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Autore: wintersea_    02/08/2015    2 recensioni
Nell’ombra vidi un ragazzo, probabilmente avevamo la stessa età, fece due o tre passi verso di me tenendo gli occhi chiusi. Rilassai un po’ i muscoli, pensai fosse un ribelle come me.
“Oh, ciao, mi hai spaventato, che ci facevi li dietro?”
Il ragazzo non rispose ma aprì di scatto gli occhi. Erano rossi, rossi come la luna e i denti con i quali mi sorrise erano bianchi e appuntiti. Sentii un brivido che mi percorse dalla testa ai piedi e l’unica cosa che riuscii a fare fu urlare e correre via fino a finire tra le braccia di mio fratello. Non dimenticherò mai di quegli occhi rossi e di quei denti cosi appuntiti. Ma soprattutto, non mi dimenticherò mai del ragazzo al quale appartenevano che, se pure solo nell’ombra tenue della luna, era bellissimo.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kai, Kai, Lu Han, Lu Han, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 1.


–Mei-
La prima volta che lo vidi pensavo di aver sognato. Ero poco più di una bambina e come ancora oggi ero completamente indifferente alle regole che i miei genitori provavano a darmi.
Come mio solito avevo aspettato che tutti dormissero per scavalcare la mia finestra e correre lungo il grande giardino di nostra proprietà. La mia era una famiglia ricca e la grande villa che avevamo a disposizione ne era la prova più evidente.
Adoravo correre scalza in mezzo all’erba fresca. Doveva essere circa mezza notte perché la luna era ben visibile e il vento soffiava leggero. Non avevo freddo, o meglio, non mi importava, trasgredire alle regole rigide che mi mettevano i miei non aveva prezzo né tempo perché ogni volta che mi prendevano dopo una mia bravata finivo in punizione in un modo molto simile al carcere.
Una volta arrivata al confine della mia proprietà mi buttai a terra ridendo, vedevo già le luci dentro casa che si accendevano, segno che avevano scoperto la mia bravata, a breve mio fratello Chen sarebbe uscito a cercarmi. Poggiai la testa sull’erba e fissai il cielo, la luna era piena con una leggera sfumatura rossa. Era bella, a Seul era raro vederla cosi bene. All’improvviso un rumore attirò la mia attenzione e mi obbligò ad alzare gli occhi. C’era qualcosa nella siepe dei vicini, qualcosa di grosso, che si muoveva.
“Chi sei?” urlai “Fatti vedere, io non ho paura sai?” mi alzai di scatto in piedi pronta a correre.
Nell’ombra vidi un ragazzo, probabilmente avevamo la stessa età, fece due o tre passi verso di me tenendo gli occhi chiusi. Rilassai un po’ i muscoli, pensai fosse un ribelle come me.
“Oh, ciao, mi hai spaventato, che ci facevi li dietro?”
Il ragazzo non rispose ma aprì di scatto gli occhi. Erano rossi, rossi come la luna e i denti con i quali mi sorrise erano bianchi e appuntiti. Sentii un brivido che mi percorse dalla testa ai piedi e l’unica cosa che riuscii a fare fu urlare e correre via fino a finire tra le braccia di mio fratello. Non dimenticherò mai di quegli occhi rossi e di quei denti cosi appuntiti. Ma soprattutto, non mi dimenticherò mai del ragazzo al quale appartenevano che, se pure solo nell’ombra tenue della luna, era bellissimo.
 
 
10 anni dopo.
“Mei! Vuoi sbrigarti? Dai tesoro farai tardi! Ed è il tuo primo giorno di scuola, su non farti pregare… Chen e Xiumin sono di sotto ad aspettarti, svegliati!” come al solito il tono poco gentile di mia madre mi fece capire che nemmeno se avessi avuto 43 di febbre sarei potuta rimanere a letto quel dannatissimo ‘primo giorno di scuola’.
“Fanculo, mi alzo mi alzo” borbottai. Entrai in bagno e mi sistemai velocemente indossando la divisa.
L’idea di iniziare le superiori non mi andava proprio giù, soprattutto perché mio fratello Chen era all’ultimo anno e mio cugino Xiumin era li soltanto per accompagnarci e poi andarsene all’università. In conclusione, mi sentivo sola, anche perché non avevo amici.
“MeI! TI VUOI MUOVERE!” la voce di Chen mi arrivò chiara e forte contro la porta del bagno facendomi volare di mano l’eyeliner.
“Merda.. un attimo fratellino, arrivo” cercai di essere più dolce possibile ma ero consapevole che non lo avrei mai convinto.
“Vedi di muoverti, stai facendo far tardi anche a Xiumin…”
“Arrivo, arrivo” uscii dal bagno e quasi inciampai in mio fratello che mi aspettava sulla porta con un’espressione stranamente severa. “Oh dai fratellino scusami”
“Scusa un bel niente Mei, ora visto che è tardi salterai la colazione” mi diede le spalle e cominciò a scendere le scale “E abbottonati quella divisa, non voglio che in giro dicano che mia sorella è una puttana”
“Ci siamo svegliati male eh fratellino” borbottai. Probabilmente la sua ragazza l’aveva mollato di nuovo. Non che fossero affari miei ma quella non mi piaceva e più continuava a far soffrire mio fratello e meno possibilità aveva di avere la mia simpatia.
Corsi giù dalle scale, afferrando il mio zaino al volo e presi una mela prima di lanciarmi in macchina con Chen e Xiumin.
