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Autore: Cassie78    04/08/2015    1 recensioni
Luna è una diciassettenne come le altre, si divide tra scuola, amici e la danza, la sua passione. Manca solo l'amore nella sua vita. O meglio, qualcuno c'è ma é molto complicato. Perché è il suo insegnante di danza? Perché hanno 10 anni di differenza? O perché è il classico playboy che ci prova con tutte le ragazze che gli capitano davanti? É difficile per lei capire Flavio, una persona incoerente, che parla pensa e agisce in modo diverso e che ha lo strano potere di confonderla. Infatti Luna inizia a pensare di non essergli affatto indifferente. Il problema é che Flavio ha la brutta abitudine di fare sempre la cosa sbagliata e distruggere le uniche cose belle che ha nella vita. E se un giorno si ritrovassero costretti a vivere nella stessa casa? O addirittura la stessa camera?
Dal testo: Ammirai la sua perfezione, quei bellissimi capelli castano scuro che facevano risaltare il verde dei suoi occhi. Quell'accenno di barba che mi faceva impazzire e che avrei tanto voluto sentire a contatto con le mie dita e infine il suo fisico fantastico. I muscoli che si vedevano attraverso la maglietta e quelle braccia dalle quali avrei tanto voluto essere abbracciata.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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"Nota: per chi volesse delle piccole anticipazione dei capitoli che seguono perché è troppo curioso vi avverto che nelle note finali metto una piccolissima parte del capitolo successivo, avviso per chi non avesse letto in precedenza le mie note in fondo ai capitoli precedenti. Buona lettura ;)"

Era passata quasi una settimana da quando ero ospite da Luca e Flavio.
Tutto era andato bene, nessun episodio sconveniente.
Tranne quello di qualche giorno fa quando Flavio era entrato in camera mia senza bussare e mi aveva trovata con Mirko, che mi aiutava a studiare.
Dove stava il problema?
Ebbene Flavio aveva avuto la bellissima idea di entrare proprio mentre Mirko mi stava facendo il solletico e quindi eravamo stesi sul letto.
Inutile dire che la scena non fu affatto piacevole.
Dopo aver guardato me male e con uno sguardo omicida Mirko si era chiuso la porta alle spalle lasciandomi alquanto perplessa.
Il discorso non era stato ripreso per fortuna e la nostra vita era trascorsa senza problemi. 
Con Flavio le cose andavano alla grande eravamo diventati molto amici e la sera dopo cena spesso io, Luca e lui ci ritrovavamo a chiacchierare e scherzare in camera mia oppure vedevamo un film in salone.
Più di una volta Flavio aveva insistito per portarmi in macchina a scuola e io avevo ceduto per due volte.
Non capivo perché lo facesse, lui che poteva dormire fino a tardi ma il pensiero che lo facesse per me mi rendeva felicissima.

