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Autore: nitratodisodio    13/08/2015    0 recensioni
Louis gli prese le braccia e le spostò da davanti al suo viso.
Quello che ne seguì fu una scena terribile. Harry credette di aver sentito il crack del cuore di Louis, tanta era la disperazione sul suo viso quando si accorse che il suo migliore amico si trovava nel letto del suo ragazzo.
“Harry..”
La sua voce era solo un sospiro.
Si alzò dal letto e cercò di andare verso di lui.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Non si riesce a lasciare un'amicizia alle spalle così, come se niente fosse.
Harry e Louis erano stati migliori amici per anni e quel brutto imprevisto aveva segnato entrambi.
Quel giorno Louis aveva deciso di fare una sorpresa a Luke e festeggiare il suo ventiduesimo compleanno loro due da soli; così comprò una piccola torta al cioccolato e andò a casa sua.
Aveva una copia delle chiavi, così entrò senza problemi nell'appartamento: avanzò silenziosamente fino alla camera da letto e spalancò la porta.

Le mani cominciarono a tremare e persero aderenza con la scatola che teneva fra di esse, questa cadde a terra con un tonfo secco.

"Che cazzo sta succedendo Luke?"

Il ragazzo dai capelli scuri era curvo sopra un altro e, sentendosi chiamare, si alzò di scatto, andando verso la rigida figura ferma in piedi sulla porta.
Louis si allontanò istintivamente appena quello allungò le mani verso di lui.
Iniziò a scusarsi per quello che aveva appena visto, che era stato tutto un terribile errore, che non significava nulla per lui, ma Louis non aveva ascoltato una sola parola.
Continuava a indietreggiare e scuotere la testa: l'immagine di Luke che baciava un altro ragazzo tornava a fare capolino continuamente tra i suoi pensieri.

"Davvero? Pensi di potertela cavare così? Da quanto tempo è che va avanti questa relazione, eh?"

Lo spinse via facendolo urtare contro un mobile lì accanto e si avvicinò al letto.

"Voglio vedere chi è lo stronzo!"

Arrivato al bordo, vide due braccia grandi e muscolose che nascondevano un viso coperto di ricci.

Non può essere...

Fece correre lo sguardo lungo il braccio sinistro, completamente tatuato, e riconobbe i disegni di un veliero, una rosa e un'ancora. Il suo cuore prese a battere più forte e più velocemente, ora Luke era l'ultimo dei suoi problemi.

È solo una coincidenza.

Gli prese le braccia e le spostò da davanti il suo viso: un paio di occhi verdi lo scrutavano terrificati e delle labbra carnose e rosee erano piegate verso il basso.
Louis rimase scioccato.
Spalancò la bocca e si allontanò di un passo, portandosi le mani al petto. Inarcò le sopracciglia, lasciando trasparire la disperazione e la tristezza che si celavano nei suoi occhi.

"Harry.."

La voce era spezzata e quasi un sospiro impercettibile. Era bloccato e non riusciva a smettere di fissarlo.
Il riccio si stava alzando e si stava muovendo verso di lui.

"Ti prego Lou, posso spiegart.."

Non gli diede nemmeno il tempo di finire la frase che lo spinse via: non aveva alcuna voglia di ascoltare le sue misere scuse e voleva solo andarsene da lì.

"NO! No. Me ne vado; non voglio più vedervi a nessuno dei due".

Corse verso la porta, lasciandoseli alle spalle. La sbattè con violenza e iniziò a scendere velocemente le scale.
Una volta fuori dal palazzo, si accasciò a terra prendendosi la testa fra le mani.
Era senza parole.
In parte si aspettava che Luke fosse poco fedele, d'altra parte aveva questa fama in città, ma non si sarebbero aspettato di vedere il suo migliore amico a letto con lui, era un qualcosa di inconcepibile.
Tentò di ristabilire l'ordine alla confusione che aveva in testa, non riusciva a ragionare, aveva solo quegli occhi verdi stampati nella mente che bloccavano ogni tentativo di riassestamento morale.
Non riusciva a decifrare il suo stesso umore: tristezza e rabbia erano ormai diventate una cosa sola egli impedivano di mettere bene a fuoco l'intera situazione.
Ma se le emozioni che provava erano andate tutte a unirsi, mescolarsi e a confondersi, lo stesso non si poteva dire della sua mente. Era divisa in due parti ben distinte: una che era riuscita a metabolizzare il fatto che Louis aveva perso il suo migliore amico e il suo ragazzo, mentre l'altra che non aveva ancora ben realizzato l'accaduto e continuava a ripetersi di essersi sognato ogni cosa.
La seconda era la parte che prevaleva rispetto all'altra e lo spingeva. Tornare indietro per vedere se tutta quella scena l'avesse realmente vissuta, ma poi, quando era sul punto di aprire la porta, tornava a farsi sentire la consapevolezza di essere stato tradito.
Entrambi erano riusciti a ferirlo, a sgretolare il suo cuore in tanti piccoli pezzettini, ma lui non riusciva a rendersene conto del tutto.
Era rimasto immobile a fissare il vuoto, con le mani fra i capelli, senza versare una sola lacrima.

Perché diavolo non sto piangendo?

Si alzò da terra e urlò con tutto il fiato che aveva, tirando un pugno al muro.
Dopo questo atto stupido si prese la mano, ancora stretta su se stessa, con l'altra libera e cominciò a massaggiarsi le nocche.
Si era provocato un dolore assurdo e alcune linee rosse seguivano i tendini tesi della mano.
Strizzò gli occhi cercando di scacciare quelle immagini che continuavano a tormentarlo e si trattenne dal lanciare un altro pugno alla parete.

