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Autore: The Lady of His Heart 23    14/08/2015    1 recensioni
“Mi ha mentito cadetto. C’è un forte accumulo di acido lattico ovunque. Temo che non basti una sola seduta per scioglierla del tutto”disse il professore.
Nyota alzò un sopracciglio piacevolmente sorpresa e riprese con più foga a torturarsi il labbro inferiore. In quel momento, al buio e non fuori in palestra o in giro in accademia, il suo professore le sembrava una persona diversa. Si concentrò sulla sua voce. Non aveva mai fatto caso alla sua voce ma solo sulle parole. Parole insopportabili e per la maggior parte dei casi senza senso. Ma la sua voce, la sua voce, era qualcosa di meraviglioso. Era calda, piena, sensuale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nyota Uhura, Spock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Cadetto posso parlarle un momento”
“Certo Capitano”
“Bene. Sono lieto di informarla che la sua richiesta è stata finalmente approvata, d'altronde dato il suo eccellente curriculum non vedo come possa essere altrimenti”disse l’uomo sorridendo.
“E quindi, io e tutto il consiglio siamo lieti di informarla che è uno dei fortunati allievi cadetti che prenderà parte a una missione di questo calibro e per giunta sotto la guida dei più celebri insegnanti del corso.”continuava l’uomo sotto gli occhi eccitati della ragazza.
“Quindi vada a letto e si riposi perché domani sarà una lunga giornata”
“La ringrazio Capitano, sono davvero lieta di questo incarico. Non la deluderò”
“Ne sono certo”disse l’uomo allontanandosi.
“Scusi Signore? Capitano?”
“Si, mi dica cadetto”
“Non mi ha detto in quale reparto sono stata affidata e sotto la guida di quale insegnante”disse la ragazza.
“Reparto 12B insegnante il professor Spock”
“Spock? Non sarà vulcaniano?”
“E’ un problema?”
“NO. Assolutamente no. Affatto. La ringrazio per l’incarico”
“Perfetto”disse infine il capitano allontanandosi. Uhura si allontanò di corsa da quel corridoio e si diresse nell’aula insegnanti entrando furtiva nel tentativo di non farsi notare. La stanza era vuota. Perfetto, avrebbe potuto agire indisturbata. Sgattaiolò sotto la scrivania e aprì il registro con l’elenco dei professori. Lasciò scorrere per qualche secondo il dito lungo quell’infinita lista di nomi e infine … eccolo! Trovato. Professor Spock. Vulcaniano. Come pensava. Sospirò e richiude il registro con un tonfo e uscì dalla stanza dirigendosi nel suo appartamento per una dormita. I colori della sua camera erano tenui e delicati, per niente stancanti e in grado di catturare molta luce. Abbassò la persiana, chiuse la porta, aprì la finestra per far penetrare aria dai buchi e si spogliò togliendosi la divisa e gettandola nel secchio della roba sporca. Si legò i capelli e si lavò la faccia. Dopo essersi rinfrescata si infilò la camicia da notte, spazzolò i lunghi capelli castani e dopo aver applicato un’abbondante lozione di crema alla camomilla sulle mani e aver massaggiato il tutto energicamente se ne andò a letto. Quella notte Uhura non riuscì a prendere sonno tanto facilmente. Era nervosa per la missione del giorno seguente e al tempo stesso molto euforica e elettrizzata all’idea. Non vedeva l’ora di iniziare la missione. Il mattino seguente si alzò di scatto e come una trottola che roteava da una parte all’altra della stanza si vestì e pettinò i capelli fissandoli sulla testa da una salda e ferma cosa di cavallo. I lunghi e lisci capelli le ricadevano all’indietro accarezzandole morbidi la schiena. Dopo aver dato un’ultima sistemata al suo look, uscì a grandi passi fuori nel corridoio.
“Buon giorno cadetto”disse una voce maschile alle sue spalle.
“Salve tenente”rispose Uhura salutandolo cordialmente il tenente alle sue spalle.
