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Autore: WhiteAndDarkWolf    16/08/2015    0 recensioni
"Tempi bui si nascondo nell'ombra pronti a mostrare il loro volto nel momento più opportuno... Forse tra un ora, un giorno o forse tra cento anni.. Nessuno può prevederlo.."
Il male sta tornando, un mondo destinato alla rovina... Ma una speranza nel buio si riaccende.
Una giovane ragazza e il suo fedele drago tenteranno di salvare la loro amata terra... Pronti a perdere la vita per raggiungere il loro fine.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'aria era colma di tensione, più l'Elfo si dirigeva verso l'accampamento più il bosco era tetro e cupo, i colori erano spenti e ogni rumore faceva indugiare sulla sua natura.
Ora solo un gruppo di folti cespugli separavano il luogo cercato da Vierthel e dal Drago.
I due si acquattarono silenziosamente dietro, senza guardare cosa ci fosse dall'altra parte.
Vierthel  riprese la spada che aveva precedentemente riposto nel fodero e quando furono perfettamente nascosti l'Elfo si arrampicò sul dorso di Alkor che essendo abbastanza alto poteva consentirle di vedere cosa stava accedendo a due passi da loro.
Appena riuscì a scorgere qualcosa Vierthel sussultò, fu uno dei peggiori spettacoli della sua vita.
Erano sulla trentina, orribili creature senza una forma ben precisa, dal colore nero, i loro corpi pieni di tentacoli erano riscoperti da un liquido scuro e al centro del corpo avevano due occhi, luminosi e rossi senza pupilla.
Erano in torno ad un fuoco, mangiavano tranquillamente della carne di cervo.
La cosa che colpii maggiormente Vierthel era che quei "cosi" non erano senza ragione come si sarebbe immaginato guardandoli superficialmente ma erano esseri intelligenti, comunicavano tra loro con una strana lingua, sconosciuta dall'Elfo.
La figlia del Sire Elfico fece cenno al drago di farla scendere dal dorso, doveva riportare ad Alkor quello che aveva visto... Assolutamente.
- Alkor tu sei riuscito a scorgere qualcosa?
Il Drago fece cenno di No con l'enorme testa e poi iniziò a parlare.
- No, non ho osato alzare la testa, mi avrebbero visto più facilmente di te, dimmi tu cosa hai visto? Sempre se hai visto
- Strani esseri, il corpo non aveva una forma ben precisa, era ricoperto di tentacoli e di uno strano liquido simile a quello che abbiamo trovato sulla strada.
Si fermò per prendere fiato, guardò il Drago per vedere la sua reazione alla strana notizia, ma non sembrava tanto sconvolto. Riprese infine il discorso
- comunicavano tra di loro... Era una lingua strana, quei mostri sono dotati di cervello
- Ho udito le strane parole e so anche a che lingua appartengono: un tempo questa terra era abitata solo da draghi, loro usavano quel linguaggio che nel tempo mutò radicalmente, conosco per nostra fortuna quella lingua.
Vierthel era decisamente stupita, fissò sconvolta il drago.
- se conosci questo linguaggio perché non mi traduci il loro discorso.
- Mi credi stupido? Sto ascoltando da quando siamo qua, se smettiamo di parlare forse riesco a capire qualcosa, sembra un discorso importante
Vierthel annuì e lascio ascoltare il drago.
Così passarono i successivi minuti, L'Elfo fissava il drago che mentre ascoltava faceva delle espressioni che parevano negative, qualsiasi cosa stavano dicendo era negativa, Vierthel non sopportava più tutta questa tensione, le parva che i dieci minuti fossero interminabili.
Ad un tratto Alkor ruppe il silenzio.
- Sono riuscito a capire tutto e, ahimè, non ho buone notizie da dirti
- Si capiva dalle tue espressioni.. Non tenermi sulle spine, parla!
- Prima calmati e cerca di non far rumore.
Disse il Drago appoggiando leggermente la sua enorme zampa sulla spalla dell'Elfo.
