Ciao, di nuovo io ^^
Ad augurarmi che
il capitolo vi piaccia
e a supplicarvi
di commentare *_*
non costa nulla,
ve lo assicuro,
una piccola recensione farebbe felici
milioni di scrittori *_*
ok, vi lascio al
capitolo ^^”
baci!!
^_^
Di nuovo la
sveglia che suona, di nuovo io che la stacco senza ammazzarla, mi costa molta
fatica dato che anche ieri notte ho fatto tardi per la ronda al
cimitero.
Mi alzo diretta
in bagno, dove eseguo le azioni di normale routine, lavarmi e correre in camera
a vestirmi.
Anche questa
mattina in cucina trovo il Signor. Jenkins con il giornale ed il thè, il mio
umore è migliore rispetto a ieri, almeno oggi sono quasi una di loro e le oche
mi assilleranno di meno, avendo perso la cosa della studentessa novizia tra
loro.
“Buon
giorno” lo saluto mentre
mi dirigo verso la macchinetta del caffè, benedicendo il suo
inventore.
Risponde al
saluto ma è troppo concentrato sul giornale, che poco dopo mi
passa.
“Guarda
l’articolo in prima pagina” mi dice, mentre
mi tende il giornale.
Termino il caffè,
riponendo la tazza vuota nel lavandino, afferro il giornale e mi affretto a dare
una rapida lettura all’articolo.
Strane sparizioni
a Seattle, i cadaveri non vengono ritrovati.
Uhm.. non mi
piace per niente, sento puzza di guai e quel che è peggio penso di aver capito
chi è il portatore.
“Crede siano
stati dei vampiri?” gli domando
restituendogli il giornale.
“Credo di si, ma
va anche considerata l’ipotesi che potrebbero non essere loro i
colpevoli” mi risponde nel
suo solito tono calmo.
Mi basta sentire
che potrebbero essere stati loro, non mi interessa altro, la mia intenzione è
trovarli e farli fuori, è un po’ che non prendo a calci un
succhiasangue.
A scuola ci sono
dei vampiri che potrebbero fare al caso mio.
Saluto in fretta in Signor. Jenkins, intanto che prendo la borsa e vado dritta a scuola.
***************
Arrivo giusto in tempo come al
solito e vado alla prima lezione.
Biologia!! Santi
numi, ditemi che è un brutto sogno.
Entro in classe,
ignorando le solite pettegole, occupando un posto accanto alla
finestra.
Poco dopo vedo
entrare una ragazza, sembra sospetta, la scruto con la migliore delle
occhiatacce che ho nel mio repertorio.
Non è molto alta,
ha i capelli castani e degli stranissimi occhi rossi, la pelle è bianchissima
come i Cullen, perfetto, un’altra vampira, sembra che sputino come
funghi.
Per ora costringo
me stessa a fare la brava, mi limito solo a guardala storto, finché non si siede
al posto libero accanto al mio.
Per tutta la
durata della lezione mi limito ad ignorarla, anche se mi accorgo che lei non sta
esattamente facendo la stessa cosa.
Se fa una mossa
falsa, qualche calcio non glielo toglie nessuno.
Quando suona la campanella sono felicissima di lasciare la classe.
***************
Per mia fortuna
il resto delle lezioni sono trascorse in relativa tranquillità, per ora non l’ho
più incontrata ma siamo ancora a metà giornata scolastica e in mensa ci deve
venire comunque.
Afferro un
vassoio, riempiendolo di cibo, che spero di non vomitare questa volta,
dirigendomi al tavolo di ieri, dove per mia grande sorpresa vi trovo
Justin.
“Ciao,
Kayla” mi saluta con
entusiasmo.
“Giorno,
Justin” gli rispondo
sforzandomi di essere gentile, accennando un sorriso insieme al saluto, intanto
che mi siedo poggiando il vassoio sul tavolo.
Subito si lancia
in uno dei suoi monologhi, come ieri io mangio e lo ascolto
poco.
“Sei mai stata a
La Push?” mi chiede,
ovviamente attendendo una risposta da parte mia.
“Ehm…
certo” gli rispondo
annuendo, rivolgendogli solo per poco la mia attenzione, per poi riprendere i
pensieri vaghi.
Volgo lo sguardo
verso il tavolo dei Cullen, c’è un nuovo membro tra loro, mi accorgo che è la
vampira che ho incontrato a Biologia.
Non mi piace
questa situazione, strana sparizioni e una nuova vampira a Forks, la situazione
puzza di guai.
Dopo altre chiacchiere di Justin, vado al resto delle lezioni, felice di non averlo nelle orecchie fino a domani.
