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Autore: _Nancy_    31/07/2015    1 recensioni
[Dal primo capitolo]
Tutti i Mangiamorte sono riuniti presso Villa Malfoy.
Tilly, l’elfo di famiglia è stato mandato via bruscamente dalla stanza.
Voldemort si alza, percorre la lunga tavola, osservando i suoi numerosi amici, che si sono sempre più moltiplicati nel corso di questi due anni.
Si sofferma a guardare il giovane Malfoy, che resta immobile e privo di pensieri di fronte a lui. Sembra non essere impaurito, quasi lo ammira. E’ una maschera priva di emozioni o è semplicemente a suo agio?
-Draco, dimmi… sei riuscito a trovare ciò che ti ho chiesto?- Si avvicina ancora di più, guardandolo negli occhi.
-Si, mio Signore. Ho trovato altri Purosangue disposti a elevare il suo potere.-
Genere: Azione, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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E’ impossibile spiegare ciò che ha dentro.
Harry a terra, privo di vita. Sporco, con i vestiti stracciati, la bacchetta non più tra le mani, il viso cerchiato da un’espressione di beatitudine.
Starà bene, adesso, che è più con loro?
Singhiozza, stringendo l’unica arma che la protegge.
Un tocco lieve la fa riprendere dal torpore, costringendola ad alzare gli occhi sulla persona accanto a lei, quella stessa persona che è viva ed è in salute.
Intreccia le dita con le sue, ignorando la massa di gente e l’intera famiglia che gli sta attorno.
*-Harry Potter è morto! Lo capite adesso, illusi? Non è mai stato altro che un ragazzo che contava sul sacrificio degli altri!-*
Non è vero.
Continua ad urlare, le frasi senza senso non arrivano alle orecchie. E’ troppo occupata a tenere lo sguardo verso il suo amico, che improvvisamente afferra il Cappello Parlante, e ne estrae la Spada di Grifondoro. Con una semplice mossa, mozza la testa di Nagini.
Un urlo si leva dalla bocca di Lord Voldemort, che all’impazzata cerca il nemico scomparso.
Dov’è diavolo è finito Harry?!?
La Guerra ricomincia, nuovamente.
***
Corre lungo tutta la Sala Grande.
L’ha perso di vista.
Scaccia malamente alcuni alleati, vagando su ogni centimetro vuoto o pieno dove Mangiamorte e Ordine della Fenice combatte.
Si scontra con la Carrow, che la trattiene.
-Ragazzina, abbiamo un conto in sospeso!- Scagli una maledizione, che le sfiora appena il braccio. –Non mi sfuggirai!-
Indietreggia, poco convinta di riuscire a tenerle testa.
Asserra un colpo, pur di non dargli la dimostrazione di essere debole e senza idee. Sospira, prendendo fiato.
-Stupeficium!- Lo urla così forte, che crede di essere osservata da tutti.
Rialza la bacchetta, puntandogliela contro.
-E’ finita per te!-
-Protego!-
Lo scudo si allarga, proteggendola più del previsto.
Non si volta, sa bene chi le ha appena salvato la vita.
Lo prende per mano, e dopo un cenno da parte di entrambi, ricominciano a colpire senza sosta. Uno lei, e uno lui. Mano a mano che vanno avanti, fanno un passo verso la nemica.
E’ spacciata.
-Non ti azzardare a toccarla!-
L’incantesimo finale la fa cadere con un tonfo.
Improvvisamente cala il silenzio.
Si girano a osserva la scena.
Harry al centro del grande cerchio, di fronte Lord Voldemort che lo trucida con i suoi occhi rossi.
Estraggono le bacchette.
Indirizza lo sguardo altrove.
Harry Potter è l’unico Salvatore.
Sprezzi di conversazione si fanno sempre meno chiari.
Non capisce, come il resto della compagnia.
Cerca con lo sguardo Ron, che a sua volta alza le spalle, spaesato quanto lei.
Si fa più vicina, intenzionata a vedere come andrà a finire.
Girano attorno, pronti a sbranarsi al minimo passo falso di uno dei due.
*-Avada Kedavra!-
-Expelliarmus!-*
Due lampi di luce si scontrano, combattono, il secondo più potente del primo.
Il viso di Voldemort immerso nel dolore più assoluto.
La Bacchetta di Sambuco vola via, mentre viene afferrata da Harry. Una presa eccezionale per un ottimo Cercatore.
Cade in ginocchio, il volto inespressivo e confuso, le mani bianche prive di un’arma con cui difendersi, il corpo molle e privo di forze.
-E’ finita.-
Uno stupore da parte di tutti, infine un enorme boato si leva per l’enorme Sala.
Ragazzi e ragazze raggiungono Harry Potter, immergendolo nell’imbarazzo e bloccandogli una via d’uscita. Prova a liberarsi, invano.
Lei si ritrae, restando accanto al rosso ragazzo.
-Siamo liberi.- Si mette dietro la sua schiena, abbracciandola. –Georgie, si sta dando da fare.- Indica la coppia, formatasi di nuovo.
George e Angelina stretti in un bacio mozzafiato. Lontano da tutto e tutti.
***
Le famiglie sono riunite in un unico angolo, ridacchiando e brindano.
Fleur e Bill, Harry e Ginny, Ron e Lavanda, Luna e Neville-che per l’esattezza stanno solo parlando-, Arthur e Molly…
Kingsley, poggia la bacchetta sulla gola. La sua voce si espande, mentre si appresta a fare il discorso.