“Buon giorno dormigliona” mi salutò solare mio cugino accendendo la macchina.
“Dobbiamo andare a prendere anche Baek e Yeol, andiamo dai” Chen continuava a messaggiare senza sosta, di sicuro era una lite davvero seria sta volta.
“Ma Mei starà  stretta li dietro, Yeol è altissimo” Xiumin provò a difendermi cominciando a fare retromarcia.
Chen storse un po’ la bocca ma non disse nulla. Park Chanyeol e Byun Baekhyun erano i suoi migliori amici da una vita, erano cresciuti tutti e tre insieme ed era impossibile per loro separarsi. Erano uniti a tal punto che un bel giorno Baek e Yeol decisero di dichiarare pubblicamente la loro relazione ad amici e parenti. A mia madre non faceva molto piacere che Chen continuasse a frequentarli per paura di trovarsi un figlio gay anche lei, ma alla fine mio fratello cominciò ad uscire con svariate ragazze e questo tranquillizzò non poco mia madre.  Anche io alla fine ero sempre con loro, non riuscivo a farmi amici della mia età, soprattutto perché, a causa della mia natura ribelle, i miei avevano deciso che fosse meglio che studiassi a casa. Alla beata età di sedici anni, però, decisero che fosse ora per me di mettere un po’ il piede fuori di casa e di ampliare le mie conoscenze che fino a quel momento comprendevano Xiumin, Chen, Baekhyun e Chanyeol.
“Non importa Hyung, mi stringerò un po’, alla fine posso anche mettermi in braccio a Yeol, dubito che la mia gonna corta possa far ingelosire Baekhyun” risi.
“Se lo dici tu mi fido Mei” Xiumin mi sorrise dallo specchietto retrovisore “Però credo che al mio amico Luhan un po’ faccia, sai, per quanto ne so io, non è esattamente gay”
“Aspetta, non mi avevi detto che dovevamo andare a prendere anche un tuo amico!” Chen si girò di scatto verso Xiumin lasciando per un attimo da parte il cellulare.
“Beh tu eri salito di sopra a chiamare Mei e lui mi ha detto che gli si è rotta la macchina e cosi, visto che siamo di strada, gli do un passaggio”
Chen sbuffò e girò il viso verso il finestrino.
“Chen Chen che succede? È da ieri sera che sei strano, hai litigato di nuovo con Miyon? Te l’ho sempre detto che tu e quella ragazza non siete fatti per stare insieme” Xiumin cercò di parlare con mio fratello che però alzò gli occhi al cielo e mise le cuffiette sussurrando un “Che palle” abbastanza chiaro.
Xiumin sospirò e riprese a guidare in silenzio fino a che non arrivò a casa di Yeol che ci stava aspettando insieme al ragazzo distesi sull’erba. Appena sentirono suonare si alzarono di scatto ed entrarono in macchina schiacciandomi contro il finestrino.
“Scusa nana, pronta per il tuo primo giorno?” Chanyeol mi sorrise cercando di mettersi comodo.
“Yeol prendi in braccio Mei che dobbiamo passare a prendere un mio amico”
“Uh, è carino?” gli occhi di Baekhyun si illuminarono e si beccò una gomitata ‘accidentale’ da parte del proprio ragazzo che si sistemava lasciandomi sedere sulle sue ginocchia. “Hey! Ma che ho detto di male? Era solo per informarmi!”
“Ah sisi tesoro come no.” Chanyeol si finse offeso sapendo per certo che il commento del ragazzo era davvero soltanto una stupida battuta.
“Yeol avanti, io scherzavo” si infilò sotto al suo braccio raggiungendo il suo orecchio con le labbra e gli sussurrò “Sai che amo solo te”
Chanyeol strinse la prese intorno alle spalle del ragazzo e gli stampò un sonoro bacio sulle labbra. Ero abituata a vederli scambiarsi smancerie ma non è che ne fossi mai stata entusiasta.
“Ragazzi per favore, io sono qua!” esclamai.
“Ops scusa nana” Chanyeol mi sorrise e Baekhyun arrossì.
“La smetti di chiamarmi cosi?”
“Ma è un soprannome cosi carino! E poi ti sta a pennello!” esclamò il ragazzo.
“Sarà, gigante, ma non è che sia così d’accordo, ormai sono grande. Gigante” sottolineai due volte il soprannome che io stessa gli avevo dato anni addietro quando Chanyeol aveva avuto la brillante idea di cominciarmi a chiamare nana. Non che mi desse fastidio, infondo Chanyeol e Baekhyun erano come fratelli per me, ma visto che stavo per iniziare le scuole superiori pensavo che quel soprannome non fosse più adatto a me.
“Mi spiace nana ma non cambierò il tuo soprannome solo perché sei cresciuta” strinse un braccio intorno a me abbracciandomi.
“Chen Chen comunque tua sorella è diventata proprio carina sono sicura che tutti te la ruberanno a scuola” ma Chen non sentì nemmeno una parola di quello che disse Baekhyun continuando a sentire la musica “Ma che diavolo ha?”
“E’ da ieri che è cosi, deve aver litigato di nuovo con Miyon” disse Xiumin tranquillo svoltando nel vialetto di una ricca villa gialla dove un ragazzo alto con i capelli biondi ci aspettava. Appena vide la macchina sorrise e si strinse una borsa al petto correndo verso di noi. Salì in macchina sorridendo.