- Parlano di un grande esercito, di uno stregone che aveva già creato danni in passato, dell'oscurità che sta per tornare, nelle terre del sud, anzi sotto quelle terre ormai dimenticate qualcosa di oscuro sta nascendo.
- Uno stregone? Che tipo di danni aveva fatto? Chi è costui?
Chiese Vierthel preoccupata
- Appena siamo nel castello di Eralads te ne parlo, ora non c'è tempo dobbiamo correre ad avvisare tuo padre e gli altri sovrani.
- Va bene, andiamo...
Ma quando Vierthel alzò lo sguardo uno spettacolo che non avrebbe voluto trovarsi la attendeva.
- Alkor, credo che abbiamo un piccolo problema
- Di che tipo?
- Siamo circondati!
Intorno ad Alkor e Vierthel erano disposti in modo circolare le strane creature, emettevano strani gorgoglii dalla bocca e fissavano minacciosi il Drago e l'Elfo.
- Presto Alkor, devi volare!
- Non posso: gli alberi sono troppo fitti, ci hai fatto mettere in un bel guaio, doveva venire tuo padre con noi, con un esercito sarebbe stato facile vincere, il Re andava informato.
Alkor era preoccupato, il suo corpo era in tensione
- tu sei un Drago, possiamo farcela!
- Faremo il possibile: sono tanti e abbastanza grandi, sarò un Drago ma non sono indistruttibile.
Il drago sospirò mentre pensava ad una possibile soluzione, ma non c'era scelta: dovevano combattere.
- Vediamo se questi Alheer sono resistenti al fuoco
Immediatamente l'aria attorno ad Alkor si fece calda e dopo un bagliore improvviso una possente fiammata colpì il gruppo di quegli esseri.
Le fiamme attorno alle creature diminuirono ma in mezzo ad esse si trovavano ancora quei mostri.
- Alkor, so per certo che questo non è il momento più opportuno, ma prima hai dato un nome a quei "cosi". Sai cosa sono? 
- Vierthel, come hai detto questo non è il momento, ti spiegherò tutto appena siamo al castello... Se arriviamo vivi
Il Drago dopo una pausa cambiò discorso, il suo tono era grave
- Sono invulnerabili al fuoco, è strano di solito gli Alheer muoiono, devono essere protetti da un'incantesimo.... Deve esserci uno stregone nei paraggi
- Proviamo a fargli assaggiare la spada e i tuoi denti da Drago!
- È l'unica scelta, stai attenta!
Il Drago si buttò su un nutrito gruppo di Alheer, erano una decina ma la nobile creatura non sembrò avere problemi: quegli esseri cadevano come statue sotto i colpi pesanti di Alkor.
Il Drago era un ottimo combattente, nella sua lunga avita aveva avuto modo di imparare e perfezionare l'arte del combattimento.
Nel frattempo Vierthel attaccava senza sosta un paio di creature che le giravano attorno: le sua lama si muoveva con destrezza e abilità guidata da una mano esperta.
Le creature non durarono molto contro l'Elfo, ma io vero problema era il numero: gli Alheer continuavano ad arrivare e dopo un paio di ore di duro combattimento sia Vierthel che il Drago iniziarono a stancarsi.
L'Elfo si reggeva in piedi a tentoni, le braccia le dolevano e qualche ferita le percorreva il corpo, il Drago sembrava stanco e annoiato, aveva qualche lieve lesione ma niente di grave.
Il combattimento però fu interrotto dall'arrivo di un uomo, indossava un mantello che gli copriva il volto e si sorreggeva da un nero bastone, non aveva nessuna arma.
Al suo arrivo tutte le creature si allontanarono e scomparirono tra i meandri del bosco.
- Forestiero, possiamo esserle da aiuto?
Chiese Vierthel, impugnando sempre la spada e guardando l'uomo con diffidenza.
