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Autore: _Niki_    29/01/2009    3 recensioni
E... se non fosse solamente Alice ad essere appassionata di matrimoni? Se Bella in realtà, contro le aspettative di Edward, che se la figurava timida, volesse un matrimonio il più bello possibile e diventasse per questo alleata di Alice e... anche di Rose??? chissà cosa succederà! [ff esperimento, spero vi piaccia!!!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve ^^ !!!  penso che siate ansiose di leggere il capitolo, quindi rimando le chiacchiere alla fine! Spero vi piaccia!

 

Capitolo 8: Si va in scena

 

Quando si svegliò, Bella si sentiva un po’ disorientata.

Guardò l’orologio sul comodino… le 10.20.

“Ma come diavolo ho fatto a dormire così tanto?”, pensò. Poi vide la camomilla e… “Ma certo! Quelle streghe ci hanno messo del sonnifero!”.

Si alzò dal letto, ancora un po’ traballante, e si avvicinò alla porta.

Non fece in tempo ad appoggiare la mano sulla maniglia che questa si spalancò e comparve Rosalie.

-Ciao, sei sveglia! Immagino che tu abbia fame…

-Buongiorno… esatto, ho un po’ fame.

-Esme ti manda questo… meglio che tu non scenda adesso.

Bella osservò Rose mettere il vassoio sul comodino e le disse:-Come mai?

-C’è un via vai assurdo di gente. Parrucchiere, cuochi, fotografi… è impossibile capirci qualcosa.

-Ho capito… Edward e gli altri sono tornati?

-Non ancora, ma Alice ha detto che arriveranno a momenti. Ah, quasi dimenticavo! Tra 2 minuti viene Helen qua, vedi di non fare le bizze.

-Chi è Helen?

-Ora vedrai!-, disse, ed uscì.

Bella si sedette sul letto e cominciò a sbocconcellare la brioche alla marmellata, accanto al suo tè.

Sentì qualcuno bussare alla porta.

-Avanti-, disse.

-Edward!-, esclamò, andandogli incontro e buttandogli le braccia al collo. –Che ci fai qua? Se Alice e Rose ti vedono sei morto!

-Lo so, ma non potevo non venire qua… non ce la facevo a starti…

Bella lo interruppe avvicinandosi e cominciando a baciarlo.

Lui rimase sorpreso, ma la assecondò e la tenne stretta a sé con un braccio mentre con l’altra mano saliva sotto la maglia del pigiama.

Bella rabbrividì al contatto con la mano fredda, con una mano gli accarezzava la schiena e con l’altra i capelli.

In quel momento si aprì la porta.

-Cosa diavolo state facendo voi due!!!-, disse una Alice imbestialita.

Edward e Bella si staccarono e si allontanarono l’uno dall’altra.

-Edward, vai a renderti utile di sotto, muoviti! Tu, Bella, cosa ti salta in testa? Vieni Helen, è tutta tua.

Dalla porta che Edward aveva lasciato aperta entrò una donna che doveva avere una quarantina d’anni.

Alice uscì dopo averla salutata e le fece segno che la teneva d’occhio.

-Ciao, io sono Helen. Mi hanno chiamata per prendermi cura di te… metteremo qualche maschera per il viso, qualche aggiustatina e tutto sarà perfetto per il matrimonio. Ti farò da estetista.

-Oh, piacere, io sono Bella. Che cosa devo fare?

Helen cominciò ad occuparsi di lei: le mise maschere su maschere, le fece manicure e pedicure, mise a posto le sopracciglia ed altro.

Bella non si sottoponeva di buon grado a ciò, ma sapeva che avrebbe fatto di tutto per il suo matrimonio.

Rimase tra le mani di Helen per ore… non sapeva di preciso quanto tempo, ma le portarono su il pranzo.

Quando Helen ebbe finito di sistemarla le fece fare un bagno, lasciandola sola.

Nel frattempo, al piano terra, Alice, Rosalie ed Esme si aggiravano per la casa stando dietro a tutti i preparativi, tanto da sembrare delle domatrici di leoni.

-Ehi ehi, tu! Dove stai andando? I fiori vanno da quella parte!-, diceva Alice ad uno dei corrieri.

-No no, chi ha messo questi tovaglioli? Li volevo PANNA, non BIANCHI a questo tavolo! Erano qua un momento fa, rimetteteli-, diceva Rosalie.

-Dove sono gli antipasti? Devono essere pronti tra mezz’ora, dove sono?-, chiedeva Esme.

Intanto Edward e gli altri stavano guardando le auto tirate a lucido nel retro della casa.

“ANDATE IMMEDIATAMENTE A PREPARARVI, O FARETE TARDI!”, si sentì rimbombare Edward nella testa.

-Ragazzi, Alice sta sbraitando di andare a prepararsi…

-No, vi prego! Non voglio infilarmi in quei… cosi!-, disse Emmett.

-Andiamo, ragazzi… non vorrete far arrabbiare le vostre fidanzate?-, disse Carlisle.

 Così tutti andarono in camera di Edward, dove Alice aveva messo i loro abiti.

Erano le 15, ed il matrimonio si sarebbe celebrato alle 18. Dovevano essere pronti in anticipo per accogliere gli invitati e per aggirarsi con aria nervosa per la casa, in attesa delle fidanzate.

Quando entrarono trovarono Gerard, che era stato spedito a sistemarli.

-Bene, mettetevi quegli smoking, c’è scritto il nome sopra, chiamatemi quando avete finito che devo andare a prendervi le scarpe.

Tutti guardarono i vestiti che avrebbero dovuto mettere, e quando sentirono i passi minacciosi di Alice e Rosalie fuori dalla porta si vestirono.

