Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Fenrir_23    12/08/2015    2 recensioni
Storia ambientata 25 anni dopo la partenza di Ash da casa. Il protagonista è il figlio di Ash.
"Qual era il Pokèmon migliore per lui? ... Quello che sicuramente l’attirava di più era Charmander."
La pokéball non ebbe nemmeno bisogno di dondolare. Si chiuse al primo tocco. La ragazza misteriosa la raccolse da terra e si avvicinò a Mat, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
“Piacere, io mi chiamo Maky. E tu?”
Ash osservò il microscopico apparecchio nella mano del professore.
“Un microchip…” Sussurrò, leggendo la piccolissima scritta incisa su di esso. “Team Rocket, fabbrica Dark Pokémon.”
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Delia Ketchum, Gary, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                  CAMPIONE

                            


Poteva sentire le urla d’incitamento del pubblico che gli invadevano le orecchie, assordandolo. La tranquillità della notte era spezzata dagli enormi fari che illuminavano dall’alto  il grande e spettacolare stadio, tracciando i contorni dei corpi degli sfidanti e dei loro Pokémon.
La voce dell’uomo che raccontava la sfida rimbombava in sottofondo.
Mentre il tabellone s’illuminava segnando il vantaggio di uno rispetto all’altro, Il Pokémon sconfitto veniva ritirato.
Il giovane si sistemò il cappellino in testa, osservando intensamente la figura dell’uomo contro cui stava combattendo; gli sembrava ancora alto, ma non più distante come un tempo.
Ora poteva tenergli testa. Aveva a lungo atteso quel momento, il giorno in cui finalmente sarebbe stato in grado di combattere contro di lui per soffiargli il titolo di Campione. Per dimostrargli che era cresciuto, diventando forte; che non era più un bambino. Gli occhi verde acqua luccicarono, prima di chiudersi.
 
 
Suo padre era alto, e irraggiungibile. Gli dava le spalle, e guardava dritto davanti a sé in un punto imprecisato.
“Un giorno ti sconfiggerò!” Gli aveva urlato contro il ragazzino.
 
 
 
Matthew spalancò gli occhi e ritornò di colpo alla realtà, nell’udire un suono secco e meccanico. Lo stadio tremò, quando il precedente ring ormai distrutto dalle sfide passate, lasciò il posto ad una vasca enorme che si riempì d’acqua. Mentre l’arbitro dava il via alla seconda parte di quell’incontro, il cuore del ragazzo riprese a battere come quando era iniziata.
Ash lo guardava da lontano, con il suo solito sorriso indecifrabile.
Matthew aggrottò le sopracciglia, spostandosi una ciocca ribelle di capelli arancioni che gli era caduta sugli occhi, limitandogli la vista.
 
 
La sera della fine del primo torneo di Kanto a cui aveva partecipato, Matthew aveva sfidato suo padre. Uno contro uno. Cenere contro Charizard. Nel buio della notte, i due draghi di fuoco avevano danzato alti nel cielo, confrontandosi.
Erano passati cinque anni.
 
 
 