Ero di ritorno a casa dopo l'ennesima lunga giornata, ma per fortuna era venerdì e la settimana era finita.
Quando entrai in casa sentii delle voci provenire dalla cucina. Così lasciai la borsa all'ingresso e mi avviai verso la cucina. 
Vidi Flavio di spalle appoggiato per un fianco allo stipite della porta.
Quando si accorse di me si girò e mi rivolse un bellissimo e sincero sorriso.
Così mi avvicinai, mi alzai sulle punte e gli diedi un bacio sulla guancia.
-ciao- disse lui mettendomi una mano sul fianco e avvicinandomi a sè. Chissà se sapeva quello che questi gesti semplici mi scatenavano. 
Io gli lasciavo fare, perché avrei dovuto fermarlo?! Stavo troppo bene in quei momenti.
-ciao, che succede?- chiesi notando solo allora Anna con suo marito che discutevano con Luca.
-mamma e papà partono per il fine settimana e si stanno raccomandando con Luca affinché non faccia danni in loro assenza- disse lui tranquillo.
-aspetta, e perché tu stai qui tranquillo?-chiesi girandomi verso di lui perplessa.
-ma perché io sono il fratello tranquillo- disse lui fingendo un sorriso angelico.
Io lo guardai alzando un sopracciglio- ehi non guardarmi così non si direbbe ma tra i due sono quello che da meno problemi!- disse lui alzando le braccia in segno di difesa. Io scoppiai a ridere.
-allora ragazzi noi andiamo, torneremo lunedì in mattinata. Non combinate guai.- disse Anna- Luna controllameli!- aggiunse guardandomi.
-te lo prometto Anna- dissi io ridendo e salutando lei e il marito.
Andai in camera mia per lasciare la famiglia ai loro saluti.
Una volta in stanza il mio cellulare vibrò e il promemoria che apparve mi ricordò che avrei dovuto partecipare ad una festa di diciott'anni quel sabato.
Di conseguenza mi ricordò anche che non avevo idea di cosa mettermi, così aprii il mio armadio.
Avevo comprato un po' di vestiti eleganti che però non avevo mai messo perché non avevo avuto l'occasione.
Perché li avevo comprati?! Perché erano belli e perché ero convinta che sarebbero serviti, e avevo ragione.
Tirai fuori tutti e 5 i vestiti e li misi sul letto.
Iniziai a provarli tutti, insieme alle scarpe, tacchi alti ovviamente.
Era una festa molto elegante, in una villa lussuosa che era stata affittata e ovviamente il vestiario non doveva essere da meno.
Mi infilai il primo vestito che era un tubino nero molto corto con un paio di scarpe nere molto alte.
Qualcuno bussò alla porta.
-avanti!- dissi io continuando a guardarmi e girarmi davanti allo specchio.
-ehi Luna volevo dirti che, WOW...- disse Flavio entrando in camera mia e bloccandosi sulla soglia. Io mi girai di scatto per guardarlo in faccia.
Mi guardava come se fossi la cosa più bella che avesse mai visto, ed era una sensazione bellissima.
-allora che ne pensi?- chiesi io girando su me stessa.
-dipende- disse lui deglutendo.
-da cosa?
-da dove devi andarci- disse lui incrociando le braccia al petto-se devi usarlo per andare in giro per casa e ti posso vedere solo io, o al massimo Luca, puoi metterlo anche per cucinare. Se lo devi mettere per uscirci...Bhe scordatelo!- disse lui guardandomi con uno sguardo di sfida .
-mi sta così male?- chiesi io perplessa.
-assolutamente no! É proprio questo il punto- disse lui chiudendo la porta
-e allora perché?-
-perché l'effetto che sta avendo quel vestito su di me sarà lo stesso per gli altri tremila ragazzi che ti guarderanno spogliandoti con lo sguardo- disse lui come se la cosa fosse abbastanza evidente e stesse parlando con una bambina. Io trattenni il respiro a quella affermazione.
