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Autore: Master Chopper    30/07/2015    1 recensioni
“Il Regno di Fiore …
Un paese neutrale di 20 milioni di abitanti.
Un mondo di magia!
Qui la magia è comprata e venduta ogni giorno: essa è parte integrante della vita delle persone.
E c’è anche chi fa della magia la propria occupazione. Questi individui sono conosciuti come Maghi.
I maghi appartengono a varie gilde, compiendo lavori su commissione.
Vi sono molte gilde all’interno del paese. E in certe città risiedono determinate gilde …”
“ Tutta roba che già conosciamo, no?”
[...]
L’indice destro viene teso in avanti, mentre mostra un ghigno beffardo.
“Vi è una gilda, sulla quale sono nate molte leggende e sulla quale, in futuro continueranno a nascerne!!”
[...]
“Il suo nome è … Fairy Tail!”
Welcome back! Sono qui per raccontare una storia ... quella di una Gilda leggendaria. Un luogo tanto felice, ma così pieno di dolore. Eppure, gli esseri umani dimenticano la sofferenza riunendosi con loro simili.
Cosa possono affrontare sette ragazzini e ragazzine ancora inconsapevoli del mestiere del mago?
-AMBIENTATA IN UNA FAIRY TAIL DOPO LA SAGA DI TARTAROS, TUTTO CIO' CHE NELLA SERIE E' AVVENUTO DOPO NON SARA' MENZIONATO, PERCHE' FUORI DALLa TRAMA DELLA FANFICTION-
[Rating variabile!] STORIA SOSPESA! -
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, OC, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Locandina Capitolo: http://i60.tinypic.com/xqi4h3.jpg


Nella sala del ‘trono‘ all’interno del vecchio fortino.
 
 
Lucius sedeva da ormai qualche ora, con la testa rivolta all’indietro, fissando il cielo attraverso i buchi sul soffitto.
 
L’area crepuscolare pervadeva quella sala, colorando tutto, eccetto la penombra, di arancione scuro.
 
Il capo dei banditi sospirò rumorosamente, socchiudendo gli occhi.
 
“ Li sento. Stanno arrivando, ma non riusciranno ad ostacolarmi.”  E, molto lentamente, si alzò per poi incamminarsi verso una porta di legno alle sue spalle.
 
 

 
Intanto, all’esterno, i banditi di guardia stavano venendo rapidamente decimati.
 

“ Presto, ci servono i fucilieri!” Urlò un uomo dalla folta barba bianca, prima di venir investito da diversi suoi compagni sbalzati in aria.
 
A pochi metri, una folla aveva circondato quelli che da un po’ stavano avanzando verso l’entrata principale.
 
“ Ehi, testa bacata! Non sarebbe stato meglio prendere un’altra strada per entrare?” gridò Silver per farsi sentire tra il fracasso, schivando all’ultimo una falce che gli avrebbe altrimenti reciso la gola.
 
“ Ma ti pare?! E’ così che facciamo le cose, noi di Fairy Tail!!” ruggì Tobi, afferrando l’ennesimo avversario per la spalla e sbattendolo violentemente per terra, facendogli perdere i sensi all’istante.
 
 
“Maledetti!” un ragazzo dal volto coperto da un cappuccio nero estrasse un fucile di precisione, sperando di non essere stato notato.
 
Era riparato da un muretto e i due intrusi gli davano le spalle, così calcolò velocemente un futuro spostamento e mirò alla testa del ragazzo dai capelli rossi.
 
“ Tre … due … uno! 
 
Pochi istanti prima di premere il grilletto, vide il suo bersaglio voltarsi ed avvicinarsi in una frazione di secondo. Prima ancora di poter dire ‘A’, si trovò disarmato e altrettanto velocemente venne scagliato contrò l’edificio con una forza mai vista.
 
“ Non …. Sono u-umani …” riuscì a sussurrare, mentre il muro alle sue spalle si sgretolava, creando un accesso per l’interno.
 
Silver sfruttò subito il varco creato e, scavalcando una decina di individui, si portò subito al fianco del compagno che lo aveva preceduto.
 
“ Grr! Non finiscono mai!” ringhiò, rompendo il naso ad un altro uomo armato con una ginocchiata in pieno viso.
 
 
Entrambi però, sebbene presi dal combattimento, riuscirono a percepire una presenza davanti a loro, ancor prima di vedere un’ombra calare da sopra le loro teste.
 
Un corpo atterrò a pochi centimetri dall’ingresso, sollevando una grande nuvola di polvere, terra e fili d’erba.
 
Lentamente, emerse un uomo in cotta e schinieri di ferro nero, con un lungo mantello porpora che si sollevò nello spostamento d’aria, mostrando al centro un emblema scolorito o cancellato.
 
 
Era pelato, ma aveva una barba nera appuntita, sotto un naso piccolo e degli occhi anch’essi neri.
 
Era molto alto e possente, sulla carnagione color caramello si notavano diverse cicatrici, soprattutto vicino alle sopracciglia.
 
Il fattore più preoccupante era che brandiva nella mano sinistra uno spadone d’acciaio, dalla lama larga almeno quanto l’apertura alare di un’aquila.
 
“ E questo chi è?!” domandò sorpreso Tobi, interrompendo la sua avanzata.
 
 Anche il blu iniziò ad innervosirsi, notando che gli avversari rimasti in campo, avevano iniziato ad indietreggiare senza proferir parola.
 
“ Il mio nome è Orione.” Tuonò, mentre un ghigno si apriva sulla sua faccia.
 
“ Ed ho affrontato abbastanza battaglie da potervi dire che … non riuscirete a passare di qui!” E nel dire questo, sollevò la spada da terra, puntandola verso i due, continuando a sorridere spavaldo.
 