Decise di incamminarsi verso casa, era a pochi isolati da lì, stare con la famiglia magari avrebbe potuto aiutarlo a distrarsi un pochino.
Camminava spedito con le mani dentro le tasche e lo sguardo rivolto a studiare le sue scarpe; per fortuna era riuscito a non andare a sbattere contro nessuno.
Arrivó all'uscio qualche minuto dopo.

"Sono tornato!"

Lo disse mentre chiudeva la porta dietro di se. Non ricevette risposta.
Si avviò verso la cucina e si accorse di un post-it attaccato al frigo:

Torneremo tardi stasera. Non aspettarci. xx Mamma

Sospiró prima di aprirlo e prendere un succo di frutta alla pera; poi si rifugiò in camera sua e si tuffò nel letto.

Aveva bisogno di parlare con qualcuno, non riusciva a tenersi tutto dentro.
Prese il telefono e scorse la rubrica: il suo dito si fermò non appena lesse il nome di Harry.
Non aveva altri amici fidati come lui, non aveva nessuno a cui raccontare quanto aveva appena vissuto e questo lo turbava ancora di più.
Iniziò a odiare il riccio.
Lo odiava perché era l'unico che gli era stato sempre accanto e lo aveva supportato per ogni cosa, anche se stupida, ma ora aveva mandato tutto a puttane.
Harry lo aveva lasciato solo e si sentiva davvero tradito, in tutti i sensi.
I suoi sentimenti confusionari riuscirono finalmente a incanalarsi tutti verso un'unica uscita: Harry.
D'altronde era sempre stato l'unica uscita; se litigava con i suoi, se aveva bisogno di compagnia, se voleva giocare a calcio, se aveva trovato un nuovo ragazzo, lui era lì, sempre.
Tristezza, rabbia e sensi di colpa si trasformarono in odio, odio verso quella persona che c'era sempre stata.

Dove sei ora? Dove sei ora che ho bisogno di te?

Lui non era lì a consolarlo, non era venuto a chiedergli scusa e non sarebbe mai arrivato.
Era stato proprio Louis ad arrivare a tutto questo, ma ora era accecato dal disprezzo e, nonostante credesse di aver trovato pace per la sua tempesta, quelle convinzioni rimanevano solo tali.

Per una anno intero lo trattò male, lo insultò e lo fece sentire una persona orribile: avrebbe dovuto soffrire almeno quanto lui.
Tutto questo lo appagava, lo faceva sentire forte, lo calmava e riusciva a mettere da parte, piano piano, la storia del tradimento.
Harry era al centro dei suoi pensieri ventiquattr'ore su ventiquattro e ogni giorno non vedeva l'ora di trovarsi nuovamente con lui per deriderlo insieme ai suoi nuovi amici.
Osservava il suo volto spento e rigato dalle lacrime, gli occhi che gridavano scuse da tutte le parti, il loro verde brillante opacizzarsi sempre di più e contornato da ragnatele di fili rossi.
Le occhiaie scure e la bocca contorta in un sorriso dolce e rassegnato, che contrastava con  resto del viso e non faceva altro che irritare Louis.

Dopo qualche mese di risate e insulti, però qualcosa cambiò e iniziò una sorta di discesa psicologica.
Gli mancavano le risate con il suo migliore amico, gli mancava sdraiarsi sul suo petto mentre guardavamo un film, gli mancava parlargli e guardare le sue fossette rassicuranti che rendevano tutto più facile.
Si rese conto di aver commesso un terribile errore, capì solo in quel momento quale parte importante della sua vita avesse tentato di eliminare, ma si rassegnò al fatto che ormai non poteva più rimediare.
L'odio che aveva riversato su Harry si catalizzò interamente su se stesso.
Aveva impedito a quel povero ragazzo di rifarsi una vita, rinfacciandogli ogni volta quanto avesse rovinato la sua e non credeva possibile un suo ritorno.

Invece era tornato.

Non si era mai arreso, aveva sempre lottato per recuperare quel Louis a cui avrebbe dato l'anima ed era convinto che infondo non se ne fosse mai andato.

Come fa a essere così forte? Come fa a sperare ancora di poter riaggiustare tutto?

Louis non avrebbe mai lontanamente immaginato che Harry ci sarebbe potuto riuscire, ma dovette ricredersi.
Era riuscito a fare di meglio.
Era riuscito ad aprirgli gli occhi, a guardare tutto sotto un'altra prospettiva, a smettere di costruirsi attorno un muro impenetrabile che lo rendeva solo una persona peggiore.
Era riuscito a fargli capire quanto il loro rapporto fosse essenziale l'uno per l'altro, era riuscito a colmare quel vuoto che riteneva ormai incolmabile.
Tutto quello che aveva sempre cercato in quei mesi lo aveva più vicino di quanto pensasse e aveva rischiato di lasciarselo sfuggire.

Aveva compreso quanto l'amicizia e l'amore fossero più forti di qualsiasi altra cosa: Louis aveva mollato, era ancora debole, ma Harry lo aveva afferrato prima che cadesse e ora potevano ricominciare tutto da capo insieme.

N/A:

Ciauuuu!
Siamo al penultimo capitolo della storia: okay, forse potrebbe essere ripetitivo, ma volevo concentrarmi sul pov di Louis per la storia del tradimento e cercare di far capire come mai ci fosse tutto questo astio nei confronti del suo migliore amico.
Spero di essere riuscita a spiegare tutto e a renderlo nel migliore dei modi, presto avremo quello di Harry, è in fase di lavorazione :)

Intanto ringrazio per tutti questi voti alla storia! Continuate a farlo e non dimenticatevi di commentare! Una recensione, positiva o negativa ve sia, ci aiuta a migliorare!

Un bacio, L. 💕

   
 
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