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Autore: dina    31/01/2009    2 recensioni
-Perché stai piangendo?- chiese oltremodo confuso. -Perché non riesco a sopportare il tuo odio..non voglio che tu mi odi.. accetto di non starti simpatica, non pretendo che mi vuoi bene, ma non voglio che mi odi..- -Perché?- sussurrò. -Non lo so..so soltanto che non lo voglio..- si asciugò una lacrima -so che probabilmente sono una persona orribile, che ho ferito te e tua madre, e mi dispiace da morire..ma ti prego non odiarmi..non voglio morire con la consapevolezza che tu mi detesti e disprezzi..ti prego- singhiozzò. -Tu non morirai..- -No, hai ragione, prima verrò torturata a lungo, chissà per quanti anni..e poi uccisa- sentì la sua presa farsi dolorosa. -Non morirai..ti proteggeremo..ti proteggerò- disse piano. -Io..- lo guardò stupita. -Ti proteggerò..- ripetè. -Ho così tanta paura- si buttò tra le sue braccia singhiozzando, e lui l'abbracciò, accarezzandole piano i lunghi capelli. -Non morirai..non lo permetterò..finché sarò vivo non ti succederà nulla..te lo giuro- Dedicata alle persone che talvolta si sentono confuse e smarrite, per incoraggiarle a cercare quel sentimento, quella ragione che faccia andare avanti.. E' la mia prima FF quindi..beh siate clementi^^
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pulì bene i libri, che lui le aveva assegnato come punizione per quella sera, non si erano cambiati una parola dalla sera di Halloween, solo brevi fredde frasi, non avevano nemmeno più parlato di ciò che era accaduto quella dannata sera.

Era come se tra loro fosse sceso un baratro, i loro rapporti erano glaciali, ed a lei andava benissimo così.

Quando quella sera era tornata nel suo dormitorio si era buttata nel letto, aveva chiuso le tende ed insonorizzato, ed era scoppiata in un pianto a dirotto, che era continuato fino all'indomani mattina.

Si era sentita malissimo, lui l'aveva usata, usata e poi buttata via come una pezza vecchia, quando le aveva detto quelle terribili parole si era sentita morire.

Quando l'aveva toccata e baciata, per un tempo che era durato un battito di ciglia, si era sentita bene, a casa, si era illusa che lui tenesse in qualche modo a lei, che se perdesse di nuovo la memoria o le succedesse qualcosa, lui sarebbe andato a cercarla in capo al mondo..

Ma questi erano solo sogni, uccisi subito dalla dura realtà, cavolo quanto aveva pianto per quel bastardo, a lui non importava nulla di lei, l'aveva fatto solo per uno sfogo, aveva bisogno di far sesso ed il destino aveva voluto che lei si trovasse nel posto sbagliato al momento sbagliato, niente di più.

E questo lo aveva capito soltanto l'indomani mattina, quando aveva deciso che non gli avrebbe mai più permesso di usarla ed umiliarla a quel modo.

-Non significa niente, avevi voglia di farti scopare da Seed ed invece ti ho scopata io- strinse convulsamente la pezza che aveva in mano, anche se erano passati sei lunghi giorni, quelle parole le facevano male, un male tremendo ogni volta che ci pensava.

Mai più..

-La punizione di domani è anticipata al pomeriggio- la riportò alla realtà – mi serve un facchino per portare dei sacchi ad Hogsmeade, e chi meglio di te può ricoprire quel ruolo?!- lei strinse i pugni ma si limitò ad annuire.

Finì di pulire e sistemare i libri, raccolse le sue cose e se ne andò, senza salutare né niente, quel verme schifoso non meritava nemmeno il saluto.

Si incamminò velocemente verso la torre Grifondoro, quando una voce alle sue spalle la fermò -Calypso!- lo riconobbe subito, era Jean, quello che non l'aveva salvata dalle sue grinfie, che aveva permesso che commettesse il più grosso errore della sua vita -Calypso!Ti prego aspetta!- la fermò per un braccio, ma lei lo scrollò via -ti prego ascoltami-.

-Che vuoi?- chiese irritata.

-Scusarmi, so che ho fatto una cosa riprovevole, ma ho avuto paura e..- sospirò -ti prego mi dispiace-.

-Non me ne faccio niente delle tue scuse- riprese a camminare, ma lui la raggiunse.

-Non ti ha fatto niente alla fine, quindi potresti anche smetterla di fare la smorfiosa-

-Non mi ha fatto niente..NON MI HA FATTO NIENTE? TU DOVEVI IMPEDIRE COMUNQUE CHE MI TRASCINASSE CON LUI, DOVEVI DIFENDERMI, MI FAI SCHIFO SEI SOLO UN CODARDO!- gli urlò in faccia.