Silver mugugnò, indeciso sul da farsi. Di sicuro sarebbero passati, ma probabilmente se non si fossero impegnati abbastanza, questo scontro gli avrebbe privati di molta energia.
 
Era così immerso nei pensieri, che il vedere Dragneel avanzare lentamente, lo sorprese.
 
“ Aspetta, non fare sempre di testa tua! Non sappiamo quanti altri troveremo una volta entrati!” provò persino a bloccarlo per una spalla, ma il ragazzo si scostò bruscamente, lasciandolo basito.
 
“ Io … sono stanco, Silver.” Sussurrò in un sospiro, abbassando la testa.
 
Alcune ciocche dei suoi capelli rosso scuro si persero nel vento, al seguito dell’onda d’urto che aveva colpito il suolo passando a qualche millimetro dalla sua guancia.
 

“ Lo credo, ragazzino!” Rise Orione, che ora stava sollevando la sua gigantesca spada da terra. Si era spostato ad una velocità pazzesca, non lasciando nemmeno l’impronta dei suoi passi.
 
“ Hai combattuto fino ad adesso, questo ti fa onore. Ma non credo proprio che riuscirete a proseguire il vostro cammino!” disse seriamente l’uomo, fissando freddo la testa del suo avversario.
 
Qualche secondo dopo, si accigliò, avvertendo un leggero spostamento d’aria colpirgli la faccia.
 
L’istante successivo si accorse che non era stata l’aria a colpirlo sul volto, ma un calcio di collo di Tobi.
 
Ancor prima di accusare il colpo, si ritrovò disteso per terra, con un grosso livido sanguinante sulla tempia destra.
 
“ Ho detto …” parlò il rosso, avvolto da un’intensa aura cremisi che gli agitava i capelli, facendoli sembrare fuoco ardente.
“ … che sono stanco di essere ostacolato ogni cinque secondi !!
 
Orione era paonazzo dalla rabbia, con diverse vene pulsanti sul collo e sulla fronte.
 
“ Tu !!!” boccheggiò in cerca d’aria, recuperando e brandendo a due mani la sua lama.
 
 
“ Devo dare ragione alla testa bacata: è inutile opporsi, ormai.” Sorrise, nella penombra delle fronde degli alberi, Silver.
 
Orione li vedeva avanzare sempre più lentamente, come se per loro lui non rappresentasse un reale ostacolo. Questo lo faceva infuriare a morte.
 
“ Vedremo!!” urlò al cielo, con gli occhi iniettati di sangue. Portò il filo della lama davanti al suo viso, per poi sollevarla ancora oltre la sua testa. Avrebbe atteso minimo altri due passi, poi avrebbe attaccato senza alcuna pietà.
 
Ma, invece, fu questione di un attimo: l’aroma dei ciliegi della radura si intensificò, propagandosi nell’aria.
 
Si sollevò una leggera brezza molto bassa, che fece sollevare di poco i petali caduti. Quel vento, prese a muoverli come in una danza, dove il rosa copriva ogni centimetro circostante di terreno.
 
“Ma cosa …?”
 
Un’ombra alle spalle dei maghi di Fairy Tail alzò le braccia verso l’alto, per poi richiudere le mani a coppa all’altezza del proprio petto.
 
Flora Rebellion: Danza dei Petali di Ciliegio!
 
Una voce femminile si perse nell’eco, mentre il manto rosa ora si stava sollevando, come una fitta coltre di nebbia.
 
 
“ Nooo!!” gemette Orione, mentre i petali iniziarono a vorticare intorno a lui, sempre più velocemente. A nulla servivano i suoi potenti fendenti, mentre ad ogni mulinello, veniva sollevato sempre più da terra.
 
 “ Petali Solari
 
Ora il vortice lo aveva inglobato come in una sfera a cinque metri dal terreno.
Bastarono una decina di secondi e il globo implose in una luce rossa e rosa, mentre i petali formavano un piccolo sole stilizzato.
 
Il corpo del gigante cadde a terra, producendo un gran tonfo. La mascella era spalancata, gli occhi vacui e la pelle ustionata in vari punti.
 
Tobi e Silver si guardarono in faccia più volte, con la faccia a voler dire ‘Non sono stato io, eh!’.
 
“ Ciao ragazzi ♥!” li richiamò una gentile ma determinata giovane voce femminile.
La mascella dei due arrivò quasi a toccare terra (peggio di quella di Orione), per lo stupore: la ragazza in questione era proprio …
 
“ Sei quella del bar!” gridò Tobi, indicandola col dito.
Il suo viso venne subito raggiunto da un manrovescio velocissimo.
“ Mi chiamo Haru, uffa!”
 
Anche Silver fu sorpreso di vedere la fragile studentessa di poco prima, liberata dalle lacrime e dai rancori.
 
“ Ma … era necessario cambiarsi?” domandò senza peli sulla lingua, indicando il nuovo vestiario di lei.
Come il rosso, venne punito da uno scappellotto sulla nuca.
 
“ Ma insomma! Non era proprio il caso venire fin qui con quegli abiti tutti graffiati e sporchi di polvere.”
Disse, mettendosi le mani ai fianchi e valutando da che pulpito le arrivava la predica: l’unica cosa che copriva quei ragazzi erano dei pantaloni larghi e dei sandali, tutti in pessime condizioni.
 
Lei  invece, adesso vestiva una felpa color cobalto senza cappuccio, con sotto una maglietta bianca e dei jeans lunghi, che non coprivano però delle scarpe da ginnastica grigio scolorito.
Aveva legato i capelli in una coda alta, mentre la fronte era  lasciata libera grazie ad una bandana arancione.
 
“ Comunque sono felice che ora hai ritrovato la determinazione.” Sorrise Tobi, sinceramente contento per lei.
 
