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Autore: Monique94    10/08/2015    1 recensioni
La mia storia inizia con un grande sogno che diventa realtà,andare al concerto dei miei idoli.
Il concerto di quei cinque ragazzi che con le loro voci mi rendono più spensierata la vita e mi fanno sorridere davanti al computer anche quando mi sento triste.
Dal Quinto capitolo- "Li guardai e non potevo crederci..nella mia testa mille pensieri prendevano vita, loro erano davanti a me e cantavano. Troppo reali...troppo loro. Mi venne da piangere, ma non lo feci perché sapevo che quando piangevo nel mio viso usciva una smorfia che aveva dell'incredibile.Risi tra me e me.. e poi mi resi conto che lui era davanti a me!cantava,prendeva la rincorsa e saltava..guardai l'ora nel cellulare, aspettavo questo momento da sempre e sarebbe finito tutto tra 35 minuti,scossi la testa, guardai in alto e vidi le stelle, brillavano sulle nostre teste, in una notte che noi Directioners ricorderemo per sempre come Midnight Memories".
Questa storia si basa sulle nostre reali vite, sulle nostre reali esperienze e su i nostri sogni...ma una semplice Directioner potrà vivere più in là di un sogno?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROV ASIA
Mi preparavo per uscire con Sam, era la prima volta che mettevo il naso fuori casa dopo quasi due mesi..mi ha quasi costretta a farlo perciò ci metterò tutta me stessa per godemi la serata.
Mi muovevo lentamente in quella stanza per cercare i vestiti da indossare, ovviamente sarebbero stati jeans e magliettina semplice.
Aprii il cassetto e quasi mi venne un colpo quando vidi la stessa maglietta che indossai durante il concerto, la presi un po' in mano ma la scansai subito, non volevo ricordare ora.
Presi una canottiera marroncina , dei pantaloni skinny verde militare e dei sandali marroncini con una catena dorata che faceva un casino assurdo quando battevo di più i piedi. Purtroppo dovevo ancora aiutarmi con una stampella per aiutarmi. Mi infilai qualche anellino dorato e degli orecchini a forma di leone e il mio mini casio.
Mi squillò i telefono e risposi subito.
“si si eccomi scendo subito!”
“cerca di non cadere dalle scale questa volta!”
“stronzo” chiusi la chimata.
Si...ero caduta giusto un paio di volte.
Presi la tracollina in pelle marrone al volo e pian pianino scesi le scale, salutai mamma e Vicky e uscii dal portone, guardai in strada e vidi Sam con la sua 500 rossa parcheggiata un po' più in là, gli feci un “Ciao” con la mano, superai il giardino e chiusi dietro me il cancelletto.
“ci hai messo tantissimo lumaca”. Mi disse abbracciandomi dolcemente.
Mi aprì la portiera della macchina e spettò che mi sistemai comodamente prima di chiuderla:
“Allora, che mi dici?”
“nulla, mi sento un po'...strana. E' da tanto che non metto piede fuori strada e sinceramente non ho idea di come comportarmi.”
“...sarà una serata tranquilla, dunque non ti devi preoccupare!”
Accesi la radio della macchina e tirai un po' fuori il cellulare dalla borsetta.
Guardai twitter, ancora mi tremavano le mani quando vidi vecchi tweet dedicati a me con l'hashtag #Asia&Miabestrong oppure #prayforAsia&Mia, chiusi gli occhi e presi un respiro profondo, bloccai il telefono e lo lanciai dentro la borsetta, guardai fuori dal finestrino e la città illuminata creava davvero uno scenario seducente e magico, negli ultimi giorni mi venivano in mente cose...che ho sognato, il io cuore apparteneva ad una persona che non aveva idea della mia esistenza e non riuscivo a farmene una ragione.
“ehi...terra chiama Asia”
“oi Sam scusami” sbuffai, non mi sentivo pronta per tutto questo.
“Siamo quasi arrivati, ci prendiamo una pizzetta e poi ti porto a casa, te lo giuro, ma ti prego cerca di divertirti”.
“va bene va bene!”


Finalmente arrivammo al ristorante pizzeria.
Il locale era meraviglioso, si trovava all'interno di una grotta illuminata con dei lampioni in stile art noveaux applicati alle pareti più o meno verticali della grotta, la loro luce era dorata e forniva al tutto un clima fiabesco, entrammo e una ragazza molto gentile e carina si avvicinò a noi.
“buonasera signori, avete prenotato?”
“Si, a nome di Di Miao”
Io ero stupita dal luogo incantevole dove mi aveva portata, era stupendo.
La ragazza controllava la lunga lista contenuta in una cartellina in pelle nera che teneva saldamente in mano.
“perfetto Signor Di Miao...prego mi segua”.
La ragazza aveva degli occhi meravigliosi contornati da ciglia lunghissime e nere, continuava a guardare in modo ammaliante Sam...ma purtroppo per lei non sa che è omosessuale. Ebene si, non ha fatto un vero e proprio coming out ma per noi familiari e persone molto vicino a lui è ber chiaro.
Ci fece sedere in una tavolino quadrano di legno massiccio con tutte le venature in vista, al centro del tavolino di trovava una candela intagliata a forma di rosa con sotto un piattino quadrato piatto trasparente per evitare di poggiarla direttamente sul legno. Ci sedemmo e incominciammo a chiacchierare un po'.
“Sam tu sei pazzo, questo posto è bellissimo! Se mi avessi avvertito mi sarei vestita meglio!”
“se ti avessi avvertita mi avresti detto di no, son contento che ti piaccia”
Gli sorrisi.
“sei meraviglioso”
“tu lo sei e meriti di nuovo felice...per questo che ho una sorpresa per te”
“c-come scusa?” dissi stupefatta.
“hai capito bene, ma non po...”
Ci interruppe un cameriere molto carino che portò i menù, mi guardò negli occhi e pensai che aveva le iridi di un colore impensabile.
“prego ragazzi, oggi oltretutto abbiamo fuori menù filetto di pesce spada con pomodorini freschi, oppure pasta fresca condita con un purè di cozze precedentemente rosolate con aglio e prezzemolo, vi lascio decidere poi ripasso, grazie mille”.
Guardai il menù, tutto a base di pesce...grandioso!
“adoro tutto di questo menù...come faccio a scegliere?”
“prendi quello che vuoi”
Non mi ricordai neanche che il cameriere aveva interrotto un discorso ma lasciai perdere e demmo inizio alla serata.
Scherzammo e ridemmo tutto il tempo, stavo davvero bene.
Mangiammo benissimo e bevetti anche un po'...ma senza esagerare.