Era in svantaggio, ma non significava nulla. Aveva ancora due Pokémon per vincere quella sfida … due Pokémon davvero forti. Con cui aveva condiviso molto.
Il vento soffiò, mentre il ragazzo dai capelli arancioni lanciava la Pokéball in alto. Ancora vento, freddo, seguito da un verso possente, a metà fra un ululato e un ruggito.
Gli applausi degli spettatori invasero lo stadio, quando Suicune fece il suo ingresso in campo, atterrando elegantemente sulla superficie dell’acqua che, intorno alle zampe del Pokémon, si tinse di un colore cristallino.
Gli occhi rossi del cane leggendario si puntarono sul suo avversario.
Poi su Mat.
“Sono pronto …”
L’arbitro diede il via alla sfida, e Gyarados ruggì e si immerse.
Suicune galoppò fra le onde, sfruttando la sua abilità di camminare sull’acqua.
Il drago marino riemerse attaccando con un potente iper raggio, ma la stanchezza che ancora si trascinava dal match precedente, l’aveva reso goffo e lento. Mancò il bersaglio, e si tuffò di nuovo nella gigantesca piscina.
Matthew poteva vedere l’imponente ombra di Gyarados che nuotava sott’acqua, tentando di raggiungere l’avversario. Gli sfuggì un sorriso … suo padre aveva commesso un errore tremendamente grossolano.
La coda del drago acquatico schizzò fuori dall’acqua tentando di colpire Suicune, ma Mat ordinò al suo Pokémon di saltare in alto, prevedendo quel tipo di attacco. Era l’occasione che aspettava.
“ … gelo raggio!”
In pochi secondi, l’intero ring di combattimento si riempì di uno spesso strato di ghiaccio, Gyarados ne rimase intrappolato, completamente immobile, solo la punta della coda fuori dall’acqua, non sufficiente a consentirgli di liberarsi.
Mat e Suicune avevano vinto quella sfida rapidamente, ma il ragazzo sapeva di non dover abbassare la guardia. Aveva ancora tre dei Pokémon di suo padre da affrontare, tre fra i più forti.
Il Sceptile di Ash fece il suo ingresso in campo scivolando agilmente sul ring ghiacciato … quel Pokémon poteva decisamente essere un avversario ostico per Suicune. Era meglio stare allerta.
Suicune schivò con facilità il semitraglia del Pokémon d’erba ma, prima che potesse rendersene conto, se lo ritrovò alle spalle. Reagì d’impulso, tentando di bloccare il fendifoglia dell’avversario con un gelo raggio, ma la potenza dell’attacco di Sceptile era tale da rompere il ghiaccio.
Suicune fece un balzo all’indietro, e si portò all’estremità opposta del ring.
“Raggiaurora sul ghiaccio, distruggilo!” Gli ordinò Mat.
Sceptile deviò l’attacco con un altro semitraglia. Era chiaro che la sua intenzione era quella di mantenere il ghiaccio sul ring di combattimento, altrimenti per lui combattere in acqua sarebbe stato decisamente più svantaggioso, nonostante la presenza dei materassini.
Suicune riprovò ad attaccare, ma questa volta Ash e Sceptile lo lasciarono fare. Il ghiaccio si crepò, ma era talmente robusto da aver bisogno di più colpi per essere distrutto. La cosa insospettì Mat … ma quando si accorse di quel che stava succedendo, era troppo tardi. La luce dei giganteschi fari che illuminavano l’arena si stava concentrando in un punto accanto a Sceptile, riscaldando l’aria.
“No!” Pensò Mat, un attimo prima di chiedere al suo Pokémon di attaccare: il geloraggio di Suicune partì con forza in direzione del nemico. Ma era troppo tardi.
Sceptile scagliò il suo potente solarraggio in direzione della gigantesca piscina, tanto che Suicune fu costretto a spostarsi: si sollevò una grossa nuvola di vapore, che impedì di vedere quel che stava succedendo. Poi l’acqua iniziò ad evaporare.
Quando tutto si sistemò, la piscina si era svuotata per il calore dell’attacco di Sceptile.
Mat rimase a bocca aperta … non aveva previsto una cosa del genere.
Il successivo fendifoglia del Pokémon di Ash lo colse impreparato, mandando Suicune a sbattere contro il muro all’estremità opposta del ring, ma il leggendario si rimise subito in piedi, ripartendo al galoppo.
Mat doveva trovare un’altra strategia: ora che il ghiaccio non c’era più anche Sceptile poteva combattere al massimo della sua agilità, e quella era una cosa da non sottovalutare assolutamente.
“Pioggiadanza!” Ordinò.
Nuvoloni carichi d’acqua si fecero largo nel cielo notturno, inquietanti. Poi una fitta pioggia prese a cadere dal cielo, accompagnando l’ululato di Suicune.
Il Pokémon, rigenerato dall’acqua, ripartì al galoppo più veloce che mai, sorprendendo Sceptile. Gli sbucò alle spalle, e lo colpì con un potente raggio aurora.
Sceptile si rimise in piedi faticosamente.
“Bene.” Pensò Matthew, passandosi una mano fra i capelli folti e disordinati, mossi dal vento gelido.
“è il momento di finirlo.”
“Sei pronto Suicune?” Disse ad alta voce, cercando gli occhi rossi del suo Pokémon. Il cane leggendario annuì, poi alzò la testa verso l’alto. Una brezza gelida  prese a soffiare, facendo rabbrividire i presenti.
Sceptile era troppo stanco per muoversi.
Ghiaccio solido e freddo cominciò a formarsi sulle punte delle foglie che gli adornavano la coda e l’estremità degli arti, rendendoli pesanti e scomodi.
“Attacco bora, Suicune.”
 Una bufera di vento gelido e ghiaccio investì il Pokémon d’erba, oscurando la visibilità. Eppure, in quel mare di ghiaccio, nonostante tutto, Sceptile trovò la forza per lanciarsi in avanti, con un attacco rapido. Arrivò a poca distanza da Suicune e scartò di lato, colpendole alle spalle con un fendifoglia.
