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Autore: LadyOlympia    27/01/2009    5 recensioni
Bella Fox pensava che il suo settimo anno sarebbe stato fantastico! Cavolo, avrebbe anche potuto sopportare Sirius Black! Questo finchè non le furono distribuiti gli orari il primo giorno. Un silenzio mortale calò nella Sala Grande mentre gli studenti del settimo anno osservavno quelle due spaventose parole: EDUCAZIONE SESSUALE. E' possibile che basti una nuova materia a cambiare la vita di Bella? Con l'aiuto di Sirius Black è più che possibile....certo!
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA GRANDE FUGA

Bella guardò Sirius con ammirazione quando questo tirò fuori un Mantello dell'Invisibilità. Metà del mantello si vedeva, mentre l'altra parte gli  faceva scomparire la mano. Bella lo prese e se lo avvolse addosso, drappeggiandolo anche sul divano, che scomparì, facendole venire il dubbio che fosse mai stato lì. Rivolse i suoi occhi meravigliati verso Sirius e li sbattè alcune volte. La sua bocca voleva chiedergli dove l'aveva preso, la sua mente, invece, voleva sapere se l'avrebbero usato.

"Wow." Fu tutto ciò che venne fuori. "Wow-oh-wow-oh-wow."

"Infatti! E' un piano meraviglioso! Come sono stato meraviglioso io a elaborarlo."

Bella gli lanciò un'occhiataccia, ma lasciò che si vantasse un altro po'. Se fossero stati catturati, le sarebbe bastato dire che era una sua idea e che lui l'aveva costretta. Soffocando uno sbadiglio, Bella alzò lo sguardo in cerca dell'orologio. Erano le sei.  Sarebbe stato meglio muoversi o avrebbero perso il treno delle otto. Sirius sembrò leggerle nella mente. Prese il mantello e lo avvolse attorno alle loro spalle.

Piegarono la testa e Sirius tenne uniti i lembi. Guardò Bella  e sorrise.

"Eccitante, vero?"

"Cosa? Essere invisibili o essere sul punto di essere espulsi?"

"Entrambi! Adesso chiudi il becco però o ci cacceremo nei guai per davvero." Bella lo guardò male, ma seguì l'ordine. Uscirono dal ritratto e scesero le scale senza essere visti. Più che altro la preoccupava il fatto che un fantasma gli passasse attraverso, ma pensandoci bene, se anche l'avesse fatto, non avrebbe potuto togliergli il mantello.

Bella si guardò attorno ansiosamente mentre attraversavano il parco. Era stato troppo facile. Si aspettava che un gruppo di professori li fermasse al limitare del castello, ma niente li trattenne. Sirius si muoveva attorno al parco come se fosse abituato a sgattaiolare via.

Ci vollero solo un'ora e mezza e una manciata di cadute a terra per raggiungere la stazone. Sirius, che si era portato uno zaino con sè, piegò il mantello senza problemi e glielo infilò dentro. Tirò fuori un po' di soldi e afferrò la mano di Bella. "Qualsiasi cosa io dica, dammi corda."

Si avvicinò alla biglietteria e sorrise dolcemente alla donna annoiata. Sembrava scocciata quando alzò lo sguardo dal suo romanzo per guardarli. Tuttavia, quando i suoi occhi si posarono su Sirius e sul suo sorriso incantevole e ammagliante, cambiò improvvisamente espressione e si raddrizzò.

"Salve." disse Sirius con un tono di voce amichevole e fece scivolare due galeoni sul banco. "Due biglietti per Londra, per favore."

"Un momento solo."

"D'accordo." Agrottò le sopracciglia e si girò di nuovo verso Bella. Si piegò per raggiungerle l'orecchio e sussurrò. "Credevo che avrebbe fatto più domande."

Bella sorrise e,  prendendo i biglietti che la donna porgeva insistentemente a Sirius, disse "Ho una mezza idea sul perchè non abbia fatto domande." La donna non tornò subito al suo libro, ma continuò a guardare i ragazzi che si allontanavano. Sirius e Bella salirono sul treno, porsero i biglietti al conduttore e si avviarono a cercare uno scompartimento.

