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Autore: danyazzurra    11/08/2015    7 recensioni
Tre piccole shot sul rapporto dei tre fratelli Potter. Perchè per me sono fantastici !! Piccoli accenni di Lily / Scorpius : )) spero che a qualcuno possa piacere e che mi farà sapere !! un bacione !!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Era Giugno quando Albus Severus vide la prima volta la sua sorellina

Albus la guardò da vicino mentre la loro mamma la stava cullando come faceva sempre con lui, anche se colei che tutti chiamavano la sorellina non faceva altro che piangere e piangere.
Era così piccola, eppure riusciva a piangere così forte.
Guardò James, ma non sembrava molto interessato a lei, anzi stava continuando a giocare con il suo boccino peluche come se niente fosse.
Eppure qualcuno doveva fare qualcosa.
La loro mamma sembrava triste e anche il loro papà sembrava stanco.
“Non lo so, Harry. Ha appena mangiato e l’ho cambiata. Albus e James non facevano così” stava dicendo e la sua voce sembrava così afflitta.
Albus si sedette a terra continuando a seguirli con i suoi grandi occhi verdi, fino a quando Harry non si accorse che li stava guardando e sorrise verso di lui prima di raggiungerlo.
“Vuoi venire da papà?”
Albus lo guardò mentre un sorriso sdentato si apriva sul suo volto.
Si alzò in piedi e camminò goffamente fino a quando il suo papà non lo sollevò tra le braccia.
Amava quando lo prendeva in braccio.
“Non sei geloso, vero, ometto?” gli chiese Harry e Albus fece cenno di diniego pur non sapendo bene cosa significava.
Ricordava che suo padre rimproverare sempre a James di essere geloso e lui non voleva fare come James.
 “ Piange” disse indicando la sorellina che continuava a disperarsi.
Harry annuì e si avvicinò a Ginny e Lily sempre tenendolo tra le braccia “perché piange?” chiese Albus e Harry sorrise “ accettiamo idee” scherzò e Albus lo guardò prima di tornare a guardare la sorellina e tendere una manina verso di lei.
“Vuoi accarezzarla?” chiese Harry e Albus annuì “ piano però perché è piccola” gli spiegò ricordando quanto tendessero ad essere poco delicati lui e James.
Albus assentì di nuovo e Harry lo avvicinò permettendogli di poggiare le sue dita sulla guancia della piccolina di casa.
“Basta piangere” disse con voce infantile e tralasciando la maggior parte delle consonanti, ma questo parve bastare.
Lily si quietò al contatto e aprì i suoi occhioni.
Harry sapeva benissimo che era ancora presto perché Lily vedesse qualcosa in più delle forme, ma se non fosse stato così sicuro, avrebbe avuto qualche dubbio.
Sembrava davvero che stesse vedendo Albus.
“Non piange più” disse Albus voltandosi di nuovo verso il padre “Basta piangere” ripeté come se quelle parole avessero qualche potere magico.
Harry guardò Ginny e vide che anche lei stava fissando a bocca aperta il loro secondo genito “Già” rispose Harry con un sorriso.
***
Era giugno quando Albus Severus si sentì per la prima volta un fratello maggiore.

