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Autore: extraordinharry    27/07/2015    27 recensioni
La sfiga è la mia compagna di vita. Sono quel tipo di persona che se schiacciasse nell’opzione “hai dimenticato la tua password?” otterrebbe come risposta “cazzi tuoi”. Mai vinto nulla, mai eccelso in qualche disciplina, mai arrivata ai traguardi che mi sono imposta. Tanto che mi sono stancata e ho smesso di sperare nelle cose.
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Tiro fuori il telefono dalla tasca, proprio nello stesso esatto momento in cui lo sento vibrare. Un nuovo messaggio.
Numero sconosciuto: Ash, c’è una grandissima gnocca davanti a me con un culo che porca troia, ci farei bungee jumping!
Rimango interdetta qualche secondo. Cosa?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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27 "U.N. is calling you"






















Perché devono esistere così tanti capi d'abbigliamento? Insomma, non potremmo indossare sempre un paio di jeans, una t-shirt bianca e delle scarpe? No, Dio ha deciso di complicarci il mondo creando tanti tipi di vestiti. E la cosa peggiore è che si aspetta siamo noi a saper decidere quando è opportuno indossarli.
Mi siedo sulla sedia girevole, sbuffando sonoramente. Poi i miei occhi cadono sul pc e sullo schermo ancora bloccato al blog dell'altro giorno. E' più forte di me: scrivo velocemente la mia domanda.

 
"Ciao a tutti, sono nuova su questo blog. Vorrei porvi una domanda: come vi vestireste per andare a un concerto sapendo che il bassista è il tuo quasi-ragazzo?"


Mentre aspetto le risposte, riordino il vortice di vestiti che ho sparpagliato in tutta la stanza, lamentandomi ogni cinque secondi della fatica che faccio a chinarmi per terra. «Mary.» irrompe nella mia stanza Harry. Indossa una fascetta in testa, l'addome nudo e dei jeans marroni con degli stivaletti terribili.
«Hai presente quelle due cose appiccicate alla fine delle tue braccia, aventi cinque dita?»
«Sì, le mie mani.»
«Sai per cosa ti sono state date?»
«Per girarmi le canne?»
«Per bussare alla mia porta e aspettare ti dia il permesso di entrare.» sbotto infastidita. Da quando Liam entrò nella sua stanza senza bussare e lo trovò intento a ricamarsi un fiorellino sulla tasca dei jeans, Harry ha deciso che non avrebbe più bussato alla porta di nessuno per rivendicare il danno che gli è stato fatto.
Chioma selvaggia alza gli occhi al cielo. «Sai benissimo perché lo faccio. E comunque – mi blocca prima che possa rispondergli – volevo sapere cosa dovessi fare stasera.»
«Andrò al concerto.»
Rimane stupito. «Ah, questo cambia tutto.» si afferra il mento e pensa.
«Perché?»
«Io e Niall pensavamo non volessi andarci e stavamo progettando un piano per rapirti e trascinarti lì, farti far pace con Robin Hood e il solito e vissero felici e contenti.» spiega eccitato. «Ma visto che vuoi già andarci da sola, salta tutto...»
Gli do una pacca sulla spalla, spingendolo leggermente fuori dalla stanza. «Peccato. Ora puoi lasciarmi sola?»
«Non è che potresti far finta di non volerci andare così...»
Gli indico la sua stanza. «Ci vediamo giù alle otto, Harry.»
«Capito.»
Rientro nella mia camera e dopo aver preso un bel respiro, riprendo il computer. Ci sono tantissime risposte alla mia domanda e spero di trovarne qualcuna seria o che possa essermi di minimo aiuto. Ovviamente spero in una cosa impossibile.