La ragazza, un po’ imbarazzata, fece il segno dell’ ’Ok’ con le dita, mentre mostrava un sorriso leggermente tirato.
“ Si, lo so  … grazie, ecco.”
 
“ Non sapevo sapessi utilizzare anche la magia. Sembrava forte!”
 
Questa considerazione fece  arrossire ancor di più la ‘maga’, che prese ad accarezzare distrattamente i lembi della felpa.
“ Era … un incantesimo di mia madre. Mio padre come regalo dei miei quattordici anni mi ha spedito le formule, scrivendomi solo che era un regalo prezioso da parte di tutti e due i miei genitori …”
 
Il rosso si diede mentalmente dell’idiota, mentre Silver si schiaffava una mano sulla faccia dalla vergogna.
“ N-non volevo …”
 
“ Fa niente, mi ci sono abituata ormai. Ricordare non mi fa male.” Sussurrò piano Haru, sorridendogli dolcemente, come a voler dire che stava realmente bene.
  
“ Comunque …” continuò, riprendendo le redini della situazione. “ Se la medicina è nelle mani di Lucius, vorrà dire che bisognerà scoprire dove si trova e sottrargliela.” Spiegò ai due maghi che la guardavano attenti come bambini durante una lezione in classe.
“ Conosco poco degli altri banditi che abbiamo visto qualche ora fa, ma la cosa più importante da sapere è che praticano tutti delle strane magie, in grado di distruggere individualmente una città, se volessero.”
 
“ Non c’è problema!” esclamò entusiasta il rosso, serrando i pugni davanti a sé in una posa da pugilato.
“ Solo se la situazione si farà drastica, useremo la magia.” Sghignazzò, menando pugni a casaccio e spaventando Haru.

“ Come? Che vuol dire ‘solo se la situazione si farà drastica’ ??”
“ Bhe, come dire …”  rispose Silver, sollevando di peso il corpo senza sensi di un bandito.

“ Non so se ci hai fatto caso, ma prima che arrivassi tu, non abbiamo fatto uso nemmeno per un secondo delle nostre magie.”
 
-E’ vero!- pensò, stupefatta – sui corpi degli avversari ci sono solo ferite e lividi, ma sono riusciti comunque a batterne una cinquantina a mani nude-
Lanciò uno sguardo ai due, che avevano iniziato ad incamminarsi verso l’interno dell’edificio.

- Sono molto forti. Speriamo che riescano a cavarsela… -
“ Ehi, aspettatemi!” gridò, rincorrendoli.
 
Dopo qualche minuto …
 
Il trio osservò gli occhi sbarrati e le labbra serrate la porta da dove erano entrati. Per la terza volta, erano ritornati al punto di partenza.
“ Non ci posso credere …”
 
“ Secondo me dovremmo dividerci.” Sbuffò Silver, accendendosi una sigaretta e sbuffando nuvolette di fumo.
 
“ Come?! Quando nei Lacrima-film un gruppo si divide succedono sempre brutte cose!” disse debolmente la verde, con voce tremante.
 
“ Invece io do ragione a Silver.” Una frase che sarebbe dovuta essere registrata e conservata negli annali di Fairy Tail: Tobi che era d’accordo su qualcosa con Silver. Lucy e Gray non ci avrebbero mai creduto.
 
“ Se ci dividiamo, avrei più possibilità di prendere a calci Lucius tutto da sol- ehm! Di salvarci e … trovare la medicina magica! ” Peccato che il ragazzo non sapesse proprio raccontare delle bugie.

“ Ah si, eh?” domandò sarcastica Haru, mettendo subito sotto pressione l’altro, che incominciò a fischiettare fingendosi distratto.
 
“ Allora è deciso …” ridacchiò il blu, iniziando a passeggiare per un corridoio scelto sul momento. Senza nemmeno voltarsi, salutò con la mano i suoi compagni e sparì.
 

Ma, per adesso la mente del mago teenager di Fairy Tail ci porterà altrove … risalendo a sei anni prima di questa loro scelta.
 
Era una calda mattina di Agosto, quando la porta di casa Fullbuster si spalancò, cogliendo di sorpresa il capofamiglia.

Dall’uscio fece capolino il piccolo Silver, conciato per le feste, pieno di lividi, graffi e bernoccoli su tutto il corpo. Senza dire niente, esibì un sorriso compiaciuto e chiuse la porta alle sue spalle, andando tutto contento a sedersi sul divano al fianco del papà.

Gray fece una smorfia, inarcando un sopracciglio.
“ Sai che se tua madre ti vede così ti farà DI NUOVO uscire solo ed esclusivamente con lei, per un altro mese?”

La testa del bambino fece su e giù, continuando a sghignazzare.
“ E tu sai che non ho voglia di passeggiare per le strade, con mia moglie che porta nel passeggino un bambino della tua età?”

Un altro energico segno di assenso.

L’uomo sbruffò esasperato e tornò alla lettura del Sorcerer settimanale.
“ Vuoi almeno dirmi come mai ti sei ridotto così? ”
“ Ho fatto a botte con Tobi.” Esclamò Silver, alzando i pugni al cielo e aspettando una valanga di complimenti da parte del genitore.

“ E perché? ” continuò imperterrito il padre, seppur conoscendo la forte rivalità tra i due marmocchi.
“ Stavolta per nessun litigio. Volevo solo fargli vedere che ero più forte di lui. Ed ho vinto! “ Il blu gettò le braccia al collo del proprio papà, serrandolo in un abbraccio.

Non riuscì però, a vedere le pupille di Fullbuster sgranarsi all’improvviso.
Prima che potesse domandargli il perché di quel comportamento, un pugno a piene nocche lo colpì al centro della testa, facendolo ruzzolare per terra.

