Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: MichClaire    13/08/2015    0 recensioni
LOOKING THROUGH,
Guardare Attraverso. Romanzo drammatico, romantico e misterioso.
Non posso svelare troppo, quindi vi riporto solo alcune citazioni che troverete lungo la storia:
• Non può dire di conoscersi chi s'è visto in uno specchio solo.
• Il pazzo ride allo specchio e lo specchio ride a lui.
• Chi ci guarda dentro generalmente vi scopre qualunque faccia tranne che la propria.
• A volte mente persino lo specchio.
• Ricordati che io sono come uno specchio. Tutto ciò che mi farai ti verrà riflesso.
• Lo specchio riflette la tua immagine. E mentre ti guardo posso vedere quello che non vuoi mostrare.
• Guardo nello Specchio e vedo un uomo; un uomo che guarda il mondo che lo circonda con occhi tristi. Guardo nello specchio e vedo nei suoi occhi il riflesso di Lei; una bambina sempre sorridente, sempre allegra, piena di gioia. Guardo nello specchio... La bambina sono io.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1 Capitolo.

-Lily... Sai perché ti trovi qui?-

-E’ colpa della verità...-

-Stavi per uccidere il sign. Harrison!-

Scoppiai a ridere.

-Ti ricordi cosa è successo?-

-Vuole sapere una cosa?! Se mi considerano una pazza... Gli dica che tutti gli uomini sono pazzi e chi non vuole vedere dei pazzi deve restare in camera sua e rompere lo specchio...-

-Di questo volevo parlare. Vedi quello? E’ uno specchio... Cosa... Cosa ne pensi?-

-Detesto gli specchi. Odio la mia immagine riflessa, ma più di tutto odio il fatto che questi stupidi oggetti vedono oltre l’apparenza...-

-Vuoi spiegarmi?-

-Certo... Loro sanno tutto: chi eri, cosa facevi, come e cosa sei diventata. Fanno tornare alla mente i pensieri che tu cerchi di reprimere. Se gli specchi non esistessero, sarebbe molto meglio. Nonostante tutto, non riesco a farne a meno. Sono una specie di necessità, li cerco ovunque...-

-Perché?-

-Danno risposte... Ma vogliono sempre qualcosa in cambio...-

-Hai avuto le risposte che cercavi?-

-Alle volte mente persino lo specchio...-

-Cosa signifi...-

- Sa... Chi ci guarda dentro generalmente vi scopre qualunque faccia tranne che la propria... Pazzesco, non trova?!-

-Non riesco a capire Lily...-

-C'era una volta un gatto che correva continuamente dietro lo specchio per scoprire quell'essere misterioso che si aggirava per la casa. Non lo trovò e nel suo ultimo tentativo lo specchio si ruppe:  il gatto perse il suo dio, per sempre...-

 

*2 ANNI PRIMA...

 

Un viaggio interminabile verso Kingsport, Tennesse, la ‘bellissima’ compagnia di mia zia Madison e della sua vecchia musica. Ecco come è iniziata la mia nuova vita. 

Sono Lily Jones, originaria diAurora, Illinois, ma sto andando a vivere con mia zia in California. Perché? Beh, ho perso entrambi i genitori, mio padre morto in un incidente durante una spedizione e mia madre scomparsa quasi un anno fa, essendo minorenne mi hanno affidato alla sorella di mia madre, Madison. Lei dice che ho bisogno di cambiare aria... Sono uscita da qualche mese dal carcere, solo perché credo di poter trovare ancora mia madre e per farlo ho dovuto infrangere qualche regola, beh, spesso e volentieri, in questi casi la gente non ti capisce e o ti mandano in carcere o in una specie di comunità per malati di mente. Quindi, siccome mia zia abita in Tennesse, in questa cittadina chiamata Kingsport, sono stata ‘obbligata' a seguirla. Grazie a Dio, dovremmo arrivare tra poche ore. Cosa mi aspetto? Sicuramente dopo avermi mostrato la nuova casa mi dirà di avermi già iscritto in un liceo da me definito ‘ridicolo’, dove le cheerleader sono più importanti della scuola stessa, ma che mia zia definisce…