- Certo che si, Vierthel figlia del Re degli Elfi
- C-Come fai a sapere il mio nome? Chi siete voi?
Vierthel era stupita, lei non girava per le altre terre, in pochi la conoscevano
- Cosa ti importa sapere chi sono quando tra poco cadrai morta per mano mia?
L'uomo iniziò a pronunciare parole incomprensibili e subito la sua mano si illuminò di rosso.
- Fermati stregone! Non toccarlaaa!
Immediatamente il Drago si gettò contro l'uomo facendolo cadere, ma durante la caduta dalle mani dell'uomo uscì un forte raggio di luce rossa che avvolse i tre.
Alkor era sdraiato a terra quando la situazione tornò normale, lo stregone continuava a parlare alla rinfusa senza senso.
- ingrata di una bestia... E poi ti fai chiamare "Drago"?! Ho sbagliato incantesimo...
Il drago immediatamente si mise in cerca di Vierthel.
- Vier, dove sei? Giuro che se le hai fatto qualcosa, stregone...
- Non ho paura di un Non-Drago
Detto questo lo stregone scomparve, Alkor fremeva di rabbia ed era terribilmente preoccupato per l'Elfo.
Il suo sguardo fu catturato da un animale: era sdraiato a terra esattamente dove prima si trovava Vierthel, era un lupo più grande del normale, aveva il pelo bianco e nero.
Il Drago si avvicinò all'animale per scrutarlo e provò a parlargli:
- Non sei un Lupo normale, se sei parlare, centri qualcosa con la scomparsa di Vierthel, un Elfo?
 Il lupo lo guardò con aria stupita e allarmata
- Alkor, si può sapere cosa stai dicendo? Guarda che io sono Vierthel... Mi hai appena detto che assomiglio ad un cane.
Il dragò fu scombussolato dall'inaspettata risposta del Lupo
- Ecco, Vierthel, non è che assomigli ad un cane, o meglio: ad un lupo... Ti sei trasformata in un lupo. Lo stregone deve aver sbagliato incantesimo e ti ha trasformata in un animale!
Vierthel sempre più sconvolta sussultò, cercò subito di alzarsi per raggiungere uno specchio d'acqua che era nelle vicinanze per potersi specchiare.
Ma appena si tirò in piedi il suo corpo emanò uno strano luccichio e immediatamente il terreno intorno alle sue zampe prese fuoco per pochi secondi poi si spense.
- Che mi venga un colpo! Non solo ti ha trasformato in un lupo, deve averti trasformato in una maga, ora mi ricordo le parole dell'incantesimo sbagliato... La mia idea è esatta
- Ci mancava solo questa... Io una maga. E da quando sai anche le formule degli incantesimi? 
Alkor si fece scappare una risata che fu subito interrotta da uno sguardo disperato dell'Elfo.
- Io so di più di quanto tu possa solo immaginare
Il drago riprese fiato e continuò a parlare cambiando discorso
- Dal momento che puoi utilizzare la magia potresti tentare a trasformarti di nuovo in Elfo.. Ho già sentito parlare di maghi che si potevano trasformare in animali quando lo volevano, teoricamente tu ti potresti trasformare in Lupo!
Alla fine Vierthel era contenta di essere diventata una maga e l'idea di potersi trasformare in Lupo quando voleva non le dispiaceva affatto.
Alkor continuò il discorso
- Devi semplicemente volerlo.. Basta che nella tua mente ti dici "voglio tornare Elfo" o al contrario "voglio diventare Lupo"
Vierthel senza dire una parola ci provò immediatamente.

"Voglio tornare Elfo...........Voglio tornare Elfo.......... Voglio...."

Il suo corpo immediatamente prese a brillare e un Elfo dai lunghi e ondulati capelli biondi e un bellissimo paio di occhi stranamente rossi prese il posto di un Lupo.
- Alkor, guarda sono tornata me stessa!
- Chi l'avrebbe mai detto... La cocciuta ha imparato alla svelta!
   
 
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