“Lily, chi è il tuo fratellone?”
Lily passò per un attimo lo sguardo da Albus a James e poi con un sorriso sdentato si rivolse verso James.
Albus sapeva di essere appena stato scartato, ma non gli importava.
Lily era la sua sorellina e aveva solo sei anni, lui sarebbe riuscito a fargli cambiare idea.
Ignorò le smorfie di vittoria di James e raggiunse la loro mamma che li precedeva di pochi metri.
Ginny lo prese per mano e gli accarezzò piano la guancia e il sorriso tornò nel suo volto.
“Chi vuole un gelato?” chiese Ginny appena arrivarono nella piazza di Diagon Alley e Lily cominciò a saltare per la felicità.
“Bene” convenne Ginny tirando fuori il portafoglio “ quindi…direi che Lily vuole il gelato” affermò con un sorriso “ e voi piccole pesti?” chiese già sapendo la risposta.
Entrambi i fratelli annuirono, ma non fecero in tempo ad entrare dentro la gelateria che Ginny venne chiamata da Hermione che era in paese con Rose.
Le due donne cominciarono a parlare e i quattro bambini iniziarono ad essere inquieti, per cui Ginny consegnò qualche Galeone al suo figlio maggiore che avendo nove anni poteva prendere il gelato per tutti e li lasciò andare da soli.
I bambini entrarono dal gelataio e Lily prese un cono completamente alla stracciatella come piaceva a lei, poi aspettò ubbidiente anche i suoi fratelli e sua cugina e uscì dal negozio.
Ginny non li aveva persi di vista neanche per un secondo e vide la sua piccola uscire affiancata da Albus, mentre Rose e James li seguivano.
Ad un certo punto vide Lily girare il polso e far cadere le palline di gelato.
“Lily, sei così sbadata” le disse Albus, ma poi vide gli occhioni castani della sorella riempirsi di lacrime al pensiero di non poter mangiare il gelato tanto agognato e non resistette.
“Basta, piangere” le disse dolcemente e le passò il suo gelato.
Lily si girò verso di lui con un sorriso così ampio che Albus sentì il suo cuore scaldarsi “ grazie, fratellone” gli disse con semplicità, ma furono le parole più belle che Albus avesse mai sentito.
***
Era Giugno quando Albus Severus capì che la sua sorellina ci sarebbe sempre stata per lui.

“Cosa fai seduto qua?”
Albus era seduto in fondo al giardino, lontano dagli occhi di chi era in casa e da quelli di chi era fuori in giardino a giocare.
“niente” rispose spostando con la scarpa i sassolini davanti a sé.
Lily lo guardò con i suoi grandi occhioni di bimba di nove anni e Albus sorrise “ e va bene” concesse con un sospiro “ credo di essere preoccupato”.
Lily inarcò le sopracciglia “ e per cosa?” chiese sorpresa.
Albus sorrise all’espressione della sorella “ho paura che James abbia ragione quando dice che non gli somiglio per niente”.
Lily sbatté le palpebre “ ma se basta sostituire gli occhi e siete uguali?” disse ridendo.
“Non capisci, Lily” ribatté Albus “ io non ho niente della vitalità di James, non ho neanche la metà della sua faccia tosta o della sua propensione agli scherzi… ho paura”.
“Ma se lo hai fregato l’altro giorno”.
“Tutta furbizia” le spiegò “ in realtà ho tanta paura di non essere adatto ad essere un Grifondoro” ammise pensando a tutte le prese in giro a cui sarebbe andato incontro.
Lily scrollò le spalle ridendo “ pensi davvero che potrebbe importare a qualcuno di noi?” gli chiese guardandolo come se fosse offesa.
“Merlino, Albus. Sei davvero stupido” gli disse e appoggiò la sua testa sulla spalla di Albus.
Lui le passò una mano attorno alle spalle per stringerla più a sé “ nessuno ti lascerà mai solo neanche se diventassi un Serpeverde” gli disse e Albus sentì i polmoni riempirsi di aria nuova, non si era neanche reso conto di quanto gli importasse non deludere la sua sorellina.
“Ma mamma e papà e James…”
Lily sollevò la testa e fissò quegli ostinati occhi verdi “ se non sei convinto chiedilo a papà” gli rispose “ ma sono sicura che a nessuno importerà e poi…” si fermò e gli puntò un dito proprio sopra il naso “ per me resterai sempre il mio fratellone” affermò con semplicità.
***
Era giugno quando Albus Severus tranquillizzò per la prima volta la sua sorellina.