“Grazie mille Xiumin, mi stai davvero salvando la vita, la lezione di oggi era fondamentale e non potevo proprio perdermela.”
“Ma figurati Lulu, tanto te l’ho detto che sono di strada” gli sorrise “Luhan lascia che ti presenti i miei cugini Chen e Mei e i nostri amici Chanyeol e Baekhyun”
“Piacere di conoscervi” ci sorrise
“Il piacere è nostro” disse Yeol aumentando la presa intorno alle spalle di Baekhyun. Luhan notò quel cambiamento ma non fece domande, punto, anzi, gli occhi nei miei.
“Una macchina intera di ragazzi e una sola bellissima fanciulla, questa si che è bella” scherzò allegramente.
“Luhan non ci provare per  niente, è la mia cuginetta dannazione!” Xiumin gli lanciò uno sguardo assassino che fece scoppiare il ragazzo a ridere.
“Tranquillo Xiu, non è un delitto dire ad una bella ragazza che è bella no?” mi fece l’occhiolino facendomi arrossire fino alla punta dei lunghi capelli castani che lasciai che mi scivolassero sul viso.
Luhan era un ragazzo davvero bello, quel tipo di ragazzi che puoi vedere solo nei film. Aveva un viso delicato, quasi come quello di un bambino e dei dolcissimo occhi castani. I capelli biondi furono la cosa che mi attraeva di più, li portava pettinati con un ciuffo da un lato e gli donavano un’aria angelica che si accentuava quando sorrideva. Ecco di certo non avrei mai rifiutato un suo invito ad uscire, sembrava un ragazzo davvero dolce e simpatico, anche se aveva quattro anni in più di me.
Passai tutto il viaggio in macchina a fissarlo, nascosta dai capelli e dal petto di Chanyeol che mi stringeva a lui.
“Okay siamo arrivati, avanti piccoli liceali, fuori dai piedi” scherzò allegramente Xiumin.
Chen fu il primo ad uscire, chiuse con forza la portiera e di incamminò velocemente verso una ragazza dai lunghi capelli castani con qualche ciocca colorata qua e la.
“Come avevo detto io Miyon” disse Xiumin tranquillo “Dai ragazzi andate che fate tardi, vi vengo a prendere io dopo”
Mi girai per scendere anche io e lasciare cosi libero Chanyeol quando mi trovai una mano davanti al viso che si offriva di aiutarmi. Alzai lo sguardo ed incontrai quello di Luhan che mi sorrise. Automaticamente presi la sua mano e scesi, lui mi prese lo zaino e, sempre tenendomi la mano, cominciò a camminare.
“Quindi, tu ti chiami Mei e sei al primo anno vero?”
“s-si” balbettai.
Luhan scoppiò a ridere ed aumentò la presa sulla mia mano. Era piacevole la sua stretta, era gentile e le sue mani erano morbide e calde.
“Non essere in imbarazzo Mei, sono un ragazzo proprio come te, beh magari non sono proprio coreano ma questo non ha molta importanza no?”
“Non sei coreano? E di dove sei?” lo guardai incuriosita dimenticando per un momento l’imbarazzo e la confusione che quel ragazzo mi provocavano.
“Ah-ah non cosi veloci fiorellino” mi sorrise sfiorandomi il naso con un dito. Xiumin suonò impaziente e si affacciò dal finestrino urlando ma Luhan non gli diede peso “Se vuoi saperlo accetta di uscire con me, questa sera che ne dici?”
“Q-questa sera? M-ma noi c-ci conosciamo appena…”
“Oh dai Mei, un gelato non ha mai ucciso nessuno no?” mi sorrise lasciando la mia mano e restituendomi lo zaino. “Ti vengo a prendere alle 6, tanto abiti affianco a Xiumin no?”
“S-si…” mi sentii turbata nel momento in cui la sua mano lasciò la mia come se mi stessero privando di qualcosa che mi serviva per andare avanti.
“Perfetto, allora a dopo fiorellino!” mi salutò con la mano correndo in macchina da Xiumin che sembrava sul punto di esplodere.
Rimasi li a fissare la macchina andare via fino a che questa non scomparve.
“Era il tuo ragazzo quello?” una voce dietro di me mi fece voltare di scatto spaventata.
“Come scusami?”
“Lui, il ragazzo biondo con cui parlavi, è il tuo ragazzo?” chiese di nuovo la ragazza curiosa
“Ah lui dici… no non è il mio ragazzo” mi sentivo nervosa e non volevo che una sconosciuta sapesse i fatti miei. La ragazza mi sorrideva tranquilla. Era una ragazza strana, era alta più o meno come me, la divisa gli cascava perfettamente addosso accompagnando le sue leggere curve, i suoi capelli erano tinti di verde sulle punte e i suoi occhi erano truccati di nero.
“E’ carino, penso che ci volesse provare con te” mi disse lei sorridendomi ancora “Comunque piacere, io sono Choi Amber” allungò la mano verso di me aspettando che l’afferrassi.
Le strinsi la mano dopo un momento di esitazione “Kim Mei”
“Sei al primo anno vero?”
“Si, anche tu?” sperai con tutta me stessa che mi desse una risposta affermativa, almeno per sapere che un viso conosciuto sarebbe potuto essere nella mia stessa classe.
“Si certo, in che classe sei tu?” mi chiese sistemando la fascia che aveva sui capelli.
“Mmh.. nel 1B e tu?”
