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Autore: Cruel_Illusion    25/01/2009    2 recensioni
Possibile che il coraggio affiori solo nel momento in cui si avvicina la morte..la fine di tutto? Chissà se Lui in questo momento mi sta guardando da lassù.. Io sto ancora soffrendo e tu dove sei? 3 anni .. 4 mesi e un giorno .. Mi avevi promesso che mi avresti protetto sempre..e per sempre.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'acqua calda della doccia rilassa i miei muscoli tesi.Ancora una volta l'ho sognato.Ho sognato che tornava da me.
Dentro la vasca il vapore,l'odore dello shampo alla fragola e del bagnoschiuma al miele crea una deliziosa fraganza che mi da leggermente alla testa.
Mi sembra quasi di sentire il suo irresistibile profumo..
Ho bisogno di lui...
Lascio che il getto d'acqua scorra libero sul mio corpo nudo..una strana sensazione di tranquillità mi pervade.
Ho bisogno dei suoi abbracci..
Il ricordo del suo volto torna vivido come non mai nella mia mente.Una fitta al cuore..come se una palla di cannone arrivasse dritta sul petto,sento i ricordi che tornano.
Una lacrima solitaria mi solca il viso..


"Ok Rebecca ci vediamo domani a scuola."Con un bacio sulla guancia saluto la mia migliore amica.
"Certo Julie!Non dimenticare di chiamarmi stasera.Ancora non mi hai raccontato del tuo appuntamento con James.."
Il suo sguardo la dice lunga.Chissà a cosa sta pensando.Mi lascio andare ad una risata cercando di non farmi notare da lei , che in questo momento è presa nell'elencarmi tutti i pregi del suo Zack.
Mi fissa stranita.
Oh no.
Se n'è accorta.
Mi guarda e sogghigna perfida.E' ora di scappare..ADESSO!!
Inizio a correre veloce per le strade di St. Albans.La gente che urto mi guarda infuriata e solo ora mi accorgo che una enorme folla invade la piazza.
No!NO!NO!Oggi c'è il mercato!!Volto la testa per vedere se Rebecca mi sta raggiungendo,ma dietro di me solo una moltitudine di gente che mi urla irritata.Mi lascio andare un sospiro di sollievo.
"Signorina stia attenta!Signorina!" Ho appena il tempo di sentire queste parole che avverto una dolore lancinate alla gamba sinistra.
Sento delle ruote che stridono.
Mi hanno investito...ancora una volta.
"Ti sei fatta male?"Una voce preoccupata richiama la mia attenzione.Sbuffo e cerco di alzarmi ma il dolore me lo impedisce.
"Ahi!Che male!Certo brutto idiota che non sei altro!Mi sono fatta male e anche tanto!Guarda meglio la strada prima di travolgere persone innocenti!"
Apro gli occhi e trovo a pochi centimetri dal mio viso il volto di un angelo.
Si perchè quello che ho davanti non può essere altro.Lo fisso attontita per qualche secondo,come in trance.
E tutto ciò a cui riesco a pensare è a quanto sia bello.
Una folta chioma biondissima si fa largo fino a coprire anche metà del viso, di un pallido avorio.
Gli occhi due brillanti smeraldi ombreggiati da folte ciglia color pece.
Il naso dritto e ben proporzionato,le labbra all'apparenza morbide e carnose sembrano due petali di rosa vermigli.
Il resto del corpo mi è celato poichè l'angelo è in ginocchio di fronte a me.
Continuo a contemplarlo finchè non sorride sghembo e mi offre una mano per rialzarmi.Solo adesso mi accorgo che sono rimasta ben più di qualche secondo ad ammirarlo.
Con il viso in fiamme gli sorriso imbarazzata e prendo la sua mano,cercando di rialzarmi.
Ma a quel contatto una scarica di pura elettricità mi attraversa la mano fino a scendere giù per la spina dorsale.Perdo l'equilibrio ma due braccia forti mi salvano da un impatto certo con l'asfalto.
Mi giro per vedere il volto del mio salvatore e incontro nuovamente quei due smeraldi.Lo sguardo che posa fisso sul mio è inteso e profondo,come se cercasse di carpire qualcosa dai miei occhi.
Mi ha rapito.Imprigionato.
Non riesco nemmeno a formulare un pensiero coerente..
Una dolce nebbia inizia ad avvolgermi mentre sento che la sua presa si fa più stretta.
Non resisto più.
Chiudo gli occhi.
Poi , il buio.