Lily era seduta nella veranda della sua casa e stava osservando il tramonto.
Per chi non la conoscesse in quel momento Lily sarebbe potuta sembrare una ragazzina molto più grande della sua età.
Era accigliata e si teneva le ginocchia al petto, sembrava addirittura avere le lacrime agli occhi.
Albus uscì dalla cucina e si sedette accanto a lei “ ehy, tornado che succede?” le chiese leggermente preoccupato.
Lily alzò le spalle “ credo di avere un po’ paura” affermò senza distogliere lo sguardo dal tramonto.
Albus guardò la sua sorellina: l’indomani avrebbe compiuto undici anni eppure non aveva mai paura.
Era molto più coraggiosa di tante altre ragazzine che aveva conosciuto.
“Paura di che?” le domandò e Lily si voltò verso di lui “ e se non mi arrivasse la lettera domani?” chiese a bruciapelo e Albus scoppiò a ridere “che?” domandò tra le risate.
Poi vedendo il suo cipiglio serio si calmò “ e perché non dovrebbe arrivarti?” chiese ancora “ hai già fatto magie involontarie” chiarì.
Lily sospirò “ lo so, ma metti che il tuo amico… che Malfoy abbia ragione ed io non fossi adatta ad Hogwarts” si lamentò.
Albus cercò di non ridere di nuovo e si appuntò mentalmente di dire a Scorpius di smettere di terrorizzare sua sorella, poi pensò ad un metodo per risolvere la cosa.
Quando gli venne in mente sorrise.
“Torno subito” le disse correndo via.
Quando tornò aveva in mano la pietra verde e a forma di serpente che aveva trovato ad Hogwarts.
“Te la regalo” le disse “ questa è una pietra rilassante…ogni volta che sei nervosa o impaurita rivolgiti a lei e vedrai che lei ti aiuterà” inventò.
Lily la osservò e poi piegò la testa per guardare il fratello “ è vero?” gli chiese diffidente e Albus annuì cercando di essere convincente.
Lily lo guardò ancora un secondo e Albus pensò che non ci sarebbe cascata, ma poi strinse le sue dita attorno al serpente e chiuse gli occhi per esprimere il desiderio.
Il giorno dopo Albus stava giocando in giardino con James quando un tornado dai capelli rossi lo travolse facendolo cadere “ funziona! Funziona!” ripeté facendogli vedere la lettera.
Albus sorrise lasciandosi abbracciare mentre un James irritato diceva: “ ehy, Lils, voglio essere abbracciato anche io”.
***
Era giugno quando Albus Severus consolò per la prima volta la sua sorellina.

“Lily”.
Albus la chiamò vedendola ferma sulle scale.
Non c’era nessuno, erano già andati tutti in sala grande per il pranzo, ma lui e James si erano accorti subito che mancava Lily e lui si era offerto di andare a cercarla.
“Lily” ripeté avvicinandosi “ non ti avvicinare, Al” gli disse in un tono di supplica, ma senza voltarsi il che fece preoccupare ancora di più Albus.
“Che è successo” le chiese dolcemente salendo un altro scalino, ma la vide scuotere la testa “ vattene… per favore” lo pregò con la voce rotta di ragazzina dodicenne.
Albus sentì l’apprensione salirgli ancora di più e si issò sullo scalino successivo.
“Lily, puoi voltarti verso di me, per favore?” le chiese quando le fu vicino, ma Lily scosse la testa rifuggendo il suo sguardo.
Ora Albus si stava preoccupando davvero. Che cosa stava nascondendo?
La raggiunse e le prese il viso sotto il mento per costringerla a voltarsi verso di lui.
Quando vide cos’era successo però si mise a ridere, aveva dei baffoni enormi.
La risata però durò pochi secondi prima che vedesse anche le sue lacrime. Lily non piangeva mai.
“Non so toglierli” disse senza riuscire a smettere di piangere “ non posso muovermi perché non voglio che nessuno mi veda, ma non so toglierli” aggiunse.
Albus le asciugò due lacrime che erano arrivate quasi al mento e sorrise “ basta piangere” le disse e con un colpo di bacchetta fece sparire i baffi.
Lily si toccò sotto al naso e quando si sentì liscia lo abbracciò di slancio “ Merlino. Ti adoro, fratellone” gli disse “ anche se sei amico dell’ebete che finirà ucciso stasera” minacciò.
Albus sorrise alzando gli occhi al cielo.
Immaginava che fosse colpa di Scorpius. Quei due non potevano evitare di farsi dispetti e si chiese come mai.
***
Era giugno quando Albus Severus vide per la prima volta la sua sorellina arrossire.