La ragazza lanciò un urlo e mi abbracciò “Siamo nella stessa classe! Capisci che fortuna? Ci sarà qualcuno che conosco!”
Sorrisi, probabilmente saremmo potute diventare amiche “Quindi non sono l’unica che non conosce nessuno qua! Gli unici che conosco sono mio fratello Chen e i suoi amici Baekhyun e Chanyeol ma fanno tutti l’ultimo anno”
“Aspetta… aspetta… tu sei la sorella di Chen? Ovvero di Kim Jongdae?”
“Emm… si? Perché cosa c’è di cosi speciale?”
“SCHERZI?” urlò “Kim Jongdae è una leggenda per questa scuola, ha partecipato ad ogni recita teatrale da quando frequenta il primo anno ed è un mito in quello che fa, non ho mai sentito una voce più bella! Un anno fa sono venuta a sentirlo cantare, sai che mio cugino Minho era nella compagnia teatrale e mi ha chiesto di venire e… Dio ragazzi che voce! Anche tu sei cosi brava?” quella ragazza mi lasciò spiazzata, non avevo mai conosciuto qualcuno che parlasse tanto quanto lei e questo mi fece sorridere senza un  motivo.
“No, affatto, io sono stonata come una campana, è lui il prodigio della famiglia”
“Oh beh sei comunque fortunata, magari potessi conoscerlo… oh ma tu me lo farai conoscere prima o poi vero?”
“Certo appena mi riesco ad avvicinare a lui senza che mi morda. Sai ultimamente è abbastanza intrattab…” il fiato mi si mozzò in gola quando vidi quel ragazzo da lontano. Anche da lontano capii che era alto quanto Luhan ma nettamente diverso. I capelli neri erano coperti da un cappellino, altrettanto nero, i jeans scuri gli fasciavano perfettamente le gambe magre e snelle, una canottiera larga gli ricadeva sul suo fisico magro ma allo stesso tempo perfetto e una giacca di pelle completava il look. Se ne stava poggiato ad una macchina con una sigaretta fra le dita e lo sguardo perso sull’asfalto. Anche con il viso abbassato era bellissimo. Alzò all’improvviso gli occhi come se si fosse sentito osservato e quello che vidi mi raggelò il sangue nelle vene. Lo stesso sguardo di dieci anni prima, solo che gli occhi rossi erano spariti. Anche se a quei tempi ero solo una bambina e lo avevo visto alla luce fioca della luna ero sicura, quel bambino era lo stesso che avevo visto nel mio giardino.
“Mei? Ohoh Mei ci sei?” Amber mi sventolava la mano davanti agli occhi ma io non ci facevo nemmeno caso. Quel ragazzo stava guardando me. Tuttavia non sembrava avermi riconosciuta. Continuava a fissarmi con indifferenza, se fossi stata un muro sarebbe stata la stessa cosa.
“Kai! Ma la smetterai mai di fumare tu?” una risata mi fece sobbalzare. Dal nulla sbucò un ragazzo ed andò verso il misterioso ragazzo che, a quanto avevo capito, doveva chiamarsi Kai. Era giusto qualche centimetro più alto di lui, i capelli biondi erano pettinati all’indietro e lo sguardo di ghiaccio sembrava addolcirsi quando guardava il più basso.
“Che rompi coglioni che sei Sehun” Kai sorrise continuando comunque a fumare.
“Oh dai è il primo giorno di scuola e tu stai già rischiando di farti sospendere amico!” gli diede una pacca sulla spalla e si sedette sul cofano della macchina. “Questo rottame è roba tua?”
“Scherzi?” esclamò Kai “Mi ci sono poggiato perché non sapevo dove altro mettermi” nonostante stesse parlando con l’amico, Kai non mi tolse gli occhi di dosso nemmeno per un secondo. Sentii un brivido dentro di me e una strana ansia attanagliarmi il petto.
“Kim Mei mi spieghi che ti prende?” la voce di mio fratello mi arrivò all’improvviso nelle orecchie. Ero cosi sorpresa che feci un salto all’indietro, inciampando nei miei stessi piedi, e finendo con le gambe per aria.
“Mei! Ti sei fatta male?” mio fratello e Amber mi aiutarono a tirarmi su. Si vedeva che la ragazza era in imbarazzo e allo stesso tempo era tremendamente felice di aver avuto l’occasione di parlare con mio fratello.
“Che sfigata” quel commento alle mie spalle fu come una pugnalata nella schiena. Riconobbi quella voce come quella di Kai e in un attimo fu come se il mondo mi crollasse addosso.
“Vuoi che ti porti in infermeria? Non sembri stare bene, sei pallida”
“Chen Chen sto bene, tranquillo” sorrisi a mio fratello e mi lasciai abbracciare “Tu piuttosto, hai risolto con quella stronza o cosa?”
“Mei non chiamarla cosi!” Chen alzò un po’ la voce.
“Okay, okay scusami. A quanto pare avete risolto eh”
“No, noi.. beh ecco noi ci siamo lasciati a dir la verità. Ma sai che ti dico? Mi sento davvero bene ora! Potrei scalare un monte, potrei… potrei…”
“Ciao io sono Amber e sono in classe con tua sorella Mei!” Amber si precipitò a tendergli la mano sorridendo non appena sentì le parole ‘ci siamo lasciati’.
