31/07/2015
1 recensioniOltre La Realtà
CAP14:The End
Copertina capitolo :
Pioveva quel giorno, il cielo era completamente grigio e qualsiasi persona avrebbe deciso fare due passi fuori si sarebbe ritrovata inzuppata dalla testa ai piedi!
Ma non era questo il problema : nel cielo non pioveva quasi mai, e Nami che preoccupata guardava fuori dalla finestra sapeva benissimo che era successo qualcosa di molto grava.
Poi un suono lontano.
Un fischio, forte e fastidioso arrivava alle orecchie delicate di tutti gli angeli.
Anche quello non era un buon segno.
Quello era un richiamo, usato solo in casi estremi. E adesso che tutti lo avevano sentito, sapevano cosa fare.
-Nami- disse Nojiko alla sua amata sorella -dobiamo andare, conosci le regole vero?
-si-
Lei,insieme a tanti altri angeli corsero verso la piazza centrale , dove si poteva giá notare da lontano la enorme folla presente.La maggior parte si guardava dubbiosa e si chiedeva : che cosa poteva mai essere successo di cosí grave da far suonare il richiamo?
E senza farsi aspettare troppo comparsero loro, gli angeli reali, corazzati con un armatura scintillante, che facevano la loro comparsa solo in casi estremi. Uno di loro che sembrava il capo si avvicinó alla folla ed inizió a gridare..
-Oggi é stato commesso un crimine, un grave ed imperdonabile crimine...oggi un angelo é riuscito a portare al suicidio un umano!- tutti quanti indignati ascoltavano le parole dell'angelo corazzato : l'uccisione di un umano? Come poteva essere successo? Il compito di un angelo era quello di guardiano protettore!
-Portatelo qui!- Con forza i guerrieri spinsero qualcuno al centro della folla, per poi farlo cadere violentemente sul bianco e bagnato pavimento, Nami da lontano appena vide il volto dell'accusato...semplicemente urló
-TRAFALGAR!- disperata , dopo aver riconosciuto il suo vecchio amico cercó in tutti i modi di passare la enorme folla, ma non poteva, la sorella ed altri la tenevano per le braccia, torso, gambe.... allora provó a chiamare il suo nome, gridava, ma la pioggia e le urla e insulti degli altri angeli bloccavano quei richiami disperati.
Il capo prese Trafalgar per i capelli - Il tuo castigo sará l'esilio e la condanna eterna nel mondo oscuro, ti verranno private le ali e i tuoi angelici poteri, non esisterai piú in questo modo, sarai solo ricordato come un brutto incubo, nessuno dovrá piú parlare o pronunciare il tuo nome e non avrai nessuna possibilitá di perdono, ne ora ne tra mille anni!- finito lo gettó violentemente per terra, ma passarono pochi secondi che arrivarono altri due tipi e lo afferrarono per le braccia, un terzo con una affilata spada si mise dietro trafalgar ed un quarto stiró una delle ali con forza, per mettere bene in evidenza la base.
-Al mio segnale..- ci fu un piccolo attimo di silenzio, ormai lo sguardo dell'accusato guardava il bianco e vuoto pavimento, arresosi al suo destino..
-ORA!-
Un forte e possente colpo taglió la prima ala, Trafalgar in preda al dolore gritava disperato.La piazza si riempí di un forte color cremesi, che si mischiava con la forte e incessante piogga, e Nami poco piú lontano che piangendo, non riusciva a guardare il suo amico un quello stato.
Un' altro colpo e anche l'altra ala era andata.
Ormai senza un briciolo di forza il ragazzo venne trascinato per le gambre fino al bordo della cittá, dove non era presente nessun pavimento bianco, ma solo un largo ed incessante vuoto.
Una spinta e cadde giú, cadeva e continuó a cadere per incessanti minuti, ore, neanche lui ormai sapeva da quanto tempo stesse cadendo.Fino a che poi arrivó , con un forte e doloroso schianto a quello che era il mondo oscuro.
Debole e quasi in fin di vita rimase lí, steso sul terroso e sporco terreno per giorni...fino a quando qualcuno si accorse di lui...
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Nami dopo quell'accaduto rimase silenziosa, non voleva piú parlare con nessuno, si sentiva vuota, sola...
Anche i suoi capi se n'erano accorti , e cosí la chiamarono in riunione.
-Nami, sappiamo molto bene che i fatti recenti ti hanno profondamente colpita, siamo a conoscenza del passato legame con..chi tu sai, ma non puoi continuare cosí! Hai un compito: quello di proteggere persone bisognose che hanno bisogno del tuo sostegno e protezione per andare avanti e passare la giornata!Quindi, visto che il tuo ultimo umano é recentemente deceduto abbiamo deciso di assegnarti un ragazzino, il suo angelo ha deciso di rinunciare perché il carico che deve sopportare pensa sia troppo per lui-
Nami ascoltó silenziosamente tutte le parole del suo superiore, e dopo essersi fatta dare varie indicazioni raggiunse il ragazzino.
Piangeva in ginocchio davanti ad un uomo, non sapeva cosa stesse succedendo, cosí si limitó ad ascoltare
-Perfavore! Mi dia la spada di Kuina! Diventeró forte per lei! É anche colpa mia se tutto ció é accaduto!-
kuina?
