uno dei suoi migliori amici.






Lexy continuava a ripetersi perché Ashton era lì, perché l'aveva abbracciata se, fino a pochi giorni fa, diceva di odiarla e di volerla fuori dalla sua vita per sempre.
"Volevo scusarmi" mugugnò ancora il riccio, fissandosi gli anfibi neri.
"Ashton, sono dieci volte che me lo ripeti. Vuoi dirmi il motivo per il quale ti sei comportato così acidamente con me? Ci sono rimasta male, cazzo!" gridò, alzandosi di fretta e furia dal divano e parandosi proprio di fronte al ragazzo che nonostante tutto, continuava ad amare. Era la prima volta che aveva quest'atteggiamento nei confronti di qualcuno così importante per lei, non si era mai comportata in quel modo così diverso da come era realmente. La forza interiore di Lexy non era mai stata tale.
"Dopo il bacio io... ero al settimo cielo - disse, cominciando a parlare e alzandosi dal divano per guardarla negli occhi - solo che poi... quando hai detto a Josh che dovevi scappare per vederti con una persona, ho subito pensato ad un altro e ci sono rimasto di merda, malissimo..."
Lexy lo interruppe, "e per questo tu mi hai trattata male tutto il tempo?!" rise, "è impossibile! Sei un-"
"Lasciami finire - sospirò - quando poi sono rientrato a casa ero a pezzi, giuro; e Calum, vedendomi in quel modo mi ha confessato che tu e Michael stavate insieme... ho subito capito, in realtà la persona che dovevi vedere era Michael. E in quel momento ho pensato che mi avessi preso soltanto in giro, baciandomi e tornando tra le braccia di Clifford... ho cominciato così a trattarti male per cercare di dimenticarti, ma... è stato tutto impossibile... io sono innamorato di te, Lexy. Ti amo e vederti tra le braccia di un altro mi rende pazzo, geloso allo stato estremo..." confessò, mordendosi il labbro inferiore e cercando di prendere per mano la ragazza.
Lexy si scostò, delusa "potevi chiedermi cosa stava succedendo, potevi parlarmene e invece... hai fatto tutt'altro" continuò, "non bacio il primo che passa, Ashton. Sei stata la prima persona che mi ha saputo prendere, colpire... mi sono innamorata delle tue fossette, della tua voce dal primo momento. Come potevo sostituirti? Michael è mio fratello" scostò lo sguardo, "e anche se non lo sapevo dall'inizio non avrei provato lo stesso. L'ho baciato Ash, ma... non sarebbe stato lo stesso. Io..."
"Lexy..."
"...ci sono stata male" confessò.
"Giuro che mi farò perdonare in qualche modo, e sai cosa farò?" le chiese, sorridendo e facendo spuntare le sue bellissime fossette.
"Cosa?"
"Passeremo una giornata insieme, ti farò ricredere su di me" continuò, tentando di avvicinarsi per abbracciarla "te lo prometto"
"E chi ti dice che io accetterò?"
"Il fatto che provi qualcosa per me, che mi ami quanto io ami te" rispose sicuro.
"Vedremo" concluse.




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Ehilà!
Come state?
Dopo un po', sono finalmente tornata con il capitolo trenta che, NON E' ASSOLUTAMENTE UN EPILOGO.
Certo, non nascondo che l'ho riscritto tremila volte prima di postarlo, ma... non ce l'ho fatta a trasformarlo in una conclusione. Credo che il prossimo sarà quello decisivo, il finale.
Mi scuso per questo errore di calcolo, ma doveva andare così. AHAHA.
Beh, fatemi sapere che ne pensate, ok? :)


Baci, Chiara.


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