-se ha lo stesso effetto su di te perché posso metterlo in giro per casa? non dovrei evitarlo anche qui!- dissi indignata. Non poteva uscirsene con queste cose!
-ma perché io POSSO controllarmi dal non saltarti addosso- disse con un sorriso malizioso.
Io alzai gli occhi al cielo camuffando il brivido che mi aveva percorso la schiena, poi puntai nuovamente lo sguardo furioso su di lui che divenne serio all'istante.
- è troppo corto, ti si vede anche l'anima- disse lui indicandomi.-scordati che io ti faccia uscire in questo modo!- disse lui risoluto.
-ah si e tu chi sei per impedirmelo?- dissi guardandolo con aria di sfida.
-sono quello che può decidere se farti uscire o no. Non mi obbligare a chiuderti in casa. E sai che ne sono capace- disse avvicinandosi. Non capivo davvero perché stesse facendo tutte queste storie.
-e va bene, tanto non andava bene comunque!- dissi io girandomi verso lo specchio- e ora fuori devo cambiarmi- aggiunsi cercando di abbassare la lampo dietro con non poche difficoltà.
Vidi Flavio attraverso lo specchio che si avvicinava fino a trovarmelo dietro, troppo vicino. Sentivo il suo calore e il suo respiro sulle spalle.
Mi spostò i capelli da un lato sfiorandomi la pelle e provocandomi tantissimi brividi, e non perché aveva le mani fredde.
La sua mano si spostò sulla cerniera del vestito e la tirò giù lentamente. Quando ebbe finito mi posò le mani sui fianchi e si chinò a baciarmi la spalla, indugiando sulla mia pelle.
Non potevo resistere oltre, sentivo mille emozioni dentro di me, non sapevo neanche come avessi fatto a non cadere a terra visto che non mi sentivo più le gambe.
-sei bellissima qualunque cosa ti metti- mi sussurrò all'orecchio. Poi si allontanò da me e uscì e si avviò verso la porta.
Non so come ma in quel momento di confusione riuscii a formulare una domanda.
-aspetta! Eri venuto per dirmi qualcosa?- chiesi io 
-ah si! Che Sofia starà da noi per tutto il fine settimana, quindi sarai costretta a dividere il letto con me!- disse lui uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.
Finalmente mi sedetti a terra ancora scombussolata.
Dividere il letto con lui? 
La cosa mi esaltava quanto mi terrorizzava.
----------------
(Flavio)
-glielo hai detto?- chiese Luca che era seduto sul divano.
-si- dissi io ancora imbambolato sedendomi accanto a lui.
-e come l'ha presa-
-non ne ho idea me ne sono andato prima che rispondesse- dissi passandomi le mani sul viso.
-ho come l'impressione che non mi stai dicendo tutto. Ci hai impiegato troppo per uno che è solo entrato ha detto una frase ed é uscito- disse Luca 
-non ho fatto assolutamente nulla, l'ho solo aiutata a slacciare la lampo di quel tubino nero terribilmente corto che la rendeva terribilmente e pericolosamente sexy- dissi io guardandolo.
-Mio dio fratello pensi di resisterle ancora per molto- disse Luca ridendo.
-Più che posso! Te lo ripeto, non sono quello adatto a lei, e lo sai anche tu!- dissi io allusivo.
-Lo so e sinceramente sei l'ultima persona con cui vorrei vederla, ma se lei ti vuole mi sta bene e soprattutto, lei rende migliore te, ti fa bene.- disse lui mettendomi una mano sulla spalla
-ah grazie sei davvero utile- dissi io sarcastico
-calcolando che stanotte dormite insieme, e visto il tuo basso autocontrollo, ti do tempo fino a domani sera, massimo domenica, affinché succeda qualcosa- disse lui alzandosi dal divano.
-é una scommessa- chiesi io
-no assolutamente, è solo una previsione...ma se vuoi scommettiamo pure- disse lui ammiccando e uscendo dal salone.

