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Autore: FantasyReader97    08/08/2015    1 recensioni
Dal testo:
"Io ero sua, lui era mio, due anime che vivono con il medesimo battito e con unica meta l'altro"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'THE SEQUEL '
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30/09
Era il giorno della festa, tutti a scuola erano in fibrillazione. Rose aveva cucito degli abiti fantastici. Era ora di provare il mio.
-Rose sei sicura che hai preso le misure giuste?-
-Ma che domande fai Lily? Certo te le ho prese lo stesso giorno che ho scoperto della festa non ti ricordi?-. Il vestito lo sentivo stretto all’altezza del ventre, possibile che ero già ingrassata, non tanto, ma abbastanza da togliermi il respiro nel mio attillatissimo vestito.
-Ma si! Sarà la colazione abbondante di prima- cercai di minimizzare sperando che Rose non iniziasse a fare domande.
-Si, forse. Comunque non voglio costringerti a digiunare, quindi … - prese la bacchetta e la fece oscillare davanti al vestito
-Ecco fatto, l’ho allargato un po’- ricominciai a respirare.
-Grazie Rose-
-Di niente cugina-
 
La mamma e la zia ci raggiunsero circa un’ora dopo e anche loro parevano parecchio in fibrillazione.
-Ah, ancora ricordo il mio primo ballo. Era durante il torneo Tre Maghi e ci ero andata con Victor Krum l’ex cercatore della nazionale Bulgara. Che serata!- disse Hermione lasciandosi cullare dai vecchi ricordi.
-Io a quel ballo ci ero andata con Paciock - anche Ginny era nostalgica.
-Cosa?!?  Con il prof. Paciock? Mamma!-
-Che c’è Lily a quei tempi era un ottimo ballerino e tuo padre non mi degnava ancora di un sguardo -
-Ah! Non lo sapevo- dissi mortificata.
-Lily eravamo ancora troppo piccoli e poi non saresti qui se Harry non mi avesse mai degnata di uno sguardo -.
Rose uscì dal bagno con indosso il suo vestito.
Era di un bel color crema con il corpetto stretto e la gonna ampia.
-Rose sei bellissima- Hermione aveva le lacrime agli occhi.
-Sono contenta che ti piaccia mamma-.
Rose era raggiante, il commento di sua madre era per lei una gratificazione sufficiente per tutte le ore passate a confezionarlo.
-Ma chi te lo ha fatto? Devi aver speso una fortuna-
-In realtà ho pagato solo la stoffa, Poi seguendo un bozzetto che avevo preparato e con l’ausilio della magia l’ho cucito-
-Tesoro lo hai fatto tu? Quando dicevi che disegnavi non pensavo a questi livelli. Rose hai un talento davvero speciale-.
Tutti i dubbi di Rose dovevano essere sfumati perché finalmente rivelò alla madre il suo più grande sogno.
-Mamma quando avrò finito la scuola voglio entrare nell’accademia magica di moda- prese un bel respiro –Lo so che non è proprio quello che avevi sperato per me ma è il mio sogno da quando ero piccola - Hermione si alzò e prese la figlia tra le braccia facendo attenzione a non sgualcire il vestito.
-Tesoro per molto tempo ho pensato che le nostre scelte devono essere dettate dalla testa … ma … Da quando Ron ha confessato di amarmi e quando siete nati tu e tuo fratello ho capito che  è il cuore a dettare la via. Quindi Rose ora te lo chiedo seriamente che cosa dice il tuo cuore?-
-Che è la strada giusta-
-Allora niente e nessuno ti potrà fermare. Vai bambina mia, scrivi il tuo destino con le tue mani -
-Grazie mamma-. Si strinsero in un tenerissimo abbraccio. Io e mamma assistemmo a quella scena e non feci a meno di pensare a quando un giorno toccherà a me guidare quella creaturina, che cresceva nel mio ventre, nel mondo ed insegnargli a scegliere la sua strada quando sarà arrivato il suo momento. Lo avrei fatto e con tutta me stessa.
 