Il Pokémon ruzzolò per terra. Quello era stato un colpo decisamente duro, ma Mat non si sorprese nel vederlo rimettersi in piedi.
I due avversari rimasero a fissarsi per diverso tempo, mentre la bora ghiacciata si dissolveva e la temperatura tornava normale.
Sceptile crollò a terra all’improvviso, senza energie.
Mentre gli spettatori applaudivano e l’arbitro decretava la vittoria di Suicune, Ash richiamò il suo Pokémon, ringraziandolo a bassa voce.
Il Campione sorrise.
Non aveva bisogno di chiamare il suo Pokémon successivo in campo: Pikachu saltò giù dalla spalla di Ash posizionandosi al suo posto, coda e orecchie tese in avanti, pronte all’azione. Aveva scelto di scendere in campo.
Lui e il Maestro di Pokémon si scambiarono uno sguardo d’intesa.
E la sfida riprese.
“Vai Pikachu, agilità!”
Matthew chiuse gli occhi per qualche istante.
Il cronista raccontava il match urlando, preso dall’entusiasmo della sfida, e il pubblico lo stordiva con i suoi applausi e i cori d’incitamento. Eppure lui doveva rimanere concentrato, in silenzio. Pronto ad aiutare il suo Pokémon nel migliore dei modi.
Si tirò su il cappuccio della felpa azzurra che indossava, per attutire i suoni e sfuggire alla luce troppo forte che illuminava lo stadio, e s’impose di concentrarsi.
Pikachu era veloce. A stento i suoi occhi riuscivano a seguirne i movimenti, mentre si spostava da una parta all’altra dello stadio.
“Suicune, attacco tornado.”
Un vento forte prese a concentrarsi in mezzo all’arena, formando un vortice d’aria. Pikachu era leggero, e ne fu sollevato facilmente.
“PIIKAAAAA!”
“Usa il locomovolt!” Gli ordinò Ash. Non avrebbe voluto ricorrere così presto a una mossa del genere, ma era l’unico modo per sfuggire al tornado.
“Suicune, schivalo!”
Troppo tardi. Pikachu colpì il cane leggendario in un tripudio di elettricità, scaraventandolo nella direzione opposta.
“Non dargli, tregua, superfulmine!”
Suicune non ebbe il tempo di rialzarsi, la scarica elettrica lo colpì in pieno, nuovamente. Il suo ululato rimbombò nello stadio.
Ash rimase a bocca aperta, quando il Pokémon si rimise in piedi mentre l’elettricità di Pikachu lo stava ancora circondando.
“Geloraggio, Suicune!”
La potenza dell’attacco annullò l’effetto dell’elettricità, formando lastre di ghiaccio sull’intero ring di combattimento.
“Ora, Pikachu … attacco tuono!”
L’elettricità del Pokémon elettrico circondò Suicune ad una velocità pazzesca, intrappolandolo. Mat si rese conto che il suo Pokémon non era abbastanza in forze per schivare quella mossa.
“Geloraggio a massima potenza!”
L’impatto fra l’elettricità e il ghiaccio generò un’esplosione  notevolmente forte, che spazzò via entrambi i Pokémon, facendoli ruzzolare a terra.
Matthew guardò Suicune e Pikachu mentre si rimettevano in piedi entrambi, stremati. I due Pokémon rimasero così per diversi secondi, osservandosi a vicenda. Poi crollarono quasi contemporaneamente, senza energie per continuare la sfida.
Matthew guardò Suicune con un sorriso e mormorò dei ringraziamenti, mentre lo richiamava nella sfera. Era stato davvero bravo, permettendogli di recuperare il grosso svantaggio accumulato.
Ora Mat e suo padre erano pari.
Ad entrambi rimaneva un solo Pokémon.
Mentre Matthew e Ash prendevano le loro sfere Poké, l’arena si fece silenziosa.
“Guardami, mamma.” Pensò il ragazzo, mentre la figura di Cenere si materializzava in campo. “Sto … per sconfiggere papà.”
Charizard esordì con un ruggito di sfida, e gli sguardi di allenatori e Pokémon s’incrociarono.
Il drago di fuoco del Campione era enorme, forte, saggio.
Cenere era più piccola; sinuosa e agile, dallo sguardo sveglio e scaltro. Bella e fiera, illuminata dalla luce dei grandi fari dello stadio che facevano risaltare il suo colore insolito.
L’arbitro diede il via alla sfida, e tutto intorno a Mat si fece lontano. Esistevano solo lui e Cenere, suo padre e Charizard. Lo guardò negli occhi, sfidandolo, mentre stringeva la pietra che portava al collo. E il Campione fece lo stesso.
Sapevano entrambi che aspettare sarebbe stata solo una perdita di tempo … quella sfida andava giocata al massimo, fin da subito.
Le pietre brillarono e, i corpi dei due Charizard, cominciarono a trasformarsi, avvolti da una luce abbagliante e vigorosa.
“CHAAAAAAAAAAAAAR”
Quando la trasformazione terminò, ai due lati opposti dell’arena, due Charizard neri si stavano fissando, pronti a scattare al minimo movimento. Uno, quello più grosso e robusto, aveva ali a cinque punte dalla membrana azzurra. Zanne di fuoco fatuo gli uscivano dalla bocca, inquietanti, nella penombra dell’arena.
L’altro aveva un corpo aerodinamico e slanciato, grandi ali nere dall’interno rosso e sottile - fatto per volare – e due piccole membrane ai lati degli arti anteriori, in grado di conferirgli dinamicità.
Le due forme di Megacharizard.
La lunga coda di Cenere guizzò come una frusta, quando l’avversario prese il volo ruggendo. Lei era tremendamente brava in volo, e questo, Ash e Charizard lo sapevano.
Ma non la vedevano in azione da molto tempo.
“Charizard!” Chiamò il Campione.” Attacco Vampata!”
L’aria si fece calda.
