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Autore: Aklylia45    02/08/2015    2 recensioni
E se i personaggi di "The 100" fossero gli studenti di Hogwarts?
Sono passati ormai vent'anni dalla sconfitta di Voldemort e la scuola di magia e stregoneria ha finalmente riaperto i battenti,per accogliere i nuovi studenti in totale sicurezza e serenità.
Tuttavia qualcosa non va...
A qualche settimana dall'inizio della scuola alcuni studenti scompaiono e nelle loro stanze vengono rinvenute alcune parti del corpo dei malcapitati.
Un killer si nasconde a Hogwarts ma nessuno lo trova, nessuno sa chi sia...
Clarke e i suoi amici dovranno scovare l'assassino prima che uno di loro venga preso..
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Finn Collins, Octavia Blake, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUIDDITCH

 

La mattina della partita finalmente arrivò, e Clarke, che aveva passato tutta la notte insonne a rigirarsi nel letto invidiando Octavia, che invece dormiva come un ghiro, si sentiva come quando le avevano dato da bere lo strano e puzzolente intruglio per capelli.
Era bianca in volto, le gambe le tremavano e voleva solo rannicchiarsi nella rimessa delle scope e restare nascosta fino alla fine della partita.
Scese in Sala Grande per la colazione e si sedette in disparte, cercando di tranquillizzarsi e lanciando occhiate fugaci a Bellamy, quando lui era girato e non la poteva vedere.
A differenza di Clarke, il ragazzo sembrava calmissimo, come se avesse già vinto, e sorseggiava del succo di zucca, mentre chiacchierava con i compagni, che facevano a botte per sedere accanto a lui.
''Per vincere bisogna capire cos'ha in mente il Battitore numero sette'' le risuonava in testa la voce di Sebastian.
«Farà di certo un passo falso» esclamò Raven mentre, per l'ennesima volta, infrangeva le regole e le si sedeva di fronte, dando le spalle agli altri tavoli «Sarà la sua arroganza a fregarlo»
Chissà quanti punti toglieranno a Corvonero per tutte le gite di Raven al nostro tavolo pensò Clarke.
«Chi farà un passo falso?» chiese con finta innocenza.
«Lo fissi spesso...» commentò Raven fissandola negli occhi «Se Blake non fosse un totale idiota e tu non fossi tu, penserei che hai letteralmente perso la testa per lui, come tutte le Serpeverde del resto..»
«Fortuna che io sono io allora» borbottò Clarke tenendo lo sguardo sulle posate con cui stava giocherellando.
«Non abbassare la guardia con lui» cambiò discorso Raven, notando l'imbarazzo dell'amica «Non devi sottovalutarlo, mai!»
«Non ho mai avuto l'intenzione di farlo» disse Clarke pensando invece a tutte le volte che invece l' aveva sopravvalutato.
«Sai chi è Anya Parker, la ragazza seduta vicino a Blake che gli fa gli occhi dolci?» chiese Raven senza girarsi a indicarla.
Clarke si spostò sulla panca e la vide.
Era una ragazza abbastanza particolare, con il viso affilato, quasi triangolare, tutta zigomi e gli occhi grandi e marroni che ricordavano per certi versi quelli di Monty, solo più freddi e altezzosi.
«La vedo» disse Clarke concentrandosi nuovamente su Raven «Chi è?»
«La Cercatrice Serpeverde. Vuoi un consiglio? Sebastian mi ha spiegato che in campo non sembra avere un cervello suo. Ingannala e falla volare giù dalla scopa.» disse Raven facendo uno sguardo complice all'amica.
«Cosa?»
«Capirai in campo» rispose la Corvonero alzandosi e tornando al suo tavolo.
Clarke, più confusa che mai, lanciò un'altra occhiata a Bellamy , che stavolta la vide, la inchiodò con lo sguardo e le fece il suo speciale mezzo sorriso malvagio.
È guerra, stronzo! pensò Clarke, sfoderando il suo miglior sorriso allegro e salutando il maggiore dei Blake con la mano.
Non mi fai paura! Non più di tanto, almeno...
