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Autore: redeagle86    29/01/2009    1 recensioni
Di nuovo una ChazzxEilen, ovviamente. Una vacanza per festeggiare la vittoria contro Yubel, l'arrivo in accademia dei genitori di Eilen, il ritorno di Jesse e il mondo oscuro!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chazz Princeton/Jun Manjoume, Jaden/Judai Yuki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Ti presento mio padre

 

 

Due settimane di vacanze: l'Accademia era mezza vuota e un'insolita quiete aleggiava sull'isola. Sulla spiaggia, Eilen ascoltava il rumore delle onde, una cosa che solitamente non aveva il tempo di contemplare, presa com'era dalla vita studentesca. Ma, per festeggiare la fine dell'avventura con i bio-med, si erano fermate le lezioni.

C'era una pace unica e irripetibile: molti studenti erano tornati a casa. Anche i suoi amici erano in giro per il mondo: Jaden, Syrus e Bastion erano andati a Domino a trovare un loro amico che lavorava per Pegasus; Hasselberry e Jim erano ad uno scavo archeologico in Europa; Alexis era rientrata in famiglia e Jesse era partito senza dire dove andasse. I suoi rapporti con il ragazzo del Nord non si erano ancora distesi e tra lui e Chazz c'era parecchia tensione: troppo poco tempo era trascorso perché le cose tornassero alla normalità.

Anche le divise riposavano in quei giorni di festa: lei infatti indossava un paio di pantaloncini di jeans e un top a fascia nero su cui brillava il suo ciondolo ametista.

Nulla insomma poteva rovinare quella magia…

Ma improvvisamente venne sollevata da terra e presa in braccio da qualcuno che la portava verso l'acqua, malgrado lei si dibattesse, esclamando:

-No, Chazz!! Non vorrai…

Troppo tardi: Eilen si ritrovò in acqua, bagnata fino alle ossa, mentre il ragazzo rideva divertito. Aveva abbandonato anche lui la tenuta quotidiana, lasciando in camera la giacca nera. La fanciulla gli regalò un'occhiataccia, prima di alzarsi di colpo e saltargli al collo, facendolo cadere in mare.

-Ok, siamo pari- affermò Chazz, sedendosi sulla spiaggia. I capelli scuri, bagnati e gocciolanti, gli si attaccavano al viso e li scostò con la mano, fissando la sua ragazza raggiungerlo.

-Sei di buonumore oggi- disse Eilen, sistemandosi al suo fianco. –Non pensavo, dopo il risveglio di stanotte…

Chazz si rabbuiò un attimo a quelle parole, ricordando le immagini terribili del suo sogno. Ma altro non era…solo un sogno. Si volse verso la coetanea con uno strano sorriso sulle labbra.

-Sono di ottimo umore- mormorò, un attimo prima di stringerla fra le braccia, finendo entrambi sulla sabbia, lei sotto di lui.

La giovane rise felice, allacciandogli le mani sulla nuca e tirandolo a sé: era inutile, amava quel duellante dalle iridi plumbee, snob e presuntuoso. Lo amava da impazzire.

La baciò lievemente, separandosi poco dopo per perdersi nei suoi zaffiri brillanti. Avrebbe potuto restare per delle ore così.

-Strano che non ci siano i tuoi angeli custodi in giro- sussurrò lei, riferendosi agli "Ojama".

-Non ho idea di dove siano, ma finché dura voglio approfittarne- ribatté, dandole un altro bacio.

Eilen lo strinse a sé, lasciandosi scivolare in quello che stava diventando più di un semplice bacio. Poi, di colpo, il suo medaglione si illuminò e Chazz venne sollevato dal suolo.

-Ma cosa…- protestò, volteggiando a qualche metro dal suolo.

-Scusa, "umano"- rispose una voce nota alle orecchie della ragazza. Purtroppo. –Stavi un po' troppo vicino a mia figlia.

Un uomo apparve sulla spiaggia, un signore distinto dai capelli grigi e i baffi, con occhi della stessa sfumatura d'azzurro di quelli della diciassettenne.

-Papà…che sorpresa…- commentò la duellante, con ben poco entusiasmo. –Potresti farlo scendere?

Lui schioccò le dita e il giovane precipitò a terra.

-Chazz! Ti sei fatto male?- gli chiese, aiutandolo a rialzarsi.

-Stavo meglio prima…ma non è niente di grave.

Eilen fissò il padre in modo truce, lasciando chiaramente trasparire la rabbia che le si agitava dentro. Che diavolo voleva da loro?

L'imperatore la squadrava con altrettanto disappunto: l'erede al trono del Neo-spazio andava in giro conciata in quel modo e flirtava con un umano… Era inaccettabile: doveva assolutamente porvi rimedio.

-Eilen, tesoro- lo fermò però la moglie, comparendo al suo fianco. Era una donna bellissima, dal portamento regale ma dall'espressione buona: nei suoi occhi verdi si leggeva tanto affetto. Non era difficile capire da chi avesse preso la giovane.

-Mamma, come stai?- la salutò lieta la figlia. –Ti abbraccerei volentieri, ma…

-Oh, vieni qui e non pensarci- ribatté l'imperatrice, accogliendola tra le braccia. –Diventi sempre più bella, Eilen.

-Bugiarda, sei tu ad essere sempre in forma- commentò Eilen. –Cosa ci fai sulla Terra?