-Smettila di urlare, che cosa ti ha fatto? Ti ha toccata?- chiese geloso.

-Questi non sono affari tuoi, vattene non voglio più avere niente a che fare con te-

-Io..capisco che sei arrabbiata adesso, ma spero che prima o poi..mi perdonerai..-

-Si, certo riprova tra cinque o sei secoli- e se ne andò, lasciandolo solo e distrutto.


Erano almeno due ore che giravano, lei era già piena di borse e sacchetti, che non ce la faceva più, ma non si azzardava a fiatare, a quanto pareva lui aveva ancora parecchi negozi da visitare.

Questo qui è peggio di una donna..

Entrò in un negozio di quidditch e le ordinò di rimanere fuori, lei obbedì, tirandosi il cappuccio sulla testa, e rimase al freddo ad aspettarlo una decina di minuti.

Quando ne uscì aveva due grossi pacchi in mano -Tieni, portameli- e lei cercò di farsi spazio nelle mani già piene, ma inutilmente.

-Non ci entrano nelle mie mani, sono troppo piena!- esplose.

-Ti ho forse ordinato di parlare?- lei lo fulminò -Non mi sembra-

-Non ho bisogno del tuo permesso per parlare!-

-Invece si-

-Sei solo un cafone e..- un forte boato le fece morire le parole in bocca, si voltò e vide una mezza dozzina di Mangiamorte.

Posò le buste per terra ed estrasse la bacchetta, pronta a tutto, vide che anche Malfoy aveva fatto la stessa cosa.

-Nipote quanto tempo- un Mangiamorte in prima fila si tolse il cappuccio facendosi riconoscere, Bellatrix Lestrange.

-Bellatrix- salutò freddo.

-Un tempo mi chiamavi zia- rise quella, lui alzò le spalle.

-Figlio- disse un secondo Mangiamorte togliendosi il cappuccio e la maschera d'argento -come te la passi?-.

-Bene padre e voi?- rispose freddamente.

-Molto bene, ma tra poco ancora meglio..perchè toglierò di mezzo un traditore del suo sangue-

-Fatti avanti allora, io sono qui- iniziarono a combattere, Malfoy contro sua zia e suo padre e lei contro altri due Mangiamorte, -va' a chiamare aiuto subito!- le sussurrò quando le fu vicino.

-No, io devo combattere!- pietrificò uno dei suoi avversari e congelò l'altro.

-Vai stupida cretina!- disse lui rabbioso, evitando una cruciatus.

-Non ti lascio solo!-

-So cavarmela benissimo, ma se non chiami aiuto ci lasceremo la pelle!- lei sospirò e si guardò intorno, i Mangiamorte erano più rabbiosi ed accaniti che mai, forse avevano davvero bisogno di aiuto.

Corse dal lato opposto, decisa a fare il più in fretta possibile, per poi tornare a combattere, ma fece pochi passi che una mano la afferrò per il cappuccio, costringendola a voltarsi lentamente.

-Dove pensi di andare?- un Mangiamorte le stava davanti, ghignando le lasciò il cappuccio, che scivolò giù e lui la guardò a bocca aperta -Amira?- chiese scioccato.

-Come mi ha chiamata?-

-Amira..sei viva..- le accarezzò piano una guancia, lei fece un passo indietro.

-L-lei chi è?E perchè mi ha chiamata a quel modo?- chiese confusa.

Lui si guardò indietro -non qui..ti svelerò tutto-

-Tutto cosa?- chiese confusa.

-Il tuo passato-

-Sa chi ero?- lui annuì -la prego me lo dica, io non ce la faccio più, non ricordo nulla- disse disperata.

-Ti svelerò tutto a tempo debito- sorrise.

-Quando?- chiese impaziente, lui le guardò lo stemma della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

-Venerdì alle otto, avverti Silente che vengo in pace e soprattutto da solo- disse tornando indietro.

-Chi mi dice che non sia una trappola?- chiese sospettosa.

-Giuro sul mio onore che non alzerò bacchetta su nessuno, se non verrò attaccato- se ne andò, e lei si portò affianco a Malfoy, sanguinante e si smaterializzarono a scuola.

-Che cosa hai fatto piccola stupida?!- chiese irritato.

-Ti ho salvato la pelle-

-Ti avevo detto di chiedere aiuto, non di farci scappare!-

-Stavi morendo se non l'hai notato!-

-Non è vero, me la stavo cavando benissimo!- le urlò.