Nami aveva riconosciuto quel nome, stava per scoppiare di nuovo a piangere al solo ricordo di Trafalgar, ma poi osservó il ragazzo: giovane e disperato, aveva bisogno di aiuto, di un conforto, e Nami era stata mandata lí per questo!
Cosí la giovane si promise di aiutare a far sorridere di nuovo quel bambino, che per colpa di qualcuno a lei caro stava ormai piangendo da tanto.
Il ragazzino ottenne la spada, ma con il tempo smise di allenarsi, perse passione nei suoi interessi e finí con essere un semplice collaboratore di un tizio bizzarro di uno strano negozietto.
Fu in quel momento che Nami decise di concedersi una pausa e di scendere giú per poterlo aiutare di persona a recuperare il sorriso che ormai quel giovane e attraente uomo stava sempre piú nascondendo....
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-TRAFALGAR!-
dopo essere uscita dalla sua prigione la rossa corse incontro a quello che tempo prima era un suo caro amico.
Giaceva lí sul pavimento, ferito ed ormai in fin di vita, le sue grandi e spaventose ali nere si stavano sgretolando poco a poco, segno che ormai non c'éra piú nulla da fare
-Trafalgar- un'altra volta peró con piú gentilezza pronunció il suo nome, e lui si limitó ad aprire un po' gli occhi con le poche forze rimaste
-..che ci fai qui? Sei libera, poi andare via adesso, lasciami morire solo...-
-No- Nami senza chiedere il permesso a nessuno prese la mano di trafalgar e la strinse forte -..mi dispiace tanto, non sono stata in grado di capirti in passato, e non sono riuscita ad aiutarti... tutto ció si sarebbe potuto evitare, é anche colpa mia, me ne rendo conto..- lente iniziarono a scendere le lacrime-...chiederti perdono adesso é troppo tardi vero?- cercava di parlare normalmente, ma non ci riusciva, sempre piú dolore riempiva le sue parole.
-Nami..- Trafalgar la guardava incredulo -..sei tu quella che mi sta perdonando adesso, dopo tutto quello che ho fatto e che ti ho detto sei corsa qui, fino a me-
le ali ormai, disintegratesi del tutto, stavano lasciando posto a tutto il resto, capelli, corpo, volto... non era piú rimasto molto tempo...
Nami lo guardó di nuovo e piangendo li regaló un ultimo sorriso.
-..buon viaggio Trafalgar, ci rivedremo un giorno-
-Si..- disse a bassa voce - un giorno..-
Furono le sue ultime parole prima di svanire del tutto... Nami fissando il posto ormai lasciato vuoto continuava a piangere , fino quando delle forti braccia iniziarono ad afferrarla e ad abbracciarla per le spalle, aiutandola a sostenere il dolore di quel momento.
passarono i minuti, e tutti gli altri compagni finalmente raggiunsero Nami e Zoro.
-....Tutto ok?- chiese Rufy non sapendo che stesse passando
-..si- rispose la rossa asciugandosi gli occhi, Zoro lentamente liberó la presa per lasciarle libero movimento
-...torniamo a casa-
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Qualche giorno dopo
-Sicura che devi andartene?Chiese Zoro con un occhio bendato
-Si, i miei superiori hanno scoperto che cosa é successo e vogliono che ritorni immediatamente per non evitare problemi vari- rispose Nami
-Ci MANCHERAIIII!- dietro di loro Rufy Franky e Chopper piangevano tristi, forse un po' esageratamente ma piangevano, Robin , Usopp e Sanji invece si erano limitati a salutarla in maniera piú decente,mancava solo Zoro adesso, che invece di salutala si limitó a fissarla
-...vuoi dirmi qualcosa percaso?- li chiese lei con sguardo furbetto
-..ci rivedremo un giorno?- disse sinceramente dispiaciuto, Nami lo guardó e li sorrise
-Non saprei dirti, un'altra pausa sarebbe qualcosa difficile, pero chissá.. e poi sai benissimo che ugualmente staró a tuo lato anche se non mi vedi....-
-Si stavo anche riflettendo su quello, mi hai visto fare a doccia molte volte vero?-
-Neanche ti immagini quante..- disse guardandolo negli occhi, risero un poco e poi si diedero un forte abbraccio
-Ci vediamo presto-
-Puoi contarci-
Fece qualche passo e Nami sparí, senza lasciare traccia.
Da quel giorno le cose iniziarono ad andare meglio per Zoro, continuava a lavorare con Brook ma aveva recuperato la sua passione e stava di nuovo prendendo lezioni per migliorare la sua arte della spada.E come sempre faceva dopo il lavoro, andava a prendere qualcosa da mangiare e rimaneva in quel parcheggio desolato a guardare il cielo, sperando peró che questa volta dal nulla cadesse di nuovo un angelo e che potesse di nuovo entrare nella sua vita per poterli dire qualcosa che forse sapeva di provare ormai da un po'.
-..ci vediamo presto Nami-
FINE
Alooo! vi ricordate di me?? non credo gwg! ho lasciato questa storia in un angolo troppo a lungo, se qualcuno delle vecchie persone che seguivano la storia leggerá il finale.. bhe, sarei abbastanza sorpresa owo
Un enorme grazie per essere stati con me durante tutto questo tempo!Non sono brava con i saluti quindi non saprei che dire gwg!
Vi voglio tutti bene gwg!
Ci vediamo in altre storieee :D!
lulu
EXTRA : con il tempo rifaro tutti i desegni di ogni capitolo... li ho visti e non mi piacciono piú gwg