“Spero che lei si sia riposata a dovere”
“Assolutamente. Sono pronta e onorata per l’incarico”
“Perfetto. Il professor Spock l’aspetta accanto alla navicella a lei assegnata”
“Lo raggiungo immediatamente grazie per l’informazione”
“Perfetto. Lei sa già quale …”
“Il capitano mi ha giusto ieri personalmente informato”
“Bene. Ci aspettiamo grandi cose da lei cadetto”
“Cercherò di non deluderla signore”disse la ragazza e si incamminò verso il reparto assegnatogli. Davanti alla porta vi trovò un uomo in uniforme rossa che controllava un modulo tutto concentrato e rigorosamente rigido. La frangetta e le orecchie a punta le fecero subito capire che si trattava di un vulcaniano.
“Professore?”lo chiamò con un velo di timidezza nella voce. L’uomo si limitò a voltarsi e a fissarla neutro.
“Salve io sono il cadetto …”ma non riuscì a concludere la frase perché lui la interruppe.
“Ah si.”disse “Il cadetto assegnatomi”continuò tornando sulla sua cartellina. Nyota attese nervosa. Quando ebbe finito la chiuse con un tonfo e si concentrò sul cadetto di fronte a lui.
“Dal suo portamento nervoso deduco che è la sua prima missione” disse.
“la prima si” rispose il cadetto.
“Bene”disse Spock voltandosi e continuando a camminare per il corridoio. Uhura lo seguiva come un’ombra cercando di stare al suo passo.
“Devo ugualmente dedurre che il capitano l’abbia informata a dovere su …”
“Mi ha detto tutto. Ma … devo comunque obbedire ai suoi ordini dal momento che sono stata affidata a lei professore.”disse la ragazza.
“Ovviamente. Mi sembrerebbe altamente controproducente che un semplice cadetto si ribellasse e disobbedisse agli ordini mandando all’aria tutta l’operazione”disse il vulcaniano sicuro delle sue parole.
“Controproducente ha detto?”
“La prego di seguirmi silenziosa. Il suo curriculum?”
“Ecco”disse la ragazza passandoglielo. Spock lo aprì e lesse.
“Cadetto Nyota Uhura. Noto con notevole stupore che parla Klingon?”
“Si. Lingue è la mia specializzazione di base Signore.”
“Perfettamente logico a questo punto”
“Mi scusi professore ma non capisco. Cosa è perfettamente logico?”
“Il motivo per cui lei è qui. Dubito che il capitano avrebbe scelto un anonimo cadetto senza alcune capacità speciali. Più specificatamente nel suo caso, deduco che l’abbiano scelta principalmente per le sue capacità linguistiche. Molto probabilmente servirà da tramite”disse. Nyota, che fino a poco fa sembrava al settimo cielo per aver ottenuto il suo incarico iniziò a sentirsi leggermente delusa e a disagio.
“Le suggerisco di salire a bordo” disse Spock chiamandola. Immersa nei suoi pensieri Nyota non si era accorta che il suo professore vulcaniano dalla lingua lunga e senza il minimo risentimento si era già imbarcato.
“Visto che sarà sotto il mio servizio per l’addestramento mi sento in dovere di informarla che io dormo nella stanza a destra in fondo al corridoio.”
“oh. Aspetti come ha detto?”disse Nyota quasi urlando.
“Prego? Dal suo tono deduco che è sorpresa”
“Q-quale corridoio a destra mi scusi?” domandò Nyota.
“Per la missione e l’addestramento. Non aveva detto che il capitano l’aveva informata?”domandò.
“Si, ma io pensavo che sarebbe stata una cosa veloce …”
“Veloce? Cadetto, dubito fortemente che la missione possa essere una cosa veloce. Lei necessita di un addestramento per prepararsi ad ogni evenienza, Cosa che richiederà la durata di circa un mese prima dell’effettiva missione”
“Un mese?”questa volta il tono di Nyota si sollevò di parecchi decibell.
