Capitolo 13 – No Happy Ending
Apro gli occhi.
Dove sono?
Mi guardo attorno.
Sembra un ospedale.
E’ tutto così sfocato…
C’è qualcuno con me.
All’improvviso i ricordi
tornano a travolgermi.
Mia madre!
Come dev’essere preoccupata!
Che razza di stupida sono stata a scappare di casa in quel modo.
E per una scemata, poi.
Devo chiarire,
assolutamente.
Ma prima devo fare una cosa più importante.
Devo parlargli.
Seth.
Solo pensare il suo nome
mi provoca un insieme di emozioni.
Preoccupazione per come
deve stare: era ferito, l’ultima volta che l’ho visto.
[Il vampiro azzanna l’enorme lupo,
facendolo sbattere a terra, sanguinante. Il lupo si rialza e attacca, ma riceve
un altro morso, più profondo, e ulula di dolore]
E’ un incubo o un ricordo,
questo?
Non può essere reale! Non deve esserlo!
Cerco di mormorare il suo
nome, ma scopro che anche parlare mi provoca dolore fisico.
Quanto sono
ferita? Quanto tempo sono rimasta incosciente?
Ora ci vedo meglio.
Davanti a me c’è un uomo
con un camice bianco.
“C… Carl…ile?”
L’uomo mi sorride. Sì, dev’essere
Carlisle.
“Tranquilla, starai meglio
presto”
Non so quanto crederci.
“Sette giorni fa… Quando
quel neonato ti ha attaccata…”
Un neonato! Dannazione,
non sono i neonati quelli incredibilmente forti? Eh sì, così ha detto Nessie…
Mi sento sprofondare.
“Sono…passati…. Già… sette….?”
“Sì, è passato un po’ di
tempo”
Squilla un cellulare.
“Che
c’è, Alice?”
La zia di Nessie sta
chiamando Carlisle… perché? Una visione?
“Ah. Sì, si terrà venerdì”
“Cosa?”
chiedo.
Carlisle mi sorride, come
a dire “Non è nulla.”
Non mi rassicura per
niente.
“Okay,
Alice”
Il medico chiude il
telefono e si rivolge a me.
“Non muoverti, ti
provocherebbe dolore. Hai tantissima ferite, mi chiedo
come tu sia sopravvissuta. C’è una persona che vuole parlarti”
E’ vivo!
“Tua madre ti vuole
parlare” aggiunge Carlisle.
Ah.
Non riesco a nascondere la delusione. Non credevo fosse mia madre.
Pazienza, parlerò per
prima con lei.
Carlisle se ne va, e Susan
entra.
“Ciao Daph”
“Ciao ma’…”
“Oh, piccola, il dottor
Cullen mi ha raccontato tutto! Maledetti rapinatori! Non devi
più andare in giro di notte, cara, ci sono troppi delinquenti!”
Mia madre è sull’orlo delle lacrime.
“Mamma, sto bene. E’ tutto okay. Quell’uomo…
Non mi ha uccisa. E’ tutto a posto. E senti… a me va bene che il professore viva con noi, se ti fa felice. Okay?”
Sorride.
“S-sì… tranquilla, ti
dimetteranno presto, e… oh, piccola!”
Susan sta davvero
scoppiando a piangere?
Ma… perché?
“Mamma, che succede?”
“Oh, no, non devi saperlo
ora… non ora…. Riposa, piccola. Ci rivedremo”
“Okay,
mamma. Ti voglio bene”
Sono passati cinque
giorni.
Mi hanno dimessa.
Ma la vita non è tornata come prima.
Non sono riuscita a
sentire né a vedere Seth, non ancora.
Nessie dice
che né Jake né il resto del branco ne sa nulla.
Ho passato tutto il giorno
a casa dei Cullen.
Alice mi mostrava i
vestiti di mezza famiglia, Emmett e Jasper scommettevano su qualunque cosa
riguardante me o Ness, e la mia migliore amica implorava sua madre di allargare
lo scudo, per proteggere la sua privacy dal padre.
Uno scenario divertente,
unico.
Ma ora che sono a casa
mia, dopo aver cenato dai Cullen, mi sembra che mi nascondessero
qualcosa.
“Che
succede, mamma?” chiedo a Susan.
“Daph…”
“Che
succede? Cos’è che i Cullen mi hanno tenuto nascosto?”
“Io… non voglio dirtelo,
non so come reagiresti. Quel ragazzo ti ha salvato la vita…”
Seth.
Mi rendo conto ora della
forza dell’imprinting.
Sento una voragine dentro
di me solo al pensiero di non potergli parlare.
Lo vedo come il pilastro a
cui si appoggia la mia vita.
Ed è così. Sarei morta, senza di lui.
“Mamma… che è successo?”
“Domani non dovrai piangere… promettimelo…”
La voragine si allarga,
schiacciandomi.
“Mamma…?”
Ormai le lacrime scendono
a bagnarmi il viso.
“Non ce
l’ha fatta. Quell’uomo… Carlisle ha provato a curarlo… E’ un grand’uomo,
il dottor Cullen… ma non ce l’ha fatta. Domani è
venerdì. Si svolgerà… il funerale”
Mia madre non osa
guardarmi negli occhi.
E io non oso pensarlo.
No, no, no…
E’ morto a causa mia.
Io ho provocato la morte
di Seth Clearwater.
Seth, che mi ha salvato la
vita, che mi è stato accanto, sempre.
Seth, l’unico che avrei
mai potuto amare.
Mi rendo conto di essere
scoppiata a piangere.
Mi alzo dal tavolo e mi
butto sul letto, sperando di soffocare il dolore, quando squilla il telefono.
“Pronto?” risponde Susan.
“Sì, Ness, è qui. Te la
passo”
Prendo il telefono e me ne vado in camera mia.
“Mia zia ha visto la tua
reazione” è una frase detta con voce rotta.
“N-Nessie…”
“Daph, devi essere forte.
Non poteva sopravvivere, ricordi? Il veleno di un vampiro per i licantropi
porta a morte certa”
I singhiozzi aumentano,
nonostante io cerchi disperatamente di calmarmi.
“Nessie… ci vediamo al
funerale, okay?”
“Daph, per favore, non
fare nulla di insensato o stupido”
A parte deprimermi…
“Ci proverò, ma non
garantisco nulla”
“DAPHNE!”
“Okay, nulla di insensato o stupido, promesso”
“Ciao. Daph, io sarò al
tuo fianco, sappilo”
“Grazie, Nessie”
E’ finita.
Sono a casa, dopo il
funerale della persona più importante della mia vita.
Nulla tornerà come prima,
lo so.
Ma devo sperare.
La speranza dev’essere l’ultima
a morire.
Devo solo essere forte ed
andare avanti.
Per mia madre, per Nessie,
per Jake, per tutti quanti.
E io andrò avanti.
Nulla di
insensato o stupido.
Ma mi manchi, Seth.
Avrei almeno voluto
dirtelo.
Avrei almeno voluto dirti che ti ho amato,e
continuerò a farlo.
- The End
–
Note dell’autrice:
Sigh.
E’ finita.
Come ha
detto Daph, è finita.
Seth Clearwater è morto,
ma la vita continuerà.
Immaginate come volete la
vita di Daphne.
Ma non farà nulla di insensato, l’ha promesso.
L’ha promesso a Nessie, a
se stessa, e anche al ricordo che lei ha di Seth.
Un ricordo che sarà al suo fianco tutta la vita.
Per sempre.