Nudista00: Vai nuda, tesoro! Lascerai tutti a bocca aperta.
SiaLampadario: Una parrucca bianca, caschetto, e un body color carne.
PallaDemolitrice: Che ne dici di un completino in lattice con delle codine in testa? Ricordati di mostrare la lingua!
GoodGirlIKnowYouWantItEHEHE: Grande twerk quello che mi hai dedicato ai VMA's ;)
TuaMoglie: Grandissima zoccola! Sei una sfasciafamiglie, ma perché non ti rimetti la parrucca di Hannah Montana e un dito in c- Il commento è stato rimosso per contenuti offensivi.
RomanticoRagazzo: La miglior cosa che puoi indossare è il tuo sorriso.♥
Rocco: Metti qualcosa di facile da togliere eh eh eh.
AriaPLL: Di certo non prendere esempio da come mi vesto io, tesoro.
GaGaTheOnlyOne: Nemmeno da me.
IlSaggio: Nella vita non importa cosa indossi, ma chi sei. Può un paio di jeans definire la tua anima? Può una maglietta farti piacere agli altri più della chimica che c'è dentro di te?
ParisHilton: Qualcuno segnali l'idiota qui sopra! Ovvio che i vestiti siano importanti!
LattugaBionda: Ehi Mary, ma sei tu?!
BandanaSelvaggia: Luke? Ma che ci fai qui? LattugaBionda?!
LattugaBionda: Ashton. Potrei farti la stessa domanda, BandanaSelvaggia.
BandanaSelvaggia: Non sono Ashton.
LattugaBionda: Ah, okay, scusa. Credevo fossi Ashton! Fa niente.
BandanaSelvaggia: ...



