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Autore: percabeth2000    27/07/2015    0 recensioni
Tiene una mia ciocca tra le dita rigirandosela un po’ tra l’indice e il medio, lo osservo e noto che è pensieroso e che si è imbambolato sui miei capelli.
-Will? – lo chiamo.
Sembra riprendersi ma questo non fa altro che portare la sua attenzione su di me e ciò mi rende un po’ a disagio. Perché continui a guardarmi? Cos’ho?
- Sei bellissima – mi sussurra.
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Mentre sul pavimento inizia a formarsi un mucchio di cenere penso che è questo a cui si riferiva Jason, questa è la cosa che stava degenerando, questa è la cosa per cui mia mamma voleva avere il tempo per proteggermi … Non abbiamo più tempo.
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Te ne sei andata, siamo stati sopraffatti. Già me ne sono andata come un coniglio, gli ho lasciati soli e cosa più disonorevole , per un momento ho anche pensato di non tornare.
Lucilla mi osserva e forse dalla mia espressione intuisce i miei pensieri.
- Non intendevo quello Michelle,mi sono espressa male tu non … - la blocco afferrandogli le mani.
- No Lucinda. Hai ragione, rimedierò, te lo prometto – le dico per poi entrare nella sala da pranzo lasciandola sola.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO DELL'AUTRICE: Non so più come chiedere scusa per i miei aggiornamenti lentissimi, quest'anno è stato particolarmente impegnativo senza contare il blocco dello scrittore che di certo non mi aiutava. Mi scuso se il capitolo ha errori ma ho scritto questo capitolo su un computer un pò vecchio e spesso dovevo fermarmi e riprendere la frase che mi scriveva tutta attaccata. Spero che vi piaccia lo stesso,
percabeth2000





Appena Will lascia la mia camera decido di farmi una doccia infatti dopo la cavalcata di stamattina il profumo che emette il mio corpo non è esattamente uno dei migliori. Prendo dall’armadio un paio di jeans scuri e una maglietta viola prima di dirigermi in bagno, guardandomi allo specchio quasi non riconosco la mia immagine: i capelli sono tutti scompigliati e gli occhi hanno qualcosa di diverso,sembrano più scuri del solito.  Mi infilo nella doccia sotto il getto caldo e, visto che è da un po’ che non provo ad usare i miei poteri inizio a cambiare la temperatura dell’acqua alterando brividi freddi e calde carezze che mi scorrono sul corpo. Dopo aver finito di fare la doccia esco sistemandomi i capelli meglio che posso, all’ultimo decido di farmi una treccia per ridurre al minimo i danni collaterali e mi sdraio sul letto aspettando la cena con Airina. Oggi a pranzo è sembrata così serena e tranquilla, naturalmente non ha perso quel sottofondo di falsità che la ricopre costantemente ma sembrava essere più… Non so, più calma, più sicura.
Resto per un po’ sdraiata a contemplare il cielo che intravedo dall’abbaino finchè non si fa ora di cena e arriva il momento di andare da Airina, esco dalla mia tana e noto che anche Will sta per uscire così gli faccio un sorriso e poi lo precedo lungo i corridoi per arrivare alla sala da pranzo.
Entrando noto subito come i vampiri che ricoprono le pareti siano aumentati notevolmente, fino quasi a diventare il doppio.
- Accomodatevi, ho aumentato un po’ le precauzioni, si dice che qualcuno voglia attaccare il castello – dice Airina sorridendo ed esibendosi in una risata fragorosa alla fine.-Mi chiedo chi possa essere così stupido da attaccare un castello con delle protezioni magiche-
Io non rispondo concentrandomi ad osservare il mio piatto e a prenderne delle piccole forchettate che infilo in bocca di malavoglia. Airina non ha tutti i torti, come può il banco attaccare il castello  quando è risaputo delle barriere che lo proteggono? Nessuno riuscirebbe a sorpassarle, a meno che questo qualcuno non abbia una conoscenza approfondita delle arti magiche, ovvero quella ce le Maligne hanno usato per entrare nel castello e per sottometterci. Una giovane mi passa accanto portando un vassoio e la vedo ringhiare contro i vampiri che stanno appoggiati alle pareti, deve essere un licantropo una di quegli schiavi che hanno preso le Maligne dopo aver preso possesso del castello.
Il sorriso di Airina si fa gelido mentre questa poggia il vassoio sul tavolo andandosene.
Il peggior difetto di Airina è la superbia, crede di essere al di sopra d tutto e di tutti ed è per questo che il branco riuscirà ad entrare nel castello, sarà lei stessa ad aprirgli le porte, come farà con tutti quando processerà mia madre nella sala del trono. Un sorriso amaro mi spunta sulle labbra senza che abbia la prontezza di fermarlo.
-Perché sorridi?- mi chiede Airina trafiggendomi con uno sguardo mellifluo.