“ Ma … perché papà?! Ho vinto! “ domandò tra i singhiozzi. Non era stata tanto la botta a scuoterlo così, ma il rimorso di non ricevere complimenti o elogi.

“ Sei uno stupido se pensi che la forza di una persona si manifesti da una disputa di mocciosi. Finché si tratta di un litigio può pur andare bene, ma è da smidollati fare a pugni per una ragione così sciocca!” Ribatté duro lui, puntando uno sguardo severo sul figlio, ormai in lacrime.

“ Ascolta Silver … Tobi in questo momento sta affrontando un momento molto difficile della sua vita. Lui adesso non ha un padre come me per te, in grado di vantarsi per le sue vittorie o farsi rincuorare per le sconfitte.”

Proseguì dopo una pausa di silenzio, notando che adesso il piccolo lo ascoltava silenziosamente a testa bassa.

“ Se tu avessi conosciuto Natsu come me … sapresti riconoscere lo sconforto nei suoi occhi in questi momenti.”
Con una lentezza quasi dolce, estrasse da un cassetto sotto il comodino più vicino, una piccola cornice di legno.

Al suo interno, vece notare una volta girata, vi era una fotografia datata a undici anni prima.
Al centro c’erano dei molto più giovani Natsu e Gray, che tenevano davanti a loro dei piccoli esserini addormentati dai capelli rispettivamente rossi e blu. Mentre in secondo piano, Lucy e Lluvia li guardavano trattenendo delle risatine per i loro super esaltati e felici mariti, mentre mantenevano tra le braccia i loro figli di un anno da poco compiuto.

“ Quindi ricorda … per dimostrare di essere il più forte, devi impiegare tutto te stesso per proteggere Tobi. Ti assicuro però … che non sarà facile con quella testa calda, te lo dico da esperto.” E sorrise, quasi come in quella foto, scompigliando i capelli del figlio, ora commosso.
 
 
Il ragazzo imprecò fra i denti, prima di tirare un lungo sospiro.

Cacciò via la striscia di fumo, per poi gettare la sigaretta ai suoi piedi, spegnendola sotto la suola delle scarpe.
“ Quindi sareste voi quelli incaricati di fermarmi?” disse freddo, voltandosi di centottanta gradi.

Proprio i piedi sulle travi che aveva appena aggirato, due figure nell’ombra lo guardavano ghignando.
 

 
“ Ihhh!” strillò Haru, inciampando all’indietro. Cercò di ritrovare la calma mentre indietreggiava carponi sul pavimento.
 
A pochi metri da lei, il bandito di nome Gek e la strana creatura che rispondeva al nome di Bootes avevano appena fatto capolino da due colonne.
“ Ci rivediamo ragazzina. Non ti aspettavi un incredibile trappola proprio nella nostra tana?! ” gongolò il ragazzo, dando delle sonore pacche sulle spalle di Bootes.
“ Booh! ”

- Maledizione! Se Tobi non si sbriga a venire qui …- pensò la ragazza, stringendo i denti mentre iniziava a rimettersi in piedi.
“ P-per favore … sono una ragazza indifesa … non credo che uno del tuo calibro voglia sporcarsi le mani con- “
 
“ Taci, principessina!” la interruppe lui, ghignando. ” Pensi che il Boss Lucius sia al corrente della tua vera identità? Potesti essere incredibilmente eliminata davanti a lui e non muoverebbe un ciglio!”
 
Il cuore della verde perse un colpo: Lucius non sapeva di lei?
“ Che succede bella? L’incredibile verità di toglie le parole di bocca? Hahaha!” rise nuovamente il ragazzo, avvicinandosi sempre di più a lei.
“ Non ti azzardare!” gridò Haru stringendo i pugni.
 
I suoi occhi si illuminarono e un breve bagliore rosa le pervase le pupille.
Petali di fiori variopinti la circondarono in un mulinello, sollevando nel mentre un forte vento.

Tifone Floreale “ gridò, scagliando quel turbine verso la coppia, inondandola  con la forte corrente.
Volarono mattonelle, polvere e legno, mentre la sala tremava sotto quella forte pressione.
 
“ Non sono più una bambina! Anche se ciò che sapete su mio padre è vero, non potete conoscere tutto il bene che lui e mia madre hanno fatto per il nostro villaggio. Per questo non vi lascerò portar via la medicina!” disse con tono ferma Haru, stringendo i pugni e preparandosi a  vedere i suoi avversari feriti e sconfitti.
 
“ Ah sì, eh? “ la sorprese una voce proveniente dal luogo dell’impatto.
“ Non me ne potrebbe incredibilmente fregare di meno!”
 
Una volta che il fumo si fu diradato, la mole di Bootes scattò verso la ragazza, caricandola con tutta la sua velocità.
La maga, seppur sconvolta, riuscì ad evitare l’attacco frontale semplicemente saltando di lato, ma nel farlo inciampò nuovamente.    
 
La creatura non si fermò nemmeno per un istante, schiantandosi contro la parete opposta e facendo di nuovo tremare la sala.
Anche stavolta, ne uscì illeso e carico, come dimostrò sbuffando una grande quantità di aria calda dai fori del suo elmo.
 
“ Pensi sul serio che la tua stupida  Flower Magic possa intaccare l’incredibile difesa fisica di Bootes?!” Ghignò Gek, spaventando la ragazza perché adesso si trovava a pochi centimetri da lei, accovacciato su una colonna crollata.

“ Stai iniziando a stancarmi con tutti questi ‘incredibile’!” Il cervello della giovane maga iniziò ad elaborare in fretta le informazioni, speranzoso di trovare una soluzione vincente prima di rimetterci la pelle.


Fu proprio nell’osservare la postura del bandito che trovò un indizio più che utile.
Poco sotto il collo del ragazzo, brillava una chiave d’argento tenuta su perché legata con una cordicella.
 