La festa era alle nove nel quarto piano.
La stanza delle necessità si era proprio superata, i colori predominanti erano l’argento e l’oro. C’era una pista da ballo con DJ, luci stroboscopiche al centro. Sulla sinistra c’erano dei divanetti e delle poltrone dall’aria molto comoda infine a destra c’era un bar con dei tavolini dove potersi fermare a magiare. Il baretto sembrava ben fornito e c’era persino il barista.
Aspetta un momento è mio padre e il DJ è lo zio Ron.
Io e Rose eravamo ancora sulla soglia a contemplare quello spettacolo quando qualcuno comparì alle nostre spalle.
-Sono davvero contento che stasera due ragazze così belle mi abbiano fatto l’onore della loro presenza - Edward Zabini ci sorrise e prese la mano di Rose.
-énchanté- e gliela baciò –Mademoiselle-.
La faccia di Rose era diventata rossa quanto i suoi capelli.
-Edward, non devi… -
-Perché mai mia cara? Dopotutto sei così così bella. Puoi farmi l’onore di un ballo?- detto questo gli offrì il braccio. Insieme si allontanarono verso il centro della sala. Indossai la mia maschera, anch’essa rossa come il vestito.
-Buonasera signorina- una figura in smoking mi si parò davanti
-Lo so che non mi conosci qui nella vita reale  ma devi ammetterlo: io e te ci siamo già incontrati nei tuoi sogni - lo riconobbi subito, anche se aveva la maschera, i suoi occhi neri erano inconfondibili.
-Va bene messere, e se anche fosse vero non posso assecondarvi perché sto aspettando un’altra persona- il ragazzo si guardò intorno
–Io qui non vedo nessuno che né dite di rischiare e di concedermi questo ballo -
-Accetto di buon grado e – gli sussurrai all’orecchio –se sarai abbastanza bravo potrei anche darti un bacio-
-EHI!- disse lui offeso. Accorgendosi di essere uscito dal personaggio cominciò a ridere.
-Prima d’iniziare volevo solo darti questo- dalla tasca dei pantaloni tirò fuori un piccolo cofanetto in pelle nera. Lo aprii e dentro trovai un ciondolo d’oro a forma di cuore.
Quando lo toccai comparve una scritta in nero “PER SEMPRE TUO”.
-Ti piace?- era un po’ agitato.
-Scorpius è bellissimo- avevo le lacrime agli occhi.
-Questo è il mio pegno d’amore per te, per noi – si avvicinò e sussurrò –e per lui o lei – sorrisi.
-E’ incantato. Tutte le volte che avrai bisogno di me il ciondolo farà scaldare il mio ed io sarò con te - tirò fuori dalla camicia una collanina semplice con un medaglione anch’esso dorato.
-Te l’avevo detto Lils non permetterò a nessuno di separarci o di farti del male -
-Ne sono sicura Scorp e ti amo proprio per questo- mi sollevai sulle punte e lo baciai sulla guancia.
-Bene ora andiamo. Stasera ho proprio voglia di ballare-.
Mi prese la mano e ci avviammo verso la pista da ballo.
 
Ballammo lenti e veloci e per tutto il tempo non ci staccammo un attimo l’uno dall’altra.
Ad un certo punto mi congedai per una pausa cipria e andai in bagno.
Dentro trovai Rose che si stava rimettendo il rossetto.
-Allora come va con “Edward”?- altro che un ballo quei due erano stati vicini per tutto il tempo.
-Bene è fantastico, mi sto davvero divertendo- le sue guance s’imporporarono.
-E lui? Com’è?-
-Lui è intelligente, simpatico, divertente e molto carino- si aveva ragione.
-Direi che ti sei innamorata!- dissi scherzosamente.
-Ma va Lily ci stiamo solo conoscendo, se dovrà succedere lo vedremo solo più avanti-
-Ok cuginetta- gli dissi sorridendo.
Eravamo da sole in quel bagno.
In quel momento sentimmo un gorgoglio, come se tutta l’acqua si stesse concentrando in qualche punto dietro la parete.
Successe in un attimo, i rubinetti saltarono e l’acqua si riversò nella stanza.
 
Io e Rose eravamo bloccate. No, non era possibile.
Avevo paura e tentai di urlare ma sembrava che nessuno fuori mi sentisse. L’acqua ci arrivava già alla vita. Tentammo di arrivare alla porta ma era bloccata. Cosa potevo fare?
-Non voglio morire!- urlò Rose in preda al panico.
Ora l’aria la potevamo trovare solo nuotando verso l’alto.
Pensa, Lily, pensa. Non avevo idee, soluzioni.
Sapevo solo che dovevo lottare.
Per Scorpius e per quella vita che ancora non conoscevo ma che sentivo dentro di me e che amavo.
Il ciondolo. Merlino! Come avevo fatto a non pensarci.
Ormai l’aria era finita e prima che tutto diventasse nero sfregai con forza la collana desiderando con tutte le mie forze che lui fosse lì con me.
Svenni.
 
Ombre.
Nient’altro che ombre.
Sono morta? Non lo so.
Rose? Dov’è?
-ROSE- urlai.
-Lily- una figura comparve davanti a me.
-Chi sei?- era una donna con i capelli rossi e gli occhi verdi.
-Lily devi tornare indietro-
-Perché indietro? Dove mi trovo?-
-Questo non è un luogo per i vivi-
-Vivi? Quindi tu… -.
Si sentì un rumore in lontananza.
-Non abbiamo molto tempo. Lily devi fare attenzione, non tutto è ciò che sembra -.
La sua voce intanto sfumava fino a diventare un sussurro.
-No aspetta- allungai la mano per toccarla ma le mie dita non trovarono niente.
Niente.
 
 
 
 
SPAZIO AUTRICE: E con questo finale incerto vi devo salutare. Purtroppo per le prossime tre settimane non mi sarà possibile aggiornare la storia ma state tranquilli quando tornerò lì inserirò nel giro di pochi giorni. Lo so che mi vorreste ammazzare perché vi lascio così sulle spine ma credetemi non l’ho fatto apposta. Comunque se avete qualcosa da dire o da commentare come al solito siete liberi di scrivere un recensione anche minuscola. Lo sapete che mi interessa ciò che pensate e se riesco a trovare del wi-fi cercherò anche di rispondervi.
Buone vacanze.
Fantasyreader97
 
   
 
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