- Stavo pensando a che fine faranno quegli stupidi che provano ad attraversare le barriere- rispondo io con noncuranza mangiando un altro boccone. Sento Will farsi più rilassato quando capisce che Airina crede in tutto e per tutto che io sono dalla sua parte,ameno per quanto riguarda la sottomissione delle altre etnie.
Airina risponde con una risata e la cena continua nel più assoluto silenzio fino a quando un vampiro non si stacca dalla parete per raggiungere Airina, si scambiano qualche parola e questa gli sorride compiaciuta.
- Prima che u vada a dormire, devi sapere che, per il grande evento di domani sera, ti ho fatto confezionare un abito- esclama Airina sconvolgendomi. Un abito per festeggiare la messa a morte di mia mamma, pensa davvero che mi possa fare piacere una cosa del genere?
Un vampiro entra in ala dalla cucina portando in braccia una lunga confezione scura, me la porge chinando il capo e si allontana.
- Grazie- sibilo ad Airina freddamente, soppesando l’abito che stringo con forza tra i pugni. Mi dirigo verso l’uscita e qualche minuto dopo sento i passi di Will farsi più consecutivi fino a quando non mi raggiunge affiancandomi.
-   Pretende davvero che tu celebri la morte di tua madre come fosse una festa?- chiede incredulo almeno quanto me.
- A quanto pare… - rispondo io irritata. Come si può pensare che una figlia celebri la morte di un suo genitore? Ho già perso mio papà e non ho intenzione di perdere anche mia mamma solo perché una Maligna è convinta di essere la mia vera madre.
Arrivata alle nostre stanze apro la mia lasciando spalancata la porta, voglio proprio vedere come è fatto questo vestito. Scarto la confezione e ciò che mi salta immediatamente all’occhio è il colore vermiglio del’abito che si intonerà sicuramente con quello del lungo tappeto che porta al trono, ha un corpetto decisamente stretto con delle maniche lunghe ma di pizzo, una fascia circonda i fianchi dando la sensazione che la gonna sia più voluminosa di quello che in realtà è. Purtroppo devo ammettere che non mi dispiace e anzi lo troverei un bell’abito se non rappresentasse una sottomissione al suo volere e alla morte di mia mamma. Chissà come è se  la passa nelle prigioni, non ho neanche provato ad andarla  a trovare, avrebbe fatto insospettire Airina e in più, credo che con tutti i servitori che si ritrova, Airina abbia messo delle guardie anche a sorvegliare l’entrata al carcere.
- E’ un po’ rosso? – chiede Will entrando e osservando l’abito. Quasi senza accorgermene il mio sguardo si posa sul quadro con la rosa e, per la prima volta lo capisco veramente… Macchiata e incompresa. Indossando il colore del sangue alla cerimonia che si terrà domani sera,o meglio, al processo di mia mamma,verrò rappresentata così al Paese: macchiata. Di una colpa orribile e imperdonabile oltretutto. E sarò incompresa perché nessuno, se non io e il branco, saprà dell’attacco che starà per avvenire.
- Beh in effetti sì- dico a Will accennando un sorriso stanco.
-Non dormirai con me giusto?- chiedo poi con tristezza osservandolo. Will mi risponde con un sorriso mesto.
-No, però mi pare che prima una sveglia ci abbia interrotti-dice avvicinandosi ed afferrandomi per la vita. Al suo tocco il mio corpo teso dal disgusto e dalla tensione si lascia andare ad una specie di sospiro.
- Sveglia?- chiedo io facendo una faccia confusa. Will si lascia andare in un sorriso e mi bacia. Un’ondata di calore mi avvolge dolce come un profumo e densa come l’acqua… Mi lascio travolgere dalle emozioni e assaporo le sue labbra gustandomi ogni momento come se fosse l’ultimo.
- Promettimi una cosa… Domani sera, lascia fare al branco e non ti mettere nei casini-mi sussurra sulle labbra con il suo fiato caldo. Scuoto la testa.
- Will, sono i casini a richiamarmi, non posso sfuggirgli – gli dico cercando di allentare la tensione ma ben sapendo che quello che ho detto è la verità. Non gli prometterò di non fare nulla, non gli prometterò di stare ferma a guardare.
- Allora dimmi che sarai al mio fianco- mi chiede, questa volta guardandomi negli occhi con una serietà e una profondità che non gli avevo mai visto.
- Anche volendo, non potrei mai starti lontana- gli rispondo sincera osservandolo. E’ così bello, così dannatamente troppo gentile e onesto, così troppo per me.
- Stiamo insieme fino alla fine – dice lui con calma staccandosi un pò dal mio corpo che sembra urlare a causa della sua lontananza. Incapace di aggiungere anche solo una parola resto a guardarlo uscire dalla porta e scomparire al di là della mia e della sua stanza.
Fino alla fine…
  
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