Matthew si morse le labbra … il Pokémon di suo padre era tremendamente potente. Cenere doveva assolutamente trovare un modo per sfuggire a quel primo, micidiale attacco.
“Vola e ruota su te stessa per generare un vortice!” Le suggerì.
E Cenere fece come il suo allenatore le aveva detto, appiattì le ali contro il corpo e si lanciò a tutta potenza verso il mare di fuoco che le stava venendo incontro.
Intorno a lei si formò un potente vortice d’aria che le diede velocità.
“Ora fermala, Charizard!”
Lasciando tutti a bocca aperta, Charizard bloccò lo slancio di Cenere afferrandola con gli artigli delle zampe anteriori e, in quel momento, Mat si rese conto che l’attacco vampata era stato solo un diversivo. Il Charizard di Ash aveva già intrappolato Cenere con la coda, e si stava preparando ad un giro della morte. L’attacco movimento sismico.
Cenere tentò di liberarsi, ma la stretta del suo avversario era troppo forte: Charizard si lanciò in picchiata, schiacciandola a terra con il peso del proprio corpo.
Cenere si rimise subito in piedi con un ruggito, ma era evidente che aveva riportato gravi danni. Matthew la vide puntare i suoi occhi contro Charizard, e ruggire con tutto il fiato che aveva in corpo. La fiamma sulla sua coda si gonfiò.
Cenere si lanciò in volo ad una velocità pazzesca, scartando all’ultimo per arrivare alle spalle dell’avversario, poi lo colpì con un potente ed esplosivo Dragopulsar, scagliandolo verso il basso. Mentre Charizard precipitava, lo raggiunse e lo centrò con la possente coda a frusta.
Il Pokémon del Campione aveva incassato un duro colpo, ma le forze per  afferrare Cenere per la coda e farle fare un giro su se stessa prima di scagliarla a terra, non gli mancarono.
Lei riuscì a rimettersi in volo con uno sforzo tremendo delle ali.
Poi entrambi i Pokémon attaccarono con il lanciafiamme. Una sfera di fuoco caldo si formò nel cielo sopra l’arena, generando un’esplosione.
Il Charizard di Ash fu subito addosso a Cenere, tentando di colpirla con un megapugno. Lei schivò, retrocedendo. Era abbastanza rapida da evitare i pugni, ma Charizard non le dava tregua, impedendole di allontanarsi.
Alla fine venne colpita e iniziò a precipitare, il tempo di riprendere il controllo di se stessa, e l’avversario le aveva scagliato contro un fastidioso attacco comete.
Cenere diede il via ad una serie di avvitamenti ed acrobazie per schivarle, avvicinandosi man mano a Charizard. Si lanciò verso lui al massimo della velocità e, quando gli fu quasi addosso, scartò incredibilmente di lato.
Le comete colpirono il Pokémon che le aveva lanciate.
Charizard precipitò a terra, frantumando il terreno sotto di sé.
“Ora Cenere … Fuocobomba!”
“Fermalo!”
L’attacco arrivò addosso a Charizard in tutta la sua potenza, favorito dalla gravità, ma il Pokémon lo bloccò con le piccole e robuste zampe anteriori, rimandandolo al  mittente.
“Dragopulsar, vaiii!”
Cenere usò il Dragopulsar per respingere il suo stesso attacco, che di nuovo andò contro Charizard, ora combinato anche alla mossa di tipo drago.
“Fuococarica!” Urlò il Campione.
MagaCharizard X ruggì, scagliandosi verso l’attacco combinato, circondato dalle fiamme.
Con uno sforzo tremendo, vi passò attraverso, caricando in direzione di Cenere.
Lei rimase lì dov’era. E all’ultimo, chiudendo di colpo le ali ed aprendole per darsi slancio grazie al forte vento generato da Charizard, prese improvvisamente quota, sfuggendo di un soffio alla fuoco carica del nemico.
Poi colpì dall’alto.
“Cenere, Iper raggio!”
L’attacco arrivò in pieno sull’avversario, scagliandolo a terra a tutta velocità.
I muscoli delle ali di Cenere cedettero per lo sforzo, e anche lei iniziò a precipitare inesorabilmente verso il basso.
I Pokémon restarono immobili al centro del ring, stesi a terra a pochi passi l’uno dall’altro.
Poi Charizard si alzò.
E anche Cenere.
Gli occhi rossi dei due draghi di fuoco s’incrociarono, insieme a quelli dei loro allenatori.
Le gambe di Cenere cedettero per un attimo, ma lei si rimise subito in posizione di combattimento, anche se con uno  sforzo considerevole.
Charizard la guardò con quella che sembrava un’espressione affettuosa e felice. Poi i suoi occhi affilati e seri si chiusero per la stanchezza, e il suo corpo possente e forte crollò a terra.
Per alcuni secondi regnò il silenzio assoluto.
Poi gli applausi del pubblico e il ruggito di esultanza di Cenere, accompagnato da una fiammata, arrivarono in contemporanea.
Mentre l’arbitro alzava la bandiera verde, Mat corse verso il suo Pokémon più veloce che poteva, saltandogli al collo per abbracciarla.
Finalmente, ce l’avevano fatta.
Dopo anni di tentativi avevano vinto.
Mat alzò lo sguardo, dall’alto, sua nonna, Il Professor Gary Oak, Lily, lo stavano guardando.
Pensò a Maky, che non era lì in quel momento ma che gli aveva insegnato tanto, portandolo a quella vittoria.
Poi il ricordo offuscato di sua madre gli passò nella mente. Quando tornò alla realtà, suo padre era davanti a lui, il braccio teso e la mano aperta.
Matthew si ricordò di quando era ancora molto piccolo e camminava malamente. Ash lo teneva per la mano, e lo accompagnava con pazienza. Sua madre non c’era.
Chiuse gli occhi per un attimo, e un altro ricordo s’impossessò di lui.
 