 

-Straodinario!-

-E’ ridicolo!-

-Lily, tesoro, devi vedere la cosa diversamente… Qui a Kingsport sarà tutto più…-

-Noioso!-

-Bello. Nuovi amici, nuova scuola, nuovi ragazzi…-

-Zia…-

-Ascoltami, sono sicura che ti piacerà!-

 

A questo punto scesi dalla macchina e mi guardai un po’ intorno. C’erano ragazzi ovunque che si ritrovavano dopo le vacanze estive, ed io ero l’unica cretina da sola.  Mentre il suono della campanella dava inizio alle lezioni, decisi di avviarmi verso l’entrata e dopo appena due passi ero già in terra, inciampata in uno stupido scalino. Quando rialzai lo sguardo mezza scuola rideva di me… Ottimo!

Si preannunciava una bellissima giornata…

 

-Salve!-

-Perché non è in classe? Non ha sentito la campanella?- 

-Sono nuova, avrei bisogno di…-

-Lily Jones?-

-Già…-

-Oh scusami. Prego, seguimi. La preside Peterson voleva vederti!-

 

Arrivata davanti alla porta con su scritto ‘PRESIDENZA’, la signora mi fece accomodare in una sedia gialla scomodissima, sembrava di essere in una di quelle sale della caserma, attendendo il fatidico interrogatorio. Qualche minuto dopo mi accomodai all’interno.

 

-Benvenuta al ‘Sullivan North High School’, signorina Jones! Sono la preside Peterson!-

-Lily Jones, grazie!-

-Allora, ho dato una letta ai voti che aveva in passato… Ottimi risultati in gran parte degli studi, soprattutto inglese e matematica.-

-La ringrazio!-

-Però c’è anche scritto che ha fatto 7 mesi in carcere! Per quale motivo?-

-Episodi del passato insignificanti…-

-I suoi genitori?-

-Non ho genitori…- risposi abbassando lo sguardo.

-Mortificata! Sono sicura che qui ritroverà il sorriso!- 

-Non ne sono sicura!-

-Ha molti pregiudizi!-

-Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio! La mia classe?-

-Secondo piano a destra… Prima porta.-

-Grazie!-

-Jones! Le chiavi del suo armadietto!- esclamò scuotendomele in faccia con aria di presunzione.

-Con permesso!- 

 

Mentre salivo le scale, ripensavo a quel breve colloquio con la preside. Che scena divertente!

All’improvviso, un ragazzo mi venne addosso. Le mie e le sue cose si mischiarono. Che disastro!

 

-Perdonami, non ti ho vista!-

-Ho notato… Mi sei venuto addosso!- risposi fredda e scostante.

-E’ che…- rispondendo agitato

-Tranquillo, non ti devi giustificare.-

 

Mentre eravamo chinati a raccogliere fogli, libri e quant’altro, una voce quasi fastidiosa interruppe quel silenzio che regnava nel corridoio.

 

-Logan! Preso. Ho vinto io!- disse avvinghiandosi al collo del ragazzo.

-No, no, no, lei…- disse lui cercando il mio sguardo

-Senti, te l’ho già detto… Non devi giustificarti con me per quello che fai con…-

-Jade!- disse lei mettendosi una mano sul fianco e spostandosi i capelli.

-Si lo so, però non vorrei che tu…-

-Dicessi qualcosa?- dissi sorridendo -Beh, c’è sempre il rischio… Buona lezione!- 

 

Raccolto l’ultimo quaderno da terra, bussai e entrai nella mia nuova classe.

 

-Buongiorno, lei è?-

-Lily Jones, la nuova studentessa!-

-Ah si, Mr. Martin, insegnante di matematica! Prego si sieda accanto a Martinez.-

 

La ragazza mi salutò dal posto. Aveva una faccia simpatica.

-Ciao, io sono Danielle!-

-Io sono Lily!-

-Da dove vieni?-

-Da Aurora, Illinois-

-Wow!- disse sorridendo

 

-Allora ragazzi, riprendiamo. Sei io sposto a questo membro, la soluzione dovrebbe essere...-

-64.823- risposi guardando la lavagna

-Mi scusi?-

-No, le dicevo il risultato… Dovrebbe essere 64.823-

 

Il professore incredulo si avvicinò alla calcolatrice e cominciò a digitare i vari numeri, per poi alzare la testa, guardarmi e dire ‘Ottimo signorina Jones!’