"Aspettate un secondo. Avete almeno l'età per viaggiare da soli?"

Bella guardò con la coda dell'occhio Sirius, mentre lui sorrideva. "Signore, io e mia moglie abbiamo entrambi vent'anni. Abbiamo appena trascorso una notte della nostra luna di miele a Hogsmeade." Il conduttore del treno alzò le sopracciglia, ancora incredulo. "Dove sono gli anelli?" domandò, guardando le loro mani intrecciate per poi soffermarsi più attentamente sulle dita nude. Sirius non aveva una risposta pronta. Il cuore gli saltò in gola, ma Bella sorrise e rispose al suo posto.

"Gli anelli sono fuori moda. Non abbiamo bisogno di mostrare gioielli appariscenti. Il nostro amore splende da solo." Per dare più sincerità alla menzogna, Bella appoggiò la testa sulla spalla di Sirius prima di trascinarlo via. Collassarono in uno degli scompartimenti, riuscendo a malapena a controllare le loro risate. Bella si coprì la faccia con le mani e si appoggiò al finestrino per trattenersi dal precipitare a terra.

Sirius fu il primo a calmarsi e allungò le gambe sul sedile di Bella per riposarsi. Lei le guardò torva prima di buttarle giù in modo per niente delicato. "Ehi!" gridò Sirius, che per poco non cadde. Bella sorrise in risposta e stese le gambe nella sua parte di scompartimento, incrociando le caviglie. "Hai la tua parte, usala." Disse, incrociando le braccia dietro la testa mentre chiudeva gli occhi e si rilassava.

"Sì, ma le mie gambe sono troppo lunghe! Oh, come vuoi." Sirius si rigirò un po' di volte prima di appoggiare le gambe sulla parete. "Se stai pensando di dormire, sarà meglio che punti una sveglia così non perdiamo la fermata."

Bella si raddrizzò con rabbia, scuotendo la testa.

"Se tu rimani sveglio...io posso anche dormire."

Il ragazzo sorrise dispettoso. Si stese appoggando la testa sull'altra parete. "Oh, non penso proprio."

Bella ringhiò, dandogli un calcio sulla vita. Saltando, Sirius si raddrizzo e si massaggiò il punto colpito. La guardò torvo e sospirò per l'esasperazione.

"Così violenta."

"Non lo sarei se tu non mi facessi sempre arrabbiare così."

Sebbene Sirius continuò a blaterare insulti e rispostacce, Bella lo ignorò.  Stava ancora provando a far rallentare il cuore dopo la scenetta audace che avevano appena messo in scena. Una parte di lei, in realtà, non aveva ancora accettato che stesse scappando a Londra. Per cercare una ragazza che avrebbe potuto essere ovunque. Insieme a Sirius.

Bella si morse il labbrò e guardò il paesaggio fuori dal finestrino. Desiderò di potersi smaterializzare e tornare a Hogwarts, al sicuro e dove non rischiava di venire espulsa. Ma perchè il ministro doveva decidere di inizare quel corso? Se non fosse stato per lui, Bella sarebbe stata ancora nel suo letto caldo e accogliente a sognare una gita a Hogsmeade in compagnia del suo migliore amico.

Ma no. Sirius doveva essere messo nella sua stessa classe, doveva sedersi di fianco a lei, doveva portarla fuori dalla sicurezza del castello e a bordo di questo treno che probabilmente li avrebbe portati dritti alla loro rovina. Le veniva voglia di sbattere la testa contro la parete dello scompartimento fino a perdere i sensi. Naturamente avrebbe anche potuto sbattere la testa di Sirius contro la paretefino a farlo perdere i sensi, per poi riportarlo a scuola. Bella si accigliò. Forse era davvero un po' troppo violenta.

Scrollando le spalle, Bella riportò la sua attenzione al ragazzo seduto di fronte a lei. La stava fissando con le sopracciglia sollevate per la perplessità, come se lei avesse appena gridato supercalifragilistichespiralidoso senza nessun motivo. Ovviamente non l'aveva fatto e quindi gli restituì lo sguardo. Continuarono a fulminarsi con lo sguardo per venti minuti buoni. Era difficile non sorridere, ma, non si sa come, Sirius fu il primo a mettersi a ridere.