***************
Terminata anche
questa giornata mi dirigo verso il parcheggio, dove trovo i Cullen e la nuova
vampira.
Vado verso di
loro con passo deciso.
Li squadro tutti
con aria da rimprovero, noto che con loro c’è anche il biondino di ieri nel
bosco, a lui dedico un’occhiataccia peggiore.
Non perdo tempo
in saluti, quindi, vado dritta al punto.
“Cosa sapete
delle sparizioni a Seattle?” chiedo loro,
squadrandoli in attesa di una risposta.
“A quanto ne so,
c’è una vampira rossa che gira da quelle parti” mi risponde la
vampira dagli occhi rossi.
Mi volto per
guardarla, non sono molto convinta della sua risposta, per
niente.
“E chi
sarebbe?” domando
scettica, intanto attendo che anche uno dei Cullen mi
risponda.
“Ti do’ solo un
indizio, cacciatrice, inizia con la V” mi
risponde.
“Si chiama
Victoria” risponde in
mezzo Edward.
Non ha capito che
a me il nome dei vampiri non mi interessa, li devo uccidere, non prenderci il
caffè assieme.
“Cosa vi fa
credere che sia questa Victoria a far sparire la gente, anche voi siete vampiri,
per quanto ne so potrebbe essere uno di voi il responsabile” gli
dico
“Ti correggo, al
massimo potrei essere io, e qui a Forks sono già morte mmh… tre persone per mano
mia, credo che hai trovato i cadaveri” mi risponde di
nuovo la vampira.
Le lanciò
un’occhiataccia piena di disgusto e rabbia
“Si, li ho
trovati” le rispondo
sforzandomi a mantenere la calma, intanto che l’istinto mi dice di farla
fuori.
“Comunque, si
diverte a provocare i licantropi, se chiedi a loro, ti potranno dare una mano e
dirti dove trovarla. Per la cronaca, un licantropo lo conosci, hai ancora una
punta di quell’odore addosso” dice la vampira
con gli occhi rossi, sorridendo, cosa che non mi piace per
niente.
“Cosa intendi
dire? A chi ti riferisci?” le chiedo
evidentemente sorpresa
“Sei troppo
curiosa… la lettera J ti ricorda qualcosa?”
“Mi hai stufata
con questi anagrammi” le dico
spazientita, ma credo di aver capito a chi si riferisce.
“Che ci vuoi
fare… mi piace mettere in difficoltà le persone… credo che quel cane sia ben
disposto a darti una mano, insieme ai suoi amici” mi risponde,
evidentemente divertita dalla mia reazione poco paziente.
“E chi ti dice
che mi hai messa in difficoltà?” domando con tono
di sfida, questa vampira mi ha proprio stufata.
“Non c’è bisogno
di arrabbiarsi” si intromette
Edward che fino a poco prima era rimasto in disparte insieme ai
fratelli.
“Non
intrometterti Cullen” gli dico
lanciandogli un’occhiataccia.
“Mpf, Kayla,
erro? Lo so che hai capito a chi mi riferisco” mi risponde,
terminando la frase con una risata.
“Si, Jacob
Black” le dico per
confermare quello che ha detto, incrocio le braccia al petto, senza abbassare
mai lo sguardo.
“Piacere, mi
chiamo Yuna e sarò ben felice di darti una mano ad eliminare Victoria, non mi è
mai andata a genio mmh… Anche se non penso che accetti la mia offerta, bah,
amen” dice
Yuna.
“Cosa potrebbe
farti credere che accetterei l’aiuto di una succhiasangue?” le dico
lievemente arrabbiata per via della sua proposta a dir poco
assurda.
“Quello che io so
e che tu non sai, ecco cosa potrebbe farti accettare l’offerta” mi risponde con
l’aria di chi la sa lunga.
“Credo stia
ancora cercando Bella, quindi, la cosa riguarda anche noi” continua a
mettersi in mezzo Edward, a quanto pare prima non sono stata abbastanza
chiara.
“Non m’importa se
sta cercando la tua fidanzatina, Cullen, io ho un lavoro da fare e non mi
interessano le tue stupide ragioni sentimentali” gli rispondo
arrabbiata tentando di zittirlo definitivamente
“Comunque,
accetti?” mi domanda
nuovamente Yuna
“Accetterei il
vostro aiuto, solo se non avessi altra scelta”
“Sette e cielo,
risolvi tu l’enigma” mi risponde
ancora Yuna.
“Hai bisogno del
nostro aiuto, non hai nessuna pista da seguire, è stupido ed infantile il tuo
comportamento orgoglioso” a parlare è
ancora Edward.