Appena mi voltai verso Danielle, notai che mi stava fissando sbalordita e stranita, ma non mi guardava solo lei, bensì tutta la classe.

 

-Che c’è?- chiesi guardandola

-Nulla...- rispose scuotendo la testa

 

Dopo un paio d’ore, suonò la campana. Avevamo 1 ora di buco. Potevamo fare quello che volevamo, andare in palestra, in biblioteca, fare merenda con le amiche… Io optai per leggere un libro alla mensa. Era il luogo più tranquillo e con meno gente. Si stava bene. Mi faceva compagnia solo la voce della signorina al notiziario.

 

-Come hai fatto?- disse Danielle, sedendosi di colpo al mio stesso tavolo.

-A fare cosa?- dissi chiudendo il libro.

-A matematica. Cioè, era un calcolo troppo grande per farlo a mente… Impossibile!-

-Niente è impossibile…-

-Questo non è vero. Dai, qual è il tuo segreto?-

-Esercizio!-

-Esercizio?-

-Devi mettere in pratica quello che impari, altrimenti è come se tu non lo avessi appreso!-

-Ma tu non sei brava solo a matematica…-

-Come?-

-Ho rovistato tra le carte della preside e ho trovato la tue vecchie pagelle. Logica? E’ una materia?-

-Sì, in Illinois pare di sì!- risposi sorridendo

-Vorrei avere la tua intelligenza, giuro!-

-Io non sono così intelligente come credi. Sono furba, questo è abbastanza vero!-

-Allora diciamo che vorrei la tua testa! Ora vado, ci vediamo!-

-Non ti piacerebbe!- sussurrai tra me e me.

 

Appena tornai alla lettura del mio libro, qualcun’altro m’interruppe.

 

-‘Un delitto avrà luogo’ Aghata Christie?-

-Facile leggere sulla copertina, non è vero Logan?-

-Senti, scusa… Volevo chiarire la situazione di stamani!-

-Non c’è nulla da chiarire. Volevi farti quella ragazza, ma non è andata come speravi.-

-No, non è andata così! Jade è la mia ragazza e…-

-Senti, non m’interessano le tue storie amorose, volevo leggere questo libro in santa pace, ti dispiace?-

-Voglio solo assicurarmi che…-

-Non dirò nulla, non m’importa se tu e Jade copulate nei bagni della scuola, ma le prossime volte sceglietevi un posto più sicuro, non credi?!-

 

In questo momento l’immagine di Logan davanti ai miei occhi sparì, la mia mente si concentrò solamente sulla voce della signora al notiziario.

 

‘Ancora nessuna notizia della giovane donna di Aurora, Illinois, scomparsa la mattina del 10 ottobre 2014. Elisabeth Williams, madre di famiglia e vedova di James Jones, militare dell’esercito americano, morto 3 anni fa in un incidente in spedizione. Nessuno sa dare informazioni sulla scomparsa, sembra essere sparita nel nulla. A dare l’allarme è stata la figlia minorenne, tornata da scuola non ha trovato la madre a casa. Ancora  le autorità si preoccupano del caso e stanno cercando di scoprire dove sia finita la donna. Per ora è tutto, ripasso la linea allo studio.’ 

‘Grazie, adesso parliamo di...’

 

-Stupido notiziario!- esclamai tra me e me.

-Cosa?-

-E’ tutto una cazzata...-

-Che cosa?-

-La notizia che passata adesso!-

-In realtà è vero. E’ scomparsa da quasi 1 anno!-

-Le autorità non si sono mai preoccupate della scomparsa di mia... di quella donna.-

-Come no?-

-Sì, ovvio, i primi mesi, solo perché era lo scoop del momento, la notizia bomba di Aurora. Quando si è spenta la fiamma, quella donna non esisteva più per nessuno...-

-Non è vero! Come lo sai?-

-Me lo sento. E tu come sai che non è vero?-

-Mio padre fa parte del ‘team’ che sta cercando questa donna. Non ha mai smesso di cercarla e tutt’ora lo sta facendo. Penso sia difficile!-

-Molto...- sussurrai

-Wow! Che chiacchierata, eh?!-

-Torno in classe...- dissi afferrando i libro e la cartella.