Gerard tornò in tempo e dette loro le scarpe.

-Bene, ora venite qua che vi do una sistemata. Bravissimo Edward, la cravatta va in quel modo… Carlisle caro, hai il colletto della camicia storto… Emmett, smettila di litigare con quelle scarpe… Jasper, la cintura è appesa nell’armadio… Certo Alice cara, sto arrivando.

Gerard ammirò gli uomini che era riuscito a vestire, e con un sospiro disse all’auricolare che portava:-Sì, Alice, sto arrivando, calmati. Bene ragazzi, siete pronti. Non vi rovinate quei vestiti o io e Alice qua vi squarteremo. Scendete e vedete di andare a prendere il reverendo, poi va mandato un autista all’aeroporto a prendere Renèe… Alice dice che sapete già tutto. Ancora una volta: NON ROVINATE QUEI VESTITI.

Detto questo Gerard uscì ed andò in camera di Alice, dove le ragazze si stavano preparando.

Dabbasso si sentiva la voce di Esme che continuava a dare ordini, già pronta per la cerimonia.

Alice e Rosalie stavano finendo di truccarsi e farsi i capelli a vicenda, mentre Bella era tra le mani di Helen e del suo arricciacapelli.

-Oh, Gerard, menomale sei arrivato. I vestiti sono nell’armadio, prendili pure.

Gerard li prese e li tolse dalle custodie, controllando che tutto fosse a posto.

-Ragazze mie, li avete messi?-, chiese, quasi scandalizzato.

-Sì, ma siamo state attentissime-, disse Bella.

-Si vede che li avete messi, Dio mio Alice, mi meraviglio di te. Cos’è questo? Spero per voi che sia acqua, altrimenti avrò una crisi isterica.

Era arrivato un piccolo schizzo dal lavandino, quasi invisibile anche agli occhi di Alice.

Quando Rose e Alice finirono di prepararsi aiutarono Helen, e dopo che le opere furono ultimate le ragazze andarono ad ammirarsi nello specchio.

-Bene, ora mettiamo questi vestiti… non riesco ancora a credere che li abbiate messi… -, disse Gerard.

Aiutò le ragazze a vestirsi e quando le vide schierate davanti a lui quasi pianse di commozione.

-Oh, siete uno spettacolo per gli occhi! Non ci credo, non posso aver fatto un così buon lavoro. Certo le modelle sono così belle… ma guarda là!

-Gerard?-, chiese Helen.

-Prego?

-Basta con il tuo monologo, risparmia le lacrime per la cerimonia.

-Oh, giusto giusto, certo.

Bella non credeva ai propri occhi: eppure era lei quella bellissima donna che la guardava.

Certo, Alice e Rosalie erano splendide, magnifiche nei loro vestiti… ma ammise che dopotutto non sarebbe sfigurata così tanto al loro fianco.

Mentre si stavano ammirando qualcuno bussò alla porta.

-Ragazze, sono Carlisle. Siete vestite?

-Certo, entra pure-, gli rispose Alice.

-Oh, bene. È ora: gli ospiti ci sono, gli sposi sono all’altare e stiamo aspettando solo voi. Che ne dite di cominciare a salire su quelle auto?

Le ragazze uscirono e passando per il retro arrivarono al garage. Da lì sarebbero passate con la macchina davanti alla vetrata della casa e si sarebbero fermate al vialetto d’ingresso, prima della veranda, dove avrebbero proseguito fino al reverendo, ai piedi delle scale, in casa.

-Wow, che macchine!-, esclamò Helen.

-Rose, prima tu, la Ferrari.

Rosalie prese il bouquet, raccolse lo strascico del vestito e salì.

-Alice, la Mercedes.

Alice avanzò saltellando verso la macchina e si mise seduta, impaziente come una bimba che va al luna park.

-Bella, tu invece la Aston Martin.

Bella non stava più nella pelle. Incontrò gli sguardi commossi di Gerard, Carlisle ed Helen e salì in macchina.

Eccola, stava andando a sposarsi. A sposare l’uomo che amava più di qualsiasi cosa al mondo, pronta a passare l’eternità con lui.

Era agitata, ma anche sicura di star facendo la cosa giusta.

Prima partirono le due ragazze, e quando il suo autista ricevette il segnale la macchina si mise in moto.

Bella sussultò, ma poi sul viso le si aprì un sorriso enorme.

Improvvisamente aveva indosso una scarica di adrenalina, tanto che sarebbe scesa per fare la strada a corsa.

Poi la macchina si fermò ed un Charlie rosso e imbarazzato le aprì la portiera.

“Bene”, pensò Bella, “si va in scena!”.

 

Tadan, ecco fatto! Non ci credo che siamo quasi agli sgoccioli… sigh sigh!

Passando ai ringraziamenti, ringrazio amimy, Amo90, bellemorte86, cloe cullen,  cullen isabella, giordana, harrytat, NeSsIeCuLlEn, pirilla88, sara986, beba94, erini83, Francy13, lupacchiotta_mannara, mikelina, Shnusschen,  _chocola_, kiarab, naoko e SaraMasenCullen per i preferiti!

Inoltre ringrazio davvero di cuore kiarab che ha commentato, grazie grazie grazie! Sono contenta che ti sia piaciuto ^^! Gli spogliarellisti vampiri ero indecisa se metterli o no (penso che Alice avrebbe gradito, visto quello che ha detto Edward ihih), per quanto riguarda il bacio spero di averti soddisfatta ^^!

Ciao a tutti, al prossimo capitolo!

Baci, Niki.

 

  
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