-Vi odio sappiatelo- disse Luna imbronciata.
Questa era la frase che ripeteva più o meno da 10 minuti e in modo ripetitivo.
-tutta questa scenata solo per un film horror!- disse Luca mettendosi seduto accanto a me sul divano dopo aver spento la musica e messo play.
-almeno tu potevi essere dalla mia parte Sofia- disse Luna rivolta verso l'altra ragazza.
-io amo l'horror mi dispiace é il mio punto debole- disse quell'altra con un sorriso innocente andando a sedersi accanto al suo ragazzo.
-dai vieni qui siediti e calmati- dissi io battendo la mano sul posto accanto a me.
Lei sbuffó, si avvicinò e si accoccolò al mio fianco. 
-se ho paura ficco la testa sulla tua spalla- disse lei poggiando la testa sulla mia spalla.
-se hai paura, stringimi la mano- dissi io prendendole la mano e facendo intrecciare le sue dita alle mie. Lei alzò lo sguardo e mi guardò intensamente, prima di spostare la sua attenzione al film. Io mi ritrovai a sorridere come un cretino.

Dopo circa mezz'ora di film la sentii stringermi la mano e nascondere la testa nella mia spalla.
Era davvero molto impaurita! Così passai il mio braccio dietro di lei, le posai la mano sul fianco e la attirai a me. La sentii irrigidirsi.
Il calore che emanava quel corpicino era tanto.
-ehi tutto ok?- chiesi io sussurrandole all'orecchio.
-si tutto ok solo...odio i film dell'orrore ambientate in case infestate da fantasmi omicidi- disse lei a bassa voce.
-ti dico un segreto, l'audio è quello che più di tutto rende un film horror tale senza quello perde qualche effettuo- dissi io sorridendo.
-e non potevi dirmelo prima?- chiese lei con sguardo omicida.
-non sapevo avessi davvero così tanta paura- dissi io difendendomi e ridendo della sua espressione.
------------------
(Luna)
-allora da che parte dormi?- chiesi entrando in camera con Flavio.
-solitamente nel mezzo- rispose lui scherzando. Io lo guardai malissimo.-OkOk solitamente dormo dalla parte della porta.
-ok perfetto- dissi dirigendomi dall'altro lato del letto. Alzai le coperte e mi misi dentro cercando di scappare da quel momento imbarazzante.
Lo vidi avvicinarsi e togliersi la maglietta mostrando il suo fisico perfetto e i suoi addominali.
-aspetta che diavolo stai facendo?- chiesi scattando seduta sul letto alzando le mani in avanti.
-io d'estate dormo sempre così- disse lui con noncuranza.
-ma non é estate- constatai io
-no ma é maggio e fa caldo- disse lui
-non puoi fare un'eccezione stanotte, sei mezzo nudo!- dissi io, anche se a dirla tutta non mi dispiaceva affatto.
-e allora? Io devo resistere con te che hai quei pantaloncini inesistenti! Sforzati anche tu e non rompere!- disse lui infilandosi sotto le coperte mentre io mi facevo sempre più in la fino ad arrivare sul bordo del letto. Stavo per cadere ma sentii un braccio afferrarmi prontamente per la vita e riportarmi sul letto.
Sentii un peso sopra di me e riaprii subito gli occhi.
Flavio era sopra di me a pochi centimetri dal mio viso. 
Il cuore mi batteva all'impazzata e sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra.
Dopo qualche istante di silenzio in cui credetti mi avrebbe baciata, si scostò da me di poco e mi rivolse quel sorriso che tanto odiavo.
-ti ho preso- disse.
-ho visto grazie ma ti sarei grata se ti togliessi da sopra di me, pesi!- dissi io spingendolo via. Lui non si mosse di una virgola ridendo dei miei tentativi.-eddai Flavio!-dissi piagnucolando.
Lui si allontanò e si stesse accanto a me ridendo.
-scelto il vestito per domani sera?- chiese lui dopo un po'.
-Sisi scelto!- dissi io. Essere li al buio con lui mi metteva una terribile agitazione.
-spero che sia più lungo di quel coso che portavi oggi e che insisti a chiamare vestito!- disse.
-oh si é decisamente più lungo- dissi io. Lo sentii sospirare di sollievo e così mi avvicinai al suo orecchio- ha solo un profondo scollo sulla schiena- gli sussurrai prima di girarmi dall'altro lato.
-poi facciamo i conti domani- disse lui minaccioso.
Io sorrisi prima di cadere preda della stanchezza.

Ciao a tutti!!
Che dire qui questi due stanno decisamente facendo passi avanti. Flavio si è dimostrato diverso nei confronti di Luna in questo capitolo, oserei dire da fidanzato geloso e premuroso, secondo voi? ;)
Come sempre SPOILER DAL PROSSIMO CAPITOLO:
"-io non ce la faccio più a resisterti-"
Mmmmm.... Chi lo dirà a chi? Bah chi lo sa.
Detto ciò spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Baci al prossimo!!

   
 
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