Chen sorrise e le strinse dolcemente la mano. “Bene, coraggio ragazze è ora di andare in classe”
“C-cosa? Di già?” balbettai girandomi immediatamente dietro di me ma come mi aspettavo non c’era più nessuno.  Quel ragazzo era strano. Non sapevo come descriverlo ma aveva qualcosa nel suo sguardo che non prometteva niente di buono, comunque niente di amichevole. La cosa che più mi fece gelare il sangue fu il ricordo dei suoi occhi rossi come la luna, tanti anni fa, e dell’intensità col quale mi guardarono. Fu la stessa di cinque minuti prima. Un brivido mi percorse la spina dorsale. Tutto il mio corpo gridava di correre il più lontano possibile da quel ragazzo, di scappare da lui e non girarmi a cercarlo, ma c’era qualcosa dentro di me che mi diceva di non avere paura. Ero seriamente combattuta.
“Mei sei sicura di stare bene?” Chen mi sfiorò una spalla e io sobbalzai di nuovo. “Sei nervosa sorellina eh, dev’essere l’ansia del primo giorno. Dai che andando in classe passa tutto”
“Posso andare da sola Chen Chen, tanto sono con Amber, giusto?” mi girai verso la ragazza che mi sorrise.
“Va bene, ci vediamo all’uscita che Xiumin ci passa a prendere. Ah una cosa, cosa ti stava dicendo Luhan?”
Arrossii di colpo ma per fortuna la campanella suonò in mio aiuto. “Devo andare ciao!” afferrai la mano di Amber e corsi per i corridoi fino a raggiungere la nostra classe. I nostri compagni stavano entrando lentamente,sorridendo o facendo un cenno di saluto. Ci sedemmo insieme all’ultimo banco.
“Insomma, quel ragazzo con cui stavi parlando prima si chiama Luhan giusto?”
“C-cosa?”
“Oh dai Mei, a me puoi dirmele queste cose. Chi è?”
Sospirai e le sorrisi “Okay, allora, oggi mio cugino Xiumin ci ha dato un passaggio fino a scuola e siamo passati a prendere questo suo amico, Luhan e beh non c’è molto da dire, mi ha chiesto di uscire questa sera…”
“SEI APPENA DIVENTATA UNA LICEALE E GIA’ HAI UN APPUNTAMENTO! MA CHE FORTUNA!” Amber era a dir poco entusiasta, quasi più di me che arrossii fino alla punta dei capelli.
“Dio quanto urlate voi del primo” un ragazzo poco più grande di me dai grandi occhi marroni entrò nella nostra classe e si sedette sul nostro banco “Ciao io sono Do Kyungsoo e voglio candidami come rappresentante di istituto” ci sorrise “Mi sembrava quindi giusto presentami ai nuovi studenti e le vostre grida mi hanno attirato”
Amber scoppiò a ridere e gli tese la mano “Choi Amber, molto lieta di conoscerti e entusiasta di votarti” si strinsero la mano sorridendo.
“Ciao, io sono Kim Mei” sorrisi.
“E a quanto pare sei amica di Luhan eh” un altro ragazzo sbucò dal nulla. Poggiò il gomito sulla spalla di Kyungsoo e ci sorrise. “Io sono Tao, amico di Kyung e di Luhan. Come fai a conoscerlo?”
“Lui e mio cugino Xiumin frequentano gli stessi corsi universitari. Tu invece?”
“E’ il mio vicino di casa” Tao sorrise passandosi la mano libera tra i capelli biondi.
“Quindi è da te che ha preso l’idea dei capelli biondi?” Kyungsoo scoppiò a ridere dando una pacca sulle spalle ad uno scioccato Tao.
“Anche quel piccolo stronzo si è fatto biondo? Copione di merd…”
“Buon giorno signor Huang Zitao, non ha una classe dove andare lei?”il prof comparve dal nulla poggiando una mano sulla spalla libera di Tao che si immobilizzò “Oh signor Do, non l’avevo vista, si confonde tra gli studenti del primo anno”
Il sorriso sulle labbra di Kyungsoo svanì di colpo e si girò verso Lay “Andiamo va, ragazze ci vediamo a pranzo” corsero fuori lasciandoci sole col prof che se ne andò a sedere alla cattedra.
“Bene, ora che vi siete tutti sistemati direi che possiamo iniziare la lezi…” la frase del prof fu interrotta dalla porta che si aprì all’improvviso “Ah prego, siamo sempre favorevoli ad ospitare i ritardatari”
Due ragazzi entrarono lentamente nella classe come se tutto quelle persone che li fissavano non fossero li. Appena li vidi il mio cuore perse un battito, Kai e Sehun camminavano tranquilli, con fare disinvolto. Il più alto si bloccò all’improvviso sistemandosi davanti al nostro banco e si rivolse ad Amber.
“Potrei gentilmente avere questo posto?” il suo tono era tutto tranne che gentile, avvertii una punta di freddezza. Amber, più spaventata che altro, si alzò e si sedette vicino a Sehun lasciando che Kai si sistemasse vicino a me.
“Mi spieghi perché hai cacciato la mia amica?” chiesi duramente al ragazzo mentre si sistemava.
“Ho notato che mi guardavi nel parcheggio e poi..” si avvicinò a me fino a che non sentii il suo fiato sul collo “Hai un odore cosi buono”
Rabbrividii, non so dire se fosse per la sua vicinanza o per le sue parole, ma un brivido mi percorse tutta la spina dorsale.
Durante tutta la lezione non mi tolse mai gli occhi di dosso, e così anche per le seguenti, fino ad arrivare alla pausa pranzo dove presi Amber e la trascinai fuori.