Il nostro primo incontro..o dovrei dire scontro?
E pensare che gli avevo anche dato del brutto idiota!Un piccolo sorriso spunta sulle mie labbra.


Qualcosa mi sfiora il sfiora il braccio.
Apro piano gli occhi e di fronte a me trovo il volto dell'angelo.
Chiudo immediatamente le palpebre mentre sento il viso letteralmente in fiamme.
"Come ti senti?"Di nuovo qualcosa mi sfiorara delicato il braccio.Socchiudo gli occhi.
E' lui.La sua espressione corrucciata mi fa tornare in me.
Poi ,quando si accorge che lo sto guardando fisso,un sorriso dolce compare sulle sue labbra.
"B-bene grazie."Non riesco quasi ad aprire la bocca per l'imbarazzo.Quant è bello..
"Potrei sapere il nome della fanciulla che ho accidentalmente-a quest ultima parole fa delle strane virgolette per aria-travolto?"
"Juliet..io mi chiamo Juliet."Dico abbassando lo sguardo.Non riuscirei a sopportare ancora la vista di quei due smeraldi.
"Hai un bellissimo nome..Spero di non averti procurato nulla di grave Juliet.Io sono Claude,Claude Rousseau."
Ecco perchè la sua voce è così..strana?Ha un leggero accento francese che la rende così..sensuale,vellutata.Starei ore ed ore ad ascoltarlo parlare.
"Bene Juliet ho chiamato tua madre, a momenti sarà qui.Io vado.E' stato un vero piacere conoscerti.Davvero.."
Quando pronuncia l'ultima parola i suoi occhi iniziano a brillare e io ne rimango incantata.Non dovevo alzare lo sguardo.
La porta della stanza in cui mi trovo si apre e ne entra una spaventatissima Gabrielle.Oddio ha le lacrime agli occhi.
"Mamma ti prego non piangere."
"Oh Juliet non sai che spavento mi sono presa.Questo ragazzo è stato molto gentile nel soccorrerti e portarti qui per controllare che non ti sia fatta niente.Per fortuna c'era suo padre in casa.Sai,il padre di Claude è il nuovo medico dell'ospedale di St Albans.Che gran brava persona il dottor Rousseau!E inoltre è collega di papà!Ho invitato tutta la sua famiglia domani sera a cena,per ringraziarli!"
Aspetta...aspetta.Sono nella casa dell'angelo?
Mi guardo attorno e ciò che si presenta mi lascia letteralmente a bocca aperta.
Oltre il bordo del letto si apre un enorme stanza ,le pareti di un beige antico fanno risaltare i mobili in legno,pochi ma estremamente eleganti .
Strani arabeschi sono disegnati sul bordo che percorre il confine fra le pareti e il soffitto,da cui pende in tutta la sua maestosità un lampadario barocco.
Il letto in cui sono stesa è a baldacchino,i tendaggi rosso sangue mi fanno uno strano effetto.
"Allora Juliet?"
Troppo presa nell'ammirare la stanza ho perso il filo del discorso.
Claude sembra accorgersene e a bassa voce mi sussurra:
"Tua madre vuole sapere se hai bisogno di qualcosa o se sei pronta a tornare a casa adesso."
"No,non ho bisogno di niente,mamma.Possiamo andare."
Imbarazzata mi alzo dal comodo letto su cui sono distesa e con un cenno della mano saluto Claude ,che nel frattempo è rimasto lì seduto imbambolato.
"Ciao Claude,grazie ancora. A domani."
Gli sorrido imbarazzata mentre esco dalla sua camera.Un pò impacciato ricambia il saluto.
Strano..mi è sembrato di veder affiorare sulle sue guance un leggero rossore.
Un unico pensiero mi attanaglia la mente..
Domani rivedrò Claude Rousseau.