Chiudo di scatto il computer, aspettandomi tutto tranne trovarmi Ashton e Luke nei commenti. Rimango qualche minuto con i gomiti poggiati alla mia scrivania e la testa piegata in avanti, in preda a una crisi di panico. Mi sento esattamente come quando lanci la tua pokeball verso il pokemon che vuoi tanto catturare e questa oscilla e si muove. Ce l'avrai fatta? Il pokemon è tuo?
Sollevo il volto verso l'orologio. Le sette e mezza.
La pokeball si è ufficialmente spalancata e il pokemon sta usando "fuga".
«Cazzo, cazzo.» inizio a imprecare mentre afferro magliette su magliette e le lancio alle mie spalle, mettendo in disordine la mia camera di nuovo.
E' solo questione di calmarsi e fottersene altamente. Non mi è mai importato mettermi in tiro, no? Ecco. Afferro una camicia in jeans chiara e dei pantaloni neri per poi prendere il primo paio di scarpe che mi capitano davanti e uscire dalla mia camera.
Passo in bagno, tento di migliorare la situazione tragica che regna nella mia faccia con del trucco e pettino i capelli come meglio posso.
Faccio una smorfia.
Sono davvero un cesso.
Sblocco il telefono ed entro su Tumblr, cercando: Taylor Swift. Scorro velocemente e mi fermo su un primo piano. Sistemo il telefono davanti alla mia faccia, in modo tale che dallo specchio la mia sia coperta e si veda solo lo schermo con la Swift.
Sorrido. Molto meglio. Sono davvero gnocca.
«Mary, scendi!» mio fratello.
E anche se mi sento un cesso con le rotelle che cammina, decido di ignorare la vocina dentro di me che mi urla "mi fai venir voglia di vomitarmi in bocca" e scendo le scale a rilento.
Mi blocco sull'ultimo gradino. «Cosa.»
Harry è vestito, finalmente, e accanto a lui riconosco subito la chioma bionda di Niall. E andrebbe pure tutto alla grande, se non fosse che lì, nell'ingresso di casa mia, c'è anche Helena. Indossa un vestitino molto ino, così ino che potrebbe essere un crop top, un paio di tacchi vertiginosi e mi ricorda vagamente una puttana in tangenziale.
«Ciao Mary! Su, muoviti che voglio la prima fila!» esclama lei battendo le mani e sorridendomi.
Mi avvicino lentamente con gli occhi socchiusi e dagli sguardi che si scambiano Niall e Harry, capiscono cosa stia per accadere. «Un'altra rissa? Questa volta vedete di togliervi i vestiti.» mormora l'Irlandese.
Lo ignoro, troppo concentrata a squadrare Helena. Lei, invece, è confusa. «Mary?»
«Come osi presentarti qui?» sibilo.
«Oh oh. Quando sibila con quel tono da serpente è la fine.»
«Ho visto una scena simile in Indiana Jones tra un serpente e una donna, e credimi, se l'è mangiata.» commenta Niall dando una pacca a mio fratello.
La biondina sorride nervosamente. «Perché non dovrei? Abbiamo chiarito le nostre incomprensioni, ti ho mostrato che persona fosse Calum salvandoti da un cuoricino spezzato.»
Con un colpo della mano rovescio a terra un vaso in ceramica, facendolo frantumare in mille pezzi. «Lo vedi? Questa è la fine che farai tu se entro cinque secondi non esci da questa casa.»
Niall guarda Harry sconvolto. «Non la fermi? Ha rotto un vaso!»
«Tanto faceva cagare.» chiude la faccenda mio fratello con una scrollata di spalle.
La psicopatica ha smesso di sorridere nervosamente. «E' così che mi ripaghi dopo tutto quello che ho fatto per te?»
Mi abbandono a una risata. Non ricordavo fosse così simpatica. «E' così che ti ripago dopo esserti inventata tutta quella storia su Calum e Luke, facendomi litigare con il ragazzo che ama me e non te. Ti brucia, vero? Hai sempre vissuto con la consapevolezza di essere migliore di me, più bella, più magra, più perfetta, più voluta. E adesso la tua grandissima cotta, il celebre Calum Thomas Augustus Robin Hood, preferisce me a te. Lo vedo nei tuoi occhi che la cosa ti fa morire dentro dalla rabbia, e sai una cosa? Spero che ti ci ammazzi con la tua patetica rabbia, perché sei una grandissima cagna che non ha fatto altro che trattarmi come una merda, facendomi sentire inferiore a qualsiasi situazione. Te lo meriti.»
Nella sala aleggia il silenzio. Silenzio di stupore da parte di Helena, silenzio sconvolto di Harry e Niall e il mio silenzio che suona più di: "mi fermo qua, altrimenti inizio a urlarti parolacce una dopo l'altra fino a quando Dio non mi segnala e mi banna dalla Terra".
«Si chiama davvero Calum Thomas Augustus Robin Hood?» chiede Harry perplesso.
«Come puoi dire queste cose di me? Credevo fossimo amiche.» risponde lei in tono gelido, per niente dispiaciuto.
Schiaccio un pezzo di ceramica con il piede. «Anche io pensavo fossimo amiche quando mi lasciasti sotto il diluvio universale per andartene con Malik, che aveva l'ombrello. Pensavo fossimo amiche quando ti dicevo di sentirmi grassa come una botte e tu mi rispondevi "sì, hai ragione, digiuna". Pensavo fossimo amiche quando ti ho chiamata perché Louis era stato picchiato da Malik e tu hai riso sostenendo avesse inventato tutto. Fingendoti pure ubriaca, ubriaca con un bicchiere di Coca-Cola. Puttana senza cervello.» sputo l'insulto con tutta la sincerità che posso.
«Non...» tenta di parlare, sollevando un dito in aria, ma io la blocco.
«Hai sempre pensato che il mondo girasse attorno a te, o sbaglio? Che tutti dovessero sottostare ai tuoi desideri, ai tuoi ordini, schiocchi le dita e hai tutto quello che vuoi. Il tuo papino e la tua mammina ricchi potranno pure comprarti quei cappotti a tre cifre che indossi, ma non potranno mai comprarti un bel carattere. Non comprerai mai l'umilità, l'amore delle persone, un po' di intelligenza. Al massimo potrai prenderti una tinta castana, così da eliminare quei capelli biondo canarino e all'apparenza sembrare meno Paris Hilton.» sorrido stancamente, scuotendo la testa, ormai consapevole di aver rotto definitivamente le sue barriere. «E non potrai mai comprare l'amore di Calum. Sei una bella ragazza, ma oltre a questo non sei nulla. Sei come la scatola di un Mc Chicken con dentro una foglia di lattuga.»
Niall nasconde una risata con un colpo di tosse. Helena lancia occhiate a mio fratello e al biondo, per poi prendere un profondo respiro: «Ci perdi tu, tanto.» volta le spalle ed esce finalmente da casa mia.
Non appena la porta di casa sbatte, mi abbandono contro la sua parete in legno. Chioma Selvaggia e Ragazzo Verde hanno dei sorrisetti stampati in volto. «Non dite nulla.»
«Sei il mio nuovo idolo. Dopo Bob Marley.»


