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Autore: Chrystal_93    17/08/2015    4 recensioni
Avrei potuto anche intitolarlo "Le avventure da genitori di Belle e Rumple tra pannolini, urla e sorrisi", tanto per rendere meglio l'idea sul contento di questa raccolta.
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#12 cap: “Hai visto quanto muschio, Rose?” chiese Belle. [...] “E pensa che ogni albero col muschio può essere la dimora di un tipo molto speciale di fate.” Rose girò di scatto la testa per guardare il padre.[...] "Quando passano gli umani, si nascondono. Vengono fuori soltanto se una bella e buona fanciulla, in particolar modo amante degli animali, sta vagando per la foresta. Se il suo cuore è puro, la proteggeranno da ogni male. [...] Si dice che tessano sul fuso e sull'arcolaio. E inoltre hanno il potere di trasformare le foglie in oro.” “In oro?!” esclamò la figlia.” “Sì. È per questo che, in autunno, le chiome di alcuni alberi risplendono nelle ore del tramonto.”
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vita da genitori

 
"Il vero amore tace o scherza."
Nicolàs Gòmez Dàvila


 
Scherzi d'amore
 

Belle quel pomeriggio sembrava intenta a leggere un libro, comodamente seduta su una sdraio, godendosi il caldo sole dell'estate ma, osservandola con maggiore attenzione, si vedeva che i suoi occhi non stavano per niente seguendo le parole stampate. Il giorno prima infatti stava tranquillamente leggendo e quasi si era assopita sotto il calore del sole estivo che suo marito e sua figlia, dopo essersi avvicinati in silenzio, le avevano rovesciato addosso un secchio d'acqua gelata.

La figlia era corsa via ridendo e brandendo il secchiello come un trofeo di guerra, mentre il marito aveva riso per un po' e poi, vedendo l'espressione imbronciata della moglie, se l'era cavata con un semplice bacio sulla guancia.

Era da parecchie ore che premeditava vendetta. O meglio, uno scherzo che pareggiasse i conti.

Si stava perdendo nei suoi piani di rivalsa quando Gold e Rose tornarono tutti bagnati dal mare.

La bambina trotterellò verso la madre fermandosi di fronte a lei.

Belle mise da parte il libro e l'avvolse in un ampio asciugamano. Gold ne approfittò per andare a farsi la doccia, per togliersi un po' di salsedine.

“Ce l'hai ancora con me, mamma, per lo scherzo di ieri?”

“Ma no, amore mio.” disse, baciandola sulla fronte e prendendola in braccio.

Gold tornò più bagnato di prima. “Non so se era più gelida l'acqua o l'umore di Regina.”

Belle sorrise stringendo di più la figlia.

“Vi siete divertiti?” chiese.

“Eccome!” esclamò Gold sedendosi e scrollando la testa come un cane. L'effetto riuscì e Rose si mise a ridere.

“Rosie sembrava un pesciolino. Dovevi venire con noi, tesoro.”

“La prossima volta magari.” disse lei sorridendo.

Dopo essersi asciugato come meglio poteva, stese un asciugamano a terra e vi si distese sopra, lasciando che il sole lo avvolgesse.

Dopo mezz'ora l'uomo si era addormentato e Rose stava scavando lì vicino una piccola buca.

Per quanto si sforzasse, non riusciva a farla venire come voleva. Belle intanto cercava di distrarsi leggendo, in totale tranquillità.

Alzò gli occhi dal libro e vide la figlia che si era alzata e si era messa di fronte alla buca. Poi, si era guardata intorno guardinga e, battendo le mani, aveva fatto allargare la buca che ora sembrava molto, ma davvero molto più profonda. Talmente tanto che poteva tranquillamente contenere una persona.

Belle si alzò in fretta. “Rosie! Sai che non devi usare così la magia. La magia si usa solo...?”

Rosie dondolò un po' sulle gambe e con un grande sorriso sulla faccia disse piano “Solo per il bene”

“E se non hai altre possibilità” finì la madre.

Poi guardò la buca e di colpo tutto le fu chiaro.

“A proposito di bene, forse questa volta hai fatto centro, piccola mia.” disse, inginocchiandosi per mettersi all'altezza della figlia. “Che ne dici, dai una mano alla mamma?” e fece un cenno verso il marito. Rose annuì tutta felice.