Sull’impugnatura vi era un’incisione rossa su di un riquadro bianco raffigurante due corna ai lati di un bastone legnoso.

Haru ricordò di aver visto un oggetto simile sui libri appartenenti alla madre, nella libreria di famiglia.
E non solo: anni prima fu proprio un mago holder possessore di una simile chiave a trovare ristoro nel villaggio, attirando subito le sue attenzioni.
“ Tu sei un mago degli spiriti stellari! Il possessore della chiave della porta di Bootes, il Guardiano[1][2].“
 
Quelle frasi rimbombarono come un fulmine a ciel sereno nella stanza.

Il moro ammutolì di colpo, barcollando nella sua posizione.
“ I-i-io … “ balbettò, cercando di riassumere compostezza.

Incredibile.” Sospirò rassegnato.
 
“ Questo è tutto quello che sai dire quando sei senza parole?! ”
- Tsk, ma ora ti tengo in pugno, caro mio. Tutti i maghi sanno che la debolezza di una magia di evocazione … è proprio il mago che la usa! -
( Lucy Heartphilia sternutì, da tutt’altra parte nel continente)
 
“ Bhe … sì, è vero! Ma che pensi di fare adesso? Io diventerò il più incredibile mago degli Spiriti Stellari, rubando la libertà del prossimo. Bootes! ” esclamò il mago, ancora scosso.
- Ti farò vedere come sono abile nei combattimenti con gli Spiriti Stellari. Non sta a te dirmi che non ho talento, come quella stupida bionda di Magnolia! -
 
Lo Spirito stellare grugnì, spalancando le sue alette. “Cancelli di Arcturus [3]!
- Riconosco questa magia! –
Due spuntoni di ferro vennero scagliati contro la ragazza, turbinando su sé stessi come delle trivelle.
 
“ Bye bye, ragazzina! La tua debolezza è incre-“ le parole di scherno del moro vennero coperte da un urlo di dolore puro.

“ Parli troppo …” sussurrò Haru, che osservava divertita lo sguardo assente del bandito, dopo averlo colpito con un calcio di punta proprio in mezzo alle gambe.
“ Nooh …” riuscì a dire lui, in un soffio appena udibile, mentre la chiave d’argento gli veniva strappata dal collo.

Gli attacchi magici persero potenza, dissolvendosi poco prima di raggiungere il bersaglio.

“ Boooh! ” muggì lo Spirito Stellare, prima di ritornare nella sua chiave.

“ E ora, come colpo di grazia … Danza dei Petali di Ciliegio!

Petali di ciliegio presero a sollevare il corpo inerme di Gek, facendolo mulinare in aria per diverse volte, per
poi lasciarlo piombare sul pavimento dopo un volo di sette metri.
 
Nella mente del ragazzo, poco prima che la sua faccia cozzasse contro la pietra, tornarono in mente quei pochi ricordi della sua precedente vita a Magnolia.
 
“ Che vuol dire che non ho talento?! ” gridava un bambino dagli irti capelli neri, contro la giovane donna che stava tenendo una lezione di magia nel quartiere povero dove abitava lui.
“ Sai … ognuno nel mondo ha un posto che gli vien assegnato dal destino, in base alle scelte che fa. Sono sicurissima che se continuerai ad impegnarti con spirito di sacrificio, riuscirai a diventare un incredibile mago.” gli disse dolcemente la bionda, accarezzandogli la testa.
 
“ Vittoria! “ esultò, saltellando qua e là per la sala.
 
“ Dov’è il nemico?! ” la voce furente di Tobi proveniente da un corridoio lì vicino la fece sobbalzare, spaventatissima di incapparsi in un nuovo scontro.

“ Ah … ha già fatto tutto tu? ” sorrise il rosso, salutandola con la mano.
“ Tu saresti dovuto arrivare almeno mezz’ora fa!! ”
 

 
Per l’ennesima volta il  ginocchio affondò nella carne del suo stomaco, strappando all’avversario un urlo di dolore. Prolungò il colpo, distendendo al gamba e ferendolo al mento con un calcio di tacco che lo prese in pieno.
L’uomo vestito elegantemente di blu e bianco, dal lungo ciuffo viola, tossì un grande quantità di bile.
 
Dall’alto della trave, un suo gemello, vestito von una tuta giallo sabbia e pantaloni grigi, rimaneva seduto ad osservare l’esito del combattimento che ormai si dilungava da molto.
 
“ Pfui! Dannato ragazzino!!” gridò Chester, caricando il pugno destro oltre la sua testa.
 
Il mago di Fairy Tail evitò anche questa raffica, per poi restituire una gomitata sul naso al bandito, che stavolta stramazzò a terra.

Si pulì un rivolo di sangue che gli macchiava le labbra, lanciando uno sguardo freddo all’ultimo avversario rimasto. Quella sua calma lo metteva sotto pressione: aveva assistito per tutto il tempo alla battaglia, ma non era mai intervenuto per supportare il debole compagno.
 
“ Perché non hai fatto niente? “ domandò, cercando di nascondere una punta di nervosismo.
 
L’uomo non rispose, limitandosi ad allargare le braccia ai suoi lati, movimento che insospettì parecchio il giovane.
Gli arti vennero ruotati fino ad arrivare paralleli, puntando di fronte a lui.
 
Delle scintille blu inondarono l’aria intorno a lui, mentre il legno iniziava scricchiolare sotto una forte pressione.

Aerial Phose ” una voce calma e cavernosa fuoriuscì dalla sua bocca.
Tutto intorno a lui parve esplodere, persino pietra e mattoni vennero polverizzati in un fragore simile a quello di un tuono.
 