Il concerto dei 5SOS è come lo avevo sempre immaginato. Una marea di scacchi rossi e neri, skinny jeans e vans. Ma lo vedo in modo diverso, questa volta. Dopo essermi liberata del peso di Helena sulla mia vita, non mi danno fastidio, anzi, le guardo sorridendo. Perché alla fine lo identifico come un gesto che hanno le loro fan di essere simili a loro, di vestirsi così per il loro concerto, di essere un secondo d'estate per almeno una notte.
Scuoto la testa e decido di abbandonare questi pensieri sentimentali da persona mentalmente instabile e guardo verso il palco.
Siamo in mezzo alla folla, e c'è così tanta gente che ringrazio il Santo Patrono Dei Concerti per non essere finita in ultima fila.
«Sento che tra poco scapperò via urlando. Tutti questi quadretti neri e rossi mi stanno stordendo. Un po' come una canna.» dice Niall sventolandosi.
Il volto di Harry si illumina. «Davvero?!» si volta verso la prima ragazza a lui vicina e rimane immobile a guardare la fantasia della sua camicia, sperando di ottenere l'effetto desiderato.
Sbuffo, non riuscendo però a trattenere un sorrisetto. Poi le luci si spengono e sul monitor appare un countdown. Le ragazze iniziano ad urlare e Niall le imita, giustificandosi con un: «Mi conformo alla massa.»
Il telefono nella mia tasca vibra. Un messaggio. Lo apro, incuriosita. Chi mai sarà?

 
Numero Sconosciuto: Ash, dove sei? Ho davanti una folla di fan che urlano per noi e tu sei sparito!

Sorrido come un'ebete, prima di rispondere. Lo schermo segna il numero 45. Che cosa?
Numero Sconosciuto: Chiudi YouPorn e prendi posto sulla batteria!
Ma chi diamine sei e cosa diamine vuoi da me maniaco., scrivo esattamente lo stesso messaggio di qualche mese prima.
Numero Sconosciuto: Ashton, amico, che ti prende?
Tu sei pazzo.
Capisco che il conto alla rovescia è giunto al termine quando le urla tutto intorno a me esplodono come una bomba e il telefono quasi mi cade di mano. Un accenno di chitarra aleggia in tutta l'arena. Porto il cellulare all'orecchio e chiamo il numero, che riattacca dopo due squilli.
Poi i ragazzi fanno la loro entrata sul palco. E tutta la mia attenzione si concentra su Calum Hood, solo e unicamente su di lui. Non vedo Luke che saluta tutti, ricordandoci perché siamo qui, non vedo Ashton che batte qualche colpo sui piatti della batteria, intravedo la chioma sgargiante di Michael ma il centro di tutta la mia attenzione rimane Calum Hood.
Ed è così per tutte le tre canzoni seguenti. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Perché le persone arrivano nella tua vita all'improvviso, senza darti il tempo di rendertene conto, entrano a farne parte in modo malsano, ti attacchi a loro, non puoi più farne a meno e capisci smetteresti pure di respirare pur di dar loro ossigeno. Sono le persone migliori, quelle che arrivano senza avvisarti. Lo fanno rumorosamente, come un uragano, e intrappolano il tuo cuore, smuovendolo dal suo rifugio sicuro che è la gabbia toracica, per poi renderlo migliore. Provi emozioni diverse da quelle che proveresti con una persona che entra nella tua vita lentamente, con movimenti studiati.
Ora capisco la differenza tra Calum e Niall.
Niall è un ragazzo fantastico in tutto e che mi accetta per quella che sono. Ma lui è entrato con attenzione, ha prima instaurato un rapporto di amicizia profondo e con esitazione ha cercado di farmi provare le stesse emozioni che provava lui. Fallendo.
Calum è arrivato con violenza e ha fatto quello che voleva lui, senza darmi la facoltà di oppormi. L'ho assecondato e mai me ne pentirò.
Calum è il mio imprevisto, Niall è una semplice pianificazione.
Talmente assorta nei miei pensieri mi accorgo in ritardo che qualcuno ha fermato l'intero concerto. La folla è in silenzio, incapace di aprire bocca per la sorpresa.
Avrei dovuto immaginare che dietro una cosa del genere ci fosse quel cinese. Infatti Calum cammina lungo la passerella e si ferma nel rettangolo finale di essa, senza il suo basso, ma con il telefono in mano.
«Scusatemi ragazzi, vi dispiace se faccio una telefonata? C'è una persona con la quale ho urgenza di parlare.»
Le fan urlano in segno di approvazione.
Calum si porta il telefono all'orecchio e scruta i mille volti, o forse dovrei dire "i mille corpi fasciati dallo stesso vestiario".
«Ma che cazzo fa?» domanda Niall.
«Te lo sei scelta bene, non c'è che dire.» commenta Harry. Una ragazza lì vicino gli assesta un colpo seguito da "Non offendere il nostro Cinese".
«Ragazzi, il telefono sta squillando, potete fare più silenzio che potete?» è questa la richiesta di Hood.
Cala uno di quei silenzi che senti pochissime volte nella tua vita. Con orrore sento Taylor Swift cantare dalla mia tasca. Tiro fuori il telefono sotto le occhiate divertite di Harry e Niall e guardo lo schermo.