“Okay, non so come fa a piacerti, ma Kai è inquietante.”
“Cosa? Kai non mi piace” arrossii “E poi come sai il suo nome? In classe lo chiamano Jongin”
“Sehun me l’ha detto, anche se sembra cattivo è davvero simpatico. Siamo diventati buoni amici”
“Hey ragazze, allora pranziamo insieme?” Tao ci poggiò le braccia sulle spalle e si strinse come se ci conoscesse da una vita. Amber ed io ridacchiammo e ci lasciammo guidare al tavolo che Kyungsoo aveva preso per tutti e quattro.
“Hey sorellina che fai già ti fai amici più grandi?” non feci nemmeno in tempo a sedermi che mio fratello e i suoi amici mi accerchiarono. Chen mi poggiò le mani sulle spalle mentre Chanyeol e Baekhyun si misero uno alla mia destra e uno a sinistra e naturalmente, come volle la loro natura estroversa, si presentarono a tutti.
“Quindi, cosa metterai sta sera Mei?” Amber, davanti a me, sorrise come se la sua domanda fosse la cosa più normale al mondo.
“Cosa devi fare sta sera nana?” Chanyeol si girò a guardarmi con tutta la bocca sporca di sugo.
“Non sono affari che vi riguardano” arrossii fulminando Amber con gli occhi e Chen si sporse a guardarmi.
“No, no dicci sorellina”
“Oh dai Mei, prima o poi dovrai dirglielo!”
“Su spara, sono curioso anche io” Kyungsoo poggiò il viso su una mano e mi fissò sorridendo.
“DevouscireconLuhan” sussurrai abbassando lo sguardo.
“TU DEVI FARE COSA?” urlarono Chen e Tao insieme. Il biondo fu subito messo a tacere da una gomitata di Kyungsoo e mio fratello fu fatto calmare da Baekhyun.
“Non credevo fosse cosi grave…” ammisi sospirando.
Chen nascose il viso tra le mani ma quello che mi sorprese fu che non fu lui a parlare ma Tao “Ti rendi conto di quanti anni di differenza ci sono tra di voi? Sei ancora una bambina e Luhan è… cazzo è Luhan!”
Chen guardò il ragazzo davanti a lui con un misto di gratitudine e curiosità. “Cos’ha Luhan che non va? Come lo conosci tu?”
“Luhan è il mio vicino di casa. Frequenta persone poco raccomandabili, tipo Kris. O meglio lui si fa chiamare cosi, ma è un altro dei cinesi che vivono in zona come me. Il fatto è che il suo bel giro di amici è composto da chi spaccia droga e da chi da festini privati che di solito finiscono con qualcuno che si sente male e di regola tutto questo succede a casa di Luhan”
“Sembri conoscere molto bene il tipo eh” Kyungsoo sorrise al suo amico ma si beccò comunque un calcio.
“Grazie al cazzo” Tao sospirò “Prima anche io facevo parte di quella compagnia, Luhan ed io giocavamo insieme da bambini, era inevitabile. Anche Lay faceva parte della nostra cerchia di amici. Ultimamente non lo sento da un po’ e non so se abbia lasciato stare Luhan e i suoi ma posso assicurarvi che uscire da quel giro è davvero difficile.”
“Quindi, vedi Mei? Un motivo in meno per uscire con un ragazzo che ha quattro anni in più di te e che hai appena conosciuto” Baekhyun si era infilato nella conversazione stringendomi un braccio intorno alle spalle con fare protettivo, come se solo quelle storie potessero farmi del male.
“Oh dai ragazzi, pensate davvero che io sia cosi idiota da lasciarmi convincere da Luhan a prendere della droga?”
“Beh, non per dubitare di te nana, ma il mondo al di fuori dal cancello di casa Kim lo conosci poco eh”Chanyeol mi rivolse un’occhiata preoccupata.
“Oddio, lasciatemi vivere la mia vita! Nemmeno il primo giorno di liceo e già cercate di controllarmi la vita. Dio, fatemi fare i miei errori. Lasciatemi vivere.” Tirai fuori tutto d’un fiato arrossendo violentemente. Chen mi guardò un momento ma non disse nulla, cosi come gli altri “Scusatemi” mi alzai, ancora rossa in viso, e corsi fuori per prendere una boccata d’aria.
“Accidenti, che aria tesa che tira la dentro” Kai si poggiò contro il muro affianco al mio con una sigaretta tra le labbra. I capelli erano stati liberati dal cappellino e ora ricadevano morbidi sui lati del viso “E poi cos’è sta storia che devi uscire con Luhan? Da quando hai smesso di pensarmi?”
“Ma si può sapere che vuoi da me? Nemmeno ci conosciamo. Come avrei mai potuto pensarti o smettere di farlo?” arrossii al pensiero che lui si ricordasse di quella notte, nel mio giardino, e tremai all’idea che quel bambino dagli occhi rossi e dai denti appuntiti fosse davvero lui.
“Oh dai Mei-Mei, non dirmi che ti sei già dimenticato il nostro primo incontro tanti e tanti anni fa” mi sorrise mettendomi i brividi. Si concesse un tiro di sigaretta, notando la mia esitazione, e riprese a parlare “Visto? Non mi hai dimenticato. E vorrei farti notare che io non ho mai smesso di osservarti e controllarti” si mise davanti a me poggiando le mani ai lati del mio viso, sovrastandomi con la sua altezza. Non era alto quanto Chanyeol ma aveva un netto vantaggio su di me. “Non mi piace Luhan, non mi piace l’idea che tu sia di qualcun altro. Tu sei mia” si avvicinò a me e mi annusò il collo “Dio, amo il tuo odore” ringhiò e scomparve velocemente nel parcheggio della scuola, lasciandomi sola con il cuore che mi martellava nel petto.