Bellamy rise, e scosse la testa divertito, poi tornò a parlare con Anya, visibilmente scocciata dall'intrusione di Clarke.
«Non dovresti stuzzicare il Battitore Nero»la sgridò Jasper sedendosi alla sua sinistra.
«Potrebbe farsi strane idee» concordò Monty accomodandosi invece alla destra della ragazza.
«Tanto oggi finirò il infermeria in ogni caso» disse Clarke voltandosi prima verso uno e poi verso l'altro «Quindi tanto vale che mi ci diverta un po'»
«Non finirai in ospedale, mio angelo» iniziò Jasper «Sai perché?»
«Perché noi siamo i Battitori Grifondoro» disse Monty «E nessuno torcerà un capello alla nostra bella Cercatrice finché ci siamo noi in campo»
«Che fine hanno fatto Tom e Sarah?» chiese Clarke preoccupata.
Tom e Sarah erano due Battitori del settimo anno, che a Clarke stavano parecchio simpatici.
Si era allenata un sacco con loro, ed aveva imparato a fidarsi ciecamente delle loro infallibili mazze.
Con loro in campo, Clarke non doveva preoccuparsi dei Bolidi, perché sapeva che nessuno l'avrebbe mai colpita.
«Niente di che» scrollò le spalle Jasper «Pare che qualcuno abbia nascosto dei fuochi d'artificio incantati tra i loro vestiti e ora loro siano in infermeria...Noi eravamo le riserve, saremmo dovuti diventare titolari con il diploma M.A.G.O. di Tom e Sarah di quest'anno, ma tanto meglio così! »
Clarke faticò a non scoppiare dalle risate.
Sapeva benissimo che quel ''Qualcuno'' era proprio Jasper.
Quei due le ricordavano i buffi personaggi del romando ''Alice ne paese delle Meraviglie'', Pinco Panco e Panco Pinco.
Lei sarebbe stata Alice, Finn il Cappellaio Matto, Octavia il Leprotto Marzolino e Bellamy, lui sarebbe stato la versione maschile della Regina Rossa.
«Dobbiamo andare ora, Clarke» disse Jasper alzandosi «Vedrai che bella la nuova uniforme! Tu sei la numero quattro!»
Clarke si alzò e seguì i compagni.
Lanciò un ultimo sguardo a Bellamy e sorrise.
Tagliamogli la testa! pensò.
Negli spogliatoi Grifondoro la tensione si faceva sentire.
Si poteva percepire un misto di paura e trepidazione che schiacciava tutti i giocatori, compresa Octavia, e l'aria sembrava densa, quasi solida, e pareva rallentare drasticamente il tempo, aumentando l'ansia di tutti.
«Signori» esordì Alby.
«E signore» lo corresse Octavia
«E signore» approvò il ragazzo «Ci siamo! Per alcuni è la primissima partita, questa»
Lanciò uno sguardo a Finn e Octavia e indugiò un po' di più su Clarke.
«Quindi» continuò «Vorrei dire due parole: ''Facciamoli'' e ''Secchi''! Quest'anno la coppa di Quidditch sarà nostra! Rose, sei il miglior Portiere a Hogwarts, e voi due» indicò Jasper e Monty «Siete la miglior coppia di Battitori che ci sia! Clarke, lo scorso allenamento hai preso il Boccino in due minuti e Finn e Octavia hanno una mira da far invidia ad un falco!»
«E tu, Alby, sei il miglior oratore di tutto il mondo magico» concluse Jasper provocando più di una risata e rendendo l'aria un po' più rilassata.
«Tiriamo fuori gli artigli e facciamo mangiare la polvere a Serpeverde» concluse il Capitano.
Una serie di ovazioni entusiaste si alzarono dallo spogliatoio.
«Ed ora le squadre si preparano a scendere in campo» disse il cronista Wells, un Tassorosso del secondo anno «Ecco Serpeverde, capitanato da Tristan Sheperd, il Cacciatore, che schiera Bellamy Blake e John Murphy come Battitori, Scorpius Malfoy e Melanie Roma come Cacciatori, Anya Parker come Cercatrice e infine Kristin Hayes come Portiere!»
«Alby?» sussurrò Clarke poco prima di inforcare la scopa per entrare in campo «Un ultimo consiglio lampo?»
Albus sembrò pensarci, poi la guardò.
«Occhio a Blake» disse.