In poco tempo il suo progetto, nato così velocemente, si completò. Con delicatezza, e senza svegliarlo, Belle trascinò il marito nella buca. Poi, con l'aiuto della figlia e un po' di magia, riversarono nella buca la sabbia.

Ora Gold era sotterrato fin sopra la vita, con le braccia fuori che piano piano iniziarono a muoversi.

Belle e Rose si sedettero lì di fronte, a gambe incrociate, aspettando che l'uomo si svegliasse.

“Mmm.” mormorò lui, aprendo gli occhi. Mosse le braccia e si trovò ad accarezzare la sabbia. “Ma cosa...?”

Rose non resistette, corse vero il papà e gli diede un bacio, uno di quelli dove appoggiava la bocca e soffiava gonfiando le guance ed emettendo uno strano fischio. Poi, ridendo, si mise a correre intorno all'ombrellone.

“Belle?” disse lui, guardando la moglie che aveva un sorriso molto largo sul volto.

“Ben svegliato, amore mio.” disse lei, gioviale.

“Belle, ma che ci faccio qui?” chiese lui.

“Ma come, non ti ricordi lo scherzo di ieri?”

Gold alzò gli occhi al cielo. “D'accordo, me lo sono meritato.” disse. “Ma come avete fatto?”

“Un pizzico di fantasia.” disse lei, sibillina.

Gold cercò di uscire dalla buca, invano.

“Vedo che vi siete messe d'impegno. Sono ammirato Belle, devo ammetterlo.” disse lui ridendo. Non voleva dare alla moglie la soddisfazione di ammettere che gli aveva giocato uno scherzo migliore del suo.

Belle si avvicinò pericolosamente al marito.

“Sai, Rumple, ora sei completamente indifeso. Sei proprio in mio potere. Potrei farti qualsiasi cosa io desideri.”disse lei, passandogli una mano fra i capelli.

Gold chiuse gli occhi, sorridendo compiaciuto. Forse essere intrappolato non era poi così male.

“E cosa desideri?” sussurrò lui, aspettando il tocco delle labbra della moglie.

“Oh Rumple, cose che nemmeno ti immagini.” disse lei con fare sensuale. Gli baciò un orecchio e poi, piano, passò a sfiorargli le labbra con le sue.

Gold già si pregustava un bacio quando la moglie si allontanò. “Ma, essendo in pubblico, queste fantasie devono rimanere tali.” Poi si alzò e si scrollò dalle gambe la sabbia. “Sai, mi è appena venuta una voglia improvvisa di farmi un bagno.”

“Non vorrai lasciarmi qui così, Belle? Tutto solo e intrappolato?” disse lui, sperando di far leva sull'animo della moglie.

“Ma, amore mio” disse chinandosi e accarezzandogli una guancia “non sarai solo. Sta arrivando un bel po' di gente per farti compagnia.” disse lei, guardando Granny, Ruby, qualche nano, gli Charmings, Henry, Emma e Regina che avanzavano verso il loro ombrellone.

“Belle! Belle!” la chiamò lui vedendo che la moglie si stava allontanando verso la figlia che trotterellava là intorno.

Lei si girò e prima di proseguire gli disse. “Non ti ricorda qualcosa questa scena, dearie?” sembrò quasi fargli il verso. Nei loro occhi balenarono le immagini di loro due, nella foresta di Sherwood, con lei sotterrata a terra per non impedirgli di scoccare una freccia contro l'arciere che gli aveva rubato una bacchetta magica.

Belle sorrise e si morse le labbra, e anche Gold, nonostante la gogna pubblica a cui stava per andare incontro, non poté fare a meno di sorridere, pensando che, forse, se l'era proprio meritata.





Note dell'Autrice
Non potevo non dedicare una one shot in cui non c'entrasse il mare, soprattutto ad agosto. Penso sia altamente OOC, visto che per i Rumbelle le vacanze non sono contemplate. Tuttavia, sognare non costa niente, almeno in questa occasione. Basta con queste noiose note, passiamo ai ringraziamenti.
Un grandissimo grazie caloroso a 4_5_1980, Elema ed Euridice100 per aver recensito il capitolo precedente. E un grazie a coloro che preferiscono/ricordano/seguono questa raccolta, insieme a tutti i lettori.

 

  
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