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Autore: shinepaw    28/07/2015    3 recensioni
Chase vive da solo in una casa interamente fatta di legno al limitare del bosco. Bosco abitato da scoiattoli, corvi, volpi, cervi e soprattutto lupi.
Ne è sempre stato affascinato, quando un giorno stringe amicizia con un grosso lupo dagli occhi dorati. Ma il sottile confine tra amicizia e qualcos'altro verrà spezzato il giorno in cui troverà l'animale ferito...
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Short story AU abbastanza comprensibile anche da sola, dedicata ad Amelia_!
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Un grattare furioso di unghie alla porta. Chase andò ad aprire. Il lupo era tornato, ancora. Si fece da parte per farlo entrare, ma l'animale scosse il capo e agitò impazientemente la coda, indietreggiando, gli occhi dorati fissi nei suoi.

- Che c'è?

Shane indietreggiò ancora, costringendo il ragazzo ad uscire di casa. Lo condusse oltre la baracca.

- Ah... vuoi che ti segua? - chiese, iniziando a capire. Il lupo annuì, spazientito, ed agitò una zampa. Poi si voltò, trotterellando verso il bosco.

Il moro lo seguì.

Aveva piovuto recentemente, e ancora si poteva sentire il profumo della terra bagnata. Le foglie secche scricchiolavano sotto le All Star nere di Chase. Di tanto in tanto Shane si voltava a controllare che gli fosse dietro. Le sue zampe non producevano alcun suono sul terreno.

Allungò il passo, costringendo il ragazzo ad imitarlo. Il lupo iniziò a correre.

È così elegante...

Le zampe, più chiare rispetto al corpo, si allungavano con leggerezza, mentre bruciava senza sforzo un metro dopo l'altro. Quasi saltava ad ogni falcata. Dietro di lui Chase vedeva i suoi muscoli tendersi, guizzare sotto la pelliccia grigia e folta.

E intanto il ragazzo dagli occhi rossi correva con lui, restando un po' indietro. Le sue scarpe alzavano i sassolini. All'improvviso inciampò in una radice assai sporgente e cadde di faccia.

Shane lo sapeva, sapeva che il compagno umano era caduto, ma non poteva voltarsi. Era una prova, lui doveva vedere se davvero era all'altezza.

Il moro si ritirò su immediatamente e riprese a correre, nonostante avesse il fiatone. Si domandò quanto grande fosse il bosco.

Il lupo saltò oltre un ampio tronco e iniziò a zigzagare tra i pini. Chase continuava a incespicare, ma non voleva arrendersi. Dovunque stessero andando, ci sarebbe arrivato anche lui, più o meno illeso.

Di colpo l'animale rallentò: davanti a loro un fiume dalle forti correnti. In mezzo ad esso passavano delle rocce grandi a sufficienza per attraversarlo standoci sopra.

Shane puntò la prima senza timore, poi la seconda, e la terza, e la quarta... conosceva quelle rocce a memoria. Il ragazzo lo imitò, anche se non aveva in sé tutta quella sicurezza. Le sue scarpe scivolavano sulla superficie bagnata.

All'ultima roccia tentennò, purtroppo, e finì in acqua. Non era bassa come sembrava, e soprattutto era gelida. Annaspò e si aggrappò alla roccia. Il lupo lo aspettava sulla sponda.

Si sforzò di restare calmo e prese un grande respiro. Non era così lontana. Ma come poteva fare?

Se fosse stato umano, Shane avrebbe sospirato. Si limitò ad alzare gli occhi al cielo e si protese verso Chase, afferrando con i denti il cappuccio della sua felpa. Lo tirò a riva. Il moro non fece in tempo a lanciargli un'occhiata di gratitudine, siccome l'animale riprese a correre.

Si ritrovarono in una grande radura, alle loro spalle il fiume e alcuni alberi. Diversi lupi riposavano l'uno contro l'altro.

- Sono come te? - ansimò, poggiando le mani sopra le ginocchia. Il lupo scosse il capo e si contorse.

- Loro hanno rotto il patto con la terra - disse faticosamente.

Si rivolse al branco.

- Ehi - mugugnò.

Suo padre, un enorme lupo nero dagli occhi dorati, gli lanciò un'occhiata.

- Cosa vuoi? Questo non è il tuo territorio. E perché c'è qui questo umano?

- Papà, questo è il compagno che ho scelto.

- Com'è arrivato fino a qui?

- Ce l'ho portato io. Mi ha seguito.