Silver si buttò all’indietro, scivolando sulla schiena per evitare le macerie che avevano iniziato a precipitare verso il basso.
Una volta evitato il pericolo, cercò di scorgere l’avversario tra le rovine, trovandolo immobile a pochi metri dal punto dove era un istante prima.
 
“ Magia dello Spazio Aereo … roba già vista da quei ciarlatani di Blue Pegasus.” Decretò Silver, ormai reso conto che nessuna parola avrebbe alterato il carattere del nemico.
Piuttosto, assunse una guardia stabile, tenendo una mano rigida davanti a sé e l’altra più bassa, vicina al fianco.

“ Va bene allora, userò anche io la magia …”
 
Il pugno chiuso destro si appoggiò sul palmo aperto rivoltò all’insù. L’aria parve raffreddarsi, ma allo stesso tempo diventare più … liquida.
Una luce color cristallo illuminò le buie pareti e i grandi occhi di ghiaccio del ragazzo si spalancarono.
 
L’individuo misterioso si sentì mancare il fiato, mentre una barriera lo schiacciava sempre più verso l’esterno.

Ma, non era una normale barriera: era più turbolenta ed irrequieta. Era acqua!
 
Il suo corpo venne scagliato via, accompagnato dall’ondata che si era appena sollevata dalle mani del mago di Fairy Tail.
“ Sei già a terra? ” domandò ironico quest’ultimo, saltellando sul posto, ma mantenendo al stessa identica guardia di prima.
 
“ Magia … dell’Acqua ?” chiese con un filo di voce roca il bandito sconosciuto, rialzandosi da terra.

“ Alchimia, prego.” Sorrise Silver  alzando le mani, rivolgendo i palmi verso il basso e distendendo le dita.
Improvvisamente, tutte le gocce d’acqua rimaste sul pavimento, guizzarono verso il soffitto, spaventando il clone di Chester.

“ La capacità di materializzare e smaterializzare … plasmare e ricominciare. “
 
Aerial Phose” Una semisfera magica si allargò dalla posa del mago, estendendosi per almeno quattro metri.
Nuovamente tutto all’interno del raggio d’azione venne pervaso dall’elettricità, causando esplosioni concatenate.

“ Il mio nome è Chester, vice del capo Lucius e più potente ufficiale nella nostra organizzazione.”
 
“ Capisco, quindi quell’altro che ho steso poco fa era solo un tuo surrogato? ” domandò il blu, per niente intimorito dall’attacco che mano a mano si avvicinava al punto dove lui aspettava immobile.
“ Esattamente, Anti-Chester è solo uno dei tanti che ho reso schiavi con la mia magia Human Raise.” Sorrise perfido Chester, diventando tutt’uno con le scintille che lo pervadevano.
“ Bastardo … quindi era vero … quel tipo là fuori non era un bandito.” Disse freddo tra i denti il ragazzo, ripensando ad Orione e allo stemma sul suo mantello che richiamava l’ordine di guardia reale di Bosco.

“ Non sembri realmente scosso, ragazzino.” Notò l’uomo, mentre le sue vesti si agitavano come stendardi in balia della corrente.
 
“ Ovvio … perché sarà adesso che ti fermerò, mettendo fine a questo tuo dominio !!” le mani piene di lividi di Silver si illuminarono con la stessa luce di prima, venendo inglobate da due vortici d’acqua che turbinavano simili a trivelle.
“ Sei coraggioso, ma anche tanto sciocco!” rise il viola, attendendo lo scontro dei colpi contro al sua Aerial Phose.
 
“ Non credo …” quando i pugni si scontrarono contro l’Aerial Phose, l’acqua iniziò a vibrare ancora più forte.

Dopo un attimo di tensione, però il liquido esplose all’interno del cerchio, conducendo l’elettricità in milioni di gocce che caddero lontano.
 
“ Cosa?! ” esclamò basito Chester, ora privo di difese.
 
“ Le qualità dell’Acqua sono tante e l’Alchimia permette di sfruttarle tutte. ” ghignò vittorioso Silver, alzando la mano destra davanti a sé, con il dorso rivolto all’esterno.
Quando il palmo i chiuse in un pugno, una colonna d’acqua cilindrica fuoriuscì dal terreno, spingendo il bandito per il mento fino al soffitto, dove l’impatto contro la testa lo mise fuori gioco definitivamente.
 
“ E sono due …” sbuffò il ragazzo, bagnato dalla pioggia che scendeva al suolo dopo il colpo.
 

“ Ne sei sicuro? ”
 
La vista si annebbiò per poco e un forte bruciore al fianco lo fece sbiancare di colpo in viso.
Scorse un oggetto metallico sbucare poco sotto le costole, da dove iniziò presto a sgorgare del sangue che gli macchiò i pantaloni.

Sentì un alito caldo sulle orecchie e subito dopo, una voce già sentita.
 
“ Non sei stato per niente cauto, nonostante tu abbia affrontato dei membri elitari dell’organizzazione.”
Era la stessa voce appartenente a Chester, ma proveniva dallo ‘schiavo’ messo al tappeto poco prima.
 
La lama venne estratta con un movimento secco e le gambe di Fullbuster cedettero allo shock.
“ Tu eri … sotto il suo controllo.” Gemette, premendosi la ferita.
 
“ Bha, Anti-Chester è solo un nome per passare inosservato sotto gli occhi di tutti! Sono io ad avere tutti al mio comando qui.” Sghignazzò perfido Anti-Chester, ripulendo il pugnale con la manica della giacca.
 
“ Con la magia Human Raise schiavizzò gli uomini senza spina dorsale come quel maledetto ex-generale, mentre con un incantesimo minore, Pet, ipnotizzo anche gli Spiriti come Bootes. E’ solo grazie a me se quel mago fallito di Gek ha un ruolo in questa mandria di sfigati.” Disse, continuando a pavoneggiarsi mentre faceva avanti ed indietro per il corridoio.

