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Autore: Ely In Wonderland    05/08/2015    2 recensioni
Alice,Oz,Gil,Break e Sharon si sono persi nella abisso e ognuno a preso una strada diversa. Tutti cercherano di ritrovare i loro ricordi per arrivare alla volontà dell'abisso. Ma entrea qualcun'altro a rovinare tutto e diventare il loro peggior incubo.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice, Altri, Alyss, Gilbert Nightray, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
LA FELICITÀ NON ESISTE
Perché dovevo arrivare qui che cosa avevo fatto di male per trovarmi a casa della mia peggior nemica.
Se si fosse girata mi avrebbe visto.
Era pazza il suo passatempo preferito era torturarmi e deridermi e giocare con quelle bellissime bambole che per tutte le volte che gli passava in mente qualcosa di crudele o malvagia venivano torturate e dimenticate.
Quella ragazza era molto carina e quando sorrideva riusciva a far cadere anche i più crudeli dei Chain ai suoi piedi ,grazie alla sua bellezza e gentilezza ma poi tutti quelli che la servivano il giorno dopo scomparivano nel nulla e lei si giustificava dicendo che non le conosceva e che era lui che l'aveva minacciata.
Lei riusciva sempre a trova una via di fuga, essa aveva anche sparso la voce che io uccidevo i miei contraenti,cosa che non avevo mai fatto e mai farò.
Intanto che pensavo quanto fosse sempre stata cattiva con tutti mi accorsi che qualcuno stesse piangendo.
All'inizio pensai fosse una delle tante bambole che possedeva, ma dopo qualche minuto mi accorsi che non era come pensavo era Alyss la ragazza che tutti consideravano la volontà della abisso ero l'unica a sapere come si chiamasse veramente e neanche io sapevo come lo avessi scoperto,ma tornando alla storia,stava piangendo e vedendola così mi faceva stare male,colei che bastava uno schiocco di dita per avere tutto e avevo tutti i Chain ai suoi piedi che avverrebbero fatto di tutto per conquistare la sua fedeltà! Era triste e io non sapevo il perché ,mi sentivo di doverla aiutare ,ma non volevo. Lei non aveva mai fatto niente per me anzi mi aveva sempre cacciato nei guai o mi aveva minacciato di uccidermi ,ecco la risposta alla frase "La odiavano tutti nessuno escluso" come me del resto.
Mi assomigliava per certi versi:aspetto,carattere,difetti, in effetti in tutto ,tranne che lei era sempre sola rinchiusa in quella stanza piena di bambole a giocare sempre da sola,la prima volta che la avevo conosciuta avevo appena 4 anni.
Era una bambina molto timida e non parlava mai con nessuno a parte con il suo servitore aveva sempre i capelli corti in quel periodo dell'estate e indossavo un bellissimo abito che le arrivava alle ginocchia tutto bianco con una fascia rossa che le girava intorno alla vita e un giacchetta a maniche corte dello stesso colore, portava sempre con se un peluche: assomigliava a un coniglio bianco con un gran fiocco color cielo con gli occhi neri che profumava sempre di lavanda.
Aveva un carattere era gentile e altruista tutti i reali ne parlavano bene per essere "la principessa dell'abisso" come la chiamavano tutti nessuno sapeva come avesse fatto a creare l'abisso,  a nessuno interessava molto.
Ma un giorno mentre eravamo insieme iniziò quella che si può definire la "Tragedia Di Sabier " e lei iniziò ad odiarmi non mi ricordo il perché ,ma non era il momento di pensare al passato. Cosa dovevo fare andare a chiedere perché stesse piangendo rischiando di morire o fare finta di niente e a sperare che non mi trovi? 
Ma quando sentì la sua voce non mi ricordai più a quello che stessi parlando e incominciai ad ascoltare quello che stava dicendo:
< nessuno mi ha mai capito veramente i miei sentimenti e nessuno mai le capirà, sono tutti convinti che io sia malvagia e se mostrassi il mio vero carattere mi escluderebbero come fanno già del resto,tutto inizio per colpa di Alice fu lei l'inizio di tutto essa era ammirata e rispettata da tutti e riusciva sempre a lasciarmi in disparte la odio con tutta me stesse odio tutti ,perché non mi capiscono vorrei una persona che capisse quando sono triste o felice vorrei che... > si fermò chi sa cosa voleva dire.e
Non lo sapevo neanche io che capivo sempre le sue intenzioni non l'avevo mai vista in quello stato,più la guardavo più speravo di essere scoperta per vedere la sua solita espressione. Però prima volevo capire come sarebbe finita quella frase, mi sentivo soffocare dalla tristezza e dalla paura ogni volta che alzavo i occhi per vedere se avesse smesso di piangere. Mi sembrava di aver già vissuto quella scena, cercai di ricordare ma niente il nulla assoluto ricordavo solo una cosa "una bambina dentro il letto che piangeva in silenzio in modo che nessuno la sentisse è intanto diceva è a un certo momento le lenzuola che erano di un candido bianco diventavano rosso sangue". La domanda era la stessa andare a consolarla o scappare e come sarebbe finito. In quel momento notai che Alyss non era più seduta sulla sua poltrona viola ,mi girai un po' intorno e la vidi andare via nella stanza ancora in lacrime.