Suo padre aveva uno sguardo tremendamente triste, mentre saliva in groppa a Charizard e se ne andava, lontano da Pallet.
Matthew si vide stretto alla schiena di Ash, seduto su Charizard, mentre fuggivano da Team Rocket.
Poi sempre lui, che lo aiutava ad allenarsi.
 
Mat si rimise in piedi lasciando per un attimo Cenere, e strinse la mano di suo padre. Gli applausi assordanti del pubblico, erano solo in sottofondo.
“Complimenti, figlio mio.” Mormorò l’uomo, chinando il capo.
“Ora sei tu … il Campione di Kanto.”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Con questo capitolone si conclude definitivamente “Il viaggio di Mat: avventure a Kanto” che dire, non era un capitolo obbligatorio, ma mi sono sentita in dovere di inserirlo. Non aggiunge niente visto che lascia i cinque anni trascorsi avvolti nel mistero, ma penso possa essere una buona “conclusione del tutto.”
E, a proposito delle avventure di Mat; alla fine non ho resistito. Non importa se saranno in pochi a seguirle. Scriverò anche le avventure di Johto.
La trama è già scritta in ogni dettaglio. Tre capitoli sono già pronti. Ho voglia di scriverla, non importa se poi avrò tempo o non lo avrò … in qualche modo si andrà avanti.
Quindi… ci sentiamo il primo di settembre con “Il viaggio di Mat: Avventure a Johto.”
Vi aspetto!
 
 
Un grazie particolare a TommyGun che, da quando ha scoperto la mia fic, non ha mancato un colpo. Ma anche a AndreHalliwell, Amilcara95, Mad_dragon, a tutti quelli che hanno commentato un po’ di capitoli o anche uno solo. Senza di voi, andare avanti con questa fic nei momento di sconforto sarebbe stato impossibile … quindi, grazie ancora!

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Fenrir_23