Qualcosa dietro il ragazzo si mosse, troppo veloce per notarlo.
 

Di nuovo l’aria divenne più pesante e delle scosse pervasero il suo corpo, facendogli rizzare persino i capelli in testa per via dell’elettricità statica.
 
Chester adesso era di nuovo in piedi, con la testa da cui sgorgava copiosamente sangue, ma gli occhi incolori e assenti.
 
“ Costringere le persone a rendersi in questo stato contro la loro volontà … sono i maghi come te la feccia del continente!” grugnì Silver, sputando un grumo rosso sulla faccia di Anti-Chester, che indietreggiò schifato.
“ Come ti permetti, bastardo !?” urlò iracondo, schioccando le dita per dare un segnale al suo ‘schiavo’.
 
Aerial Phose.”
 
La zona colpita divenne blu elettrico, come se fosse stata illuminata da dei raggi ultravioletti, per poi esplodere nel solito rombo fragoroso.

“ Oh …” esclamò sorpreso il mago, notando come all’interno del cerchio, un piccolo geyser sgorgasse dal corpo del blu, per proteggerlo come un’armatura.

“I miei complimenti, è davvero un ottimo piano ma non funzionerà una seconda volta. Basterà far aumentare il voltaggio e-“
Ma prima che potesse dare un nuovo comando, un rumore cristallino lo interruppe e diverse schegge di un materiale imprecisato gli graffiarono il corpo in vari punti.
 
“ N-no! Non può essere: avevi detto di essere un’alchimista dell’Acqua!! ”
Il sorriso di scherno di Fullbuster fu la prima cosa ad uscire da quell’enorme guscio di ghiaccio che aveva fatto implodere l’Aerial Phose.
 
“ Bhe, diciamo che un po’ ho mentito: sono esperto anche nell’alterazione dei liquidi.”
 
Strisciando come una marionetta snodata, Chester recuperò la distanza, preparandosi a colpire ormai vicinissimo al bersaglio.
“ Sta buono, tu.”

L’alchimista, senza nemmeno voltarsi, socchiuse le palpebre e battè di nuovo il pugno destro sul palmo aperto.
Solidificazione
Dalle vesti ancora umide e bagnate  del fantoccio, crebbe un massiccio spessore di ghiaccio, che andò ad immobilizzarlo per terra grazie al suo formidabile peso.

Fusione e Solidificazione “ la mano destra si aprì distendendo le dita, per poi richiudersi quasi immediatamente.
Il geyser congelato alle sue spalle si sciolse ritornando semplice acqua calda, che andò a condensarsi ai suoi piedi.
 
“ Non ci posso credere! E’ questo il vero potere di un’Alchimista ??” L’Anti-Chester indietreggiò, cadendo miseramente a terra e ritrovandosi di spalle al muro. Tutte le vie di fuga erano bloccate.
 
“ Bhe, diciamo di sì. Ma dovete ritenervi fortunati: se fosse venuto mio padre, tutto questo edificio sarebbe diventato una scultura di ghiaccio buona solo per il museo.” Tra le mani di Silver, il liquido iniziò a prendere forma, plasmato dalla volontà dell’Alchimista.
 
Bastò poco e venne tramutato in ghiaccio. Ora, brandiva una lancia da cavalleria dalla punta larga, finemente decorata e lunga quattro metri.
Water Make: Ice Grungir “ gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, caricando a testa alta, con l’arma imbracciata.
 
“ C’ero quasi riuscito … avrei potuto manipolare anche Lu-cius …” singhiozzò il viola, pallido in viso, prima di venir travolto da una forza inarrestabile.
 
Il suo corpo venne scagliato in aria, con un brutto squarcio che dall’ombelico arrivava quasi fino al collo.
Quando un tonfo segnò la fine dello scontro, la lancia di ghiaccio implose in tanti piccoli fiocchi semitrasparenti, che andarono a depositarsi sul freddo pavimento.
 
Il ragazzo rimase immobile, ansimando a testa bassa mentre un sottile strato ghiacciato gli bloccava l’emorragia all’altezza della ferita.
“ Così facciamo noi di Fairy Tail.”
 

 
Dopo l’ennesima svolta, i due ragazzi arrivarono davanti ad un massiccio portone di legno, dalla lacca forse un tempo rossa, ora consumata e color ruggine.
 
Haru dopo averlo squadrato dubbiosa, notò uno strano bagliore proveniente dalla tasca dei suoi jeans.
- La chiave … perché ha preso a brillare proprio adesso? – cercò con lo sguardo il compagno, trovandolo tristemente in una situazione pietosa: Tobi era sdraiato a pancia in giù per terra, con il volto verdognolo e gli occhi offuscati.
 
“ Troppo … stretto.” Sussurrava debolmente, lamentandosi come un bambino ad ogni singolo movimento di una sua fibra muscolare.
Effettivamente, le pareti ed il soffitto erano molto vicine, tanto che si potevano toccare senza nemmeno allungare troppo un braccio intorno a sé. Probabilmente la scarsa illuminazione e la puzza di chiuso soffocante avevano fatto il resto sul povero mago di Fairy Tail.
“ Ma come, non eri tu quello che poco fa voleva distruggere tutto e tutti?” chiese sarcastica la ragazza, mentre si preoccupava seriamente che il ragazzo non fosse più in grado di lottare.
 
Di tutta risposta ricevette un grugnito, seguito da un ringhio nervoso.
Lentamente, il rosso aveva disteso un braccio, iniziando a strisciare verso il portone.
“ S-si … e non mi arrenderò! ”
 

Angolo Autore supersimpaticocheinterrompeicapitolipropiosulmomentoclouchetuttiaspettavano:

 

Welcome back! Come va?

