IL
RESPONSO…
-Capitolo
18°-
Colui che uscì da quella sala
sembrò un angelo, o forse un diavolo, con gli abiti insanguinati e gli occhi
stanchi. Le mani stringevano uno straccio di carta, segno che le aveva appena
lavate, la mascherina era appesa al collo.
Sul volto uno sguardo
preoccupato.
I cuori accelerarono
bruscamente.
Gli occhi s’inumidirono.
La mano di Aiko, strinse più
forte quella di Lucas.
Seiya si alzò dalla sedia e
s’avvicinò alla figlia. Le poggiò una mano sulla spalla, quella di aiko, gli
cinse il fianco.
Un gioco di sguardi.
Un miscuglio di colori.
Un miscuglio di emozioni che si susseguivano negli occhi acquamarina
di una madre dalla giovane età.
Un sospiro fuoriuscì dalle
labbra di un uomo dal quale dipendeva o era dipesa, la vita di Seiji.
Quando questi cominciò a
parlare, i cuori dei presenti si fermarono nuovamente.
“l’operazione è riuscita, ma
ha perso molto sangue. Siamo riusciti a fermare l’emorragia ed abbiamo
ricomposto la frattura, ma la situazione è grave. Il bambino è debole, ha la
febbre, e questo complica le cose, senza considerare che è piccolo d’età.
L’incidente potrebbe aver causato dei danni, ma questo lo scopriremo molto più
in là…”
Acqua e sale scesero dal mare
bagnando le guance di rosa.
Le braccia s’incrociarono in
un abbraccio disperato.
L’uomo attese che i presenti
si calmassero, poi riprese a parlare.
“lo abbiamo portato nel
reparto rianimazione di neuro chirurgia infantile. Potrete vederlo tra poco.
Può entrare una sola persona.”
Ancora un gioco di sguardi.
Un gioco di colori.
Poi una domanda…
“ce la farà?” Lucas aveva
rotto quel silenzio
“dipende dal bambino…”
Un cenno d’assenso ed il
medico se n’andò.
Aiko e Seiya, stretti in un
altro abbraccio, si sedettero sulla panchina.
Lucas comprese che dovevano
restare soli.
“vado a prendere da bere…” e
si allontanò.
“pronto?” una voce chiese al
telefono
“ciao Toy, sono Lucas…”
“ciao amico, come va la
festa?”
“è proprio di questo che ti
volevo parlare…”
“è successo qualcosa?”
“siamo in ospedale…”
“che è successo?”
“Seiji è caduto dalle scale,
è stato appena operato, ma la situazione è grave. Aiko è distrutta.”
“siamo subito da voi…”
“grazie… ah portate qualcosa
per Aiko, quel vestito non è adatto…”
“certo, ti serve altro?”
“no grazie, siamo
all’ospedale pediatrico, reparto di neuro chirurgia infantile, rianimazione”
“siamo lì tra poco”
“grazie.”
“ciao”
Un bip ed il telefono tornò
silenzioso.
Le lacrime bagnarono le sue
guance.
Dopo un po’ ritornò da Aiko e
Seiya, con gli occhi gonfi e due tazze di caffè in mano.
“grazie…”
Il liquido nero diede un po’
di sollievo a quegli occhi stanchi. Svegliò quelle membra intorpidite.
Restarono ancora un po’ così, poi s’alzarono e si avviarono al reparto di neuro chirurgia…
SPAZIO AUTRICE: eccomi qui con il nuovo e triste capitolo.
che dire, il capitolo è molto denso di emozioni e lacrime, e speroche vi abbia comunicato qualcosa... mentre scrivevo i capitoli piangevo, non sapete quanto sia stato difficile per me scrivere questi capitoli così tristi. cascano in un periodo, per me, di lutto e sofferenza, a breve ricorrerà il primo anniversario della scomparsa di mio nonno, una persona squisita, silenziosa e piena d'allegria; e poche settimane fa è scomparsa, a l'età di 38 anni, mia zia. improvvisamente, non sappiamo cosa è successo, sappiamo solo che ci ha lasciati, ha lasciato un marito che non riesce a darsi pace....
scusatemi per questo sfogo in questa sezione, ma è il capitolo adatto, penso. come sempre le recensioni scarseggiano, anzi potremo dire che siete quasi tutti scomparsi ad eccezione di sackiko_chan che mi segue e mi da conforto... con questo è tutto... vi lascio con la speranza di aggiornare presto.
bacioni
Narcissa