«Grifondoro scende in capo guidato dal Cacciatore Albus S. Potter! La formazione comprende Jasper Jordan e Monty Green come Battitori, riserve di Tom e Sarah, che guariscano presto, Rose Weasley come Portiere, Finn Collins e Octavia Blake, la sorella del Serpeverde Bellamy, come Cacciatori e Clarke Griffin come Cercatrice!»
Clarke rimase senza fiato vedendo la calca di studenti negli spalti che gridavano incitamenti ai propri campioni.
«Paura, principessa?» chiese Bellamy fermandosi davanti a lei con la scopa a mezz'aria , stringendo con sicurezza innata la mazza da Battitore.
Lei gli sorrise.
«Ti piacerebbe» sibilò prima di lasciarlo indietro, mentre sorrideva divertito.
«Ai vostri posti» disse Madama Bumb «Niente scorrettezze»
Alby e Tristan si strinsero la mano.
Madama Bumb fischiò e liberò la Pluffa, i due Bolidi e il famigerato Boccino d'oro.
«La Pluffa è subito intercettata da Potter. Rapido passaggio alla Blake, uno dei tre nuovi e promettenti acquisti Grifondoro. Schiva un Bolide vagante e la passa a Collins, che tira, ed è punto! Dieci a zero dopo il primo minuto di partita! Grifondoro è in forma» diceva Wells.
Clarke fece come le aveva detto Alby: rimase in disparte in un angolo ad osservare la partita in attesa di avvistare il Boccino, mentre invece Anya sfrecciava di qua e di la con la scopa, nel banale tentativo di intimorire l'avversaria.
«Sheperd prende possesso di palla, scarta rapido la Blake, schiva un Bolide di Green, tira e la palla entr...no, aspettate! Weasley para senza difficoltà e rilancia la Pluffa in campo..»
Dalla folla, un urlo di disapprovazione saliva dal lato Serpeverde.
«Attenzione!» gridò Wells al microfono, mentre Clarke era troppo distratta a cercare il Boccino per capire a cosa si riferisse.
«Murphy scaglia un Bolide contro la Griffin e...no, salvata da un rapido intervento di Green, che lo rispedisce al mittente, salvando la giovane Cercatrice!»
Tutto successe in una frazione di secondo: Monty, distratto per salvare Clarke, fu colpito da un potente Bolide che lo fece volare giù dalla scopa, a cinque metri da terra.
Clarke fu più veloce della forza di gravità.
Scese in picchiata, afferrò l'amico privo di sensi e lo depositò a terra.
«Un Bolide di Blake disarciona Green , ma la Griffin lo salva da una brutta caduta. Come sempre Blake ci ricorda il perché del suo soprannome ''Battitore Nero''! Ma torniamo alla partita...» commentò Wells.
Clarke alzò lo sguardo e vide che Bellamy le sorrideva.
''E nessuno torcerà un capello alla nostra bella Cercatrice finché noi siamo in campo'' aveva detto Monty, e aveva ragione, senza i Battitori, i Cercatori erano spacciati.
Ma certo! pensò Clarke mirano ai Battitori, così poi io sarò indifesa!
E allora le parve ci fosse un'unica soluzione: agire.
Ignorò bellamente i consigli di Alby, che nel frattempo era alle prese con Kristin Hayes e i suoi giri della morte, e sfrecciò in campo in cerca del Boccino, nella speranza di trovarlo prima che succedesse qualcosa a Jasper.
«E la Griffin entra in campo come un razzo! Ma dove si era nascosta?» diceva Wells «Forse ha individuato il Boccino d'oro!»
Udite quelle parole, Anya si blocco di colpo e scattò nella direzione di Clarke.
La Cercatrice Grifondoro se ne accorse.
Fece un paio di virate brusche, tanto per essere sicura di non sbagliarsi, ma in entrambi i casi Anya la seguiva, convinta che Clarke avesse davvero individuato il Boccino, così Clarke capì cosa aveva voluto dirle Raven a colazione, e seppe cosa fare.
Scese in picchiata, talmente veloce che per poco la scopa non le si conficcava a terra, ma all'ultimo secondo, tirò forte il manico verso di sé, riprendendo quota a fatica.
Anya non fu altrettanto veloce e si schiantò a terra, sfracellando la scopa.
«La Griffin, con una mossa geniale e malvagia, degna dello stesso Battitore Nero, si libera della Cercatrice Serpeverde!» ululò il Tassorosso, quasi incredulo.