Spero proprio che il caldo non vi stia neutralizzan-*sviene sulla tastiera * (perché Master Chopper soffre molto il caldo ^^)

Sono riuscito ad aggiornare questo capitolo, nonostante mi sarebbe piaciuto inserirci anche la battaglia finale contro Lucius … ma sono perfido, quindi per stavolta no ;P
Anzi, vi avviso che il prossimo conterrà solo la battaglia contro il ‘boss finale’ proprio per non rovinare la linea narrativa che sto creando.

Quando arriverà il prossimo capitolo? Forse presto, forse tra due settimane o più, non lo so.
O magari anche mai, se questo caldo mi uccide prima!
 
Bhe, parliamo di quanto scritto, dato che ormai le recensioni (purtroppo) non abbondano:

Ci sono molti riferimenti al passato dei tre ragazzi e soprattutto alla situazione misteriosa e particolare di Tobi, di cui non ho voluto parlare subito per evitare di interrompere i combattimenti.

E … Gray invece, a dispetto delle apparenze, è un buon padre XD

Mi dispiace non ricevere tante recensioni, non tanto perché I WANT THE VIEWS MUHAUHAUHAUHAHUA, no.
Più che altro, perché mi rendo conto che le long ad OC non interattive non fanno molto successo, a dispetto della Nalu Week (che grazie a Gwyn è finita!) o one-shot tra paring … peccato, che ci posso fare :)


Inoltre, mi piacerebbe ricevere recensioni leggermente più lunghe, dato che vorrei capire se la ff la si legge sul serio oppure si intravedono i primi righi senza proseguire …
Facciamo che la smetto,ok?
 
Presto vorrei aggiornare anche la ff di KHR, quindi gioite, o voi che la aspettavate da così tanto XD
 
[1]: Sì, nella fic ci saranno Spiriti Stellari, prevalentemente inventati da me. Se per caso, andando avanti con la storia originale, verranno presentati Spiriti che io ho già inserito, solo con aspetto/magia diversi … ho una giustificazione per questo, ma adesso non è il momento.

[2]: Bootes, la costellazione del Pastore/Guardiano/Boote. Fonte: http://www.accademiadellestelle.org/costellazioni/Boote.html

[3]: Arcturus: Stella più luminosa della costellazione del Bootes.

 
Ah, vorrei ultimare con un piccolo angolo che avevo abbandonato dal Capitolo Zero: L’ispirazione per i nomi dei personaggi apparsi.
- Silver Musica: Silver Fullbuster era il padre di Gray, quindi nonno dell’attuale Alchimista, mentre Musica mi sembrava un degno tributo per uno splendido personaggio di Rave, reincarnato da Mashima nel nostro stripper ghiacciolo preferito.

Sapphire: Originariamente si doveva chiamare come un’altra tonalità di rosso (e quindi avrebbe avuto un colore di capelli diverso), ma poi ho deciso che avrebbe avuto i capelli color zaffiro.
E, se Gerard è stato così originale con Erza da averle dato un cognome in base ai suoi capelli, credo proprio che avrebbe fatto lo stesso con la figlia ^^

Puck: Personaggio (folletto) molto importante e ricorrente nell’opera Shakespeariana, ‘’Sogno di una notte di mezz’estate’’

Ebi: Vuol dire gamberetto, il soprannome che Gajeel affibbiava a Levy.

Rov: Diminutivo di MakaROV

Haru: Mentre pensavo al nome da darle stavo riordinando la mia stanza e mi sono imbattuto nel primo numero di Rave (per chi non lo sapesse, il protagonista del manga/anime si chiama Haru, che in giapponese significa ‘primavera’. Mi è sembrato un buon collegamento, dato che è un nome sia maschile che femminile: vedesi Haru Miura di KHR)

Benhart: Il nome di un guerriero ciarlatano di Dark Souls 2, inizialmente si sarebbe dovuto chiamare Zieg, oppure Sidd.

Lucius: Inizialmente il personaggio doveva avere un lato demoniaco che mostrava in battaglia, quindi avevo pensato a Lucifer. Ma siccome mi sembrava troppo estremo per un antagonista iniziale, ho cambiato idea, optando per il soprannome che usavo per infastidire un mio amico delle medie, di nome Luciano.

Chester: Non me lo ricordo.

Gek: Idem di sopra.

Bootes: Dalla costellazione.
Orione: Scelto perché suonava importante e ‘massiccio’ come nome, preso dalla mitologia greca.
 
 
Alla prossima X3!

P.S: Che cosa avevo detto nell’angolo autore dello scorso capitolo? Interviste ai personaggi?
Sì, ma come verranno rese: ho intenzione di scrivere una long spin-off (anche se non credo sia il termine corretto) di questa storia, dove i personaggi faranno la loro comparsa e verranno “intervistati”, anche se con una trama sottile sottile che si rivelerà negli ultimi capitoli.
Non aspettatevi cose serie o combattimenti entusiasmanti: sarà completamente no-sense e demenziale, giusto per staccare un po’ XD.
La maggior parte delle domande saranno ideate da me, ma se per caso voi avete qualche richiesta particolare, potete scriverle nelle recensioni (non più di quattro per recensione, per favore).
Il primo personaggio chiamato sarà Tobi, mentre l’intervistatore … è una sorpresa ;)
Fatemi sapere cosa ne pensate!

P.P.S:  La locandina di questo capitolo è stata richiesta da stardust94, disegnata da me sulla base di … bhe, credo non ci sia nemmeno bisogno di dire quale fosse l’immagine di base, per quanto è famosa.
Da adesso potete richiedermi anche voi delle locandine, per ora con un solo soggetto tra i personaggi apparsi.

   
 
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