Strano che dopo tanto tempo ogni singola parola,emozione,sensazione sia ancora così impressa nella mia mente.
Quello che seguì alla cena a casa mia fu il periodo più bello della mia vita.
Io e Claude diventammo subito amici dopo quella sera,anche se per me lui era qualcosa di più.
Ogni volta che incontravo il suo sguardo il mio cuore iniziava a battere forte e la mia mente si rifiutava categoricamente di formulare pensieri coerenti.
In quei momenti mi estraniavo totalemente dalla reatà e se lui mi chiedeva qualcosa,qualsiasi cosa,mi limitavo ad anniure.
Lo amavo.
Si lo amavo.Più della mia stessa vita.
Ma troppo codarda non ebbi mai il coraggio di confessargli i miei sentimenti anche quando ne ebbi l'occasione.
Se solo non fossi stata così vigliacca..

Claude ti amo..

Un giorno di marzo Claude fu colpito da un attacco cardiaco.
Lui ,il mio unico amore,soffriva di problemi di cuore da molto tempo ormai.
Passai con lui le ultime ore della sua vita cercando di dargli un pò di sollievo con la mia presenza mentre soffriva,soffriva come un pazzo.
Vigliacca!Stupida!Mi ripetevo.
Avrei dovuto rivelargli i miei sentimenti così da non avere rimpianti.


"J-Juliet?"La sua voce era appena un sussurro.
"Sono qui Claude.Sono qui accanto a te."Gli dico mentre prendo nuovamente la sua mano fredda fra le mie.Gli dono un sorriso dolce.
"Prome-"Tossisce.Gli passo una mano fra quei capelli così morbidi e setosi che amo tanto.
Una smorfia di dolore gli deforma il viso mentre cerca di continuare.
"Non ti sforzare Claude.Sei debole.Ti preg-"
"Juliet,promettimi che non ti scorderai mai di me."Gli sorrido.Dimenticarmi di lui?E come potrei?
"Lo prometto."
"Promettimi che mi porterai sempre nel tuo cuore."Tu sei il mio cuore.
"Lo prometto."
"Promettimi che non sarai mai di nessuno.Mai.Non avrai nessun altro che me nel tuo cuore."
"Cos-"
"Prometti."
Ripenso a quello che ha detto.Che abbia frainteso tutto?No.Impossibile.Lui..mi ama.
"Prometto."
Mi fissa con quel suo sguardo intenso e dolce,e mi incatena.
Anche se adesso quei smeraldi sono spenti riescono comunque a catturarmi.
Sorride sghembo poi chiude piano gli occhi.
"Ti proteggerò sempre.. e per sempre."

Dopo poche ore se ne andò lasciando al posto del mio cuore un enorme voragine nel petto.
Era lui il mio cuore..
Lui è morto.Non tornerà più.
Mi proteggerà comunque.L'ha promesso.
Sciocca..

Mi ritrovo in ginocchio nella vasca.
Le mie lacrime si mescolano inesorabili all'acqua che scorre senza sosta.
Un rumore strano proveniente da dietro la porta del bagno mi ridesta.
Una sagoma scura entra nel bagno.Non riesco a vederne i contorni certi.
Si ferma esattamente davanti a me poi si appoggia con la schiena al lavandino.
Riesco a intravedere una chioma biondissima.
Due occhi rossi.Sembrano rubini.
Eppure..non avevo mai avuto illusioni di lui in cui fosse talmente reale.E se aprissi la tenda e..
La figura si avvicina sempre più, il volto fisso sul mio.
Alza un braccio e poggia delicato il palmo della mano sulla plastica e fa scorrere le dire su e giù.Poi un sussurro.
"Juliet.."
E una folata gelida mi colpisce in pieno petto.

Lo sento chiaramente.Mi ha parlato.
In me esplode il panico.Istintivamente prendo un asciugamano e ci avvolgo il mio corpo nudo.Ho il respiro affannato.
La figura è ancora lì non accenna a spostarsi.
Devo riuscire a trattenere quella parte di me che in questo momento vorrebbe urlare e ordinare alla sagona si andara via.
Via.
Non riesco a trattenere gli spasmi mentre lacrime copiose mi solcano il viso.
Respiro profondamente.Chiudo gli occhi.
Avvicino piano la mano al bordo della tenda.
Con uno scatto veloce la spalanco.
Mi sporgo, guardo sia a destra che a sinistra.
La sagoma è sparita.
Apro lentamente gli occhi mentre un'altra folata gelida mi investe.
La finesta è spalancata.Frammenti di vetro ovunque.
Io..io l'avevo chiusa..

  
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