 
 
“Dove diavolo eri finita? A tuo fratello è quasi preso un infarto e a me pure!”  Amber mi corse incontro e mi abbracciò “Scusami per prima, non pensavo ci fossero tutti questi problemi e non pensavo che Luhan fosse cosi pericoloso.. mi dispiace per averti messo nei guai”
Abbracciai anche io Amber, troppo felice di vedere una faccia amica davanti a me “Non importa, avrei dovuto dirglielo prima o poi. Piuttosto ascoltami, ho bisogno di dirti una cosa, ma è un segreto della massima importanza e… dannazione è difficile… scusa non ho mai avuto veri amici, eccetto la coppietta di cretini che sta sempre con mio fratello”
“Hey sta tranquilla, con me puoi parlare, non me ne uscirò più con cose tue davanti a nessuno, lo giuro!”
Scoppiai a ridere e la presi sottobraccio “Okay, abbiamo ancora un po’ di tempo?”
“Purtroppo no, dobbiamo tornare in classe. Hey vieni da me questo pomeriggio, ti aiuto a prepararti per il tuo appuntamento, cosi Chen non lo saprà!”
“Ma Luhan viene a prendermi davanti casa, come faccio?”
“Possiamo chiedere un aiuto al nostro cinese preferito no?” mi fece l’occhiolino e mi trascino per i corridoi fino a raggiungere Tao e Kyungsoo e buttarsi su di loro. Ridacchiai vedendoli quasi cadere, Amber era una forza della natura, era capace di comportarsi come una sorellina che se la si conosceva da soli 10 minuti.
“Ciao Tao, vero che oggi ci fai un favore?” gli si attaccò ad un braccio trascinandolo per il corridoio lasciandomi sola con Kyungsoo che poggiò il braccio intorno alle mie spalle.
“La tua amica è davvero pazza, è sempre cosi?”
“Te lo dirò conoscendola meglio, ci siamo conosciute solo 5 ore fa” risi poggiando la testa al suo petto. Mi piaceva la sensazione che mi procurava stare cosi attaccata a Kyungsoo. Il ragazzo era poco più alto di me, la divisa scolastica era tenuta in ordine, la camicia era nei pantaloni e la cravatta ben annodata. L’unica cosa che non era tirata a lucido erano i suoi capelli che erano lunghi e scompigliati e, a peggiorare la situazione, ci si mettevano le sue mani che ci passava continuamente in mezzo.
“Davvero? Eppure sembrava che foste amiche da una vita”
“No magari” sorrisi “Non ho mai avuto amici, eccetto Chanyeol e Baekhyun, voi siete i miei primi amici” arrossii leggermente nel pronunciare quella confessione per la seconda volta in una giornata ma Kyungsoo sembrò non farci caso.
“Beh ora hai degli amici speciali no?” mi sorrise “Vediamo, con un giorno hai conosciuto me, Tao e Amber. Presto ti faremo conoscere anche altri nostri amici. Verrai alla mia festa la prossima settimana? Cosi possiamo presentarti anche Lay e Suho?”
“Una festa?” alzai lo sguardo fissandolo dubbiosa.
“Tranquilla Mei, niente di esagerato, qualche birra e al massimo qualche sigaretta. E poi verrà praticamente tutta la scuola. Lo scorso anno era un continuo di feste da me, appena i miei genitori andavano fuori città ne approfittavo. Per questo ora sono molto popolare a scuola” un gruppetto di ragazzi lo salutò con la mano e sorrise a me “E se probabilmente continuiamo a camminare cosi penseranno che sei la mia nuova fiamma” rise e io mi scostai di scatto.
“Non ho niente contro di te, lo sai. Ma mi sembra un po’ presto per definirmi la nuova fiamma di qualcuno” arrossii fino alla punta dei capelli abbassando lo sguardo.
“Ah si, certo. E poi tu sta sera hai un appuntamento, no?”  mi fece l’occhiolino facendomi avvampare ancora di più.
“Okay tutto risolto, ci pensa Tao ad avvisare Luhan” mi sorrise Amber attaccandosi al mio braccio.
“Si, ma sappiate che se Chen o i tuoi amici chiedono qualcosa non ne so niente io okay?”
“Okay ciao ciao” Amber mi trascinò fino alla classe e tornò a sedersi vicino a Sehun lasciandomi di nuovo sola con Kai.
“Ti riporto io a casa allora?” Kai mi parlò senza nemmeno guardarmi e io arrossii per il suo invito.
“No, grazie ma vado da Amber” si girò a squadrare la ragazza.
“Non sei al sicuro con lei, vieni con me”
“Ma si può sapere che vuoi Jongin? Insomma io e te non ci conosciamo nemmeno!”
“Oh Mei-Mei, certo che ci conosciamo, meglio di quanto tu creda” mi picchietto con un dito sulla testa.
Mi girai e lo ignorai per il resto della giornata. Sentivo il suo sguardo freddo che non mi mollava un attimo ma mi impegnai ad ignorarlo. Appena suonò l’ultima campanella mi alzai di scatto e corsi dietro ad Amber che si sbrigava per prendere il pulman. Incrociai appena Chen, giusto il tempo di urlargli “Vado da Amber” per poi sparire.
