Cap 2 - Un bar per due... o tre?
Pov Mikey
A prescindere odio davvero dare ragione ad
Ashton, è una cosa incredibile come quel ragazzo, sparando le migliori cazzate
nei momenti meno giusti, riesca a prevedere tutto. Che poi “tutto” è niente in
questo caso, ma chissà se sta volta ci azzeccherà sulla sua previsione?!
-Bene quindi domani pomeriggio mi
abbandoni per questo ragazzino che hai incontrato solo oggi?- mi chiede mentre
combattiamo con l’x box
-Ash io non ti abbandono, devo solo
prendere un caffè con…- non finisco nemmeno la frase che lui mi interrompe
-Un caffè??- quasi urla dalla
sorpresa –tu non sei il tipo che va a prendere un caffè con una persona che hai
appena conosciuto- dice più calmo
-Uff sei una rottura. Ci dobbiamo
solo mettere d’accordo per una ricerca- dico cercando di stare calmo
-Ma è simpatico almeno?- mi chiede e
non so perché ma noto il suo tono un po’ malizioso o è solo una mia
impressione?
-Irwin cosa cazzo stai insinuando?-
chiedo distraendomi dal gioco e fissandolo male, al che lui riesce a
sconfiggermi. Maledetto l’ha fatto apposta sto stronzo!
-Io? Niente di che, ma voglio la tua
risposta- dice girandosi verso d me
-Ashton, quello è solo un ragazzino,
un bamboccio con cui, purtroppo, c’avrò a che fare per una ricerca del piffero
di storia. Quindi non mi interessa che sia simpatico o altro, mi interessa che
mi faccia prendere la mia solita A e tutto finirà alla grande per entrambi –
dico innervosito facendo partire un’altra partita
-E così avevo ragione io- dice dopo
un po’
-Ma di che stai parlando?- chiedo
incuriosito e un po’ innervosito
-Anno nuovo vita nuova- dice ovvio
-Ashton è appena iniziato l’anno,
come fai a dire che lui m cambierà la vita?- chiedo
-Lo farà ne sono sicuro- dice fiero
di sé, io faccio spallucce, perché dai come farà un ragazzino come quello a
cambiarmi la vita?
Eppure in quel momento, anche se nel
profondo, speravo lo facesse, avevo bisogno di un cambiamento, di uno vero.
Pov Lukey
Prendo un grande respiro e apro la
porta di “Sally’s” il bar che avevamo deciso quella mattina per vederci io e
Michael. Lo cerco con lo sguardo finché non noto una chioma colorata e, dopo
essermi avvicinato, mi siedo di fronte a lui, al che lui alza lo sguardo dal
suo cellulare.
-Sei in ritardo lo sai vero?- chiede
e io arrossisco un po’
-Lo so ma ho avuto dei problemi a
casa all’ultimo- dico ripensando alla litigata di mio fratello George con
mamma.
-Va bene- dice prima di richiamare
l’attenzione di Sally che dopo poco ci porta le nostre ordinazioni: lui un
semplice caffè amaro e io un cappuccino
-Bene che dici se iniziamo con il
decidere cosa fare?- chiedo dopo il primo sorso
-Beh io opterei per l’impero di
Napoleone- dice tranquillo come se io sapessi di cosa sta parlando
-Ehm ok credo vada bene- dico
insicuro, mi guarda scettico per qualche secondo mentre beve il suo caffè per
poi scoppiare a ridere
-Bene non sai nemmeno di chi sto
parlando. Fantastico- sbuffa e io arrossisco all’istante. Accidenti!!
-Beh ecco…. Hai ragione, odio storia
con tutte quelle date e nomi mischiati- dico bevendo l’ultimo goccio di
cappuccino
-Eppure, ragazzino, a me sembra che
tu vada molto bene in matematica dopotutto i numeri e le lettere sono il centro
di quella materia esattamente come storia- dice e io lo guardo stranito, perché
ieri mentre facevamo matematica lui aveva le cuffiette e stava praticamente
dormendo.
-Prima cosa smettila di chiamarmi
ragazzino non ha senso e poi tu non stavi dormendo durante matematica?- chiedo
infatti, ma lo vedo subito che sposta il suo sguardo da me alla porta e poi
noto le sue guance rosa.
-Ehy ragazzi!- esclama una voce
vicino al nostro tavolo e subito mi giro verso destra dove noto Ashton, il
migliore amico di Michael al quale sorride raggiante. Lo fisso per un attimo
per poi girarmi verso il mio “spettacolo” il quale fa la linguaccia al suo
amico per poi girarsi verso di me
Pov Ashton
-Allora Mikey spero che tu non ti sia
dimenticato di che giorno è oggi- dico guardandolo negli occhi
-Si Ashton so bene che giorno è oggi,
ma è ancora presto quindi potevi venire direttamente a casa mia invece che
interromperci qui- mi risponde guardandomi male, ha già capito il motivo per il
quale mi trovavo lì
-Oh si certo giusto, ma voglio
ricordarti che sono già le 6?- gli chiedo mentre strabuzza gli occhi
-Cosa? Oh cazzo, hai ragione.- dice
guardando prima il telefono e poi il ragazzo di fronte a lui, eh Dio se ho
ragione a dire che lui lo cambierà, perché lo sta già facendo. Lo sguardo che
il mio amico gli manda è molto comprensibile anche per un cieco.
-Dobbiamo andare Mikey- dico
scherzoso ma noto subito lo sguardo del ragazzino verso di me farsi più duro. E
odio fare capitan ovvio ma si vede lontano un miglio che ha una cotta per il
mio migliore amico, l’avevo già notato a scuola ma quello sguardo ne è la prova
più evidente.
-Certo amico. Devo andare ragazzino ci
vediamo domani a scuola- dice Michael sorridendogli e l’altro gli sorride di
rimando
-Certo ci vediamo domani Michael- gli
dice dopo, ho notato solo io quella nota di acidità?
Con calma usciamo da quel bar e
saliamo nella mia auto avviandoci a casa sua per poter iniziare finalmente a
provare ma odio quel silenzio che si è creato in auto.
-Allora Mikey quando vi vedrete voi
2?- chiedo
-Domani a scuola. Mi spieghi che
domanda del cavolo hai fatto Ash?- mi chiede curioso
-Oh ma io intendevo da soli. Nel
senso quand’è che vi vedrete a casa di uno dei due per la famosa ricerca?-
chiedo in modo un po’ malizioso al che lui arrossisce un po’ e strabuzza gli
occhi incredulo
-Ash tu hai troppa fantasia per i
miei gusti- dice cercando di calmarsi un po’ scuotendo la testa
-Ehi non è vero!- dico facendo poi un
finto broncio
-Ah no? Voglio ricordarti dell’anno
scorso, di quando hai detto di aver visto un unicorno vicino alla tua auto e
non eri ne ubriaco ne fatto?- dice prendendomi in giro. Ok quella storia è
vera, ed ha anche ragione sulla mia fantasia, ma non può ogni volta
rinfacciarmi quell’episodio.
-Oh eddai Mikey. Smettila con sta
storia- dico spegnendo l’auto e scendendo, la sua risposta è solo una risata contagiosa
per di più.