Bella lanciò le braccia in aria come se avesse appena vinto la Coppa di Quidditch del Mondo prima di inchinarsi di fronte al pubblico immaginario. Sirius la spinse facendola risedere.

"Ah, non sei così figa."

"E' gelosia quella che sento?" si piegò in avanti, avvicinandosi una mano all'orecchio. "Credo proprio di sì!"

"Geloso? Io? Di te? Ma non farmi ridere." finse un risolino prima che la sua faccia tornò alla stessa espressione di prima.

"Ah sì? Scommettiamo?"

Sirius risollevò il sopracciglio."Scommettiamo se sono geloso o no?"

Sospirando, Bella lo mandò a quel paese con la mano e incrociò le gambe. "No imbecille. Ti risfido a...quella cosa che abbiamo fatto prima." Scrollò le spalle e si mise in una posizione comoda, pronta a rigiocare e a vincere di nuovo. Era sempre stata competitiva. Sirius le fece l'occhiolino e si sporse un po' in avanti. "Possiamo sempre sistemare la disputa....in modi più eccitanti."

Anche se si aspettava un commento del genere da parte sua, il pensiero le fece contorcere lo stomaco. Socchiuse gli occhi, provando a non far caso alla sensanzione che le cresceva nella pancia. Forse aveva fame o magari il viaggio in treno la faceva stare male. Qualsiasi cosa fosse, non era causata da Sirius Black. Ma no, certo che no.

Bella scrociò le gambe, non calciando per poco le ginocchia del ragazzo. Lui le afferrò la scarpa da tennis e la tenne su con una leggera smorfia. "O sono io che mi sto abituando, o sei tu che stai diventando prevedile nei tuoi attacchi violenti."

"Non sono attacchi violenti. Sono solo un po' di calci o pacche per rimetterti al tuo posto!" Tirò su col nasco indignata e incrociò le braccia sotto al seno. Era difficile rimanere seri, anche se era leggermente scocciata per essere stata chiamata violenta. Prima che Bella potesse rompersi in un sorriso, Sirius si avvicinò e fece scivolare una mano sulle sue ginocchia, accarezzandole gentilmente.

"Non era mia intenzione far arrabbiare la Regina dell'Universo. Su, dobbiamo fare qualcosa per passare il tempo finchè non arriviamo a Londra." Si portò una mano sotto il mento e guardò fuori dalla finestra; la mano appoggiata sulla gamba di Bella scivolò giù. Lei rilasciò un respiro che non si era accorta di trattenere. Un ragazzo le aveva appena toccato il ginocchio. Un ragazzo che non stava facendo la lotta con lei come faceva Mike. Non significava forse qualcosa?

Perchè era stata un maschiaccio nei precedenti anni a Hogwarts? Tutte quelle ragazze che erano ossessionate dai capelli e dal trucco avrebbero potuto insegnarle qualcosa. Bella sospirò per la sua idiozia. Aveva scelto un brutto anno per diventare una ragazza.

Scacciando tutti i pensieri dalla testa, Bella si girò verso Sirius e allungò le mani, con i palmi rivolti verso l'alto. Sirius li fissò con curiosità, prima di spostare lo sguardo sulla proprietaria. "Ah, divertente."

"Non ci hai mai giocato? Metti le tue mani sulle mie." Lo fece, esitante, guardandole come se si aspettasse che  qualcosa scoppiasse. Invece Bella girò le mani e colpì quelle di Sirius. Questo si ritrasse con un'espressione di shock e incredulità sul viso. Si scostò i capelli dagli occhi mentre si massaggiva le mani. Bella sorrise in trionfo. "E sostieni di non essere violenta?! Fa male."

"E' proprio questo il punto. Adesso sta a te a cercare di colpirmi le mani." Questa volta stese le mani con i palmi rivolti verso il basso, mentre aspettava che Sirius mettesse le sue sotto. Fortunatamente per lei, e sfortunatamente per il ragzzo, Bella era una maestra nell'arte dello schiaffeggiare le mani. Gli schivava le mani senza problemi e riusciva persino a picchiare Sirius sulla spalle ancora prima che questo la colpisse.