Gli rispondo con
un’occhiataccia e aggiungo “Non ho
bisogno di essere psicanalizzata da te, Cullen”
“in ogni caso,
sai che ho ragione, ma non vuoi ammetterlo perché sei troppo
testarda” mi dice sicuro
di sé.
“Anche se fosse?
Anche se quello che dici fosse vero, non ti deve interessare, io non lo la
caccia ad una vampira perché ha infastidito la tua fidanzatina” gli dico
spazientita dal suo comportamento irritante.
“Su questo le do
ragione, Edward, se troppo protettivo nei suoi confronti, ok è umana ma, dato
che la vuoi proteggere, non è meglio che te ne stia a casa con
lei” gli risponde
Yuna.
La sua risposta
mi meraviglia molto, ma non lo do a vedere.
“Non basterebbe,
Alice ha visto che sta preparando qualcosa di grosso” afferma
preoccupato
“Per uccidere la
tua fidanzata umana?” domando con
finta sorpresa, in tono acido e sarcastico.
“Vuole vendicarsi
di me, uccidendo Bella” mi
spiega.
“Alice può vedere
il futuro, vero, ma non saprete mai a meraviglia che ha intenzione di
fare” lo contraddice
Yuna.
“Una dei vostri è
una veggente?” gli domando
sorpresa.
“Si, Alice può
vedere il futuro” mi risponde
Edward.
“Per ora è sempre
meglio di niente” si affretta a
rispondere anche a Yuna.
“Un branco ben
allenato… Ve l’ho detto, so più cose di quanto immaginate, ma non ve lo dirò mai
chiaramente” gli risponde la
vampira
“Un branco?
Intendi che questa Victoria ha trasformato in vampiri le persone
scomparse?” le chiedo, non
riuscendo a trattenere una nota di sorpresa nella voce.
La situazione è
più grave di quanto immaginassi, avevo pensato fosse solo un vampiro, invece, un
intero esercito di loro, non è cosa da poco.
“Si un bel branco
di neonati e come ti ho già detto prima.. oggi sette e cielo” mi risponde
Yuna, con un tono di chi sa già tutto, lo trovo irritante.
“Sette… sette
persone trasformate oggi” le dissi, è
peggio di come pensavo, la situazione non mi piace per niente, a quanto pare
l’unica soluzione è palese ma non mi va di ammettere che non posso fare
altrimenti.
“Si, esatto,
appena si stanca di Seattle si sposterà in una città più grande, tre settimane e
kaboom, si lotta!” esclama la
vampira.
“Forse ho detto
troppo…”
continua.
Non capisco per
quale motivo non voglia parlarne ma ha detto tutto quello che mi serve, anche se
come notizie non sono esattamente entusiasmanti,
tutt’altro…
“E
tu” dissi indicando
Edward “Vorresti dire che Victoria sta
preparando un esercito di neonati per vendicarsi di te e la tua fidanzatina?”
gli domando
“E’ a dir poco
assurdo” continuo acida e
arrabbiata, senza attendere una risposta da parte sua.
“L’anno scorso ho
ucciso il suo compagno, non è assurdo come tu credi” mi risponde
Edward, controllando la rabbia, che sembra non dare a vedere, ma so di averlo
spazientito almeno un po’, dubito sia inflessibile come vuol dare a
vedere.
Non gli rispondo, non mi interessano i suoi problemi privati e per evitare di ucciderli, corro a sbollire in nervi da un’altra parte.
***************
Arrivata a casa,
sembra sia vuota, scendo in cantina, dove trovo sistemati gli strumenti per
allenarmi, ho proprio bisogno di sbollire la rabbia.
Scendo e lascio
la borsa in un angolo e inizio a prendere a calci il sacco rosso che pende dalla
parete, immaginando che al suo posto ci sia quel presuntuoso e irritante di
Edward Cullen.
Oggi è stato più
insopportabile di ieri e poi quando la vampira mi ha detto di Jacob, era troppo
bello per essere vero, non poteva di certo essere un ragazzo
normale.
Eppure questa
scoperta assurda, non fa diminuire l’interesse che nutro ne suoi confronti, ma
immagino che sia io la stupida che si è presa una cotta per il primo che ha
incontrato in spiaggia.
Rido dei miei
stupidi pensieri e di quanto mi senta patetica.
Sistemo il sacco
e immaginandovi la faccia della vampira insopportabile, gli sferro un calcio,
con mia sorpresa la catena che lo sorregge di spezza e il sacco finisce a
terra.
Accidenti, mi
devo proprio dare una calmata.
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