-Comunque sia non mi importa, ho di meglio da fare- si incamminò verso la scuola, doveva avvertire subito Silente.

-Cioè?- la seguì.

-Cioè non sono affari tuoi!-

-Vabbè comunque non me ne frega niente, devo avvertire Silente- la superò.

-No, devo parlare io con Silente prima- lo raggiunse .

-Assolutamente no- aumentò il passo.

-Invece si, la mia è una cosa più importante- lo sorpassò.

-No!- iniziò a correre e lei gli stese di poco dietro -quanto sei infantile!- accellerò, ma lui la sorpassò comunque.

Quando infine arrivarono nell'ufficio del preside avevano tutti e due il fiatone, ma Draco si ricompose subito.

-I Mangiamorte erano ad Hogsmeade, ci hanno attaccati- disse d'un fiato.

-I Mangiamorte ad Hogsmeade?Per quale motivo?- chiese sbalordito Silente.

-Non lo so-

-State bene?- li guardò, osservando il sangue che colava dal naso del ragazzo.

-Si, stavo combattendo contro di loro, quando questa cretina ci ha smaterializzato qui!- spiegò irritato.

-Ti..ho salvato..la vita- aveva ancora il fiatone.

-Manderò dei gufi agli Auror, controlleranno la zona, - disse calmo -ottimo lavoro ragazzi-

-Avrei potuto ucciderli, se lei non fosse intervenuta, e..-

-Uno di loro mi ha fermata, stava per colpirmi ma poi non l'ha fatto, dice di sapere delle cose su di me, sul mio passato, mi ha chiamato in un modo strano..Amir..Amira..- lo interruppe.

-Ma lo sai che è maleducazione interrompere?-

Lei lo ignorò -Verrà qui venerdì alle otto, in pace, ha giurato che non attaccherà nessuno, se non sarà attaccato, verrà soltanto per spiegarmi chi sono e perchè sono qui..-

-Cosa?Un Mangiamorte qui?!!Assolutamente no!- disse secco Draco.

-Preside la prego, ho bisogno di sapere..- lo supplicò.

-Va bene, lo faremo venire qui- le sorrise, lei lo guardò grata.

-Cosa???Silente non dirà sul serio spero!E se fosse una trappola?- disse allarmato Draco.

-Può darsi, in tal caso saremo pronti ad accoglierlo, la ragazza ha tutto il diritto di sapere- disse calmo.

-MA LEI E' PAZZO!INVITA VOLONTARIAMENTE I LUPI A CENA!-

-Il suo sguardo era sincero, non mi mentiva- disse sicura Calypso.

-E da quando ci fidiamo delle tue impressioni, ti sei già sbagliata delle volte o no?- chiese sarcastico, lei lo guardò ferita.

-Mi fido del suo giudizio Draco, se dice che era sincero lo era-

-E' un Mangiamorte, la sincerità nemmeno la conosce!-

-Lui lo era- disse sicura .

-Certo certo, e noi ci dovremmo fidare dei pareri di una sciocca ragazzina sognatrice?- chiese a Silente.

-Se non acconsentirete a farlo venire andrò io da lui-

-Ti ha detto dove sta?-

-No..-

-E allora come farai a trovarlo piccola stupida!?-

-Non lo so, ma in qualche modo farò-

-Verrà qui, manderemo a chiamare Harry Potter ed i Weasley- disse calmo il preside.

-Grazie- anche se non aveva la minima idea di chi fossero..chi?

-Continuo a pensare che sia una pazzia- mormorò Draco.

-Nessuno ha chiesto il tuo parere- lo rimbeccò Calypso e lui la fulminò con lo sguardo.

-Signorina Baker, sa chi era?- chiese curioso Silente.

-Io..no, mi dispiace..ma so che aveva un che di familiare..-

-Benissimo- sussurrò il biondo.

-Bene, potete andare, mi occuperò io di tutto, vi aspetto qui alle sette e mezza. Buona serata-

Loro uscirono e Draco subito la fermò -non dirmi che sei tanto stupida da cederci, è tutta una farsa, una trappola-

-Non è così-

-Si, e metterai in pericolo tutti noi-

-Non è vero..saprò del mio passato..-

-No, ti dirà un mucchio di sciocchezze e ci rimarrai malissimo, soffrirai e magari morirai pure-

-Non puoi saperlo..-

-Sei solo una stupida sognatrice- le voltò le spalle -un giorno all'altro questi tuoi sogni ti uccideranno- se ne andò.

L'hanno già fatto..




Recensite per favore...mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate..^^ accetto le critiche costruttive, servono a migliorare no?:)

  
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