-Amici miei, è stato un vero onore combattere al vostro fianco. Se non fosse stato per il coraggio, la forza, la sicurezza, che avete avuto, non saremmo di certo qui!- Ridacchia, nervoso. –Un ringraziamento speciale va al nostro Harry Potter, si è dimostrato un ottimo combattente, come sappiamo ha voluto risparmiare la sua vita per noi, pur di metterci in salvo. E’ un piacere conoscerti, ragazzo.- Lo saluta con la mano, ignorando che è troppo preso a stringere tra le braccia la futura sposa. –Infine, bisogna ringraziare Charlie Weasley, i suoi draghi sono stati una benedizione dal cielo! Se non avessi arrostito questi loschi Mangiamorte, saremmo distrutti come dei dannati!- Un applauso. –Spero di essere riuscito a esprimermi al meglio, che abbiano inizio i festeggiamenti!-
Fred non è ancora tornato dal bagno. Sempre che ne abbia trovato uno intatto.
Esce dalla Sala, decisa a trovare un posto dove stare in pace.
Apre la porta di aula quasi del tutto distrutta.
Fa qualche passo, ritrovandosi di fronte a uno specchio.
“Emarb eutel amosi vout linon ortsom”
Lo accarezza, incuriosita da quello strano oggetto.
Deve essere magico, probabilmente.
Alza lo sguardo.
Non rimane a bocca aperta, né è sorpresa.
La mano calda si posa su una spalla. La poggia sulla sua, ringraziando di poter sentire quel contatto che le era mancato.
Una lacrima le scende sul viso, lasciando spazio a singhiozzi spezzati.
-Hermione? Perché piangi?-
Si volta.
Fred è appoggiato all’uscita. Perplesso.
-Non è niente. Dov’è George?
-Mi ha letteralmente obbligato a trovarti e a fare pace.-
-Non abbiamo litigato, noi.-
-Lo so, voleva che … mettermi in riga, e incitarmi a fare il buon fidanzato. Comunque, perché sei tutta sola?-
-Devo farti vedere una cosa.- Si asciuga con la manica della giacchetta. –Ti piacerà.-
***
Lo oltrepassa e si dirige fuori dalle porte di Hogwarts.
E’ lì, lo attende.
Fischia in direzione dell’animale, che atterra davanti ai giovani.
Monta su, senza dar conto allo sguardo preoccupato del ragazzo.
-Ti senti bene?-
-Benissimo. Allora, sali o posso andarmene?- Prende le redini, facendo sobbalzare il drago. –Hai perso la lingua?-
-Forse, sei stata rude quando mi hai baciato nella Stanza delle Necessità.-
-Precisiamo, mi hai baciata tu.- Si morde le labbra. –Non ho tutto il giorno.-
-Perché vuoi cavalcarlo?-
-L’ho già cavalcato quando sono arrivata, non cambia niente. Eri impegnato a servire i Malfoy e quell’essere spregevole.-
-Sai che non è colpa mia.-
-Lo so.- Abbassa la testa, per farsi sentire meglio. –E so che razza di persona sei.-
-Ovvero?-
-Il Fred Weasley di cui mi sto innamorando.-
Perché se non fosse stato per quello scherzo sul calendario delle ronde, lei non ci avrebbe mai avuto a che fare. Se lui l’avesse stretta in quella tenda, se non le avrebbe tinto i capelli di quel colore orribile, se avesse smesso di cercarlo dalla prima volta che le ha chiesto aiuto per Radio Potter.
Una serie di avventure che si sono susseguite, uno dopo l’altra.
Rincorrendosi e scontrandosi. Ritirandosi e ritrovandosi.
I brividi lungo la schiena. I baci di Fred. Le mani che vagavano in cerca di altro.
In drago ringhia.
Si accorge solo in quel momento che è salito dietro di lei.
Si aggrappa alla sua vita, poggia il mento sulla spalla.
Ridacchia, e la osserva.
-Perché mi guardi in quel modo?-
-Perché stiamo per volare con un bellissimo drago. A proposito, come si chiama?-
-Lion, me l’ha regalato Charlie.-
-Cosa?!? Stai dicendo che mio fratello ha lasciato un pericolo pubblico alla So-Tutto-Io e non mi ha chiesto il permesso?-
Arriccia la bocca, e si volta a guardarlo.
-Doveva chiederti il consenso?- Una risata amara. –Fred, io non ti appartengo.-
-E invece, si.- La immobilizza, in modo da non dargli le spalle. –Per sempre.- Le scocca un bacio a fior di labbra. –Come io sono tuo.-
-Sei pronto?-
Annuisce, e si libera in cielo.
Il tramonto accarezza i visi di entrambi, ridacchiando e sorridono, allontanandosi sempre di più dalla scuola.
Il vento che scompiglia i capelli, stretti l’uno con l’altra, mentre i cinque draghi rimasti li seguono a ruota.
Tutto è perfettamente normale.
 

 
FINE


 
Questa storia, mio rammarico, è giunta al termine. 
Spero di non essermi troppo accorciati nei tempi, ho ritenuto che scrivere a pieno la Battaglia fosse noioso e ripetitivo, così mi sono limitata a mostrare altro, rispetto al solito.

In caso di dubbi, sono disponibile a rispondere ad ogni vostra domanda. 
Vi ringrazio infinitamente per le recensione, i consigli, e i complimenti. 
Ringrazio chi ha letto in silenzio, anche se avrei preferito ricevere un vostro parere. 
Vi auguro una buona serata, sperando di ritrovarvi alla prossima fan fiction-che sto per cominciare, e posterò tra qualche giorno-, e vi mando un grosso bacio.
Nancy
  
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