 
Unknown Number is calling you.


Accetto. «Pronto?» sussurro.
Sul volto di Calum si dipinge un sorriso. «Ma allora non sei Ashton! Sei una ragazza!» capisco che sta recitando.
«Incredibile, sono una ragazza!»
«Non intendevo in quel senso, e lo sai. Pensavo fossi il mio amico...» dice in tono dispiaciuto. Ashton, seduto alla batteria, lo guarda come a dire "cosa vuole da me?". «Ma quindi... Tu sai chi sono?»
«Forse.»
La gente intorno a me inizia ad accorgersi che sono io a star parlando con Calum Hood. «Ascolto le tue ipotesi.»
Delle urla eccitate mi fanno sorridere, Calum fa lo stesso ma con una mano chiede di continuare con il silenzio. «Dato che parlavi di un concerto... e dato che nessuno sa i nomi dei Maroon 5 eccetto quello del cantante, potresti essere Adam Levine.»
Gli occhietti di Calum perlustrano l'enorme spazio, alla ricerca del mio volto e tutta questa situazione mi diverte da morire. «Ragazzi, questo numero sconosciuto pensa che sia Adam Levine. Potete urlarle il mio nome?» si rivolge alla folla.
Un coro rumoroso di "Calum Hood" si innalza. Luke e Michael se la ridono e mi indicano. «Va bene, sei Calum Hood. E allora come la mettiamo?» rispondo.
«Tu come vuoi metterla?» domanda in tono malizioso.
«La mazza da baseball? Pensavo in faccia o dritta giù contro il tuo amico.»
Calum fissa lo schermo del telefono, offeso. «Se non mi stai guardando, sappi che sono molto oltraggiato. Vuoi fare del male al tuo ragazzo?»
Urla, ancora urla, Harry si unisce alla folla, saltellando. Quando nota il mio disappunto si ferma. «Ti sto guardando, invece.» dico. «Sei molto bello. Ma ho un dubbio.»
«Dimmelo.» si morde il labbro e per la prima volta dopo almeno cinque minuti di chiamata mi rendo conto che è in imbarazzo e le sue gote sono colorate di rosso.
«Quando la canti GanGnam Style?»
Hood alza gli occhi al cielo, mascherando un sorrisetto con finta irritazione. «Sei sempre la solita stronzetta.»
Rido e lui mi imita.
«Mary sali sul palco e scopatelo qui davanti a tutti!» urla nel microfono Ashton, ricevendo altre grida dalle loro fans.
Calum si volta per mostrargli il medio. Io mi schiarisco la voce, tentando di non andare a fuoco e di nascondere il mio nervosismo. «Prima parlavi del far male al tuo ragazzo...»
«Sì...?»
«Potresti spiegarti meglio, per favore?» domando con tono innocente.
Lui è in difficoltà e prima di parlare allontana il telefono ridendo, rosso come un peperone, mentre l'armata di skinny gli infonde coraggio urlando a più non posso. Inizio a pensare che Beethoven sia diventato sordo dopo esser stato a un concerto dei 5SOS di quei tempi. «Beh, quello che volevo dire è che non è bello colpire con una mazza le palle del tuo ragazzo. Potresti fargli molto male e rischiare di non poter essere soddisfatta sessualmente.»
Mi aspetto che qualche ragazzina qui svenga seduta stante per il tono lascivo di Calum.
«Parli generalmente o di qualcuno in particolare?»
«Al suo posto ti avrei chiuso il telefono in faccia.» dice Harry.
Gli mostro il dito medio.
«Parlo di me e di te.»
«Ah, sei il mio ragazzo?»
«Non lo so. Dipende se è quello che vuoi tu.»
«Io sì, e tu?»
«Controllo la mia agenda e ti faccio sapere.»
«Coglione.»
«Sarebbe un onore per me essere il ragazzo di una melanzana come te.»
«Si sa che ai cinesi piacciono le melanzane.»
«Davvero?»
«Non credo, era tanto per dire.»
Ed eccolo di nuovo, quel sorriso bellissimo che si dipinge sul volto di Calum, quel sorriso che contagia pure me.
Finalmente i suoi occhi incontrano i miei. Mi vede. Sorride ancora di più. Ci guardiamo in modo complice, come se non ci fosse nessuno con noi, come se fossimo noi due soli nell'intero Universo. Sollevo la mano e lo saluto, lui ricambia con un occhiolino.
«Un'ultima cosa prima che riprenda il mio basso.»
Luke afferra il microfono, eccitato. «Dalle un pacco di lattuga!» delle risate.
«Dimmi.»
«Stanotte me la dai?»
Chiudo la telefonata e lui mi mostra la lingua, prima di correre dai suoi compagni e farsi ridare il basso.
Il concerto continua, mancano due ore alla mezzanotte e sento che questo Capodanno sarà il migliore della mia vita.


