Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: stellarossa_    13/08/2015    0 recensioni
Era tutto un fuco ardente, incandescente.
Erano energia pura, solo insieme sapevano completarsi.
Agli occhi degli altri sembravano pazzi poiché nessuno sapeva che il troppo amore consuma.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non so quanto tempo fosse passato, secondi, minuti, o addirittura ore, ma quegli occhi avevano incatenato i miei e non c’era via d’uscita. A risvegliare me e lo sconosciuto fu la voce di Beth che urlava –Oh allora ti sei degnato di venire Alex! Ti davamo per disperso.- Sinceramente dopo aver sentito il suo nome per me fu come estraniarsi dal mondo intero, probabilmente per lui era lo stesso visto che continuava a reggere il suo sguardo di giada nel mio, però imbarazzata come non mai, abbassai il viso. –Alex vedo che hai già conosciuto la nostra bellissima e nuova amica Oliv- ma Adam doveva sempre esagerare in tutto quel che diceva? Ma quello che fu detto dopo mi spiazzò completamente. –E così tu saresti Oliva? O una cosa del genere, beh non mi importa, sono qui solo per un saluto non per conoscere ragazze come te.- Ero a dir poco senza parole, ero arrabbiata perché una persona non poteva essere così  scorbutica e menefreghista come lui, ma anche un po’ amareggiata perché anche solo per quei pochi secondi che ho incontrato i suoi occhi non ci avevo letto cattiveria, ma bensì voglia di conoscere, curiosità. –Beh caro Alex, qui nessuno è venuto per fare la tua “grandiosa” conoscenza, quindi scendi dal piedistallo e non sputare sentenze su chi non conosci.- dissi alterata. Il tempo di riprendere fiato dal quel breve battibecco che Alisia, da ragazza pacifica qual’era misi fine a tutto con un “Alex basta, sei il solito scorbutico, cresci un po’!” Dire che in quel momento non stimai tanto Alisia era una bugia. –Comunque noi abbiamo già mangiato, ma da bravi amici abbiamo lasciato qualcosa anche a te.- disse Ross in modo sarcastico visto che avevamo divorato tutto, fino all’ultima salsiccia. –Certo se uno come te avesse lasciato qualcosa per me, Max non stravede per Caty- disse Alex ridendo, ma non con gli occhi. Quindi anche lui aveva capito tutto sui quei due? Ma soprattutto Max era interessato a Caty, quale notizia più bella! Era vero che li conoscevo solo da un pomeriggio, ma io ero una di quelle persone che ancora prima di conoscere si affeziona, una di quelle persone che credono nel bene, nell’amicizia, nell’amore, ma soprattutto nel destino, per me qualunque cosa accade per un motivo, proprio come questo pomeriggio. La suoneria del mio telefono mi fece tornare sul pianeta terra, portandosi con sé gli sguardi di tutti, compreso quello di Alex che mi guardava quasi accigliato toccandosi le labbra. –Mamma dimmi- dissi senza perdermi in convenevoli inutili. –Oliv volevo dirti che tra un quarto d’ora noi dobbiamo andare via, e visto che tu ancora non hai la macchina sei costretta a scendere subito.- ovviamente non perdeva mai occasione di farmi notare che ci voleva ancora un anno alla libertà, cioè alla patente. –Si mamma davvero simpatica, ora scendo.- e con questo staccai e alzando lo sguardo potevo ancora notare quello degli altri su di me, ma soprattutto quello di lui, lo sentivo bruciare sulla pelle, quasi fosse fuoco a contatto con la benzina. –No biondina già devi scendere? Dai resta ancora un po’ ti accompagno io a casa se è questo il problema, sai ho la macchina proprio qui giù.- Adam fu davvero molto gentile e carino, però non mi sembrava il caso e così risposi semplicemente che era ora e che sarebbe stata per un’altra volta. Dopo ciò scambiai il numero con il resto del gruppo, escludendo Alex che fumava un po’ distante da noi. –Allora Oliv ci conto in un tuo messaggio domani, almeno andiamo a fare un giro tutti insieme al centro commerciale se ti va!- disse Beth –Certo mi farebbe molto piacere e se non ci sono problemi porto anche una mia cara amica!.- dissi –Ma certo che no, a domani allora!- E dopo i soliti baci sulla guancia come saluto stavo per scendere quando mi sentii richiamare, con mia grande sorpresa, da Max. –Oliv scusa, sono davvero dispiaciuto per il comportamento di Alex, è un ragazzo un po’ complicato, ma se lo conosci bene ha un gran cuore, credimi!- mi dissi molto agitato, diciamo quasi spaventato che potessi reputare male il suo amico e allora risposi di getto, senza pensarci. –Max sei stato davvero carino a scusarti, ma non devi farlo tu per lui. Io non metto in dubbio che lui infondo sia un bravo ragazzo perché non lo conosco e non potrei mai permettermi, ora non dirmi niente ma vado, a domani.- E senza aspettarmi chissà quale risposta da parte sua scesi abbastanza velocemente la collinetta, sperando di non cadere e fare una delle mie solite brutte figure.
Arrivata a casa la prima cosa che pensai fu di fare una doccia rigenerante e rinfrescante. Amavo fare le docce, ma preferivo di gran lunga un bagno, perché come ogni persona normale, era il momento in cui ripensavo a tutto ciò che accadeva, e stranamente quella sera anche se stavo facendo una doccia di venti minuti riuscii a pensare a degli occhi verde giada e ricci color cioccolato, era davvero fin troppo stanca per concedere il mio pensiero ad uno scorbutico come lui! Velocemente misi la biancheria intima e il mio fantastico pigiama con la stampa di una mucca, lo amavo. Asciugai i capelli molto velocemente, legandoli in una semplice treccia per non averli avanti al viso e finalmente mi stesi sul letto per poter leggere un buon libro.
La mattina seguente mi svegliai con il libro ancora tra le mani e mi chiesi quando mi ero addormentata e quanto potessi essere stanca visto che non era proprio da me addormentarmi mentre facevo qualcosa che amavo, come in quel caso, leggere. Erano le 9.00 quindi decisi di fare una doccia veloce, colazione e infine lavare i denti per poi prendere il telefono e inviare un messaggio alle ragazza. Non persi tempo che in un nano secondo contattai Beth per chiederle se alla fine andavamo al centro commerciale e lei più veloce di un lampo mi disse che alle 11.30 ci saremmo trovate direttamente lì, così chiamai Emily, una delle mie amiche più strette, per informala del mio programma e se le facesse piacere di venire con me e i miei nuovi amici, se potevo definirli così.
Alle 11.00 Emily era da me e stava già andando fuori di testa. –Quindi Oliv, in questo gruppo c’è qualche bel fusto da poter rimorchiare?- un difetto di Emily? Correre dietro a quasi tutti i ragazzi con un bel faccino, anche se nel cervello non avevano neanche il sale. –Si Emi ci sono, ma non voglio avere problemi già il secondo giorno, quindi per una volta fa la brava e tieni le tue manine apposto.- Emi non se la prendeva quando le paravo così, perché per prima cosa sapeva che dicevo solo la verità e per seconda che tutto ciò che dicevo o facevo era solo per il suo bene. – D’accordo capo!.- rispose facendo tipo un saluto militare, venuto male.
Per l’orario previsto ci trovammo al centro commerciale e dopo le presentazioni, notai una figura slanciata tutta muscoli e ricci dirigersi verso di noi e pregai che quel giorno le cose sarebbero andate per il meglio visto che non avevo voglia di farmi il fegato amaro per una persona tanto odiosa come lui.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: stellarossa_