Era la mia occasioni per scappare la porta per tornare da Oz era vicino a quella della camera accanto mi precipitai davanti alla porta ,ma poi senza pensarci attraversai quella accanto. Dove fossi non lo sapevo neanche io, tutto quello che vedevo era il nulla l'unica cosa che non era dello stesso colore era la Volontà della abisso vestita da a capo e piedi di bianco ma questa volta non fu così, si girò  e mi guardo,però non ebbe la reazione che avevo immaginato sembrava stanca si butto per terra all'improvviso:iniziò a tossire e dalla sua bocca si vedeva schizzi il sangue ,gli occhi piene di lacrime, il vestito non era più bianco ma rosso come il sangue, era piena di ferite e tagli e le bende che le coprivano erano dello stesso colore. Il sangue continuava a scorrere e io ero li a non fare niente a guardare quella scena inquietante che non avrei mai immaginato di vedere. Dovevo fare qualcosa. Lei mi fermò all'improvviso dicendo < Perché sei venuta ,tu non devi sapere quello che a fatto > all'improvviso la stanza prese fuoco io corsi verso Alyss e la abbracciai come non avevo mai fatto, mi metteva sicurezza chiusi gli occhi per non vedere quello che stesse succedendo la paura della morte era peggio di  quella di ricordare. Ma non durò allungo colpetti sulla spalla e intanto mi sussurrava aprii immediatamente gli occhi e vidi una giardino pieno di rose di tutti i colori e altri fiori che non conosceva neanche l'esistenza era lo stesso posto del mio ricordo tranne da un punto di vista differente.ck era sdraiato sull'erba e la me del passato correva verso di lui. Accortasi che dormiva, incominciò a scuoterlo e chiamarlo ma lui non si svegliò lo incominciava ha scuoterò e chiamarlo ma lui non si svegliava di alzò  per chiamare qualcuno pensando che stesse male. Ma non fece in tempo a girarsi che qualcuno la chiamo " chi era non mi sembrava di aver mai sentito una voce come quella,mi voltai verso Alyss che mi disse di continuare a guardare la scena io feci come mi aveva ordinato,"la me del passato si girò e da dietro la aiuola di rose bianche uscì una bambina."
Chi era avevo già vista da qualche parte,ma dove? È pure non era molto tempo fa. Mi girai verso la volontà dell'Abyss per chiedere un suggerimento e lei mi rispose < Prova a pensarci bene :capelli castani che sfiorano le spalle,occhi dello stesso colore che messi nella posizione giusta luccicano, naso e bocca piccolo alta 1,56m ,pesa 40kg,  ormai ha 13 anni la compiuti il 26 di due mesi fa, non sta mai ferma e curiosa,infantile e fastidiosa ,vestita di rosso e nero e a volte bianca e celeste, davvero non ti ricorda nessuno...ti do un ultimo suggerimento e molto amica sia di Beak,Gilbert e Vincent ,ma se non  l'hai ancora capito continua a guardare > io non ero sicura di chi fosse ,il ricordo andava avanti... 
"Quella bambina non mi dava una buona impressione si avvicinava sembrerebbe di più alla me stessa del passato che stesse la mano per toccarla ma ella la fermo dicendo:
" adesso ricordavo quella frase la conoscevo benissimo meglio di quanto pensasi ,ma la cosa che mi aspettavo di meno e quello che stava per succedere ,il ricordo si spezzo in mille pezzi che ricordarono la tragedia di Sabrie e scomparvero con una sola parola di una voce che conoscevo benissimo :
.
Si sentì solo il passo di qualcuno che camminava e iniziarono,intorno a noi tutto incominci ha crearsi:villaggi,animali,persone,civiltà e molto altro che poi venivano distrutti ma la cosa che mi meraviglio più di tutto e chi mi apparve davanti, l'unica persona che non avrei mai immaginato di trovare, colei che mi aveva rubato il cuore molto tempo fa...
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angolo della autrice :)
grazie per aver letto anche il secondo capitolo so di non essere brava sulla grammatica ma spero di non aver fatto errori molto gravi. Un ringraziamento speciale mia nonna che mi ha aiutato a coreggere tutto.
   
 
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