«Grazie per essere venuti, grazie per aver contribuito alla nostra Fondazione e grazie per aver salutato Louis ancora una volta.» sta urlando Michael, mentre tutti noi acclamiamo i ragazzi.
Mi sono dovuta ricredere su di loro: sono davvero bravi, niente a che vedere con le canzoni che mi fece sentire Helena. Dal vivo sono incredibili.
Luke, Michael e Ashton salutano, scappando dietro le quinte. Giunto il turno di Calum, imita i suoi amici nei saluti e mi cerca di nuovo. Sto quasi per salire sopra Harry, quando mi trova. Con un cenno mi indica di seguirlo dietro le quinte e poi mi mostra allarmato l'ora: 23:55.
Cinque minuti alla mezzanotte. Cinque minuti al nuovo anno.
Inizio a farmi spazio tra la folla, spintonando come meglio posso, determinata a usare anche il mio naso-fucile in casi estremi. Sento le ragazze additarmi come il numero chiamato da Calum, ma non mi fermo nemmeno per sentire meglio cosa abbiano da dire. Voglio andare da lui e fregarmene di tutto e di tutti.
Appena arrivo in prima fila, temo di dover fare a botte con gli uomini della sicurezza, che invece mi riconoscono e mi fanno passare come se Hood gli avesse detto "fatela arrivare prima di mezzanotte o vi licenzio tutti".
Corro dietro le quinte, rendendomi conto di non sapere minimamente dove siano quei quattro paia di skinny neri. «Stai cercando i ragazzi?» mi domanda una donna.
«Sì, saprebbe indicarmi dove siano?»
«Vai dritta e gira a sinistra.» mi sorride, forse capendo chi sia.
La ringrazio con un cenno e mi lancio lungo l'andito che sembra davvero infinito. Arrivata a due svolte, giro a destra, per poi ricordarmi che la donna mi aveva detto di girare a sinistra. Cambio percorso e rimedio al mio errore.
La cosa positiva è che non sono ancora caduta una volta.
Nello stesso momento in cui lo sto pensando, sbatto contro qualcosa di duro e... umidiccio. «Ashton! Dov'è Calum?» gli chiedo col fiatone.
Lui ride. «E' lì nel salottino. Ti sta aspettando.»
«Grazie Bandana Selvaggia!» urlo ridendo e lui arrossisce.
Riprendo la mia corsa contro il tempo e mi sento un po' come Bolt, un po' come i tipi che scappano nei film, inseguiti dalla polizia. Riconosco la figura familiare di Luke e mi fermo, riprendendo fiato e concedendomi una pausa.
«Luke!»
Il biondo si volta, mi vede e con un sorrisetto dice qualcosa a qualcuno accanto a lui.
Il corpo di Calum diventa visibile anche a me, e in pochi secondi sta correndo nella mia direzione. Istintivamente mi avvicino anche io, ignorando il fatto che correndoci incontro potremmo urtarci a vicenda. Nonostante il colpo, lui mi blocca prima che possa cadere rovinosamente a terra e non aspetta un singolo istante prima di poggiare le sue labbra sulle mie.
Ignoro i fischi di Luke e Michael e le urla di Ashton dall'altra parte del corridoio, ignoro i tecnici che ci passano accanto, ignoro le urla delle fan fuori – e onestamente non capisco cosa cazzo abbiano da urlare ancora e con quale voce –, ignoro il fatto che sia più sudato di un cammello che ha corso nel deserto per trent'anni, ignoro il luogo, il tempo, le persone.
Perché le labbra di Calum sono morbide, sono buone e combaciano perfettamente con le mie. Le sue mani mi stringono nel modo giusto, ed è tutto come un incanto.
Per la prima volta in diciassette anni non mi sento più come se la sfiga si fosse raggruppata completamente attorno a me, non sento più come se mancasse qualcosa. L'ho trovata finalmente. Un semplice numero sconosciuto.
«Buon anno.» mormora Calum con la fronte poggiata alla mia.
«Buon anno.» rispondo sorridendo.
«Ragazzi chi non scopa a Capodanno non scopa tutto l'anno, muovetevi!» grida Michael.