“Si …”disse Spock confuso “sarebbe altamente improbabile riuscire a fare tutto in poche settimane”continuò il professore. “L’aspetto nell’aula per l’iniziazione. Indossi la divisa rossa”
Nyota sempre più confusa tornò nella stanza che le era stata assegnata in fondo al corridoio a sinistra e si cambiò. La sua divisa era già perfettamente piegata sulla sedia accanto al letto. Quando uscì fuori il suo professore non c’era. Aprì la porta e seguì gli altri dodici cadetti che erano stati scelti come lei per la missione. Si unì a loro e li seguì nella sala grande in silenzio. Prese posto sulle scalinate e attese in silenzio. Dopo circa una decina di minuti trascorsi in completo silenzio il capitano entrò seguito dai suoi professori.
“Salve. Come probabilmente sarete stati informati dai vostri professori assegnati la cosa durerà più a lungo del previsto. Purtroppo non ho osato ad accennarvene perché ero convinto che saremmo riusciti a fare tutto nel periodo più breve possibile, ma a quanto pare mi sbagliavo. Esattamente come mi hanno fatto notare alcuni dei professori, sarebbe altrettanto improbabile fare tutto in poche settimane” Nyota sollevò gli occhi al cielo. Chissà perché qualcosa le diceva che sapeva chi aveva proposto una cosa del genere.
“Verrete allenati e seguiti dai vostri professori che vi daranno consigli e direttive su come operare al meglio durante la missione. Gli allenamenti si prolungheranno per la durata precisa di un mese. A fine programma sarete perfettamente in grado di operare per la missione. Se caso mai qualcuno di voi dovesse non farcela durante l’addestramento e ritirarsi, risulterà evidente che le sue capacità sono insufficienti per affrontare la missione e quindi sarebbe meglio se si ritirasse.” Continuò il capitano.
A Nyota le si formò un nodo in gola. Doveva assolutamente passare quella specie di selezione a tutti i costi. La presentazione, gli onori e i discorsi dei professori non catturarono di certo la sua attenzione. Nyota era fino troppo nervosa e concentrata sul solo pensiero di passare l’addestramento. Solo quando il suo professore si alzò per parlare tese improvvisamente le orecchie e lo fissò ansiosa. Circa la metà delle parole che pronunciò le sembravano strane e insolite,ma comunque attese silenziosa.
“Bene. E’ tutto per oggi. Avete il resto della serata libera cadetti. Divertitevi.”disse infine il capitano. I cadetti si alzarono e corsero via verso il corridoio sorridendo, bisbigliando e spintonandosi tra loro seguiti a rotta dai loro professori. Il capitano uscì dall’altra stanza. Nyota osservò il suo professore raccogliere le sue cose e uscire dalla porta laterale da cui poco fa era entrato. Nyota lo seguì sospettosa.
“Professore?”lo chiamò Nyota lungo il corridoio. Spock si voltò e la osservò.
“Cadetto?” domandò a sua volta per sapere cosa volesse.
“Non … non va a divertirsi con tutti quanti gli altri?”gli domandò.
“Sono spiacente, ma non credo che divertirsi sia la scelta più appropriata dato i tempi che corrono. Preferisco riposare per essere pronto all’addestramento di domani”disse il professor Spock.
“Ma l’addestramento durerà un mese. Non può fare uno strappo alla regola”
“Non ne capisco le motivazioni.”
“Ma … lei non infrange mai nessuna regola?Non si diverte mai?”
“Sarebbe altamente illogico infrangere le regole senza una buona ragione, anche per il fatto che infrangerle sarebbe altamente sbagliato e non comprende buone ragioni.”
“Ma … stanno tutti andando a festeggiare e …”
“Le ho già detto cadetto che non ho nessuna intenzione di unirmi ai festeggiamenti. Preferirei riposare.” Disse Spock voltandosi.
“Okay. Allora la seguo”disse Nyota andandogli incontro. Spock si voltò verso di lei e la fissò con sospetto.Le sue sopracciglia erano ancora più sollevate di quanto non fossero già.
“Cosa c’è? E’ il mio professore se lei ritiene che sia più conveniente riposare lo farò anch’io”disse Nyota. E entrambi di diressero verso il loro dormitorio.
   
 
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