Uscimmo dal locale e Sam suggerì di fare una passeggiata.
Ridevo senza senso...e magari per l'alcool che avevo in corpo o per la bella serata o per entrambe le cose, finalmente dopo tanto tempo mi sentivo leggera e spensierata.
“ma che quello quel sorriso, è da tanto che non lo vedevo”
Lo guardai e sorrisi ancora di più.
“grazie e te!”
Rise.
“...e non ho finito!”

Lo guardai in modo sospetto e gli dissi:
“bè allora? Qual'è la sorpresa?”
Aprì la sua tracolla e mi diede una busta bianca.

La presi.
“che cos'è?”
“bè aprila!”
“no dimmi che c'è dentro!”
“ma dai Asy guarda!!”
Aprì la busta e tirai fuori due biglietti aerei.
“oddio..”
Lessi.
“...mio dio”
“bè?che ne dici?
“no...non è vero...” la mia voce era cambiata, non ero felicissima.
Guardai Sam, anche lui aveva cambiato espressione, deve aver letto in me qualcosa che gli fece cambiare umore.
“cosa no”
“perchè Londra?...”
“in che senso? Londra è bellissima”
“no...no no no.. non ora”
Rimase zitto, i biglietti erano per il 12 settembre, rimisi il biglietto dentro la busta e la misi in borsa, nel, frattempo Sam aveva fatto qualche passo più avanti da solo, forse si è offeso per come ho reagito, ma entrambi sappiamo che cosa significa per me quel posto...cosa mi fa ricordare. Guardai il cielo sopra di noi, era pieno di stelle e pensai che forse mi avrebbe fatto bene una settimana lontano da qui.
Forse proprio Londra, la città che mi ricordava il gruppo, mi avrebbe fatto superare un po' questo “timore” di ricordare quel giorno.
Dal giorno non ascoltai più le loro canzoni e neanche solo le loro voci registrate.
Raggiunsi Sam che era poggiato alla macchina.
Lo guardai.

Aveva le braccia incrociate sul petto e fissava il cielo, avevo praticamente rovinato quella bellissima serata.
“voglio dirti solo una cosa” disse.
Non dissi nulla..lo lasciai parlare.
“devi superare questo trauma, non puoi evitare la cosa, non puoi smettere di ascoltare un gruppo che adori per quello che è successo, perchè hai paura che resusciti pensieri e ricordi in te. Devi riordare per superare, devi pensare a qauello che è successo e reagire andando avanti amando la vita e la seconda opportunità che ti ha dato...Asia...devi tornare a sorridere”
Continuai a stare zitta.
“il giorno che ti sei svegliata. Mi hai detto una cosa”
Lo ascoltai.
“mi dissi di dirgli che lo amavi...e che non ti saresti dimenticata, parlavi di lui e lo so bene. Ma non è strano? Eri così sincera, le tue parole erano piene d'amore, non mi hai mai detto realmente cos'hai provato quando...eri in coma”
Presi un sorriso profondo.
“Sam io sono totalmente innamorata di Niall Horan, può sembrarti una cazzata, ma per quel che vale lui mi ha detto di andare in quel luogo a quell'ora..” mi accarezzai le braccia e lo guardai “ c'è qualcosa di strano in tutto questo ma...se risucirò a vederlo, lui mi riconoscerà...ne sono certa”.
Mi guardò profondamente.
“mi sono ricordato il giorno giusto?”
“...si...”
“bene allora andiamo li e vediamo che succede, basta piangersi addosso”
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte.
“Grazie mille”
“per starti vicino devo essere pazzo almeno quanto te...se nò come potrei credere a questa stronzata?” disse ridendo.
“ooooooooooh sei un coglione!”
Iniziammo a prenderci in giro, decidemmo di prenderci un gelato e concludemmo la serata andando in riva al mare per goderci un po' di fresco.
Aprì di nuovo twitter e scrissi un tweet taggando Niall.

Asia@ Asia94_
I hope to meet you. I do not forget
@NiallOfficial
 

SPAZIO AUTRICE*
Ragazze scusatemi tanto per i due mesi di pausa! 
Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni e i messaggi ed ora eccomi qua con un nuovo capitolo :*
Un abbraccio forte!
  
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