“Ehy, ciao, Lils” la salutò vedendola entrare in biblioteca.
Lily lo salutò con un cenno della mano e proseguì fino al tavolo dove Alice e un altro paio di amiche la stavano aspettando.
Albus la guardò. Sembrava davvero strana.
Forse erano i G.U.F.O. ad innervosirla, ma lui aveva i M.A.G.O. e non era ridotto come lei e poi c’era qualcosa di strano. Qualcosa di più.
Aveva il viso arrossato come se avesse appena corso e anche le sue mani sembravano non riuscire a stare ferme, come se fosse molto nervosa.
L’arrivo di Scorpius lo distrasse e gli fece distogliere gli occhi da Lily.
“Dov’eri?” gli chiese leggermente innervosito. Avevano appuntamento per studiare venti minuti prima.
“Scusa” si giustificò Scorpius con gli occhi bassi, ma questo fece essere Albus solo più sospettoso.
Nessuna battuta sarcastica, nessun commento, solo “Scusa” ?
Lo guardò attentamente, il suo volto di solito pallido aveva acquisito colore e le sue gote sembravano accese come se avesse al suo interno una lampadina.
Continuava a mordersi il labbro e ogni tanto lanciava uno sguardo verso il tavolo di Lily e le sue amiche.
“Salazar” disse Albus in un sussurro ed entrambi si voltarono verso di lui come se avesse gridato.
Guardò sua sorella e la vide arrossire “Lily” disse spalancando gli occhi e lei arrossì prima di prendere i libri ed uscire di corsa.
“Menomale che è una Grifondoro” disse a se stesso.
***
Era Giugno quando Albus Severus capì che sarebbe sempre stato pazzo della sua sorellina.

Lily era elegantissima nel suo vestito lungo blu notte.
Era in piedi di fronte ad Albus e anche lui faceva la sua bella figura in un completo giacca e camicia rigorosamente nero.
“Ti sposi” disse Lily strusciando le mani l’una contro l’altra nervosamente.
“Ti rendi conto?” gli chiese retorica e Albus sorrise guardandola.
Era davvero emozionata. Sembrava che il matrimonio fosse il suo.
“Sì, direi proprio che mi rendo conto” affermò ironico e Lily fece una smorfia “ no, no, non ti rendi conto di quanto sei…”
“Fortunato” lo so, disse sicuro di aver azzeccato e continuando a litigare con la cravatta.
Lily si avvicinò a lui e cominciò a fargli il nodo “ anche lei lo è” gli disse dolcemente “ sei un fratello dolce, sincero, diretto… un po’ troppo Serpeverde” si lamentò scherzosa e Albus rise “ non ti dispiace però un fidanzato Serpeverde, eh?” le chiese pungolandola su un fianco.
Lily si mosse per fuggire al solletico, ma senza lasciare i lembi della cravatta “ mi fai sbagliare” e Albus alzò gli occhi al cielo “ ma se hai anni di pratica con nonno Arthur” la prese in giro e Lily fece la linguaccia.
“E se non fossi abbastanza per lei?” stavolta fu Lily a ridere e poi scosse la testa  “ sei proprio scemo, sai?” gli chiese appena finito di fare il nodo.
Poi si voltò verso la sua borsa, aprì la pochette e prese qualcosa che Albus non riusciva a vedere.
La guardò accigliato mentre si avvicinava a lui e gli prendeva la mano depositandovi qualcosa di freddo e piccolo e chiudendogli il pugno attorno.
“E’ arrivato il momento di rendertela” gli disse “ questa è una pietra rilassante…ogni volta che sei nervoso o impaurito rivolgiti a lei e vedrai che lei ti aiuterà” fece finta di spiegargli, ricordando le sue parole di quando erano bambini.
Albus sentì gli occhi riempirsi di lacrime guardando la pietra che le aveva regalato tanti anni prima e senza riuscire a dire niente l’abbracciò.

COMMENTO: ECCOCI QUA! LA MINI LONG E’ FINITA E SPERO CHE VI SIA PIACIUTA!! HO UNA MEZZA IDEA SUL FRATELLO POTTER AD HONOREM OVVERO TEDDY…MA SEMMAI GLI FARO’ UNA SHOT A PARTE ;) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE NON MI HANNO ABBANDONATO NONOSTANTE I TEMPI LUNGHISSIMI DI QUESTA STORIA E RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE MI HANNO RECENSITO OVVERO: SHIORI LILY CHIARA / LUISA21 / LILIAN POTTER IN MALFOY / DREAMER IMPERFECT / SINISA / ALWAYS89 E MIKILILY !! GRAZIE DI CUORE A TUTTE!! INOLTRE GRAZIE ANCHE A CHI MI HA INSERITO TRA LE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE!! ED ANCHE A CHI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE!!
   
 
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