-Abbiamo saputo che eravate in vacanza e ne abbiamo approfittato per venire a trovarti…e per conoscere finalmente il salvatore del Neo-spazio- spiegò. –Hai ragione, cara: la statua non gli rende onore.

-A giudicare dal tuo comportamento, sembra che tu abbia dimenticato chi sei e da dove vieni- la riprese il sovrano. –Anche se ci ha salvato, rimane sempre un "umano".- Non mancò di calcare con disprezzo la parola "umano", cosa che mandò su tutte le furie la rossa: lo odiava quando faceva così.

-Forse non lo sa, ma ho un nome: Chazz Princeton- la precedette il giovane, portandosi accanto alla fidanzata. Si era decisamente stancato del trattamento che gli stava riservando e notò con una punta di soddisfazione lo stupore sul viso dell'uomo. Adorava distruggere la sicurezza dei propri interlocutori.

-Sì…bhe…- tentennò l'imperatore, preso alla sprovvista. –Io sono l'imperatore Julius Shino, signore del Neo-spazio. E lei è mia moglie Aurora.

-Allora sei tu ad avermi portato via Eilen- disse gentile Aurora, osservandolo. Era molto bello (Dì pure stupendo, bellissimo, meraviglioso, fantastico… °ç° NdA_che ha perso la testa) doveva ammetterlo, e non stentava a credere che sua figlia ne fosse innamorata. Ma c'era qualcosa in lui, qualcosa di cupo… Quei suoi profondi occhi grigi nascondevano una rabbia e un furore inimmaginabili…oltre all'amore per Eilen.

-Mamma, così lo metti in imbarazzo!- esclamò la principessa, arrossendo. –Immagino vorrete riposarvi un po'… Vi porto nella mia stanza.

 

§*§*§*§*§*§

 

-Non dire niente- esordì Eilen, sedendosi sul divano nell'appartamento di Chazz. –Mio padre è un incubo, lo so.

-Staranno all'Obelisc?

-Sì, per fortuna…almeno avrò qualche ora di respiro. Ti chiedo scusa per il suo comportamento…a confronto con lui i Princeton sembrano degli agnellini spaventati…

-Potrei anche offendermi…- sussurrò, chinandosi sulla sua bocca. –Ti sembro un agnellino?

-No…- rispose lei con malizia. –Sei il lupo cattivo…

Chazz stava per colmare i pochi millimetri che li dividevano, quando tre piccoli impiastri interruppero l'idillio.

-Capo! Siamo tornati!- annunciarono gli "Ojama", irrompendo nella stanza. –Ti siamo mancati, vero?

-Come un mal di denti- ringhiò il padrone.

-Ops…abbiamo interrotto qualcosa?- domandò quello verde, accorgendosi della situazione in cui si trovavano i due.

-Nooo…- fece ironico il moretto.

-Meglio così- conclusero gli spiriti.

-Io li ammazzo con le mie mani…- mormorò, mentre la sua ragazza si alzava. –Sempre al momento giusto arrivano….

-Su, non te la prendere- lo calmò dandogli un bacio. –Mio padre è molto peggio. In una scala da 1 a 10…si merita un 11.

Chazz sorrise, ma senza gioia: non cercò gli occhi di Eilen, ma lei riuscì comunque a vedervi una profonda tristezza. Non parlava mai dei suoi genitori, erano un argomento che il ragazzo non toccava mai, quasi vi fosse chissà quale segreto. C'erano i suoi fratelli e nient'altro: la sua famiglia si fermava lì, pareva non esserci altro.

-Chazz…tutto bene?

-Sì…sì, è tutto a posto.

 

-Lancerò un incantesimo su quella stanza, in modo che non possono starci insieme.

Aurora sospirò, scuotendo la testa: Julius odiava Chazz, non c'era scampo. Lo odiava perché era un umano, amava Eilen ed era a causa sua se la loro bambina aveva deciso di rimanere in quel mondo. Riconosceva il suo merito per aver salvato il Neo-spazio, sconfiggendo Sartorius, ma non gli avrebbe concesso sua figlia come premio.

-Perché non li lasci stare?

-Come fai a non preoccuparti? Quel tipo sta compromettendo nostra figlia!

-Compromettendo… Non ti sembra di esagerare? È un bravo ragazzo, ed è innamorato.

-Innamorato… Li ho avuti anch'io diciassette anni e so cosa si ha in testa a quell'età. Magari lui….ed Eilen…no, non voglio nemmeno pensarci- gemette l'imperatore, allontanando ciò che riteneva orrende riflessioni. –Sarebbe terribile.

-Julius, si amano e sono entrambi abbastanza grandi da sapere quello che fanno. Lascia che le cose seguano il loro corso.

-Dovrei permettergli di usare la mia bambina per i suoi comodi?! Poi magari la pianterà in asso perché non gli piace più…oppure perché è incinta!!

-Sei catastrofico come sempre. Quando si tratta di Eilen è inutile tentare di ragionare con te- concluse la moglie, stanca di discutere. –Ma se per colpa tua la loro storia va a rotoli, lei non te lo perdonerà mai.

 

Chazz guardò Eilen dormire tranquilla al suo fianco e, stando attento a non svegliarla, si alzò e prese la giacca, uscendo. Aveva fatto di nuovo quel sogno…

Forse non era un semplice frutto del suo inconscio… Forse era una premonizione, un avvertimento.

Eilen era in pericolo. Un pericolo mortale.

Ma chi, o cosa, la minacciava?

Possibile che suo padre arrivasse a tanto pur di separarli?

 

  
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