Il lupo nero spiò l'umano. Fradicio da capo a piedi, con le mani e gli abiti sporchi di terra e il viso graffiato.

Lanciò un richiamo agli altri.

- Bene, Shane. Vediamo se tutta la strada che ha fatto ne è valsa la pena.

Il branco accerchiò Chase. Lui rimase immobile e si lasciò annusare.

- Resta lì - abbaiò il padre a Shane.

E poi senza alcun preavviso balzò addosso al moro e lo atterrò, ringhiandogli davanti al viso. Il ragazzo evitò i suoi occhi e non si mosse.

Dopo poco il grosso lupo nero si levò e andò a leccare un altro membro del branco.

- Buona scelta. Romperai il patto con la luna? - chiese. Shane scosse il capo. - Ora vattene.

Il lupo grigio tornò dal compagno e scodinzolò come un cane troppo cresciuto.

- Ho la netta sensazione che mi stessi mettendo alla prova... - mormorò Chase.

~~~

Era notte fonda, in cielo brillava la luna piena. Shane si fermò sotto la finestra del moro e lanciò un lungo ululato. La finestra si aprì.

- Forza, entra - biascicò il ragazzo dagli occhi rossi. Il lupo prese la rincorsa e saltò, atterrando direttamente sul letto di Chase, dove si acciambellò.

Lui gli posò una mano sulla schiena. Un attimo dopo, al posto di toccare il folto e caldo manto grigio, si trovò ad accarezzare la sua pelle liscia.

Si girò su un fianco e lo coprì alla bell'e meglio con il piumone. Shane si schiacciò contro il suo petto. Il moro affondò il viso nell'incavo tra la sua spalla e il collo e inspirò profondamente.

- Sai di terra, sangue, bosco e soprattutto sai di lupo - disse. Il ragazzo dagli occhi dorati si chiese se fosse una buona cosa.

- Mi stai dicendo che puzzo?

- No. Amo il tuo odore.

- È stato il tuo a condurmi da te - mormorò Shane. Chase lo baciò sul collo.

- Shane... un giorno voglio fare l'amore con te - sussurrò, tanto piano o forte che lo dicesse lui l'avrebbe sentito comunque, aveva i sensi ultra-sviluppati.

- ... fare l'amore? - suonò interrogativa la sua voce.

Insomma, il suo lato umano lo rendeva un lupo più intelligente e viceversa, ma aveva passato così poco tempo nella forma di Shane l'umano che aveva dimenticato la maggior parte di ciò erano gli usi e i costumi delle persone e anche molte altre cose legate al linguaggio.

Il moro arrossì.

E adesso come glielo spiego?

- Sai, quello che penso voi lupi chiamiate... 'accoppiarsi'.

- Oh.

Il ragazzo-lupo rifletté un attimo.

- Ma a che serve? Io non posso avere un cucciolo - disse infine. Chase sospirò.

- No, ovvio. Lo so anch'io. È solo una grande dimostrazione d'amore.

E gli accarezzò il petto, baciandolo ancora sul collo. Il castano sentì un milione di brividi percorrergli la pelle nuda. Quella sensazione era così piacevole che nemmeno il vento notturno fra la pelliccia poteva batterla.

All'improvviso le labbra del moro vennero sostituite dai suoi denti: un morso fugace, leggero, indolore.

- Ehi. Mordi?

Chase lo strinse a sé.

- Sei mio e per questo voglio che tutti vedano dove ho lasciato il segno.

Shane si divincolò e gli scivolò a cavalcioni, osservandolo intensamente sotto la luce della luna.

Dio, quant'è sexy...

Il castano lo imitò, mordendolo sul collo. Chase gemette di dolore e portò le dita al punto dove il ragazzo-lupo aveva piantato i canini. Le ritrasse sporche di sangue.

- Shane... non così in profondità - sospirò. Lui gli leccò la ferita: in confronto al sangue degli animali che cacciava, il suo era dolcissimo.

Silenzio. Tornarono ad abbracciarsi.

- Diventerò come te?

- Solo se stringerai un patto con la luna...

Uno sbadiglio.

- Ti amo, Shane.

Il ragazzo-lupo mugolò.

- Anch'io... quindi potresti insegnarmi a vivere come un vero essere umano?

FINE (o forse no...)

-

Note dell'autrice:
ehilà! Questo è l'ultimo capitolo, al quale seguirà un extra (incluso un personaggio che conoscete, fufufu). Vorreste un sequel? Ho qualche idea... a dopo, forse, o a domani. Baci
   
 
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