Quando le mani di Sirius diventarono rosse, Bella decise di concedergli una tregua. Le faceva male la pancia per il gran ridere di fronte ai futili tentativi di vendetta del ragazzo e le sue dita le facevano male per aver dato tanti schiaffi. Sirius si guardò le mani, meravigliandosi di quanto rosse e gonfie fossero diventate. "Questo gioco è stato inventato da un sadico...Ah, sei tu che l'hai inventato, vero?"

Bella sorrise e incorciò le gambe, sbattendo le palpebre orgogliosa. "Non sono sadica....sono solo una masochista creativa!"

"E quale sarebbe la differenza?"

"Ci sono un sacco di differenze. Ai masochisti piace essere feriti fisicamente e...mm... ricavarne...ehm...piacere. Non sono crudeli con altri." Bella arrossì e guardò fuori dal finestrino, provando a concentrarsi su una collina lontana. Un caminetto di una casa emanava una nuvola di fumo grigio, ma questo non catturò la sua attenzione per più di qualche secondo. Poteva sentire lo sguardo di Sirius su di sè. Era come se non si fosse reso conto che stava solo scherzando sull'essere una masochista.

Azzardò uno sguardo al ragazzo e poi alzò gli occhi al cielo vedendo l'espressione sul suo viso. Odiava ammetterlo, ma sembrava essere impressionato. "Non sei l'unico che presta attenzione durante Educazione Sessuale."

"Devo essere stato assente quando  la McGranitt ci ha insegnato questo. Oh mio Dio. Sei una pervertita, vero?! Dimmi, Bella, ti piace fare questo genere di cose perverse?" Gli occhi di Sirius sembrarono brillare per l'eccitazione, mentre aspettava una risposta. Bella sospirò per il disgusto e si costrinse a non picchiarlo. Era piuttosto stufa di sentirsi dire che era violenta.

"Non l'ho mai detto. Se cerchi la parola Masochismo nel dizionario, ti dirà la stessa cosa, senza il balbettio." Scrollò le spalle "Inoltre le cose perverse sono..mm..strane."

"Come lo sai?" Sirius sollevò le sopracciglia sporgendosi in avanti, mentre appoggiava i gomiti sulle ginocchia. Dopo aver sentito il fischio del treno che avvertiva della vicinanza di una città, Bella scosse la testa e si sedette contro la parete. Mancava ancora un'ora prima di arrivare a Londra. La situazione le sembrava ancora un po' surreale. Sospirando, Bella appoggiò la testa al finestrino e guardò il suo compagno.

Le stava sorridendo.
"Che?" chiese cautamente.

"Niente. Mi domandavo solo se mi avresti mai detto perchè sei venuta con me. E' ovvio che la cosa non ti piace, eppure, eccoti qui."

I pensieri della ragazza si fermarono bruscamente. Se la sua testa fosse stata una macchina, i freni avrebbero striduto acutamente. Sbattè gli occhi un po' di volte e cominciò a chiedersi la stessa cosa. Perchè diavolo era qui? Solo perchè non voleva che Sirius venisse da solo? Era più che capace di arrangiarsi. Eppure, eccola qui.

Un muro difensivo sorse immediatamente nella sua testa e Bella si raddrizzò rabbiosamente. "Già, beh, perchè mi hai invitata? Tra tutte le ragazze...in questo momento avresti potuto scoparti una qualche bambolina."

"Perchè mai dovrei volere una qualche bambolina?"

"Perchè mai dovresti volere me?"

"Perchè sei violenta e anche io sono un masochista." Bella rimase in silenzio nell'ora che seguì, guardando fuori dal finestrino. Anche se Sirius trascorse una mezzora buona a ridere in modo isterico per l'espressione shockata sul viso della ragazza, questa si rifiutò di aprire bocca. Nella sua testa cominciò a muoversi per la prima volta un qualcosa che non poteva identificare bene e che nasceva nel suo stomaco.


Grazie mille a Marthiachan, fairyelly83, ally the fox e hermione forever 92. Vi amo.
Beh, forse no, però sono contentissima che vi piaccia la storia :)
  
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