 
 

Questo no, questo nemmeno… oddio non ho nulla da farti mettere!” Amber aveva tirato fuori praticamente tutto il suo armadio mentre io me ne stavo sdraiata sul suo letto con le mani dietro la nuca.
“Sai, la prossima settimana Kyungsoo darà una festa. Dovremmo andarci, che ne pensi?” parlai senza nemmeno riflettere.
“Beh allora dovremmo andare a fare shopping… ah si eccolo!” tirò fuori dall’armadio un top corto del colore del mare e nell’altra mano aveva una gonna ampia a vita alta. “Di sicuro col tuo fisico starà una favola”
Mi spinse a cambiarmi e mi raccolse leggermente i capelli con una mollettina, mi risistemò il trucco e mi spruzzò il profumo. “Ecco ora sei perfetta!”
Mi guardai allo specchio e non riuscii a credere che quella che vedevo ero proprio io. “Grazie Amber, davvero grazie!”
“Ma smettila scema, siamo amiche no?” mi sorrise.
Il campanello suonò all’improvviso e lei si buttò per le scale correndo ad aprire. “Oh tu devi essere Luhan, te la chiamo subito! Meiiiiii, è arrivato Luhan!”
Sorrisi e alzai gli occhi al cielo, come se non stessimo aspettando soltanto lui. Indossai le scarpe e mi guardai un’ultima volta prima di scendere le scale e sorridere ad uno stupito Luhan.
“Vogliamo andare?” mi porse la mano sorridendo ad Amber
“Si certo” prese il mio zaino e se lo caricò in spalla, mi fece strada fino alla sua macchina e mi fece accomodare per poi partire velocemente.
“S-sei bellissima sai?” balbettò Luhan e io arrossii voltando il capo verso il finestrino. Anche lui era bellissimo, i lunghi capelli biondi erano tirati in alto in modo disordinato, la camicia bianca era aperta sul petto, i jeans stretti gli fasciavano le gambe e una giacca di cotone nera completava il look.
“Grazie, mi… mi ha aiutato Amber”
“Beh non serviva, tu sei stupenda sempre” si girò e mi sorrise facendomi arrossire ancora di più.
“D-dove andiamo?” balbettai
“Beh, io pensavo di andare a cena da qualche parte e poi fare una passeggiata nel parco. Che ne pensi?”
“Mi piace l’idea!”
 
 
Luhan si rivelò essere una persona adorabile, stupenda, divertente ed educata. Mi raccontò della sua vita in Corea, di come si sia dovuto abituare alla nuova lingua poiché le sue origini erano cinesi. Mi ha raccontato della Cina, dei posti che ha visitato e di quelli che sogna fin da bambino di vedere. Mi ha raccontato del suo sogno di fare l’attore e di voler tornare a casa appena finiti gli studi per provarci. Mi ha insegnato delle parole in cinese e mi ha fatto ridere con qualche battuta scema o qualche commento sulle cose che vedevamo. Mi ha preso la mano tenendomi stretta a lui, facendomi sentire al sicuro, protetta. Non avevo mai creduto alle farfalle nello stomaco, alla terra che non ti regge o all’immancabile sensazione di felicità che ti stringe il cuore quando stai con qualcuno che ti piace, fa forse tutti i miei libri avevano ragione, forse si capisce di essere innamorati cosi. Quando lo scorrere del tempo non pensa, quando senti le sue dita intrecciarsi alle tue e sai che niente potrà distruggerti, quando lui ti abbraccia e il mondo intorno a te scompare, quando il cuore sembra scoppiarti per quanto batte forte. Forse l’amore era Luhan, i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce, la sua risata, le sue mani, le sue braccia, le sue labbra, i suoi baci. Mi baciò poco prima di riportarmi a casa, un bacio casto, nulla di prepotente o affrettato. Un leggero bacio a stampo che poco a poco è diventato altro senza, però, diventare qualcosa di troppo focoso. Mi ha riportato a casa lasciandomi sul vialetto, mi sono sporta verso di lui e gli ho baciato le labbra, senza preoccuparmi di Chen che mi fissava, senza pensare a come Xiumin, dalla finestra della sua camera, lo stava fulminando, senza pensare a Tao che si preoccupava per me, senza pensare a Kai che, nascosto dietro la mia siepe, mi guardava, con gli occhi rossi carichi di odio.
 
 
-Kai-
Avevo sempre odiato Luhan, lui e quella sua stupida mania di farsi avanti prima di me.  E ora la mia Mei era tra le sue braccia, in uno stupidissimo parco, sotto gli sguardi di tutti.
Non era cosi che doveva andare, non è così che andrà a finire.



Note dell'autrice che si sotterra.
*sospira* Okay non doveva andare cosi, in realtà questa fanfiction era nata per morire ammuffita nelll mio pc, ma non so perchè la mia mente malata mi continuava ad urlare "Sta sera che funziona efp provaci" e cosi, da brava pazza, gli ho dato retta. Questo è... beh chiamiamolo un esperimento, non so nemmeno io cos'è. Mi è venuto tutto in mente una sera cosi, credo di essere impazzita perchè l'idea originale era una shot, e puf è nata una cosa a capitoli. Okay scusate il monologo e grazie per essere arrivati fino a qua.
-Nessa x
  
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