Clarke s'immaginò il sorriso soddisfatto di Raven dagli spalti.
Fuori una! pensò.
Aveva smesso di giocare.
Ora doveva solo trovare il Boccino prima che Bellamy la disintegrasse, ed era fatta.
«La Pluffa è intercettata da Collins, finta a destra, scarta a sinistra, passaggio a Potter e...Jordan viene bloccato da Malfoy e dalla Roma, che gli si piazzano hai lati, Professoressa Mcgranitt, temo sia fallo!» diceva lo speaker «Jordan perde il controllo della scopa e finisce a terra! Fortunatamente non è caduto da troppo in alto! Madama Bumb chiama un rigore a favore dei Grifondoro! Collins si prepara a colpire ed...è punto!»
Il gioco riprese, mentre due infermiere prelevavano Jasper,che a occhio e croce aveva solo un paio di ossa rotte.
Clarke vide Bellamy che la guardava freddo, come la prima volta che si erano incontrati alle carrozze.
Lei sarebbe stata la prossima, era ovvio.
Continuò a volare per il campo, in cerca del Boccino d'oro, e dopo aver schivato con molta fortuna tre Bolidi di Murphy, si domandò che cosa avesse in mente il maggiore dei Blake, che aveva tutto ad un tratto smesso di calcolarla.
Ma che ha intenzione di fare? si domandò osservando il Battitore che fluttuava a mezz'aria studiando il campo.
Poi, un bagliore dorato la riportò alla realtà.
Una sola parola: Boccino.
Clarke non ci pensò più di un secondo e si lanciò all'inseguimento della pallina dorata con un braccio teso davanti a sé.
Poteva sentire le ali fragili del Boccino sfiorarle le dita, e chiuse la presa giusto un istante prima che qualcosa di duro le colpisse violentemente la spalla, facendole perdere la presa, già poco decisa, sulla scopa.
Ma stavolta non c'era nessuno a salvarla.
L'impatto col terreno le mozzò il fiato, e il dolore alla spalla s'intensificò sempre di più.
La folla stava esultando, come anche i suoi compagni di squadra e. in un primo momento Clarke non riusciva a capire il perché, poi apri la mano tremante e sentì il Boccino muovere molto lentamente le ali, come se volesse sgranchirle.
Allora finalmente tornò lucida abbastanza per capire tre cose:
Aveva preso il Boccino d'oro.
La sua squadra aveva vinto la partita.
Come aveva previsto, aveva certamente qualche osso rotto.
Cercò di chiamare Alby, o Finn, ma per quanto ci provasse, non riusciva a parlare, così rimase lì, stesa a terra, aspettando che qualcuno si accorgesse di lei.
Paradossalmente, il primo che lo fece, e che planò nella sua direzione fu proprio Bellamy.
Clarke, con un po' di energie rimaste, tento di trascinarsi lontana da lui, senza buoni risultati, perché, anche se non ne era certa, poteva benissimo immaginare chi avesse scagliato quel Bolide nella sua direzione.
«Complimenti per la vittoria» disse una volta inginocchiato vicino a Clarke
Clarke non ebbe il tempo di domandarsi se fosse ironico o no, che tutti i Grifondoro si accorsero che la loro Cercatrice era a terra, in balia del Battitore Nero, e decisero di andare a controllare che fosse ancora viva.
Bellamy posò mazza e scopa a terra e prese Clarke in braccio, per portala in infermeria da Madama Chips.
Lei cercò di divincolarsi e di biascicare un ''No'' poco convinto che solo il maggiore dei Blake poté sentire, e mentre si allontanavano dal campo, lui le sussurrò: «Non essere sciocca, principessa, guarda che non ti faccio niente».
Quando si risvegliò, era in infermeria, con il braccio fasciato.
Erano passati tre lunghi giorni, durante i quali una Clarke incosciente aveva ricevuto incessanti visite da parte di tutti i Grifondoro, anche di quelli con cui non aveva neanche mai parlato.
«I giocatori di Quidditch hanno passato quasi tutto il tempo qui» le raccontò Madama Chips mentre le dava una bevanda da bere.