AIEEEAH
Ragazze, la cosa più difficile che abbia fatto fino ad adesso, durante questa estate, è stata aprire il barattolino del gelato Sammontana poche ore fa. Ignoriamo il fatto che abbia mangiato gelato alle 12 del mattino, ignoriamo anche la voce della pubblicità molto figa della Sammontana che parte in automatico nella testa... QUEL BARATTOLO E' UNA TRAPPOLA VIVENTE. Ho dovuto poggiarmelo contro la pancia e tirare. Ed era in freezer. Nonostante i ventimila gradi, non è piacevole.
Poi, insomma, io sto ancora piangendo e rotolando per Toby nell'ultima puntata di PLL fatto come non so cosa. Tra l'altro sono finalmente in pari con le puntate in onda in America, quindi consigliatemi qualche serie tv figa. (Ho già in lista un rewatch di The Vampire Diaries e di The O.C., poi the 100 e Scream. In Game of Thrones schiattano tutti, non sono emotivamente pronta)
PPPPOOOI, sono in sclero mode:on per l'album di Bea Miller, in depressione perché una mia amica tettona (La Beddy della ff) è partita in Inghilterra, ha visto CONOR MAYNARD sulla metro e non gli ha fatto fare un video in cui mi salutava. So che stai leggendo Beddy, e vaffanculo. Non esiste che tu non riconosca Conor. PALLIDO COME UNA MOZZARELLA, ASPETTO DA TEDESCO, OCCHI AZZURRI, CIUFFO STILE SCOPINO PER SPOLVERARE I MOBILI. SAPPI CHE STANOTTE TI MANDERO' FOTO DI LIAM SU WHATSAPP MENTRE DORMI.
Chiudiamo questa parentesi.
Non commento il capitolo: lascio tutto a voi e spero vi sia piaciuto. Ne mancano ormai solo tre alla fine, per questo ho pubblicato il primo capitolo di una nuova fanfiction qui su efp: Tattoo. Su Luca Roberto, as I said before. Spero abbiate voglia di sopportarmi pure lì :)
Vi ringrazio ancora per tutto il supporto che date a questa fanfiction. Non mi perdo in trentamila ringraziamenti perché sono tutti nell'epilogo (ribadisco: 3 pagine di ringraziamenti). Però grazie, comunque.
Sì, insomma, ho una dote naturale nel ringraziare sempre le persone.
"Ciao Mary"
"Ehi, grazie, ciao!"
"Come va?"
"Grazie mille, una merda! A te?"
"Tutto okay"
"Grazie!"
"Ti ho ucciso il padre"
"Ma grazie!"
Insomma, ci siamo capiti....
As always vi lascio i contatti:
Facebook – Mary DomenicaDagosto
Twitter - @cucchiaia
Ask.fm - @cucchiaia
Wattpad – cucchiaia con Unknown Number
E il link di Tattoo che è qui su EFP – Tattoo (basta cliccare e bom)
#STAYSTRONG


Ps. Spoiler next capitolo:
«Perché è così importante per te farlo adesso, a cinque mesi di conoscenza?»
Si parla comunque della mia verginità, non della sua che è caduta nel buco scavato dal coniglio di Alice,
ed è ancora vagante nei meandri del Paese delle Meraviglie.

(E' un po' ambiguo, lo so.......)

PS.2 Love YA ALLLLLLLLLLLLLLLLLLL <9:3
 
 
 
 
   
 
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