-Ci becchiamo!-

-Non ci contare!- esclamai allontanandomi.

 

Il suono della campanella interruppe anche la lezione di Mrs. Adams, era l’ora di tornare a casa. Il tempo non era dei migliori, di lì a poco avrebbe cominciato a piovere, dovevo sbrigarmi.

Mentre ‘Everything’ risuonava nelle mie orecchie tornarono alla mente i ricordi di alcuni vecchi episodi, di alcuni vecchi amici e di vecchi momenti passati con i miei. Improvvisamente sentii un braccio fare pressione sulla mia spalla e d’istinto, girandomi, buttai a terra il presunto aggressore.

 

-Logan?-

-Wow, menomale che voi donne siete quelle delicate. Proprio il sesso debole!- disse rialzandosi dolorante da terra.

-Sono l’eccezione che conferma la regola !- dissi riprendendo a camminare.

-Aspetta un secondo!-

-Cosa vuoi? Ancora per stamani? Ci siamo già detti tutto, non dirò nulla e…-

-E l’ho capito, volevo ringraziarti!-

-Ok, prego...-

-E purtroppo facciamo la stessa strada!-

-Giornata fortunata eh…-

-Poteva andarti peggio dai!-

-Peggio di così?!- dissi guardandolo con disprezzo

-Senti, abbiamo cominciato con il piede sbagliato…-

-Lo so bene!- risposi proseguendo la strada verso casa

-Se ci penso non so nulla di te… -

-Se ci penso mi va bene cosi!-

-Io sono Logan…- disse porgendomi la mano

-Già lo sapevo!- dissi spostandogli la mano

-E tu? Qual è il tuo nome?-

-Per te, straniera!- risposi facendogli una smorfia

-Ok... Piacere straniera!- disse sorridendo.- Che altro vorresti sapere di me?-

-Nulla, so già tutto…-

-Cosa?!-

-Scommetto che sei un giocatore di football e che giochi nella squadra della scuola come capitano. Sei fidanzato con la più bella della cheerleader e ti trattano tutti come un Dio. Sbaglio?-

-Come fai a sapere che…-

-Che giochi a football? Beh, questo è stato semplice… Indossi la giacca dei Crows, squadra della scuola; poi, oggi se ricordi ti ho visto con quella bella Jade, magra, bionda, voce stridula, classica cheerleader e ti trattano tutti come un Dio, perché se un altro alunno stamattina si fosse trovato al tuo posto con una ragazza, avrebbe passato brutti momenti, e tu non hai nemmeno sentito l’odore di quei momenti.-

-E il fatto del capitano?-

-Ah, sparato a indovinare! Di solito i capitani sono carini…-

-Ho sentito bene?!- disse con tono spiritoso

-Dio!- esclamai schioccando le mie dita davanti ai suoi occhi verdi -Scendi in terra, ho detto che sei carino, non che voglio venire a letto con te!- 

 

Durante il tragitto, si sono alternati momenti di pace, dove nessuno dei due parlava e momenti di amore-odio, dove entrambi volevamo dire la nostra. 

 

-Sono arrivato!-

-Cosa?!- dissi sbalordita

-Sono a casa, quella è la mia dimora! Qualcosa non va?-

-Abitiamo di fronte. Che cosa… Deprimente, oserei dire!- dissi portando lo sguardo al cielo.

-Allora ci vediamo domani mattina?-

-Senti, se ci stai provando con me ti avverto, stai alla larga!-

-Ehi, sono fidanzato!-

-Appunto, vai con la tua ragazza a scuola, non con me!- dissi avviandomi verso il portone

-Allora a domani straniera!- mi urlò dal ciglio della strada

-Oddio...- sussurrai tra me e me

 

-------------------------------------------------

Fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie a tutti. Bacioni!

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: MichClaire