Clarke, memore dei tristi trascorsi con le pozioni della strega, dovette far ricorso a tutto il suo coraggio per mandare giù quello, che, con sua grande sorpresa, sapeva di lamponi.
La sera, Madama Chips le diede il permesso di andare a cena nella Sala Grande, raccomandandosi di fare molta attenzione per i corridoi.
Il viaggio verso la Sala fu davvero tranquillo, come se la pozione che aveva bevuto prima l'avesse rimessa a posto, come nuova.
Giunta a destinazione Clarke individuò subito Monty, Jasper, Raven e Finn, seduti tutti insieme al solito angolo appartato della tavolata, con uno sguardo stranamente cupo.
Un misto di rabbia, tristezza e impotenza aleggiava nei loro volti, mentre mangiavano in silenzio e a testa bassa.
Clarke si sarebbe aspettata un'accoglienza migliore, magari anche un po' di allegria, dopotutto avevano battuto Serpeverde e lei aveva messo nel sacco Bellamy una volta per tutte, anche se lui l'aveva spedita in infermeria in ogni caso, quindi la cosa poteva essere tranquillamente considerata un pareggio.
Si avvicinò agli amici, e appena questi la notarono la tensione un po' si placò.
«Ehi» esordì Clarke rivolta a Monty e Jasper «Come state?»
Finn fu il primo a reagire: scattò in piedi e l'abbracciò tanto forte che Clarke temeva che le si sarebbe rotta di nuovo la spalla.
Raven fece lo stesso, anche se con meno forza e slancio, mentre Jasper e Monty non si limitarono a quello.
«Tu mio angelo» esordì Jasper con lo stesso entusiasmo di sempre «Tu sei la migliore!»
«Abbiamo battuto Serpeverde» spiegò Monty.
«E solo grazie a te!» concluse Jasper.
Clarke non poté fare a meno di sorridere.
«Quando vi hanno dimesso dall'infermeria?» chiese sedendosi vicino a Raven, di fronte ai due buffi amici.
«Ieri» rispose Monty «A parte le ossa rotte, noi stavamo bene, tu invece hai fatto proprio una bruttissima caduta!»
«Octavia temeva che Bellamy ti avesse uccisa» ridacchiò Raven.
Clarke prese un piatto e lo riempì di tutto il cibo che trovò nel suo raggio d'azione, ingozzandosi senza ritegno, con la pancia vuota da tre giorni.
«Perché quelle facce?» domandò infine, alzando gli occhi sugli amici, che erano tornati a fissare il tavolo come prima.
Nessuno le rispose.
«Dov'è Octavia?» chiese allarmata Clarke, dimenticandosi del cibo che stava mangiando voracemente «Sta bene?»
«Octavia sta benone» rispose Raven senta distogliere lo sguardo dal suo piatto vuoto «È in biblioteca»
«Allora cosa c'è?» chiese Clarke più aggressiva di prima, inchiodando la Corvonero con lo sguardo.
Uno dei maggiori difetti di Raven, oltre alla testardaggine e all'impulsività, era la sua fredda ed incondizionata sincerità.
Era meglio non chiederle mai qualcosa, se potevi temerne la risposta.
Raven finalmente alzò lo sguardo e studiò i volti di Jasper, Monty e Finn, scandagliandoli uno ad uno.
Nessuno di loro le fece cenno di stare zitta, quindi si voltò verso Clarke e, dopo un paio di secondi, disse sono una parola: «Charlotte»

 

 

 

 

 

Ok bella gente, come sempre, seguono i rigraziamenti (Date una medaglia per l'originalità a questa ragazza!).
Grazie a chi continua a leggere la mia storia, a chi l'ha messa tra le preferite e/o seguite, a chi recensirà e di nuovo un galatticoso grazie a Dimea, che è davvero un tesoro (sebbene io, da gran cafona non abbia trovato il tempo di rispondere alla sua ultima recensione prima di oggi) e che inoltre sta scrivendo una storia pazzesca di cui mi sono letteralmente innamorata e che vi consiglio calorosamente, augurandomi che venga aggiornata presto *Sguardo innocente*, il cui titolo è *Rullo di tamburi* (Chiudetemi pure in manicomio :-D) ''Make this chaos count''.
Grazie ancora per tutto!

   
 
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